Archivi tag: barre

Ancora su “La Fenice” di novembre 2013: ultime news

Cari amici collezionisti, ieri a Veronafil è stata una giornata come sempre costruttiva ed entusiasmante, anche se l’influenza non molla e per ora nell’epica battaglia contro i virus sembra che loro abbiano la meglio 🙂

Avrei voluto rispondere a ciascuno dei commenti al precedente articolo sulla Fenice di Venezia, ma credo che sia il caso di aggiornare tutta quanta la community con un breve trafiletto aggiuntivo.

Innanzitutto confermo e rimarco l’importanza di questa emissione ed in particolare dei pochissimi fogli stampati non fustellati. Mi permetto di evidenziare quest’ultima frase per il semplice fatto che per poter affermare ciò ci siamo informati e documentati sia presso i principali sportelli filatelici, sia presso la Filiale di Milano, oltre a ricevere la collaborazione di gente del mestiere. Da un’attenta analisi dei seriali, i fogli stampati erroneamente dal Poligrafico privi di fustellatura sono solamente 2000 contro i 100.000 (centomila) fogli distribuiti a tutte le filiali in Italia e precisamente compresi approssimativamente tra i seriali con finale 3900 e seriali con finale 5990. Tali fogli al 90% (ma probabilmente tutto il lotto) sono stati spediti a Milano da cui una certa percentuale (circa il 20%) è stata prontamente restituita al mittente per la distruzione. La rimanenza è stata distribuita principalmente in Milano Viale Cordusio, dove “pare” che ce ne siano depositati ancora parecchi, e ai soli sportelli filatelici della Lombardia (sicuramente a Cremona, Mantova e Bergamo). Di questo fatto non ne erano a conoscenza i commercianti (tranne qualcuno fortunato o molto sgamato che ha fatto incetta di fogli, per quanti ne avesse potuti trovare). Resta il fatto che in molti venditori sono a tutt’oggi a bocca asciutta, mentre troviamo i soliti privati abili cacciatori di Barre che prontamente si sono acaparrati chi due, chi tre, chi cinque fogli. E’ facile dedurre questo semplicemente osservando le vendite in corso su eBay anche in questo preciso istante: circa 50 inserzioni gestite anche a ripetizione sempre dai soliti 15/20 venditori. In questo momento le inserzioni di fogli interi sono solamente otto e qualcuno ha scelto prudenzialmente di posizionarne il prezzo a 380 euro. Al momento la situazione è assai delicata per il semplice fatto che i commercianti e gli speculatori di novità stanno facendo i salti mortali per accaparrarsi il più possibile. Una strategia adottata è proprio il far girare il messaggio che “la vera varietà sarà il foglio fustellato”: nulla di più infondato ed erroneo. Qualora tale foglio dovesse mancare (come spesso accade) in alcune arree, ciò sarà dovuto esclusivamente ad una mala distribuzione sul territorio o possibili ritardi, nulla di più. Diverso invece sarà l’epilogo del foglio non fustellato nelle prossime settimane. Per questo, a mio avviso, io consiglio al momento ai fortunati o abili possessori dello stesso di conservarlo: stiamo parlando di € 19,60 di facciale … le aste oggi chiudono già (mi riferisco alle aste autentiche, non quelle rialzate ad arte) dai 150 ai 200 euro circa. Ciò significa che le vendite immediate potrebbero assestarsi tranquillamente attorno ai 190/260 euro. Ma sono certo che la situazione evolverà in breve tempo. Diamo modo ai commercianti e ai segugi di far sparire anche l’ultimo francobollo non fustellato da tutti gli uffici setacciabili, dopodichè ancora una volta ci sarà da divertirsi e … di nuovo … fortunato chi già ora li possiede.

L’ultima soffiata è che un “noto commerciante” sin da prima di Veronafil abbia iniziato ad accaparrarsi tutti i fogli non fustellati che riuscisse a reperire, al costo anche di pagarli cifre non indifferenti. Prendete, per ora, questa notizia con le pinze … è ancora tutta da verificare, ma data la fonte, non da trascurare. Vi aggiorno.

Tutto questo è un gioco: certo qualcuno che ha avuto occasione di portarsi a casa 10 o più fogli probabilmente farà pure un discreto affare, ma io stesso non me la sento di parlare di investimento. E’ speculazione su un oggetto raro appena emesso, probabilmente neppure un oggetto tanto straordinario. Ma d’altro canto neppure il Gronchi lo era … eppure dopo solo due giorni si vendevano i fogli interi (i fogli!) a dieci volte il facciale! Non credo serva ricordarvi cosa poi è capitato a “quel francobollo” 🙂 Buon week-end e come sempre … restiamo ad osservare 😉

