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Ballonpost, Sonder Ballonpost, First Flight Covers FFC, Space Covers, First Day Covers FDC …

La tracciatura della posta1

Continua senza sosta l’avventura attorno al nuovissimo servizio di spedizione “posta1” al via il 1 ottobre 2015 e ad oggi, dopo 5 giorni, ancora con parecchi disservizi al seguito e non pochi aspetti da migliorare e ottimizzare. Primo fra questi il dotare tutti i portalettere del palmare che permetta loro di “sparare” l’apposita etichetta incollata dal mittente sulla busta, prima di imbucare quest’ultima nella cassetta delle lettere del destinatario. Così facendo, consultando il tracking online, si sarà informati sull’avvenuto recapito al civico. Nel precedente articolo ho sottolineato il fatto che l’utente finale non ha la possibilità di monitorare la tracciatura completa della busta spedita con servizio posta1, però – attenzione – la tracciatura completa (o quasi) esiste ed è verificabile dagli addetti di Poste Italiane. A proposito delle mie spedizioni del 1 ottobre fatte ad-hoc per inaugurare il nuovo servizio, qualunque addetto alle Poste, consultando il terminale, oggi può confermare l’accettazione presso l’ufficio postale di Gadesco P.D. (CR) avvenuta proprio il 1/10/2015 e anche la consegna delle stesse il 2/10/2015 da parte dell’ufficio postale di Vescovato al portalettere, pronte per essere recapitate lo stesso giorno al mio civico. Al momento manca, per l’appunto, quest’ultima fase dell’effettiva avvenuta consegna da parte del portalettere, ma pare che risolveranno nel giro di qualche giorno.

talloncino

Inoltre, fin da subito ci si è accorti di una “svista” a proposito delle etichette autoadesive che il cliente dovrebbe staccare ed apporre in piena autonomia sulla busta da spedire con servizio posta1. Pare una barzelletta, ma esattamente sotto la parte autoadesiva da staccare e incollare sulla busta troviamo la frase “non rimuovere l’etichetta” quasi fosse di pertinenza esclusiva dell’addetto postale. Ciò è assolutamente errato e fuorviante. Stiamo parlando di spedizione prioritaria. Ciò significa che il mittente, già provvisto a casa propria di francobolli ed etichette, può prepararsi in piena autonomia le proprie buste da spedire con posta1, quindi, senza neppure passare dall’ufficio postale e saltando la fila, imbucarle direttamente nella cassetta delle lettere. Terrà per sé come promemoria il talloncino privo di etichetta autoadesiva attraverso il quale poter leggere il codice e verificarlo eventualmente online. Tale talloncino NON è assolutamente una prova di avvenuta spedizione, ma solo ed esclusivamente un pezzetto di carta sul quale è riportato lo stesso codice che è stato posto sulla busta. Così come l’avvenuta consegna al civico NON è un’effettiva prova di avvenuta consegna, dal momento che il recapito della posta1 non prevede la consegna brevi mano, nè tantomeno la firma del destinatario.
Ecco, a proposito dell’effettiva avvenuta spedizione è importante che l’Ufficio Postale di partenza esegua l’accettazione a scanner di tutte le buste di tipo “posta1” sia che esse siano consegnate allo sportello dal mittente, sia che provengono dalla cassetta delle lettere. Così facendo esisterà una prova digitale di avvenuta spedizione, se pur accessibile esclusivamente dagli addetti postali, ma comunque sia fruibile in caso di necessità dal destinatario attraverso il servizio telefonico 803160, oppure direttamente a qualunque sportello postale.

Per concludere, le etichette e i talloncini per l’Italia (interno) e per l’Estero sono pressochè identici: forse Poste Italiane avrebbe potuto prevederli di colori differenti, così da poterli riconoscere e distinguere a colpo d’occhio 😉 C’è chi ventila già il ritiro di tutte le etichette e la sostituzione con una versione aggiornata. Diamo tempo al tempo e come sempre restiamo ad osservare!

