La mia prima uscita con il Metal Detector

Buongiorno, amici collezionisti e non solo. Come molti di voi già sapranno, il nocciolo della questione è sempre lo stesso: divertirsi! Come primo importante passo alcuni anni fa decisi di trasformare ciò che per me era un semplice hobby in una attività in piena regola: azienda che oggi, a distanza di soli 4 anni, offre grandissime soddisfazioni ed è in continua crescita. D’altro canto il collezionismo porta inevitabilmente ad una vita sedentaria, mentre il sottoscritto necessita troppo spesso di “sane e buone boccate d’aria fresca”. Una passeggiata fà sempre piacere … il nuoto con la mitica squadra Master Baldesio è uno spasso e il fisico ne beneficia ad ogni allenamento … ma mancava sempre quel “qualcosa in più” che riuscisse a chiudere positivamente il quadretto della mia “settimana tipo”.

Garrett_AT-Pro_WillyGià da un paio di anni bazzico su siti, forum e blog inerenti la ricerca con Metal Detector. Si sono poi aggiunti alla TV alcuni programmi decisamente simpatici in cui un team di ricercatori intraprende brevi ma proficue avventure, spesso corollate da ritrovamenti interessanti. Ho guardato attentamente ore ed ore di tutorial in rete sull’argomento, ho letto articoli di presentazione di Metal Detector, di accessori, di strumenti … Nel frattempo quasi due anni sono trascorsi, ma finalmente ecco conclusa la prima fase del nuovo progetto che ho in mente di realizzare a breve.

Il 25 febbraio scorso ricevo il mio primo Metal Detector: un Garrett AT-Pro International. Articolo decisamente performante e assai interessante dal punto di vista dei settaggi e delle funzioni. Non mi dilungo in specifiche e funzionamento, dal momento che in rete sono altri i posti in cui approfondire l’argomento (vedi AMDTT). Assieme al M.D. l’ottimo MacroPointer, la vanga Draper in acciaio temperato, una paletta di plastica dura e la comoda borsa Camo della Garrett in omaggio con l’acquisto del M.D. L’assemblaggio del M.D. è stato semplice e veloce. Qualche difficoltà nell’inserimento dello spinotto delle cuffie … ma nulla di che.

Sabato 28 febbraio 2015 – Prima Uscita – Prima Esperienza

Avrei voluto pubblicare questo articolo già ieri, ma francamente ero talmente disfatto che dopo soli 30 minuti dal mio rientro in casa sono sprofondato nel divano (esatto, non “sul” ma addirittura “nel” divano) e ho dovuto rimandare a questa mattina.

Garrett_AT-Pro_05Le prime zone da spazzolare erano già state segnate sulla mappa da tempo. Non si tratta di aree importanti dal punto di vista della ricerca: semplicemente zone ampie e libere in cui è possibile praticare la ricerca senza alcun problema. Inoltre la consistenza del terreno è tale da permettere lo scavo senza fatica alcuna. Per tenere traccia del percorso effettuato ho impiegato l’ultilissima APP “My Tracks” di Google la quale, unitamente a connessione Internet e GPS integrato del Galaxy Note 3, settati i parametri al massimo dettaglio, garantisce una risoluzione reale prossima al metro! Ma veniamo a noi e  a questa prima avventura da ricercatore. Parto in auto con tutto quanto a corredo: Metal Detector con Cuffie già connesse, MakroPointer, Vanga, Paletta, Gambali, Sacca Camo e borsine varie … Giunto sul posto, parcheggio, indosso i gambali, afferro l’attrezzatura e dopo poche decine di metri parto con la mia prima spazzolata. Confesso di essere un po’ emozionato: la prima volta non sai se dopo i primi metri troverai un tesoro o cosa … pensi che la terra sia tanta … e che è statisticamente assai probabile che ovunque andrai troverai qualcosa di bello e di unico, perchè non può capitare altrimenti! E’ la prima volta che impugno l’AT-Pro ma ho visto talmente tanti video che è come se lo conoscessi da sempre 🙂 Lo setto in modalità Pro – Zero portando la discriminazione del ferro a 30 e via che si comincia!