Forum Ufficiale dei Francobolli con Codice a Barre

E’ da un po’ che ci penso. Serve uno spazio tutto nostro in cui ciascuno possa pubblicare e gestire autonomamente discussioni a tema, richieste, suggerimenti. Un’area in cui pubblicare foto, video e quant’altro senza il rischio di intasare il server del portale. Uno spazio sicuro, ad oggi solamente abbozzato, ma già perfettamente funzionante e utilizzabile da chiunque voglia sfruttarlo. I recenti piccoli impedimenti nella pubblicazione di commenti mi hanno fatto riflettere. Poi altre volte persone avrebbero voluto continuare certe discussioni iniziate mesi fa e, per un fatto di sicurezza, chiuse automaticamente dal sistema. Oggi ho il piacere di annunciare l’apertura del primo forum ufficiale dedicato esclusivamente ai Francobolli con Codice a Barre:

barre.forumfree.it

Ho scelto il nome più breve e più semplice da ricordare. Ho scelto di appoggiarmi alla piattaforma Forumfree garantendo così la massima velocità sempre e la possibilità di upload di fotografie e video da parte degli utenti senza troppi problemi. Ho altresì scelto un’interfaccia semplice e pulita, anche se ancora tutta da studiare e ottimizzare (datemi tempo :)). Inoltre sono graditi i suggerimenti in merito alla struttura delle categorie, in modo da rendere l’ambiente il più vicino possibile alle esigenze di ciascuno e mantenere ordine nelle discussioni. A tal proposito, creo il primo post nella sezione Generale “Suggerimenti per il forum” al quale potrete partecipare attivamente con consigli, ragguagli e quant’altro possa tornarci utile.

Non aggiungo altro, per il momento, tranne che augurare a tutti quanti voi e ai vostri cari una Buona Pasqua!

Grazie Maestà

reginaBuon giorno, cari amici e lettori. Ancora una volta il Sig. Luciano Raimondi ha scelto di regalarci uno splendido articolo interamente dedicato ai reali d’Inghiletta e alla filatelia Inglese. Ho avuto il privilegio di ascoltarlo anticipatamente per telefono, letto dall’autore. Articolo splendido, la cui lettura è consigliata anche a chi di filatelia non si occupa. L’aspetto tecnico per scelta è messo da parte lasciando ampio spazio al sogno e all’emozione che anche una semplice serie di francobolli, o meglio l’esperienza filatelica di una vita, sono in grado di regalare.

L’articolo, su gentile concessione dell’autore, è liberamente scaricabile dal link qui sotto:

 

Grazie Maestà

 

di Luciano Raimondi

Nonostante all’inizio possa sembrare che l’argomentazione sia distante dal collezionismo dei francobolli con codice a barre, ci si rende presto conto che l’autore, grande appassionato e sostenitore di Barre fin dai primordi della nostra bella collezione, non si lascia mai sfuggire una sola opportunità per “chiudere il cerchio”. Buona lettura.

I francobolli con codice a barre viaggiati su busta

Buona sera, cari amici collezionisti. Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un argomento a mio avviso estremamente interessante ed attuale; un argomento che potrebbe dare vita ad un nuovo fermento tanto entusiasmante quanto la ricerca dei primi Barre uno o due anni fa. Ho intenzione di approfondire l’argomento “Storia Postale” aggiungendo al suo vastissimo mondo un tassello tanto affascinante, quanto divertente e interessante: i francobolli con codice a barre viaggiati su Busta.

Di per sé l’argomento non è affatto nuovo. Infatti, se ricordate bene, già nel lontano 17 febbraio 2011 pubblicai un trafiletto con una bella foto di una busta affrancata con Barre ed annullo addirittura anticipato di 4 giorni. Fu poi la volta del 30 settembre 2011 in cui già iniziai ad affrontare l’argomento “Storia Postale con Barre” per arrivare poi alla pazzia pura del 17 novembre 2011 in cui, probabilmente sopraffatto dai fumi dell’alcool, decisi di spedirmi certe raccomandate in tariffa con buste affrancate con la bella serie Turistica e strane combinazioni di data – ora – TP-Label … DATA 11/11/11 ORA 11:11 TP-LABEL 11 cent. …

Tutto questo ̬ stato ovviamente un gioco ed anche divertente e spassoso. Un gioco che ho deciso inspegabilmente di ripetere qualche giorno fa con certe Raccomandate affrancate sempre con Barre e Рovviamente Рsempre una sorta di motivazione alle spalle.

Il 21 settembre 2009 fu emesso il bel francobollo monocromatico dedicato alla Biblioteca Pinacoteca Accademia Ambrosiana di Milano. Il giorno di spedizione di queste tre belle raccomandata era esattamente il terzo anniversario di tale data 🙂 Nulla di particolarmente rilevante, ma sicuramente un po’ originale, sempre se visto nel contesto del divertimento. Allo stesso modo ho intenzione di spedire qualche altra raccomandata in date scelte sempre con il medesimo criterio.