Dove e come si timbra la posta1

Ancora sulla posta1, il nuovo servizio di Poste Italiane al via il 1 ottobre 2015 e che tanto sta facendo parlare di sé in questi giorni. Tra i molti dubbi, uno forse più pressante è quello che riguarda la timbratura delle buste spedite con servizio posta1 (italia e estero). Ricordiamo che questo nuovo servizio permette al mittente di essere informato sull’esito della consegna al civico della lettera, ovvero di quando il postino avrà letteralmente imbucato la busta nella cassetta delle lettere del destinatario, grazie all’apposizione sulla busta stessa di una apposita etichetta munita di codice a barre testuale e anche 2D (scansionabile). Precisiamo, per maggiore chiarezza, che la consegna NON prevede la firma del destinatario come per la raccomandata, bensì la semplice domiciliazione della busta. Questo perchè si tratta di una spedizione prioritaria e non raccomandata (né tantomeno assicurata). Il codice che andremo ad apporre sulla busta infatti non consente di monitorare il tracking del nostro plico tratta per tratta, bensì fornisce esclusivamente l’informazione di avvenuto recapito al civico (non alla persona), pertanto non si tratta di una prova oggettiva di avvenuta consegna (non è prevista alcuna firma).

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Ora, veniamo a noi e in particolare al problema della timbratura. Le buste spedite con servizio posta1, mi ripeto, NON sono raccomandate, bensì delle Prioritarie, tanto è vero che il mittente, disponendo già a casa sia delle etichette adesive, sia dei valori postali per l’affrancatura (serie Leonardesca, o qualsivoglia altro francobollo in euro o anche in lire), potrà preparare anticipatamente la spedizione ed imbucarla semplicemente in qualunque cassetta delle lettere, senza dover fare la fila in posta e senza doverla far registrare allo sportello spedizioni.

In quanto prioritaria, diversamente da quanto si legge sul sito del CIFO, l’ufficio postale accettante non è autorizzato alla timbratura, che sarà invece effettuata esclusivamente dal primo centro postale di smistamento (nel mio caso Milano Borromeo), esattamente come tutte le buste preccedentemente definite “prioritarie” e che oggi invece rientrano nel servizio denominato “posta4“. L’ufficio postale accettante oggi deve obliterare unicamente i francobolli in lire o in euro utilizzati dal mittente per il pagamento totale o parziale della tariffa di tutti quei servizi affrancabili che vanno obbligatoriamente accettati allo sportello, ovvero posta raccomandata, posta assicurata e pacco ordinario.

A dimostrazione di tutto questo alcuni esempi pratici:

  1. spediamo una busta semplice con servizio posta4 (la vecchia prioritaria – solo un po’ più lenta e un po’ più cara) e una busta con servizio posta1 entrambe regolarmente affrancate (€ 0,95 e € 2,80 – primo porto) evitando di farle timbrare dall’ufficio postale accettante (come è corretto che sia): quando la riceveremo, troveremo apposto su entrambe le buste il timbro del centro di smistamento accettante che si sarà occupato di annullare i valori postali dell’affrancatura. Si prevede già infatti presso i centri di smistamento che tali buste, spedite con tali servizi, debbano essere annullate (qualora siano affrancate) e infatti sono gestite nello stesso “canale”.
  2. spediamo una busta “posta4” e una busta “posta1” regolarmente affrancate e, a riprova, facciamole timbrare preventivamente dall’ufficio postale accettante: quando la riceveremo, troveremo apposto sulla busta anche il timbro del centro di smistamento che si andrà a sovrapporre al primo. Infatti il centro di smistamento, pur riconoscendo i francobolli, non si aspetta di trovare tali valori postali già obliterati e se ne occupa comunque, essendo un suo compito. Il tutto ovviamente avviene in modo completamente automatizzato, con timbri meccanici, lettori ottici e altri sistemi che ora tralascio.
  3. spediamo una raccomandata o un’assicurata in modo regolare: l’ufficio postale accettante andrà ad annullare con il proprio guller di zona tutti i valori postali impiegati per l’affrancatura ed inserirà le buste in apposite scatole per la spedizione massiva della posta al centro di smistamento; scatole ben distinte da quelle atte a contenere buste di tipo posta 1 e posta4 (queste ultime due assieme nel medesimo contenitore): riceveremo le nostre buste unicamente con annullo dell’ufficio del mittente, senza ulteriori timbri da parte dei centri di smistamento. Potremmo eventualmente trovare a tergo, ma anche a fronte, timbro guller dell’ufficio di destinazione (ma non sempre). Questo perchè i centri di smistamento NON si occupano di obliterare raccomandate, assicurate e pacchi ordinari, nè tantomeno sono attrezzati per farlo, nel “canale” che prevede la gestione di questi servizi.
  4. spediamo una raccomandata o un’assicurata evitando (per verifica del caso) che l’ufficio accettante non obliteri come dovrebbe i valori postali (ad esempio una dimenticanza): riceveremo la nostra busta non obliterata, a meno che l’ufficio di destinazione, accorgendosi della mancanza, si preoccupi di annullare i francobolli, supplendo alla mancanza dei colleghi (una svista più capitare). Per certo non troveremo mai i nostri francobolli annullati con timbro meccanico del centro di smistamento, per il motivo spiegato al punto III.

