Archivi categoria: Codice a Barre

Il 10 ottobre 2008 è iniziata una nuova ed emozionante collezione: I Francobolli con Codice a Barre! Da allora si è diffusa a macchia d’oliosu tutto il territorio Nazionale. Oggi migliaia di giovani e meno giovani, nuovi collezionisti e veterani del settore si dedicano con assiduità alla collezione ed al commercio dei Barre!

I Francobolli con Codice a Barre compiono 10 anni !!!

Era il 10 ottobre del 2008 quando Poste Italiane mise in distribuzione il primo foglio del francobollo “Giornata della Filatelia” con codice a barre 1000001203. Fu l’inizio di una grande avventura per appassionati di filatelia vecchie nuovi, giovani e meno giovani.

In occasione del decimo anniversario di tale emissione è con sommo piacere che pubblico in anteprima l’articolo del Sig. Luciano Raimondi che fin dal principio ha creduto in questo nuovo filone collezionistico, sostenendolo a spada tratta con articoli e interventi.

Di seguito l’articolo in formato digitale PDF scaricabile liberamente dal nostro portale.

Cerchiamo di Essere Seri – di Luciano Raimondi

A forza di tirare la corda si spezza.

Di seguito il nuovissimo articolo del Sig. Luciano Raimondi che rappresenta una pesante critica nei confronti dell’amministrazione postale Italiana che, oramai da anni, pare totalmente incapace di corrispondere alle esigenze e alle vere aspettative dei privati collezionisti. Forse con un occhio di riguardo a “certi commercianti”, ciò che all’origine nasceva e veniva diffuso per il gusto e il piacere di collezionare, oggi non ha più ragion d’essere. Già a suo tempo io stesso avevo pubblicato un articolo assai pesante dal titolo “La Crisi del Mercato Filatelico Italiano“, se pur mirato, proprio nei confronti di Poste Italiane: non solo critiche o rimproveri, bensì punti chiari, suggerimenti mirati al fine di dare una svolta radicale e positiva al collezionismo filatelico italiano. A risposta di tale scrittura, la barzelletta filatelica italiana ha voluto che “i magnati” decidessero per una strada, decisamente diversa, se non quasi opposta. Un vero peccato, sia per i privati collezionisti, sia per i neofiti della filatelia che oramai si contano sulle dita di una mano, sia per i commercianti stessi che, volenti o nolenti, si sono trovati costretti a diversificare le proprie vendite dal momento che il fatturato filatelico, purtroppo, non era più sufficiente a garantire un reddito accettabile.

SCARICA L’ARTICOLO IN PDF

Addio 2014! Era ora che te ne andassi …

Ringrazio pubblicamente l’amico Luciano Raimondi il quale ancora una volta sceglie di pubblicare attraverso il nostro portale un nuovo articolo, interessante ma allo stesso tempo tutt’altro che sereno. La difficile situazione economica di mese in mese grava sempre di più sulle teste dei collezionisti e in particolare sulla filatelia Italiana in generale; il tutto reso ancora più drammatico da una gestione pessima da parte di chi dovrebbe incentivare, stimolare, o per lo meno collaborare e invece a volte sembra quasi che stia remando contro (resto volutamente sul generico). Una veloce analisi della settima annata “Codice a Barre” conclusasi oramai da un mese: annata impegnativa per le tasche dei collezionisti e con qualche aspetto curioso e interessante da porre in evidenza. Il sig. Raimondi, ex Direttaore Artistico della Fabbri Editori in passato ha collaborato attivamente alla realizzazione di numerose opere il cui obiettivo era la diffusione della cultura filatelica in Italia e all’Estero. Conoscente e amico di personaggi importanti della Filatelia Italiana ed Europea, di commercianti di spicco e di collezionisti di alto livello, ha fin da subito saputo riconoscere nei Codici a Barre uno spiraglio di luce, una ventata di novità e di aria fresca per una filatelia Italiana che oramai da tempo (troppo tempo) era appassita, invecchiata e resa per nulla divertente da emissioni pacchiane e decisamente poco interessanti da collezionare. Ogni telefonata con il Sig. Raimondi è per me un momento di piacevole relax, regolarmente condito da racconti interessanti, fatti curiosi e … aimè … ultimamente anche notizie poco rassicuranti. Ma come lascia lui stesso intendere … “questa nostra appassionante storia è partita nel 1840 e certo è che guerre, conflitti, divisioni di Stati non ci hanno mai sconfitti e non ci riusciranno questi predatori a scalfire la nostra volontà e tanto meno quella dignità che non abbiamo mai perso”.