Veniamo ora a noi, invece, e alla Storia Postale con la “S” maiuscola. Qualche giorno fa e anche prima di iniziare la stesura di questo articolo, come spesso faccio, ho scandagliato il web (eBay, Delcampe, siti di annunci …) alla ricerca di buste viaggiate affrancate con francobolli con codice a barre. Inutile dire che la ricerca in questo caso regala sempre magri risultati. Fa eccezione qualche utente eBay tra i quali mi permetto di segnalare coce62, persona squisita e gentilissima la quale mi ha permesso di aggiudicarmi all’asta alcuni oggetti decisamente interessanti ed unici (qualcosa ho lasciato anche a voi :-)) e l’utente loscos64 con una Raccomandata causa di discussione nella sezione di Facebook per via di un dubbio sulla sua autenticità. Dubbio causato da malfunzionamenti dellla sezione Tracking di Poste Italiane e risoltosi poi a favore del venditore, che si ritrova fortunato possessore di una bella raccomandata regolarmente viaggiata. Dicevamo che la Storia Postale legata al collezionismo dei francobolli con codice a barre è e sarà sempre più oggetto di grande interesse da parte di molti, ma (c’è sempre un “ma”) purtroppo temo che sia un po’ tardi, dato che l’impresa che andremo tutti noi a compiere sarà alquanto ardua. Infatti, come già segnalato in precedenti articoli, tutti oggi possono spedirsi lettere prioritarie o raccomandate affrancate con Barre, ed anche con Barre appartenenti ad annate precedenti (vedi 2008, 2009 e 2010). Ma … oramai è tardi! Infatti a divenire di grande interesse (e probabilmente valore) saranno buste che rispetteranno tutte e tre le seguenti condizioni:

  1. La busta dovrà essere affrancata con francobolli con codice a barre appartenenti alle prime annate
  2. La busta dovrà riportare annulli autentici dello stesso anno di emissione dei francobolli
  3. La busta, prioritaria, raccomandata o assicurata (o pacco ordinario) dovrà essere regolarmente viaggiata

In pratica, una bella raccomandata regolarmente viaggiata nel 2012 ed affrancata con rari Barre del 2009 (vedi le mie tre) avrà sicuramente molta meno importanza di una semplice prioritaria affrancata proprio con il medesimo francobollo Pinacoteca Ambrosiana, ma viaggiata proprio nel 2009! Ancora più interessanti sarebbero state le mie tre raccomandate se viaggiate proprio il 21 settembre 2009, ossia il primo giorno di emissione del francobollo Pinacoteca Ambrosiana! Per non citare quelle con annullo anticipato! Ma ahimè temo che tali oggetti di storia postale saranno alquanto difficili da reperire. Pensate all’inizio della collezione, quando ancora il SOLO BARRE PER FOGLIO ci faceva tutti un po’ sognare … ricordate il valore delle prime tirature, addirittura più basse rispetto alla tiratura del Gronchi Rosa … diamo inoltre per scontato che molte appendici siano purtroppo state cestinate. Pertanto che ipotesi di diffusione potremmo fare di buste regolarmente viaggiate, ad esempio, nel 2008 o nel 2009, affrancate proprio con francobolli con codice a barre di quel periodo, quando allora di Barre quasi non si sentiva neppure parlare?

Concludo riportando in breve la discussione avvenuta tra ieri e oggi su Facebook relativamente alla raccomandata di Fabio. E’ sorta subito una questione davvero importante che va affrontata ed approfondita: in che modo poter verificare l’autenticità di una certa busta viaggiata? In che modo possiamo essere sicuri che una certa prioritaria o una raccomandata siano davvero viaggiate e non create ad-hoc come oggetto da mostrare o peggio da vendere spacciandolo come autentico? Oggi le prioritarie viaggiate (non so se per tutte è cosi e se vale anche per le cartoline) oltre all’annullo riportano delle righette verticali lungo tutto il bordo inferiore. Ma lo stesso non vale per le Raccomandate, che vengono solitamente timbrate all’atto dell’accettazione e così arrivano a destinazione. Per le Raccomandate è possibile utilizzare il servizio di Tracking online di Poste Italiane dove, inserendo codice e data di spedizione, possiamo verificare se tale busta ha davvero viaggiato. Ma pare che dopo un certo tempo tale verifica non sia più attuabile. Lascio questo punto aperto a dibattiti, discussioni, ma soprattutto contributi da parte di chi è più informato del sottoscritto. Una soluzione, nel caso di raccomandata autospedite, sarebbe conservare la ricevuta di spedizione. Ma qualora ci capitasse di trovare un oggetto un po’ datato, autentico e viaggiato, difficilmente avremo tale possibilità.

Non so voi, ma credo che questa ricerca potrebbe riservarci grandissime sorprese, oltre che soddisfazioni. D’altro canto il ritrovamento di un oggetto che rispecchi le tre sopra citate condizioni sarebbe oggetto di grandissimo interesse. Oserei dire che potrebbe quasi venire classificato come Raro. Vi aspetto numerosi nello spazio dedicato ai commenti a questo articolo: primo perchè l’argomento mi intriga davvero un sacco; secondo perchè sono proprio curioso di sapere che cosa pensate a riguardo. Non ho neppure il tempo di rileggere: vi lascio in balia di errorini vari di grammatica e di sintssi che correggerò domani con comodo … vado a cena! Buona lettura e buona discussione a tutti!