Quattro semplici esempi per chiarire un aspetto fondamentale della posta1: ossia che l’ufficio postale accettante non timbra i francobolli usati per l’affrancatura, ma gestisce la busta spedita con tale servizio al pari di una semplice lettera non raccomandata. L’ufficio accettante dovrà semplicemente inserire tutte le buste di tipo posta1 e posta4 nel medesimo contenitore e spedire al centro di smistamento, sia per l’obliterazione, sia per la conegna.

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Quindi, per concludere, le buste regolarmente viaggiate con servizio posta1 si riconoscono dall’annullo postale del centro di smistamento, solitamente meccanico e non fatto a mano con guller, oltre che dalla serie di barrette verticali generalmente presenti a fronte della busta in basso. Si potrebbero riconoscere anche verificando l’esito del recapito delle stesse al civico attraverso la verifica della consegna con il servizio di Tracking On Line di Poste Italiane: peccato che già dal giorno immediatamente successivo al lanco del nuovo servizio pare siano sorti grossi problemi e disservizi in tal senso: la maggior parte dei portalettere non è stata informata correttamente su come agire in tal senso e oggi quasi tutte le buste spedite il 1 ottobre con posta1 e puntualmente recapitate, non risultano ancora consegnate. Questo problema andrà risolto al più presto da parte delle Poste, sia per le nuove spedizioni, sia per quelle già avvenute, dato che il plusvalore pagato dai clienti proprio per poter usufruire di una tale verifica altrimenti sarebbe stato versato inutilmente. Ma noi siamo fiduciosi e attendiamo i primi giorni della prossima settimana e, come sempre, restiamo ad osservare 🙂

Tariffe vecchie e nuove e nuovi servizi postali

Eccoci di nuovo a un appuntamento imperdibile per chi, come il sottoscritto, si diletta a creare oggetti di storia postale moderna. Sarete certamente al corrente che ieri 1 ottobre è stata una giornata da non trascurare assolutamente. Proprio ieri la tariffa di primo porto della posta ordinaria (che prende il nome di servizio “posta4”) è passata da € 0,80 ad € 0,95 (secondo porto da € 2,1 a € 2,55 … ). Come lasciarsi sfuggire una simile opportunità di realizzare certe buste create ad-hoc per l’occasione? Colta la palla al balzo, ecco pronte alcune prioritarie con tanto di vignetta descrittiva sulla sinistra regolarmente affrancate con il nuovo valore della serie “Posta Italiana” da € 0,95 e viaggiate proprio il primo giorno d’uso della nuova tariffa. Non volendo trascurare neppure il secondo porto da € 2,55 abbiamo realizzato qualche busta affrancata per l’occasione con un valore da € 0,95 e due valori da € 0,80.

E nel mentre che stampavo le vignette per le buste destinate a viaggiare il primo di ottobre, mi sono detto: “non possiamo certamente trascurare neppure l’ultimo giorno d’uso della vecchia tariffa da € 0,80” Ed ecco preparate e regolarmente viaggiate il 30 settembre 2015 un certo numero di prioritarie con affrancatura di primo porto per l’Italia.

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Tutto molto divertente. Oggetti interessanti sia dal punto di vista collezionistico, sia a testimonianza di un evento strettamente legato alla Storia Postale del nostro Paese. E vi devo ancora raccontare la vera chicca del giorno!