Comincio a spazzolare a sinistra e a destra ordinatamente e metodicamente, in modo da coprire quanto più terreno possibile ad ogni passo. Mi fermo per un secondo, senza aver percepito alcun suono, guardo per terra e trovo una monetina di rame da 2 centesimi! Senza aver usato l’AT-Pro e senza neppure scavare … e che cacchio! 🙂 All’inizio qualche rumore di fondo disturba, ma grazie allla funzione “Ground Balance” risolvo immediatamente. Ottima cosa davvero! Passeggio e spazzolo … spazzolo e avanzo … eppure ogni qualche passo il M.D. sembra indicare la presenza di qualcosa di interessante sulla sinistra. Provo a ripassare la piastra più e più volte, ma niente. Proseguo e ancora lo stesso segnale che indica la presenza di un corpo metallico non piccolo … ci sono voluti dieci minuti buoni per capire che la vanga va portata un po’ spostata indietro, evitando che si avvicini alla piastra durante le operazioni di ricerca 🙂 Tutta esperienza, giusto? Svelato l’arcano, da questo momento la ricerca prosegue fluida e veloce. La zona non è affatto delle migliori: la presenza di immondizia, tappi e ferraglia di vario tipo a volte inganna, ma le ottime cuffie e l’audio multi-tono e multi volume dell’AT-Pro in questo aiuta moltissimo. Infatti, dopo diversi minuti ecco il primo suono nitido, pulito, forte e acuto! Un sobbalzo. Ripasso, ma il suono resta l’ottimo MD_20150228_01suono di prima! Mi sa tanto che questa volta ci siamo! C’è da scavare. Pensate che sia una cosa pratica? Allora, provate ad iniziare con una mano, mentre con l’altra tenete il M.D. … ma il risultato è deludente. Allora decidete di appoggiare lo strumento per terra, ma le cuffie lo trattengono 🙂 Quindi togliete le cuffie, le appoggiate al M.D. e il tutto per terra, cercando un ciuffo d’erba per evitare di inzozzare l’impugnatura. Procedete con lo scavo di circa 20 cm, estraete il PinPointer e verificate: suona che è un piacere, ma l’oggetto misterioso (ID 72/73 fisso) è ancora sommerso. Scavo ancora un po’ ed allargo leggermente la buca … sondo il terreno più volte con il PP (PinPointer) ed ecco comparire il primo argento! E non è affatto piccolo! Uso la paletta per estrarlo, pensando di essermi già ripagato almeno in parte, dopo soli 15 minuti, lo strumento. Purtroppo ciò che credevo all’origine un pezzo d’argento riportava su di un lato la scritta “Becks” 🙂 Un’ottima lattina di birra schiacciata sotto 20 cm. di terra. Recupero la spazzatura, ricopro la buca pressando il tereno con un piede e proseguo. Poco più avanti in una radura una struttura di legno mi incuriosisce: assomiglia ad un’altalena, ma mi piace pensare che si tratti di una trincea della Grande Guerra. Attorno ad essa molti falsi segnali: probabilmente tappi di bottaglia o quant’altro l’umana zozzeria abbia scelto deliberatamente di lasciare nell’ambiente circostante. Tutto tranne un segnale ancora una volta acceso, pulito e abbastanza forte. Scavo, sposto la zolla di terra, cerco e questa volta ecco la mia prima moneta. Il colore è oro … oro vivo e acceso! Forse la scritta ” 50 euro cent” potrebbe trarre in inganno, ma noi continuiamo a credere che si tratti di oro 🙂 Durante tutta questa avventura saranno ben due le “monete d’oro” rinvenute, per un valore stimato esatto pari ad un euro 🙂

MD_20150228_02Il percorso prosegue lungo un argine dove in prossimità di una panca il M.D. indica la presenza di un oggetto assai curioso: bisogna indagare! Qualcuno mi insegnò che ” se sei in dubbio e il terreno lo permette … allora scava!”. Il terreno è decisamente meno “amico” di prima … scavare non è cosa semplice e richiede sicuramente l’uso di entrambe le braccia. La stessa ricerca è stata ostica: si trattava di un oggetto di piccole dimensioni ad una certa pirofondità (più di 20 cm) e ben mascherato da strati di terriccio. Ma ancora una volta il PP è stato utilissimo. Grande la sorpresa quando, spostati alcuni strati di terra, scopro con grande meraviglia di aver rinvenuto il mio primo gioiello! A un primo sguardo non esperto si potrebbe trattare di un antico monile in argento con incastonate pietre preziose. Ma una successiva perizia lo identificherà come bigiotteria da sorpresine Kinder 🙂