AGGIUNTA (28/09/2012 ore 19:00)

Ho riletto, correggendo errorini qua e la, come sono solito fare. Mi sono accorto di aver omesso una parte importante, ossia il ruolo della TP-Label! Parliamo di Raccomandate fatte da noi ed autospediteci. Possiamo sempre conservare le ricevute di spedizione come prova che la busta è stata regolarmente spedita. Ma possiamo anche semplicemente non completare la tariffa con i Barre o altri francobolli, lasciando anche un minimo margine alla TP-Label: così facendo, avremo comunque una Raccomandata in tariffa, ma soprattutto – direttamente appiccicata alla busta – la prova inconfutabile della sua autenticità. Mi domando solo se, a livello collezionistico, sia preferibile, ad esempio, un’affrancatura da euro 3,30 ottenuta con 3 Barre da € 0,60 + 2 Barre da € 0,75 oppure formata da 5 Barre da € 0,60 + TP-Label da € 0.30 … lascio ovviamente aperta la questione.

Crisi reale e crisi fittizia

 Buon giorno, cari amici collezionisti. Sono davvero felice di essere nuovamente qui con voi a scrivere e a confrontarmi. Purtroppo è stato un periodo alquanto difficoltoso. Il nuovo lavoro mi riempie di entusiasmo, regala risultati a dir poco inaspettati, ma al contempo si prende (ancora una volta) tutto il tempo. Aggiungiamo qualche acciacco ed ecco che William si eclissa per qualche settimana, reduce però da un importante articolo sulle cromolitografie Liebig. Ho letto con interesse i vostri commenti a proposito del calo di interesse nei confronti dei Barre in Italia: non posso che confermare quanto da voi evidenziato, anche se, in tutta franchezza, lo stesso si può dire anche relativamente alla vendita di altri francobolli, figurine ed intere collezioni. Stiamo andando verso la stagione calda e allo stesso modo delle festività Natalizie è risaputo che la gente in questo periodo (voglio ben sperare!) abbia in mente sole, piscina, vacanze, svago …

La crisi è una realtà oggettiva e tangibile oggi più che mai anche se, come del resto avevo ipotizzato, non si fa sentire tanto su beni collezionabili, quanto (nella mia personale esperienza) sulla vendita di materiale nuovo per i collezionisti che, nonostante sconti e promozioni sembra riscuotere scarso interesse. Poco male: per mia fortuna occupa una parte marginale della mia attività che – lo ricordo – si sta orientando sempre di più verso le cromolitografie Liebig. Non tanto per un discorso di profitti, ma soprattutto per passione e per un entusiasmo che ogni settimana è sempre più grande e mi regala davvero soddisfazioni impareggiabili!

Andando a ritirare in posta gli ultimi aggiornamenti Barre del 2012 non è la prima volta che mi sfiora la mente l’idea che probabilmente il fatto di collezionare tutte le posizioni dei Barre stia un po’ scemando. Mi spiego meglio. Ricordando i bei quartetti di Fogazzaro e della Giornata Internazionale della Donna, lì si che il conservare tutte e quattro le posizioni poteva avere un motivo, vuoi estetico, vuoi di completezza. Oggi io stesso mi ritrovo a ritirare e a mettere in vendita, ad esempio,  la posizione SX e DX di uno stesso Barre del 2012 che poi, osservato attentamente, differisce solamente per una minuscola ed impercettibile crocetta/segnetto su di un lato … Non so, ma se io stesso ero sostenitore (e tutt’ora la penso così) dei bei quartetti del 2011, o anche delle coppie di Barre realmente differenti, oggi sto un attimino rivedendo la mia posizione in tal senso, e lo scrivo qui proprio per confrontarmi con voi e sapere cosa ne pensate a riguardo.

Proprio ieri, sfogliando piacevolmetne la mia collezione di Barre dall’inizio, ancora una volta ho avuto la netta impressione che tutti assieme abbiamo portato avanti una collezione veramente bella ed unica, indipendentemente dal suo valore di mercato attuale o futuro. Una collezione spesso frutto di sacrifici e di ricerche continue. Una collezione che oggi vanta più di quattro annate al seguito e soprattutto episodi che hanno lasciato il segno e hanno saputo farci divertire tutti quanti! Sarò un po’ sentimentale in tutto questo, ma gli ultimi due anni sono davvero volati ed il lavoro spesso non lascia tempo o energie a certe riflessioni. Accidenti … abbiamo portato avanti con passione e grande entusiasmo una cosa unica che definirei tutta nostra; una raccolta che ancora oggi desta interesse e curiosità in molti. In tutta franchezza, pur possedendo alcune collezioni di Repubblica, di San Marino e del Vaticano, queste ultime oggi non sono in grado di regalarmi le stesse emozioni che scaturiscono dal semplice sfogliare alcune belle pagine d’album di Barre, dal 2008 ad oggi.