Poste Italiane ieri 1 ottobre 2015 ha presentato ufficialmente il nuovo servizio di spedizione denominato “Posta1“. Si tratta di una vera e propria novità postale sotto più aspetti. Da ieri è infatti possibile spedire lettere e oggetti con posta prioritaria al costo di € 2,80 (fino a 100 grammi – primo porto). Tale sovrapprezzo si giustifica nella possibilità di applicare una speciale targhetta sulla busta riportante un codice che permetterà al mittente di essere informato sull’avvenuta consegna al numero civico da parte del postino. Da non confondersi con la normale Raccomandata o Raccomandata1. Infatti tale etichetta/codice non consente una vera e propria tracciatura del plico, bensì fornisce solamente l’informazione di avvenuto recapito. Ciò significa che il postino non deve trovare necessariamente il destinatario di persona affinchè firmi e ritiri la busta: sarà sufficiente per il postino lasciare la busta nella cassetta delle lettere del destinatario, registrando con l’apposito scanner l’avvenuto recapito. E’ un po’ una via di mezzo tra una semplice prioritaria e una raccomandata: qualche garanzia in più rispetto alla posta semplice; decisamente molte meno garanzie rispetto a una raccomandata (che prevede la firma del destinatario e va pertanto consegnata alla persona fisica).
Sempre ieri primo ottobre Poste Italiane ha emesso 4 valori postali appartenenti alla bella serie “Leonardesca“. Per la prima volta tali francobolli non riportano il valore in euro, bensì una sigla che, oltre a corrispondere ad uno specifico importo, ne suggerisce l’uso (bada bene: non vincolante) per determinati servizi. Ed ecco infatti comparire il primo valore con sigla “A” di € 2,80 e pertanto indicato per affrancare lettere e plichi spediti con “Posta1” di primo porto. Con grande entusiasmo e frenesia, lavorando sul filo dei minuti, siamo riusciti a realizzare per tempo alcune buste davvero speciali affrancate con la Leonardesca A, applicando su ciascuna busta la nuova etichetta “posta1”, con descrittivo a tema sulla sinistra e … regolarmente viaggiate proprio in data 1 ottobre 2015, ovvero primo giorno di validità del nuovo servizio postale e allo stesso tempo primo giorno d’uso del suddetto francobollo!

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E’ un gioco; è divertente; è altresì emozionante quando poi ci si vedono recapitare con puntualità tutte (o quasi) le buste. A mio parere, tutte queste buste sono fin da oggi 2 ottobre oggetti di una certa importanza storico-postale in quanto regolarmente viaggiate in tariffa in una data importante, con timbro autentico del centro di smistamento di Milano Borromeo. Fra qualche anno acquisiranno valore oppure non interesseranno più a nessuno? Diverranno pezzi da museo, oppure finiranno in qualche albumetto assieme ad altri oggetti comuni, ignorate dai più? Chi lo sa … chi può dirlo … Di sicuro ancora una volta mi sono divertito un sacco, anche se a discapito di coloro che da ieri si sono ritrovati per l’ennesima volta le tariffe postali lievitate e non di poco!

Bizzarra Storia Postale Moderna

Non ho mai nascosto la mia passione per la storia postale antica e in particolare relativamente ad oggetti inerenti l’Area Italiana: belle buste eleganti impreziosite da corollari di francobolli commemorativi possibilmente appartenenti alla medesima serie e annulli nitidi, autentici del periodo. Più e più volte ho scelto certe affrancature prettamente filateliche su buste viaggiate del Regno e della Prima Repubblica (fil. ruota alata) solo ed esclusivamente per la bellezza intrinseca dell’oggetto. Forse questo farà storcere un po’ il naso ai puritani … pazienza 🙂

Con l’avvento dei francobolli con codice a barre provvedetti subito a far viaggiare alcune buste affrancate proprio con questi valori postali assai interessanti e al tempo inusuali. Hobby poi trascurato per via del lavoro nello Store di eBay che di mese in mese (oramai siamo alla fine del terzo anno di attività!) non dà tregua (meglio così … s’intende).

Poi però ci sono occasioni ed episodi che non riesco proprio ad ignorare ed ecco che la vecchia passione ritorna in auge, galoppante più che mai e con nuove fantasie filateliche al seguito 🙂 E come sempre non posso fare a meno che condividere con voi … rendervi partecipi di questo gioco divertente e coinvolgervi nella giostra della Storia Postale Moderna.