Non vi voglio rubare altro tempo. Vi lascio alla gradevolissima lettura di questo articolo, scaricabile in formato PDF dal link sottostante. Buon proseguimento di giornata.

Addio 2014!

di Luciano Raimondi

Luciano_Raimondi

Bizzarra Storia Postale Moderna

Non ho mai nascosto la mia passione per la storia postale antica e in particolare relativamente ad oggetti inerenti l’Area Italiana: belle buste eleganti impreziosite da corollari di francobolli commemorativi possibilmente appartenenti alla medesima serie e annulli nitidi, autentici del periodo. Più e più volte ho scelto certe affrancature prettamente filateliche su buste viaggiate del Regno e della Prima Repubblica (fil. ruota alata) solo ed esclusivamente per la bellezza intrinseca dell’oggetto. Forse questo farà storcere un po’ il naso ai puritani … pazienza 🙂

Con l’avvento dei francobolli con codice a barre provvedetti subito a far viaggiare alcune buste affrancate proprio con questi valori postali assai interessanti e al tempo inusuali. Hobby poi trascurato per via del lavoro nello Store di eBay che di mese in mese (oramai siamo alla fine del terzo anno di attività!) non dà tregua (meglio così … s’intende).

Poi però ci sono occasioni ed episodi che non riesco proprio ad ignorare ed ecco che la vecchia passione ritorna in auge, galoppante più che mai e con nuove fantasie filateliche al seguito 🙂 E come sempre non posso fare a meno che condividere con voi … rendervi partecipi di questo gioco divertente e coinvolgervi nella giostra della Storia Postale Moderna.

Molti di voi sapranno che in data 1 dicembre 2014 Poste Italiane ha aumentato le tariffe di spedizione di Posta Raccomandata e Posta Prioritaria (Italiana ed Estera). Inoltre – fatto assai curioso e interessante (oltre che utile allo scopo) – a decorrere dal 26 novembre 2014 vengono stampate le TP-Label anche a valore zero, qualora, ad esempio, una Raccomandata sia affrancata con francobolli in tariffa filatelica completa. Innanzitutto abbiamo già evidenziato due date filateliche importanti:

  • lunedì 1 dicembre 2014 = primo giorno di validità della nuova tariffazione
  • sabato 29 novembre 2014 = ultimo giorno utile per poter usufruire delle vecchie tariffe postali

Inoltre, sempre il 1 dicembre sono stati emessi i due valori di posta ordinaria da 80 e 95 centesimi, autoadesivi. Pertanto il 1 dicembre risulta essere il primo giorno di emissione per questi due valori.

Quale migliore occasione se non il 29 novembre per spedirsi “qualche raccomandata” di primo porto (€ 3,60) decisamente speciale, rigorosamente in tariffa, regolarmente viaggiata, creata ad-hoc per l’occasione? E perchè non sfruttare anche la nuova opzione della TP-Label a valore zero a ulteriore garanzia di autenticità di questi oggetti? Ebbene, in un momento di massima ispirazione mistico-filatelica, ecco che cosa la mia mente ha saputo escogitare.

Per trovare l’ispirazione perfetta ho preso in esame questi elementi di base:

  1. siamo nel 2014, pertanto avrei dovuto impiegare valori appartenenti a quest’anno. Il francobollo dedicato alla Nutella è a mio avviso uno dei più simpatici e interessanti. Allo stesso modo la bella serie del Turismo la fa sempre da padrona. Inoltre – aspetto assolutamente da non trascurare – per le spedizioni del 1 dicembre mi sarebbero servite le nuovi emissioni da 80 e 95 cent. (quest’ultimo purtroppo è saltato).
  2. l’affrancatura avrebbe dovuto rispettare la tariffa piena (€ 0,80 per la prioritaria; € 3,6 e € 4,00 per la raccomandata; € 5,80 per l’assicurata).
  3. Il frontespizio di ciascuna busta avrebbe dovuto ospitare la nuova TP-Label a valore zero, a garanzia di autenticità dell’oggetto. In aggiunta, a riprova della regolarità di ciascuna busta, le ricevute di spedizione ed il tracking stesso verificabile online.
  4. La scelta delle numerazioni di ciascuna Raccomandata poteva anche essere casuale, ma perchè non scegliere numerazioni finali in sequenza? 🙂
  5. Inoltre, nel caso specifico del gruppo di dieci belle raccomandate spedite il 29 novembre 2014 con tariffazione a € 3,60 (primo porto) perchè non impreziosire ciascuna busta con un bel logo riproducente l’annullo originale dell’emissione “Nutella” e numerare le stesse buste da 1 a 10, quasi si trattasse di una “tiratura limitatissima”?

Mi rendo conto che probabilmente alcuni di voi staranno cercando di capire quali sostanze io abbia assunto in quei giorni … e come darvi torto del resto. Però (c’è sempre un “però”) ora che tutte le pecorelle (anche quelle smarrite) sono giunte a destinazione, francamente ammetto di provare una certa soddisfazione nell’ammirare ciascuna di queste buste. Altissimo valore di catalogo? Prezzo di mercato pari a zero? Poco importa, amici. Il divertimento nel realizzarle, la soddisfazione nel farle davvero viaggiare, la solita immancabile ansia da smarrimento (leggi “furto”) e la gioia nel vedere recapitati anche gli ultimi pezzi … francamente è impagabile.

All’inizio tra le varie cose ho scritto che mi avrebbe fatto piacere coinvolgervi in tutto questo. So che alcuni di voi già da tempo realizzano Raccomandate e Prioritarie filateliche, per così dire “da collezione”. Ebbene l’idea di dare vita ad una nicchia filatelica rappresentata da tutti coloro che realizzano buste davvero speciali e soprattutto originali, oltre che esteticamente gradevoli e appaganti mi intriga parecchio. Tenuto conto di alcuni elementi chiave, io credo che oggetti simili a quelli fatti da me viaggiare, possano solleticare la curiosità di più di un collezionista, soprattutto dopo che una simile busta, vuoi perchè la data è oramai sfumata, vuoi perchè tale tariffa ha oramai perso la sua validità, non sarà mai più replicabile. Da qui l’importanza di tutto ciò che ne attesti l’autenticità: ricevute di spedizione, tracking online, TP-Label, annulli …

Al momento preferisco concentrarmi su spedizioni di tipo Registered (Raccomandate, Assicurate), nonostante l’importo più significativo di ciascuna affrancatura. La prioritaria, per sua natura, non è provvista di alcuni elementi a mio parere significativi ed è facilmente falsificabile. Nonostante ce ne scappi qualcuna ogni tanto, diciamo che per il momento faccio in modo di concentrare le mie energie e la mia inventiva sulla Posta Tracciabile e facilmente verificabile.

Per aggiornamenti, contatti, proposte e quant’altro … mi trovate un po’ dappertutto … un po’ come il prezzemolo 😉

PS le foto si vedono meglio su Facebook 😉

Manifesto Storico ENIT 2011: sondaggio in corso …

CARI  AMICI  DEL CODICE A BARRE

Dopo una lunga ricerca sul raro francobollo ENIT (2011) stampato su carta opaca siamo arrivati al punto di voler fare un sondaggio serio. Pertanto chiamiamo in causa tutti gli iscritti al portale Facebook   “ Colllezionisti dei codici a barre” (circa 350) per avere un punto di riferimento su quanti sono in possesso di questo francobollo. L’interesse è totale sia per il francobollo singolo da collezione  sia per i barre, siano essi di destra o di sinistra o completi. E’ da tenere presente che tale francobollo deve essere totalmente opaco, senza il giallo dorato lucido,  mentre quello normale è lucido con il giallo dorato che disegna tutta la forma dell’Italia.  Si nota questa diversità solo esaminando il  francobollo a luce radente.

  • È’ nell’interesse di tutti noi avere un risultato sia pure indicativo ma serio, che ci possa portare una gioia in più se per questo errore vi siano più collezionisti fortunati di quanto si potesse pensare.
  • Siate attenti e speriamo anche presenti a questo nostro sondaggio chiarificatore, e il più possibile vicino alla realtà,  sull’entità rimasta dopo l’uso postale.