Per quanto riguarda il mercato, come già sottolineato prima, il periodo vuole necessariamente una sensibile contrazione data dal periodo ed anche dalla stagionalità, ma con conseguente ripresa alla volta di settembre in concomitanza della fine delle vacanze (per alcuni: a me adesso sembra di essere sempre in vacanza :-)) e la ripresa delle normali attività. Nonostante il trend per mia scelta mantengo invariati i prezzi di vendita, dedicandomi ad altro (Liebig e Lavazza) ed aspettando tempi più maturi, come alcuni esperti e saggi mi hanno voluto consigliare. Ricordo che se da un lato il mercato dei Barre è fermo, al contempo il mercato dei semplici francobolli di Repubblica, San Marino, Vaticano ed anche Regno sono letteralmente in caduta libera! Basti osservare la chiusura di molte aste su internet, se non addirittura prezzi finiti sempre più al ribasso di serie anche di pregio ed intere collezioni. Quindi non stupitevi se ora l’impressione è di una generale staticità: noi con i Barre abbiamo saputo creare l’eccezione e ci siamo saputi distinguere grazie alla freschezza, all’originalità, alla novità dela nostra collezione. Ed ancora una volta tutto questo mi fa riflettere e capire che il segreto del collezionismo non sono tanto i prezzi o la rarita di un certo elemento. Tutto ruota attorno all’entusiasmo ed al coinvolgimento delle persone. Sì perchè collezionare è un gioco; collezionare è passione; collezionare deve saper far divertire. Se queste componenti vengono a mancare, come ad esempio in una piatta collezione di Repubblica portata avanti quasi per inerzia, allora il divertimento dove sta? E soprattutto chi ce lo fa fare? I Barre – è innegabile – ci hanno fatto divertire un sacco, ci hanno fatto conoscere. I Barre hanno permesso la nascita di questo simpatico gruppetto di collezionsti sempre pronti a scrivere, commentare, arrabbiarsi, bisticciare … Il portale www.figurineliebig.it vi posso assicurare che è stata una delle mie soddisfazioni più grandi degli ultimi anni e non tanto per prezzi, leggi di mercato o quant’altro, ma esclusivamente per la vostra presenza e la vostra partecipazione.

Concludo – questa volta davvero – ricordandovi che la stesura di un articolo importante da pubblicare su questo portale è un invito rivolto assolutamente a tutti quanti voi! In più di un anno abbiamo avuto la partecipazione del Dott. Cilio, del Sig. Raimondi, del sig. Scarparo, dell’amico Simone … che ringrazio per i preziosi contributi. Ora però (e mi riallaccio al commento di Peppe da Roma), resto in attesa anche di vostri preziosi contributi che saranno visionati molto volentieri e pubblicati a vostro nome proprio qui, alla mercé dei più spietati ed agguerriti commentatodi del sito (scherzo). Quindi, forza e coraggio: vi aspetto! Dico anche a te, caro Marco … ricordi l’articolo che ci avevi promesso sui fogliaroli? Non vedo l’ora di leggerlo e di scoprire come sono andati davvero i fatti in quel tempo! E poi, sempre caro Marco, credo che tu abbia un bagaglio di informazioni e di esperienza tali che non pioi davvero non condividerlo con noi tutti, regalandoci storie (anche semplici storielle) per noi nuove e sicuramente piacevoli da leggere. Credo che come me la pensino anche molti altri … ed altri ancora avranno cose da raccontare al pari di Marco … insomma … cosa devo fare per spronarvi a scrivere? La fatica di solito è cominciare, come per me questa mattina, come sempre succede … un trafiletto e stop … e poi la ruota comincia a girare … e chi ci ferma più 😉 Buona domenica, amici!

… e se i Barre finissero ???

Dopo un breve scambio di opinioni sul prossimo futuro del mercato dei Barre in Italia, ecco balenarmi nella testa una nuova ipotesi: e se i Barre finissero? Mi spiego meglio. Sappiamo bene che da quando Poste Italiane il 10 ottobre 2008 ha iniziato ad impiegare le appendici con codice a barre sui fogli il mercato filatelico italiano ha nel vero senso della parola preso vita. Nel giro di pochi mesi centinaia, se non addirittura migliaia di collezionisti giovani e meno giovani hanno iniziato ad accalcarsi in tutti gli uffici postali – anche i più remoti e sperduti – per accaparrarsi quell’unico esemplare al quale era unita una certa appendice … E tutto questo movimento ha portato un fatturato non indifferente alle Poste, la quale sì è vista riversare nei forzieri nuova e fresca pecunia proveniente dalle tasche di noi collezionisti (per non parlare dei commercianti … brutta gente … questi commercianti ;-)). Quando poi per alcuni valori chiave del 2008, del 2009 e del 2010 i valori di mercato del singolo si sono alzati, collezionisti più facoltosi e commercianti hanno iniziato ad investire addirittura in fogli interi, acquistandoli come tali al facciale e rivendendo la rimanenza, oppure impiegandola per le spedizioni. Certo se da un lato gli incrementi di cifra a scopo filatelico sono stati sicuramente significativi, al contempo lo sbattito infinito da parte degli impiegati delle Poste si è decuplicato, dovendo molti di essi, vuoi per amici, vuoi per comuni collezionisti di zona, “sbattersi” a staccare di volta in volta singoli, terzine, sestine con codice a barre … Sicuramente in certi casi queste operazioni hanno causato rallentamenti nel normale svolgersi delle attività d’ufficio e non poche segnalazioni sono partite verso le filiali o i grandi responsabili di Poste Italiane. Così, pensavo, potrebbe accadere che le Poste, per scelta o per necessità, decidano ad un certo momento di non utilizzare più il codice a barre per le operazioni di carico – scarico di materiale filatelico da un ufficio postale all’altro. A mio avviso si tratta di una ipotesi alquanto remota ed altamente improbabile. Ma immaginiamo per un istante che l’emissioni del 10 dicembre sia categoricamente l’ultima con codice a barre. Che cosa potrebbe accadere al Mercato dei Barre in Italia da gennaio 2012?