Molti di voi sapranno che in data 1 dicembre 2014 Poste Italiane ha aumentato le tariffe di spedizione di Posta Raccomandata e Posta Prioritaria (Italiana ed Estera). Inoltre – fatto assai curioso e interessante (oltre che utile allo scopo) – a decorrere dal 26 novembre 2014 vengono stampate le TP-Label anche a valore zero, qualora, ad esempio, una Raccomandata sia affrancata con francobolli in tariffa filatelica completa. Innanzitutto abbiamo già evidenziato due date filateliche importanti:

  • lunedì 1 dicembre 2014 = primo giorno di validità della nuova tariffazione
  • sabato 29 novembre 2014 = ultimo giorno utile per poter usufruire delle vecchie tariffe postali

Inoltre, sempre il 1 dicembre sono stati emessi i due valori di posta ordinaria da 80 e 95 centesimi, autoadesivi. Pertanto il 1 dicembre risulta essere il primo giorno di emissione per questi due valori.

Quale migliore occasione se non il 29 novembre per spedirsi “qualche raccomandata” di primo porto (€ 3,60) decisamente speciale, rigorosamente in tariffa, regolarmente viaggiata, creata ad-hoc per l’occasione? E perchè non sfruttare anche la nuova opzione della TP-Label a valore zero a ulteriore garanzia di autenticità di questi oggetti? Ebbene, in un momento di massima ispirazione mistico-filatelica, ecco che cosa la mia mente ha saputo escogitare.

Per trovare l’ispirazione perfetta ho preso in esame questi elementi di base:

  1. siamo nel 2014, pertanto avrei dovuto impiegare valori appartenenti a quest’anno. Il francobollo dedicato alla Nutella è a mio avviso uno dei più simpatici e interessanti. Allo stesso modo la bella serie del Turismo la fa sempre da padrona. Inoltre – aspetto assolutamente da non trascurare – per le spedizioni del 1 dicembre mi sarebbero servite le nuovi emissioni da 80 e 95 cent. (quest’ultimo purtroppo è saltato).
  2. l’affrancatura avrebbe dovuto rispettare la tariffa piena (€ 0,80 per la prioritaria; € 3,6 e € 4,00 per la raccomandata; € 5,80 per l’assicurata).
  3. Il frontespizio di ciascuna busta avrebbe dovuto ospitare la nuova TP-Label a valore zero, a garanzia di autenticità dell’oggetto. In aggiunta, a riprova della regolarità di ciascuna busta, le ricevute di spedizione ed il tracking stesso verificabile online.
  4. La scelta delle numerazioni di ciascuna Raccomandata poteva anche essere casuale, ma perchè non scegliere numerazioni finali in sequenza? 🙂
  5. Inoltre, nel caso specifico del gruppo di dieci belle raccomandate spedite il 29 novembre 2014 con tariffazione a € 3,60 (primo porto) perchè non impreziosire ciascuna busta con un bel logo riproducente l’annullo originale dell’emissione “Nutella” e numerare le stesse buste da 1 a 10, quasi si trattasse di una “tiratura limitatissima”?

Mi rendo conto che probabilmente alcuni di voi staranno cercando di capire quali sostanze io abbia assunto in quei giorni … e come darvi torto del resto. Però (c’è sempre un “però”) ora che tutte le pecorelle (anche quelle smarrite) sono giunte a destinazione, francamente ammetto di provare una certa soddisfazione nell’ammirare ciascuna di queste buste. Altissimo valore di catalogo? Prezzo di mercato pari a zero? Poco importa, amici. Il divertimento nel realizzarle, la soddisfazione nel farle davvero viaggiare, la solita immancabile ansia da smarrimento (leggi “furto”) e la gioia nel vedere recapitati anche gli ultimi pezzi … francamente è impagabile.

All’inizio tra le varie cose ho scritto che mi avrebbe fatto piacere coinvolgervi in tutto questo. So che alcuni di voi già da tempo realizzano Raccomandate e Prioritarie filateliche, per così dire “da collezione”. Ebbene l’idea di dare vita ad una nicchia filatelica rappresentata da tutti coloro che realizzano buste davvero speciali e soprattutto originali, oltre che esteticamente gradevoli e appaganti mi intriga parecchio. Tenuto conto di alcuni elementi chiave, io credo che oggetti simili a quelli fatti da me viaggiare, possano solleticare la curiosità di più di un collezionista, soprattutto dopo che una simile busta, vuoi perchè la data è oramai sfumata, vuoi perchè tale tariffa ha oramai perso la sua validità, non sarà mai più replicabile. Da qui l’importanza di tutto ciò che ne attesti l’autenticità: ricevute di spedizione, tracking online, TP-Label, annulli …

Al momento preferisco concentrarmi su spedizioni di tipo Registered (Raccomandate, Assicurate), nonostante l’importo più significativo di ciascuna affrancatura. La prioritaria, per sua natura, non è provvista di alcuni elementi a mio parere significativi ed è facilmente falsificabile. Nonostante ce ne scappi qualcuna ogni tanto, diciamo che per il momento faccio in modo di concentrare le mie energie e la mia inventiva sulla Posta Tracciabile e facilmente verificabile.