Un caro saluto a voi tutti,                                                                    Luciano Raimondi

La crisi del Mercato Filatelico Italiano – possibili soluzioni CONCRETE.

Barre_1534_SXE’ noto a molti che il mercato filatelico italiano sia in forte crisi oramai da alcuni anni. Persone che a suo tempo, su consiglio di qualche agente di un noto commerciante filatelico, ha scelto di acquistare anche a scopo di investimento alcuni pezzi e serie di pregio corredate da rispettivi certificati, oggi si ritrovano in casa solamenter qualche bel francobollo e una manciata di spiccioli. Acquisti fatti a suo tempo in quanto articoli osannati come “bene rifugio”. Rabbrividisco leggendo su certi “foglietti” le cifre spese  solamente 10/15 anni or sono per un Gronchi Rosa o una Democratica: ottima centratura, gomma freschissima (nulla da ridire) … ma quattromilioni e cinquecentomila euro per un rettangolino rosa dentellato anche lontani dalla crisi mi sembrano una follia. Ma pazienza.

Si dice che bisogna guardare avanti senza piangere sul latte versato, pur facendo tesoro di tutte le esperienze, positive o negative che siano, allo scopo di migliorare se stessi e possibilmente anche il sistema. Oggi la forte crisi finanziaria ha trascinato con sé anche il mondo collezionistico ed in particolar modo quei settori del collezionismo in cui la componente speculativa tenuta calda da alcuni commercianti ha contribuito inevitabilmente a far allontanare “a gambe levate” tutti coloro che hanno prontamente scelto di spendere i propri soldi altrove e in altro modo.

Barre_1533_DXIl collezionismo è e deve restare un gioco – puro divertimento – per il piacere di portare avanti nel tempo le proprie raccolte, personalizzandole, migliorandole quantitativamente e qualitativamente. Nulla togliendo alla serietà del lavoro di ciascuno di noi. C’è chi colleziona per gioco e come semplice passatempo; chi lo fa con estrema serietà e impegno da decenni, apportando grossi contributi in tal modo anche alla comunità e regalando talvolta perle di saggezza e di sapere a chi, interessato, è ancora inesperto o alle prime armi. Poi c’è la componente meramente commerciale. Ciò che è in grado di far divertire davvero interessa molte persone. Pertanto la richiesta sarà direttamente proprorzionale al livello di mercato e di business di un certo settore. Oggi è palese che la filatelia non diverta più nessuno, o per lo meno ben pochi. Quanti amici e conoscenti ogni volta mi dicono di andare in posta ad acquistare le ultime emissioni solo ed esclusivamente per un “dovere” che pesa, tra le altre cose, e non più per il gusto e il piacere della scoperta, per la voglia di portare avanti la propria Repubblica. E quanti ho sentito che hanno intenzione di “chiudere” con il 2013: l’emissione Uccelli delle Alpi sarà l’ultima della collezione e poi si volta pagina o si cambia collezione! E come dar loro torto? Tirature ai massimi storici, francobolli autoadesivi pessimi da collezionare e che spesso neppure si separano correttamente dal foglio, vignette totalmente insignificanti … Ma quel che è peggio … la prospettiva che a breve e lungo termine le cose saranno sempre uguali, se non peggio!

Il collezionismo filatelico è come un’automobile e i componenti essenziali del suo motore sono l’entusiasmo e la gioia di chi colleziona, la materia prima (i francobolli per intenderci) interessante, varia ed anche curiosa, un mercato pulito, trasparente e REALE. Purtroppo, rileggendo tutte le parti di questo motore, ho come l’impressione che questa macchina farà parecchio fatica a rimettersi in moto. Volete una dimostrazione uguale e contraria? Ebbene, non a caso, pur rimanendo sempre nell’ambito della filatelia italiana, se non addirittura nella amata Repubblica, proviamo a rapportare il tutto ai soli francobolli con codice a barre. Il pochi mesi dall’inizio succede che un semplice francobollo dentellato (rigorosamente dentellato) riporta una novità autentica, originale e anche divertente: l’appendice con codice a barre. Molti la ignorano, igrandi e puritani la criticano e canzonano pubblicamente chi sceglie di collezionarli. Oggi, dopo soli 5 anni, guardate che cosa è successo! La macchina per così dire alimentata a francobolli con codice a barre che, per inciso, sono i medesimi francobolli che tanto hanno stancato, sfreccia veloce sulle piste e il rombo del suo motore si fa sentire lontano, anche in Europa! Ma la cosa che ancor più mi diverte oggi è che pur parlando di due collezioni assolutamente parallele e molto simili (appendice a parte) il trend dell’una è esattamente opposto al trend dell’altra (lascio a voiil divertimento di identificare “l’una o l’altra”).