Di sicuro la nostra amata collezione di Barre si trasformerebbe in una collezione chiusa, definita, delimitata da due emissioni temporali (10/10/2008 e 10/12/2011). Di sicuro questo potrebbe essere un ulteriore incentivo a creare, stampare, pubblicare cataloghi ricchi e dettagliati sull’argomento. Di sicuro la conoscenza di questa sfera del collezionismo filatelico si diffonderebbe un po’ ovunque. A mio avviso come primo trend potrebbe verificarsi una forte impennata dei prezzi di ciascun francobollo (e non solo di quelli più rari e ricercati) portando il valore della collezione alle stelle. Trascorsi i primi mesi di vera burrasca tutto, naturalmente, rallenterebbe, si normalizzerebbe, permettendo di definire in modo più chiaro e costante i prezzi di ciascun valore. Tali prezzi con gli anni potrebbero subire oscillazioni sia verso l’alto, sia verso il basso, dipendentemente dal mercato, ed esattamente come per tutti gli altri francobolli importanti della Repubblica e del Regno.

Potrebbe però anche darsi che, passata la burrasca iniziale, il grafico potrebbe assumere un trend fortemente rialzista in modo costante. Questo per il semplice fatto che la collezione dei francobolli con codice a barre, chiusa, diventa una componente essenziale e fondamentale anche per tutti coloro che hanno in passato collezionato Repubblica! In questo modo però il materiale a disposizione è sempre lo stesso, ossia poco e pressoché introvabile al facciale. Quindi a fronte di una domanda costante i prezzi sarebbero destinati ad aumentare gradatamente. E’ questa l’ipotesi che prediligo sotto l’ottica dell’investimento a medio/lungo termine questa volta. Infatti coloro che oggi possiedono, per fortuna o per sbattito, quantità importanti di Barre potrebbero osservare il proprio portafogli salire con costanza e regolarità. E qualora decidessero di monetizzare, con un po’ di pazienza potrebbero sempre ottenere il massimo dalle proprie vendite a fronte di un interesse costante dei compratori.

Ultima ipotesi – la meno rosea – è che cessando le emissioni con codice a barre l’interesse da parte dei collezionisti inizi a scemare pian piano, oppure a spostarsi verso altre forme di collezionismo più stimolanti. E’ possibile, anche se molto improbabile. Innanzitutto perchè trovare oggi qualcosa di più stimolante e vivo dei Barre nella filatelia Italiana è davvero un’impresa. Inoltre, anche volendosi spostare dalla filatelia stessa, pur esistendo moltissimi tipi di collezioni ricche, affascinanti, interessanti, nessuna di queste, a mio avviso, ha tutte le carte in regola per poter essere paragonata ai Barre. Mi raccomando, non vorrei essere fraiteso. Prima dell’avvento dei francobolli con codice a barre in Italia che cosa avevamo? C’era una filatelia spenta, smorta, piatta … avevamo la numismatica, la marcofilia, la storia postale, i puffi, i mignon … eppure nessuna di queste collezioni ha saputo dare vita ad un tale movimento, ad una simile rivoluzione. Oggi, in tutta franchezza, oltre ai Barre il colelzionismo delle serie di figurine Liebig è l’unico che riesce davvero a stimolarmi. Forse perchè, pur esistendo da cosi tanti anni (oltre 120 !!!) è una collezione al contempo antica e moderna. Antica perchè le prime seicento serie antecedono il 1900, sono decisamente splendide (anche se un po’ care) e mostrano scene di vita vissuta del tempo, oltre che essere corredate da didascalie davvero tutte da scoprire. Moderna perchè si tratta di una collezione ancora tutta da scoprire, da studiare, da analizzare, nonostante i suoi centoventi anni di storia.

Per questa sera credo di essermi dilungato a sufficienza. Domani è il mio ultimissimo giorno di lavoro in Iper, mentre venerdì 23 dicembre 2011 sarà il mio personale “The Day After” ossia il mio primo giorno NUOVO, con davanti un’intera avventura ancora tutta da scoprire. Colgo l’occasione per ringraziarvi tutti quanti per la vostra costante presenza sul portale, per i vostri commenti, le vostre battute, le informazioni utili … ed auguro a voi e ai vostri cari un sereno Natale ed un 2012 ricco di sorprese positive e di grandi entusiasmi.

Con simpatia …

William

Posta Ordinaria 2010 e le belle serie di un tempo

Oro sicuro e facile - comprare oro online oggi!