MD_20150228_03L’avventura prosegue. Sono trascorse più di due ore e le mie braccia, allenate per il nuoto, evidentemente sono assai carenti di muscoli ed energia per le spazzolate all’aria aperta. Lo strumento è leggero e maneggevole, ma dopo più di due ore si fa sentire. I cambi tra mano destra e mano sinistra sono sempre più frequenti, ma la ricerca continua. Mi soffermo attorno ad una nuova curiosa struttura in parte di legno e in parte di cemento. Sembrerebbe una torre di vedetta … ed è proprio qui che trovo la mia seconda “moneta d’oro” (50 cent.). Grandissima soddisfazione che per un attimo mi fa dimenticare la fatica fisica.

La giornata termina con un ultimo ritrovamento: un oggetto metallico questa volta ignoto che lascerò identificare ai più esperti. In tutto sono stati percorsi ben 4 Km in circa 4 ore di spazzolate. E’ stata in assoluto la mia prima esperienza da ricercatore e molto è servita al fine di ottimizzare le prossime uscite. Per i neo detectoristi come me, se pur profondamente navigato a suon di YouTube e Forum e Blog, ecco i miei primi consigli, accortezze e suggerimenti che spero vi torneranno utili nelle vostre prime uscite:

  • La scelta del metal detector: è fondamentale un buono strumento che consenta la discriminazione su scala e soprattutto il multi tono. Se esistessero campi in cui sono sepolte solamente monete d’argento, probabilmente un Garrett AT-150 sarebbe più che sufficiente, ma siccome la realtà è ben diversa, se non volete scavare buche all’impazzata, ma solamente quando serve e ne vale davvero la pena (o quasi), allora scegliete con criterio. L’uso delle cuffie è pressochè indispensabile in quanto isolano in parte dall’esterno e ci rendono decisamente più concentrati sul minimo suono. Col tempo – è proprio vero – la “voce” del nostro metal detector diventa sempre più familiare ed impariamo ad ascoltarlo nel modo giusto 😉
  • PinPointer: su consiglio dell’amico Stefano di GarrettItaliana.com ho scelto il MakroPointer, anzichè farmi catturare dalla pubblicità Garrett. Beninteso, il mio Metal Detector è un Garrett e la Garrett come azienda è più che ottima, ma ci sono anche altre opzioni di acquisto e a volte non è detto che l’articolo più costoso sia realmente il più performante. Ho acquistato un PinPointer dalle molteplici funzioni, simile al Garrett ProPointer AT ma leggermente più sensibile e soprattutto con un corredo di accessori utilissimi e di tutto rispetto! Da vedere anche il video comparativo di Garrett Italiana rispetto ad altri PP: desicamente sensibile.
  • La vanga dovrebbe essere di lunghezza complessiva non inferiore a un metro. La Draper da me scelta e acquistata è lunga solamente 78 cm: leggerissima , comoda e molto resistente, ma un po’ corta se usata anche come “bastone da appoggio” durante il percorso. 20 cm in più non avrebbero guastato.
  • Paletta da scavo: ho visto in rete articoli Garrett e di altre marche da 30/40 euro in su. Allora … l’uso della paletta da scavo in questa mia prima esperienza è risultato secondario (su 12/15 buche l’ho usata una sola volta). Una buona paletta di plastica rigida e resistente da 5 euro a mio avviso è risultata più che ottima. L’acciaio è molto resistente, ma anche decisamente più pensante: con la paletta non dovrete forzare il terreno e di plastica è molto più leggera e maneggevole. Cercate “trapiantatore” su Amazon e il gioco è fatto!
  • Borsine varie ed eventuali: oltre alle sacchette / borsine in cui riporre eventuale immondizia recuperata e possibilmente oggetti interessanti, valutate anche che al vostro ritorno in auto il M.D. così come il PP, la vanga, la paletta e gli stivali non saranno esattamente lindi e pinti come quando siete partiti da casa. Piuttosto un generoso strato di terriccio, fango e sabbia li ricopriranno. Pertanto pensate anche di portare con voi, magari lasciandole in auto, alcune borsine extra in cui riporre stivali e attrezzi al vostro ritorno (per poi pulirli a casa) e con cui ricoprire la piastra del M.D. prima di riporlo in auto.
  • Il MakroPointer è dotato anche di un comodissimo porta PP da fissare a qualunque cintura. Però … credo sia più pratico aggiungere un moschettone e lasciarlo un po’ più libero, in modo che sia più agevole da prendere e da riporre. Ogni volta che usate il PinPointer ovviamente si sporca di terra. Riponendolo poi nella sua custodia appesa alla cintura si sporcherà anch’essa di terra. Giunti a casa, però, la pulizia di entrambi sotto l’acqua corrente è operazione velocissima e pratica.