Per aggiornamenti, contatti, proposte e quant’altro … mi trovate un po’ dappertutto … un po’ come il prezzemolo 😉

PS le foto si vedono meglio su Facebook 😉

Ballonpost è divertente … registered è meglio

Buon giorno amici collezionisti. Continua imperterrita la mia mania ed ossessione verso i Ballonpost. Per chi ancora non lo sapesse, si tratta di storia postale viaggiata su mongolfiera o pallone sonda. Quasi due mesi fa ebbi la fortuna di ritirare quasi per caso un’importante raccolta di Ballonpost Austriaci Pro Juventute. Il primo impatto è stato più che positivo: il bordo colorato a segmenti tipico della posta aerea, gli annulli riportanti il nome dell’aerostato impiegato per il trasporto, la bella affrancatura a tema, altri annulli paralleli come ONU, FAO hanno fatto scoccare la scintilla ed è stato amore a prima vista. In tre settimane di lavoro sono stati tutti scansionati a dovere ed inseriti in negozio ovviamente a scopo di rivendita, con lo sforzo di riuscire ad indicare nel titolo dell’inserzione quanti più dati possibili possano interessare i collezionisti, nonostante le mie scarse competenze. Mi sono reso conto che su eBay, su scala Internazionale, le buste e le cartoline Ballonpost sono circa 2000 e di queste quasi mille oggi appartengono al sottoscritto 🙂 Nulla di gran valore, ma una piccola soddisfazione personale. Mai contento ed incapace di dire “basta”, volevo ancora di più. Ed ecco, questa volta cercato appositamente, un secondo lotto di Ballonpost e Luftschiff Post (dirigibile) appena entrato in magazzino. Si contano oltre 1600 tra buste e cartoline a tema. Collezione simile alla precedente, ma questa volta impreziosita da qualche centinaio di pezzi viaggiati a mezzo Raccomandata (Registered Ballonpost) e pertanto più rari e difficili da reperire sul mercato. Nel mentre che tento di combattere con tosse e raffreddore (pare che abbiano la meglio loro per adesso) ho dedicato la giornata di ieri a riordinare in modo sistematico (per data, quindi per tipologia) la montagna di buste e card che mi sono trovato a dover gestire. Lo confesso: dopo nove ore non ero più tanto lucido e la stanchezza, oltre che lo stress da riordino, mi ha portato cattivi pensieri al riguardo. Ma, battute a parte, a lavoro ultimato, ecco finalmente pronto il mega lotto. Ora sarà “sufficiente” scannerizzare ciascuna busta e cartolina, quindi preparare 1600 inserzioni ed infine caricarle in negozio.

Ma veniamo a noi e cerchiamo con questo articolo di analizzare a fondo una busta-tipo Ballonpost, in modo da imparare a identificarne a colpo d’occhio gli elementi chiave.

Ballonpost_schema

Ad oggi, dopo aver fatto passare quasi tremila buste, diciamo che il materiale in mio possesso si può raggruppare in tre categorie, ed esattamente:

  1. Ballonpost Brief + Karte (buste + cartoline)
  2. Sonder Ballonpost Brief + Karte (buste + cartoline)
  3. Luftschiffpost (Posta Dirigibile)

Come già detto in precedenza, il termine Ballonpost indica la Mongolfiera come mezzo di trasporto, il termine Sonder Ballonpost il pallone sonda, mentre il termine Luftschiff Post il dirigibile.