Come molti di voi già sapranno, da qualche giorno anche lo 0,05 di posta ordinaria del 2010 è stato dichiarato esaurito sul portale e-Filatelia di Poste Italiane. Ho preferito aspettare a darne comunicazione ufficiale. Infatti, se ricordate bene, qualche mese fa, quando fu la volta dello 0,20 si sollevarono dei dissensi. Infatti chi, a fronte di tale notizia, si è prontamente recato presso vari uffici postali di zona, si è reso conto che tale valore era ancora disponibile, anche se non in quantità. Io stesso sono riuscito ad accaparrarmene qualche quartina in perfetto stato di conservazione che, unita alle altre dello 0,05 e dello 0,10 fanno diverse belle seriette complete della posta ordinaria del 2010, di cui alcune in quartine. Ebbene, nonostante i dubbi e le perplessità sorte al tempo, nonostante qualcuno altrove si fosse ancora una volta impuntato dichiarando per iscritto che si trattava di una bufala, che era una semplice situazione temporanea, che sarebbe stato ristampato … ed altre frasi probabilmente inventate sul momento non so a quale scopo … eccoci qua di nuovo sul nostro portale a dare per l’ennesima volta conferma del definitivo esaurimento dello 0,20 e del repentino scomparire da e-Filatelia anche dello 0,05. Tali valori, con alta probabilità, non verranno più ristampati. Forse Poste Italiane sta pensando ad una nuova serie ordinaria, graficamente più accattivante ed apprezzabile (lo spero proprio), sicuramente autoadesiva, sempre di taglio piccolo per eventuali perfezionamenti di tariffa postale … Resta il fatto che la serie di posta ordinaria del 2010, costituita dai tre valori da € 0,05 € 0.10 ed € 0.20 è un oggetto interessante e curioso che forse vale la pena di conservare e monitorare. Inoltre immagino che, non ristampando i sopra citati valori, probabilmente Poste Italiane dovrà prendere in seria considerazione una nuova emissione di ordinari con facciale basso, in modo da agevolare il completamento delle tariffe postali.

 

 

 

 

Certo è che, personalmente, mi vengono in mente le belle serie di posta ordinaria degli anni ’50 ed ’80. La mia preferita resta sicuramente l’Italia al Lavoro del 1950 che con i suoi 19 valori crea un quadro d’insieme davvero splendido. La cura dei dettagli, i particolari evidenziati in ciascuna vignetta, il tema stesso affrontato … Segue poi in ordine personale di gradimento la serie Castelli d’Italia: non così suggestiva, ma probabilmente importante in quanto fu la serie da me utilizzata personalmente al tempo per le affrancature di lettere e cartoline. Oggi quello che il collezionista di Repubblica cerca è un motivo per continuare con entusiasmo a collezionare francobolli. Gli autoadesivi per certo non sono un toccasana, ma le esigenze commerciali vanno ben oltre tale aspetto. Però – e lo sottolineo – un maggiore sforzo da parte di Poste Italiane nel creare serie di pregio, serie tematiche più lunghe di 2 o 4 elementi emesse nello stesso giorno, unite a vignette ben più apprezzabili di una letterina che vola … gioverebbe a tutti. Ed in questo caso non credo che inciderebbe poi molto sui costi di produzione.

Allo stesso modo, nonostante i prezzi di acquisto in rete davvero ridicoli, apprezzo moltissimo la serie Turistica che, sebbene si sia formata con gli anni (e prosegue a tutt’oggi) accostate le varie emissioni ecco davanti a noi un quadro d’insieme ancora una volta suggestivo, estremamente particolareggiato e vario, capace di abbracciare moltissimi luoghi d’Italia. Non dimentichiamoci delle incredibili e lunghe serie di San Marino degli anni ’50 e ’60 che affrontano con disinvoltura i temi più disparati con sobrietà ed eleganza di stile. Serie a mio avviso davvero gradevoli ed acquistabili a prezzi a dir poco ridicoli. Concludo con un rapido sguardo alle serie splendide del Regno d’Italia, in particolare dell’ultimo periodo … in questo caso la bellezza delle stesse, unita alla loro rarità e sicuramente a costi ben più importanti ne fanno pregiati oggetti da collezione che molti vorrebbero possedere e poter ammirare nei propri album.

***

A gennaio quindi si parte con il nuovo negozio eBay Premium ed account Professionale: tante belle parolone … ma la sostanza è sempre quella : ghe de lauraa 🙂 Nel frattempo ecco pubblicata proprio questa sera la mia prima asta sperimentale a tema “Francobolli degli Antichi Stati Italiani” in scadenza lunedì 12 dicembre dalle ore 21 in avanti. Non sono per nulla un esperto in materia, così mi sono preso la briga di scannerizzare ad alta risoluzione ciascuno dei 109 valori in asta !!! Un lavoraccio … ma del resto il ghiacchio bisognava romperlo 😉