  • Tutti gli oggetti che recuperate, siano essi monete, monili, attrezzi, militaria … sono ricoperti di terra: potrete sgrossarli, ma resteranno zozzi fino a casa. La sacca Camo è proprio bellina, ma una piccola sacchetta di cellophane da riporvi all’interno forse sarebbe indicata.
  • App “My Tracks” di Google: se avete la possibilità di portare con voi uno smartphone Android con GPS integrato e connessione ad internet sempre attiva, vi raccomando l’uso di questa utilissima applicazione. Non dovete fare altro che avviarla alla partenza, disattivandola poi al ritorno in auto. Personalmente non ho mai estratto lo smartphone dal marsupio durante le quattro ore di ricerca. Giunto a casa, è stata una graditissima sorpresa scoprire quanto bene aveva lavorato, fornendomi indicazioni precise su tutto il percorso fatto, con la possibilità, oltretutto, di indicare all’occorrenza luogo preciso di eventuali ritrovamenti importanti! Il tutto poi sincronizzabile con Google Maps ed esportabile su Google Earth: provare per credere!
  • Aree di ricerca: siamo alla mia prima spazzolata e, pur consapevole del rischio di non trovare nulla di interessante, ho scelto una zona a me familiare, sia per testare l’attrezzatura nel suo insieme, sia per rendermi effettivamente conto di che cosa significasse davvero cercare metalli con l’ausilio di un Metal Detector. D’altro canto, la scelta mirata di zone ed aree da dedicare alla ricerca è fondamentale. Non pensiate che, semplicemente macinando chilometri su chilometri, è statisticamente molto probabile che troverete oggetti di interesse. Se la zona è per così dire neutra, ne potrete anche fare di strada, ma vi assicuro che il vostro strumento difficilmente farà anche semplicemente “beep” se non per indicarvi la presenza di qualche ottima lattina di Becks o qualche “antico e raro” tappo di bottiglia. Ora, diciamo subito che spazzolando attorno a punti frequentati da gente (tavolini da pic-nic, altalene, giostre, belvedere …) è probabile rinvenire monete correnti (euro, lire …) o piccoli gioielli smarriti. Allo stesso tempo però i falsi segnali saranno non pochi a causa della presenza di immondizia di tutti i tipi Pertanto, o scavate 100 buche per qualche spicciolo e un orecchino di bigiotteria, oppure vi dedicate ad altro, pianificando la vostra giornata, con certamente maggiori soddisfazioni e sicuramente meno fatica. Vi basti pensare, ad esempio, che scegliendo come target un campo in cui decenni fa si accampò un esercito, la vostra giornata di ricerca sarebbe fatta di pochi e soli “beep” degni di nota: molto probabilmente ad ogni scavo corrisponderà un oggetto ritrovato di sicuro interesse! Tutt’altra musica!
  • In due è meglio: se pensate di scandagliare 50 metri quadrati di terreno, fatelo pure da soli: tutti i ritrovamenti saranno vostri! Ma se avete da sondare un campo, oppure chilometri di pista … beh … fatelo almeno in due! La terra è tanta, signori miei, e anche con tutto l’impegno che vorrete dedicarci, non riuscirete mai a sondare con cura ogni metro quadrato … se siete almeno in due avrete modo di far passare con maggiore cura un’intera area, magari con l’accordo, in fiducia, di dividere a fine giornata il bottino, oppure semplicemente il ricavato dalla vendita dello stesso! E’ vero che in caso di ritrovamenti di valore si guadagnerebbe la metà, ma è altresì vero che le probabilità di scovare qualcosa saranno doppie (o triple). Inoltre, in caso di incontri con altre persone, oppure con forze dell’ordine, in due ci si testimona reciprocamente 😉
  • Incontri fortuiti: solamente 4 ore, ma ben 5 incontri con persone che si trovavano tutte quante a “passeggiare proprio di lì” 🙂 Tutte estremamente curiose e interessate al mio operato. Nessun richiamo, nessuna discussione. Di base sono abituato a salutare sorridendo: probabilmente in futuro capiteranno anche incontri meno graditi … ma che sia proprio questo il “segreto”? In fondo il nostro hobby suscita di per sè una certa curiosità: non si vede tutti i giorni un Garrett AT-Pro in azione!