Ad eccezione delle prime emissioni risalenti alla fine degli anni ’40, fino al 1959 circa, diciamo che dal 1960 in avanti prendendo in mano una qualunque busta Ballonpost sarà per noi facile riconoscerne lo schema tipo, come da immagine sopra riportata. Su quasi tutte le buste/cartoline infatti, oltre alla numerazione propria di questa collezione, si riconoscono il nome dell’aerostato impiegato per il trasporto della corrispondenza, la data di emissione (non sempre coindidente con la data effettiva del volo), i luoghi interessati, il fatto che si tratti di Busta (brief) o cartolina (Karte … double-karte) e possibili annulli commemorativi aggiuntivi (ONU, FAO …). E’ importante prestare attenzione al nome dell’aerostato, in quanto può capitare che due Ballonpost in apparenza uguali, riportino in verità nomi di differenti aerostati. Inoltre ho notato che medesimi Ballonpost sono ripetutamente affrancati con valori postali differenti, ma non scelti a caso. Aspetto interessante, ma ancora da approfondire. Infine, di notevole importanza i Ballonpost viaggiati Raccomandati (Registered), con conseguente incremento di tariffa postale (e francobolli), come mostrano i due esempi sottostanti.

E la frase “Pro Juventute” cosa centra in tutto questo? Semplice: la distribuzione e la vendita a scopo collezionistico dei Ballonpost era strettamente correlata all’Associazione Austriaca “Pro Juventute”, a tutt’oggi attiva sul territorio, allo scopo di ottenere proventi finalizzati a mantenere istituti di accoglienza ber bambini e ragazzi di età compresa fra i 3 e i 18 anni, orfani o con gravi problemi familiari. Famosi sono l’istituto Pro Juventute con sede a Salisburgo, ma non di meno l’istituto Pestalozzi di Rottenmann, già identificabile in alcune buste del lontano 1957.

CURIOSITA

  • La prima busta Ballonpost Pro Juventute risale all’11 novembre del 1948
  • La cartolina Ballonpost n°100 ha la sagoma di una mongolfiera
  • Alcune buste fanno sì che la collezione interessi anche il nostro Bel Paese (scopritele voi!)

PREZZI

Nonostante a mio avviso siano oggetti decisamente interessanti dal punto di vista storico postale, completi ed anche (perchè no) gradevoli alla vista, ad oggi, vuoi per la crisi, vuoi perchè ancora poco noti, i prezzi per un Ballonpost oscillano dai 3 ai 10 euro circa. Tre/quattro euro per buste e cartoline comuni appartenenti agli anni 80/90, qualche euro in più per periodi antecedenti e successivi. Si vendono ad un prezzo leggermente superiore i Ballonpost riportanti anche annulli aggiuntivi ONU. Ecominicamente meno abbordabili restano sicuramente i Registered Ballonpost (per Posta Raccomandata) ed alcune rare buste del primo periodo, alcune di esse con tiratura limitata e altre di grande formato.

In conclusione, non credo che possedendo tutta questa montagna di storia postale diventerò un uomo ricco, ma di sicuro la soddisfazione ottenuta dall’imparare e dallo scoprire cose nuove a riguardo è impagabile. Ricordo che, soprattutto all’inizio, ottenere informazioni più specifiche sui Ballonpost è stata impresa assai ardua. Ma io sono un martello e quando mi impunto solitamente ottengo. Oggi, grazie alla collaborazione di un collezionista Austriaco e di una commerciante tedesca finalmente ho le idee decisamente più chiare ed anche una discreta padronanza sulla materia. Certo, di cose da apprendere ce ne sono ancora un sacco ed ho ancora dubbi che mi assillano. Ma in fondo anche questo aspetto è positivo e mi stimola a continuare la ricerca. E poi c’è il negozio che, personalmente, non vedo tanto come fonte di arricchimento personale (pur essendo un’attività in piena regola), bensì come una vetrina tutta mia attraverso la quale poter proporre ad altri ciò che in primis ha e sta entusiasmando il sottoscritto.

A breve pubblicherò tutte le scansioni delle nuove buste e cartoline Ballonpost: spero che apprezzerete. Se qualcuno avesse informazioni preziose sui Ballonpost, sarei felice di riceverle e scambiare opinioni sull’argomento. E nel frattempo spero vogliate concedermi il link alla sezione del mio negozio dedicata proprio ai Ballonpost! Guardare è gratis 🙂

Visita il mio negozio

Ballonpost & Sonder: posta viaggiata su pallone aerostatico e pallone sonda Pro Juventute