In rete si legge degli “Stati Generali della Filatelia“. Sempre in rete si legge di un possibile accordo tra Poste Italiane e Associazione dei Tabaccai allo scopo di permettere a questi ultimi di trattare prodotti filatelici … e il mio primo pensiero è stato: “così finalmente potrò andare a comprarmi le sigarette, un paio di Gratta e Vinci (in verità non fumo e non gioco d’azzardo) e contemporaneamente un prodotto filatelico di pregio … come ad esempio … una bella lamina d’argento …”. Non aggiungo altro.

  1. Ridurre drasticamente le tirature portendole da decine di miliardi di trilioni (forse ho un po’ esagerato) a poche decine di migliaia, in linea con la richiesta dei collezionisti.
    Essere in grado di realizzare vignette in linea con l’interesse attuale dei collezionisti o meglio delle persone tutte in generale, affidando il compito a veri artisti o persone capaci di cogliere l’interesse delle masse.
  2. Ridurre le emissioni su base annua, arricchendole però con serie lunghe e più complete, come le belle serie di un tempo, anche di 7, 10 o più valori tutti a tema.
  3. Limitare l’emissione di autoadesivi a solo scopo di affrancatura. Direi che Posta Ordinaria (la bella letterina che vola) sarebbe più che sufficiente, purché ovviamente i rispettivi facciali siano per lo meno in grado di soddisfare la richiesta di chi affranca (pare che neppure questo oggi funzioni più). E questi potete anche farli distribuire ai tabaccai!
  4. Magari anche una “ritoccatina” ai prezzi di Unificato e Sassone non guasterebbe, dal momento che oggi si vende sistematicamente al 20% di catalogo (un quinto di catalogo, non col 20% di sconto !!!). Non vi dico poi a che prezzi noi commercianti acquistiamo … sempre che abbiamo ancora intenzione di acquistare filatelia!
  5. Aggiungere sul territorio qualche Sportello Filatelico in più. Ufficio postale aggiornato e fornito di tutte le novità, gestito da personale competente, cortese e davvero preparato. (per mia fortuna Cremona ha uno splendido Ufficio Filatelico e per quanto mi riguarda sono servito e riverito … forse anche un po’ troppo viziato).
  6. Diffondere la cultura filatelica attraverso scuole, televisione e Internet. Diffondere sì, ma in modo giusto e soprattutto corretto, evitando stratagemmi tipo foglietti dei diciottenni utili solamente ad arricchire le tasche di qualche commerciante e di sicuro non per diffondere la cultura filatelica tra i giovani.

Ci sarebbero altre postille e migliorie minori, ma intanto vediamo di focalizzare l’attenzione su questi cinque punti che per tutto il resto c’è sempre tempo. Magari poi fra quattro o cinque anni, quando di nuovo ci saranno collezionisti davvero entusiasti e appassionati, potremo anche pensare di fare qualche Stato Generale, o Ambasciata Filatelica che sia … oppure ancora dare in mano ai supermercati le lamine d’argento, oro o di platino … ma per adesso pensiamo ad aspetti più concreti e soluzioni oggettive ad un problema che ogni anno che passa è sempre più grande.