Per concludere, ieri 28 febbraio è stata una giornata splendida, entusiasmante, istruttiva, ma anche fisicamente impegnativa e a volte faticosa. Spazzolare significa muovere continuativamente uno strumento non propriamente leggero a sinistra e a destra, cercando di mantenere la piastra orizzontale, parallela al suolo. Il Garrett AT-Pro è leggero al pari di altri M.D. ma se non siete allenati diciamo che potrete “godere di questa leggerezza” al massimo per le prime due ore. Poi il peso si farà sicuramente sentire. Oggi è domenica mattina e le braccia sono ancora indolenzite. Un po’ come quando andate in palestra dopo due settimane di assenteismo: tornate stanchi nel pomeriggio e la sera poi non riuscite più a muovere un solo muscolo a causa dell’acido lattico! Ecco anche il motivo per il quale sto scrivendo solamente ora questo articolo!

Che dire: finalmente ho rotto il ghiaccio! Ora so cosa vuole dire “ricerca con il Metal Detector” e so anche come migliorare e ottimizzare la mia prossima avventura che sicuramente non tarderà a venire. Ringrazio ufficialmente:

  • il rivenditore ufficiale per l’Italia www.garrettitaliana.com perchè ancora una volta l’amico Stefano, in barba agli altri rivenditori ufficiali mi ha proposto (per la terza volta) il Garrett AT-Pro Internetional al 20% in meno rispetto a tutti gli altri rivenditori ufficiali. Consegna in meno di 24 ore con corriere espresso, materiale nuovo, perfetto, in confezione originale sigillata, con tanto di garanzia e regolare fattura di acquisto. Un consiglio: decidete di acquistare un metal detector: fatevi fare un preventivo chiaro e trasparente per il solo strumento da più fornitori: solo così potrete valutare in modo corretto la migliore offerta di mercato. Non fatevi abbindolare da Kit che, se analizzati, alla fine dei conti risultano decisamente meno convenienti della somma dei singoli articoli!
  • l’Amico Leonardo (bodhi3) di www.amdtt.it perchè il suo portale offre recensioni, approfondimenti e comparative di moltissimi strumenti di tutte le marche. Non ha interessi economici di sorta ed è assolutamente attendibile, permettendoci di scegliere in base alle nostre esigenze lo strumento a noi più indicato.
  • il forum Metal Detector per Tutti: ci sarebbe così tanto da scrivere su questo forum … primo in Italia sull’argomento, oggi 1 marzo 2015 vanta 15.344 iscritti, 83.643 discussioni e oltre un milione di messaggi! La struttura organizzata in categorie, un regolamento chiaro, la presenza costante di moderatori attivi su tutti i fronti, rendono l’ambiente un must per tutti i metaldetectoristi, siano essi hobbisti o professionisti del mestiere.

Per chi già mi conosce, immaginerete che per il sottoscritto questo sia solamente l’inizio di una nuova entusiasmante avventura. Come darvi torto? 🙂 Vi anticipo che sto già covando un progetto niente male: questa volta coinvolgerà altre figure ed altri personaggi, allo scopo di dare vita a qualcosa di nuovo, originale, interessante, ma soprattutto divertente! Buona spazzolata a tutti!

con simpatia …

Willy da Cremona

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