Buon giorno, amici collezionisti. Febbraio è stato un mese a dir poco allucinante: grandi soddisfazioni, ma decisamente molto impegnato. Come sapete, non ho mai nascosto la mia passione per la storia postale, nonostante la mia competenza in materia sia, per così dire, “in via di sviluppo” 🙂 Talvolta occasioni e grossi ritiri ti fanno scoprire non solo oggetti importanti, ma anche intere collezioni di cui se ne ignorava l’esistenza fino a pochi minuti prima. E’ questo il caso della storia postale Austriaca viaggiata su mongolfiere o palloni sonda, comunemente identificata dalla frase BALLONPOST o SONDER BALLONPOST. Non si parla di merce rara o di buste di alto valore filatelico (ad eccezione del primo periodo). La prima cosa che mi ha colpito è stata la bellezza di questi oggetti, particolarmente variopinti, con splendide affrancature il più delle volte a tema. Ma in particolar modo gli annulli … accidenti che annulli! Da buon liceale è iniziata prontamente la ricerca di informazioni in rete, ma aimè con scarsissimi risultati. Grazie a una traduzione difficilissima dal tedesco e all’aiuto di qualche amico collezionista, qualche informazione è saltata fuori.

L’idea di queste buste viaggiate su mongolfiera e pallone sonda nasce principalmente allo scopo di raccogliere fondi per l’associazione Austriaca Pro Juventute che attraverso i suoi istituti si occupava di bambini e ragazzini dai 3 ai 15 anni di età, orfani o con gravi situazioni familiari. I proventi ricavati dalla vendita di queste buste erano proprio a sostegno di tali opere. La collezione ha inizio nel 1948 e prosegue fino ai giorni nostri. Mediamente ciascuna busta o cartolina ha un costo che oscilla tra i 3 e i 7 euro, se viaggiata in posta ordinaria (raccomandata costa qualcosa di più). Quasi sempre l’annullo riporta la data di partenza del viaggio in pallone, il tipo di aerostato impiegato per il trasporto (HB-BOE; D-Ergee, XEROX …), le località di partenza e di arrivo, l’istituto Pro Juventute di riferimento ed altre informazioni utili e interessanti. Poi sulla medesima busta è possibile trovare altri annulli paralleli, commemorativi di certi eventi (comune ONU o UNO: Organizzazione delle Nazioni Unite … anche UNESCO). E’ poi il caso di buste che rappresentano un certo elemento della collezione principale e al contempo il primo o secondo viaggio postale in pallone in una determinata località estera. Si aggiungono poi all’elenco buste numerate a tiratura limitata, buste riportanti i nomi dei piloti dell’aerostato impiegato per il volo e non ultime buste rare e di difficile reperibilità. Prese singolarmente queste cover restano oggetti simpatici e curiosi, ma viste nella totalità della collezione non comune sanno esercitare un fascino che non ha eguali. Da qui anche il mio crescente interesse verso la marcofilia che, come pochi pensano, non si occupa affatto di Marche da Bollo, ma riguarda espressamente lo studio e la catalogazione degli ANNULLI, siano essi speciali, commemorativi, tematici o quant’altro.

SCARICA LE SCANSIONI

Per ora vi lascio alla piacevole consultazione delle 965 scansioni, scaricabili e consultabili comodamente sul proprio PC. Mi auguro che anche voi apprezzerete come io ho apprezzato. Giorno per giorno verranno caricate tutte in negozio a prezzi bassi assieme a MIGLIAIA di nuove ed interessantissime buste (First Flight Covers FFC, Space and Satellite Covers, NASA, Missioni Spaziali) che mi hanno completamente catturato in queste ultime settimane. Scannerizzare migliaia di buste è un compito assai arduo. Scannerizzare ciascuno di questi oggetti per poi poterli apprezzare a pieno schermo è stata una grande soddisfazione! Fino a pochi giorni fa credevo che la storia postale di vera soddisfazione riguardasse esclusivamente pezzi da museo, con combinazioni rare e quindi costosissime di serie di francobolli, date lontane, annulli speciali. Scopro che con poco è possibile collezionare buste a tema relativamente recenti, ma con già una storicità alle spalle, con annulli unici e splendidi. Un vero piacere per la vista e sicuramente alla portata di tutti. Tutto sta nel capire se siamo più interessati alle missioni spaziali, ai viaggi in mongolfiera, oppure ai voli speciali e commemorativi di certe compagnie aeree come Lufthansa.