Non mi stupisce scoprire ogni mese che ex collezionisti filatelici abbiano prima scelto di iniziare in parallelo anche la raccolta di serie di figurine Liebig, per poi abbandonare definitivamente la prima e cambiando le proprie raccolte filateliche con cromolitografie in lotti o parti di collezioni avanzate. Non mi stupisce oggi vendere figurine Liebig a normali percentuali di sconto rispetto ai listini ufficiali e dover letteralmente svendere intere collezioni e raccolte filateliche. Non so cosa altro aggiungere. Chiedo scusa per lo sfogo, ma talvolta la semplice lettura di taluni articoli da un lato mi infastidisce, dall’altro lato mi fa talmente incaz…. che l’unico modo per dare sfogo all’ira è scrivere (e andare a nuotare questa sera). Non sono un esperto di mercato filatelico, né tantomeno un famoso collezionista e conoscitore della materia. Quindi … io mi domando e dico … se certe cose le capisco io … se certi punti già da tempo sono stati “tirati fuori” proprio in questo portale da svariati mesi e diversi collezionisti … perchè chi di dovere non ci arriva? O forse (e spero tanto che non sia davvero così) il mercato filatelico italiano è un po’ come la politica italiana: in mano a pochi legati esclusivamente ai propri e meri interessi commerciali e non certo attenti alle esigenze vere del collezionista.

Grazie per il tempo che mi avete dedicato leggendo questo articolo scritto di botto oggi 7 febbraio 2014. Vado avanti a sistemare lo stock delle serie di figurine LIebig in edizione Fiamminga: è un lavoro lungo e abbastanza ripetitivo, ma alla fine mi regala ancora tanta soddisfazione in tutti i sensi. Buoa continuazione.

Tra Sogno e Realtà – di Luciano Raimondi

cappella-sistinaCome promesso, ecco il secondo e atteso articolo che il sig. Raimondi ci ha concesso in esclusiva. Una lettura decisamente fuori dagli schemi per un portale strettamente legato al collezionismo, eppure … la sua passione e oserei dire fede verso la filatelia in generale, ulteriormente rafforzata dai Codici a Barre, ha reso possibile mescolare prima e analizzare poi il tutto in un quadretto a tratti divertente, riflessivo, emozionante. Come sempre grazie a nome di tutti noi per questo regalo graditissimo.

PDF

[clicca sull’icona sopra e scarica l’articolo in formato digitale PDF]

Dove la carta opaca vale più dell’oro

Barre_1418_DXAncora una volta il Sig. Luciano Raimondi sceglie di regalare in esclusiva al nostro portale un paio di articoli inerenti la nostra bella collezione. Questa volta l’argomento trattato è una varietà poco nota che interessa il francobollo “Manifesto Storico ENIT” emesso il 23 luglio 2011. Non voglio anticiparvi nulla e vi lascio alla piacevolissima lettura di questo primo articolo scaricabile cliccando l’icona sottostante. Un ringraziamento sincero al sig. Raimondi per la sua costante presenza e il suo prezioso contributo. Buona e piacevole lettura!

PDF

Vi ricordate di Ivrea ???

Forse in pochi oggi ricordano il bel francobollo dedicato allo Storico Carnevale  di Ivrea, emesso in data 20 febbraio 2011 (quasi 3 anni fa) da Poste Italiane. Francobollo appartenente alla serie “Il Folclore”: bella vignetta, rappresentazione piacevole. Eppure … proprio questa emissione segnò una svolta epocale nella nostra beneBarre_1372amata collezione di francobolli con codice a barre. Infatti l’emissione dedicata al Carnevale di Ivrea fu l’ultima caratterizzata da un solo codice a barre per foglio. Seguirono infatti una serie di emissioni come Fogazzaro, Giornata Internazionale della Donna … I Formaggi … tutti caratterizzati prima da 4, poi da 2 appendici con codice a barre per foglio. E da allora così ancora oggi. A parte qualche rara eccezione (vedi Abbazia di Cava De Tirreni), l’unicità dell’appendice relativa ad un solo valore per foglio finì proprio con questa emissione. Oggi, se pur appartenente al 2011, questo valore risulta definitivamente esaurito sul portale e-Filatelia. Allo stesso modo, a retrocedere negli anni 2010, 2009 e 2008, oramai quasi tutti gli altri valori. Provate voi stessi a scorrere velocemente le emissioni sul portale e-Filatelia di Poste Italiane oggi. Se da un lato la crisi pesa moltissimo sul mercato collezionistico oramai da alcuni anni, d’altro canto chi ha avuto la fortuna e la lungimiranza di mettere da parte “certi valori” sicuramente nel periodo a venire non si troverà pentito. Piuttosto potrà soddisfare le richieste di tutti i nuovi collezionisti che oggi non hanno più la possibilità di acquistare i primi Barre in posta, ma si devono affidare esclusivamente a portali come eBay, oppure a pochi negozi di filatelia che hanno scelto di perseverare nel commercio dei Barre. Credo che, dopo qualche attrito iniziale, oramai ci siamo abituati agli autoadesivi, sebbene ogni qual volta faccia capolino una emissione non autoadesiva ancora oggi ci si sente rincuorati, se pur di poco … forse nostalgici del bel dentello che per così tanti anni (quasi 150) è stato tanto apprezzato, studiato, collezionato.

Presa visione della prima bozza del Programma Filatelico 2014, il nuovo anno sembra tutto sommato ordinario, anche se le sorprese sono sempre in agguato dietro l’angolo (vedi “Teatro La Fenice di Venezia” di novembre 2013). Restiamo aggiornati sempre, cerchiamo di comunicare il più possibile sia tramite questo portale, sia attraverso la pagina Facebook dedicata ai Barre … e come sempre … restiamo sintonizzati 🙂

I primi Barre: adesso si balla!

Buongiorno e ben ritrovati, amici collezionisti. Come più volte ho scritto su questo portale, mi sono sempre raccomandato di non svendere i francobolli con codice a barre appartenenti alle prime tre annate, oltre a qualche altro valore chiave dell’anno 2011 e 2012. Dopo una rapida occhiata al portale e-Filatelia di Poste Italiane noto con piacere che moltissimi Barre appartenenti agli anni 2008, 2009 e 2010 non sono più disponibili per l’acquisto. Ma mi soffermo in particolare sui primi nove valori del 2008 che, forse più di altri, sono rimasti presenti in fogli interi sul sito delle Poste.

Barre_2008_e-Filatelia

Il Corriere dei Piccoli rappresenta il primo valore storico ad essere stato dichiarato esaurito già nel lontano ottobre del 2010. Ma oggi anche i francobolli Giornata della Filatelia e Natale Religioso, i due dell’Unesco ed il Terremoto di Messina sono chiusi. Il periodo di crisi porta ad un generale rallentamento delle vendite, nonostante si registrino comunque sia affari interessanti soprattutto su elementi appartenenti a questo periodo. La collezione prosegue imperterrita e pare che, nonostante gli attriti iniziali, anche gli autoadesivi siano stati, se pur a fatica, accettati dai collezionisti di Barre che regolarmente completano la propria collezione con la coppia SX (sinistra) e DX (destra) degli stessi (in alcuni casi UP & DN = superiore e inferiore).

Da segnalare la chiusura (molto probabile) dell’annata 2013 che come ben sappiamo è stata caratterizzata da un’ondata di francobolli. Annata relativamente tranquilla, ad eccezione del caso “Fenice di Venezia” non fustellato la cui bassissima tiratura di sole 1500/2000 coppie (SX + DX) lo porterà a diventare sempre di più col tempo un valore molto importante. Tanto è vero che da un paio di settimane è iniziata la distribuzione massiva di tale valore anche negli uffici periferici e come volevasi dimostrare si tratta di tutti e soli fogli regolarmente fustellati!

Mi permetto di segnalare la bella striscia costituita da 5 francobolli “Uccelli delle Alpi” emessa il 4 dicembre 2013. Oggetto da collezionare, per l’appunto, in striscia e se non ricordo male unico elemento appartenente alla nostra collezione con la caratteristica di cinque francobolli differenti in striscia orizzontale con Codice a Barre posizionato al centro della stessa rispettivamente nella parte superiore e inferiore.

Concludo velocemente augurando a tutti quanti voi e alle vostre famiglie un sereno Natale ed un 2014 ricco di grandi entusiasmi, emozioni e cose belle oltre che divertenti. Ancora il 2013 non è concluso, ma già ho in serbo grandi progetti per l’anno a venire. La crisi è sempre più forte, ma noi ce ne freghiamo alla grande e continuiamo a lavorare imperterriti con entusiasmo e voglia di fare: lo spirito giusto avrà sicuramente la meglio e prima o poi il trend Italiano dovrà necessariamente ambiare direzione. Viva l’ottimismo!