ASTA A TEMA

I Francobolli degli Antichi Stati Italiani

SCADENZA: lunedì 12 dicembre dalle ore 21 in avanti

Collezionare … giocando

E’ proprio vero che noi maschi, indipendentemente dall’età, abbiamo sempre voglia e bisogno di giocare. C’è chi soddisfa questo bisogno attraverso lo sport (praticato o semplicemente seguito alla TV), chi si dedica ad attività di artigianato o coltiva con passione il proprio orticello. E poi ci sono quelli come me che fremono semplicemente al desiderio di riuscire a spedire a se stessi una raccomandata a date ed ore prestabilite, magari con affrancature originali e simpatiche, unitamente ad una TP-Label ad-hoc per l’occasione e quant’altro gli sia venuto in mente in un certo momento 🙂 Allo stesso modo ecco sopraggiungere un leggero velo di incazzatura quando per un solo minuto non sono riuscito ad ottenere il bingo filatelico del secolo 🙂 Avrete sicuramente capito che mi sto riferendo alla data di venerdì 11/11/2011 alle ore 11 🙂 Confesso che fino all’ultimo ho un po’ snobbato questo singolare invio a me stesso, ma poi la mattina stessa la tentazione è stata talmente forte e l’occasione davvero unica, da spingermi a creare questo simpatico oggetto di storia postale, ricevuto proprio questo pomeriggio dopo soli tre giorni dall’invio.

Si noti l’affrancatura filatelica realizzata con alcuni francobolli con codice a barre del 2010 appartenenti alla serie Made in Italy, unitamente a tre valori da € 0,05 autoadesivi e tre singoli da 1 cent. della Donna nell’Arte. Tutto questo allo scopo di ottenere un’affrancatura di € 3,19 che ha permesso l’uscita di una TP-Label compensativa di esattamente undici centesimi, alle ore 11:10 (accidenti) dell’11/11/11. E’ stato tutto quanto molto divertente e sono sicuro che, un domani, riguardando questa bella e simpatica raccomandata, non potrò che ricordarmi della breve avventura vissuta e di quegli attimi di vera suspance. Tempo fa leggevo su uno dei primi numeri de “L’Arte del Francobollo” proprio un articolo sulle buste viaggiate e decorate in cui il francobollo usato per l’affrancatura era anche a complemento di una vignetta creata ad hoc dal mittente. Potrebbe essere un’idea simpatica creare (per chi magari ha anche una certa vena artistica) buste con affrancature particolari e decorazioni speciali ed uniche, allo scopo di creare un oggetto filatelico simpatico, divertente, originale e, perchè no, anche artistico. Datemi ancora una trentina di giorni … fatemi staccare la spina dal lavoro … e poi probabilmente avrò tempo di occuparmi anche di questo 😉

Come si collezionano i francobolli con codice a barre: singoli o in serie?

A decorrere dall’emissione Fogazzaro del 7 marzo 2011 i Barre presenti in ciascun foglio non sono più uno, bensì due o addirittura quattro, posizionati in punti differenti e non sempre uguali: talvolta ai quattro angoli, più spesso ai due angoli in basso a destra e a sinistra nel caso di valori autoadesivi. Ci sono poi casi in cui Poste Italiane ha scelto posizioni ancora differenti, come per Roma Capitale del 21 aprile 2011, oppure per la serie Turistica. Le partecipazioni attive alle discussioni nel nostro portale sono davvero moltissime e non è la prima volta che qualcuno, giustamente, ha fatto sorgere la questione di “come collezionare i Barre del 2011”. Quando erano ancora uno per foglio, la soluzione era presto detta. Oggi la situazione è cambiata, si è arricchita, oppure, se vogliamo, si è specializzata. Voci di corridoio lasciano trapelare che i principali produttori di fogli d’albun si stiano organizzando per proporre per l’annata 2011 di francobolli con codice a barre un prodotto completo, permettendo l’archiviazione sia del singolo, sia di tutti i Barre appartenenti ad un foglio, con entrambe, o tutte e quattro le appendici e relativi bordi-foglio. A questo prodotto, molto probabilmente, se ne aggiungeranno altri per la collezione in terzine, forti anche del fatto che il Catalogo Unificato 2012 quoterà anche queste ultime, oltre che i singoli. Per quanto mi riguarda è difficile immaginare oggi il trend collezionistico di Barre nell’immediato futuro, anche se non è il primo che, per completezza, sceglie di archiviare ordinatamente tutte le posizioni dei Barre appartenenti al foglio. Il sottoscritto ovviamente fa parte di questa cerchia di persone 🙂 A questo aggiungerei la conservazione degli autoadesivi in quartine o ottetti (nel caso delle coppiole di posta ordinaria) dato che il più delle volte staccare dal foglio gli autoadesivi non è cosa semplice e spesso capita che, durante questa fase, il bordo subisca qualche leggero danneggiamento o piega.

Ora possiamo fare un ulteriore passo in avanti, prendendo in esame l’incidenza di questa scelta collezionistica sul mercato dei Barre in Italia. Come voi stessi mi avete fatto notare, se ad un certo punto si scegliesse tutti assieme di collezionare i francobolli con codice a barre in serie complete (e per serie intendo tutte le due/quattro posizioni di un Barre all’interno del foglio), di sicuro il valore della tiratura andrebbe completamente riconsiderato. Infatti, se prendiamo ad esempio Fogazzaro, emesso in 2.500.000 esemplari (fogli da 50 francobolli), i Barre per foglio sono ben 4, pertanto nel Database Barre viene riportata una tiratura di ben 200.000 esemplari (più che sufficiente per soddisfare la richiesta dei collezionisti in Italia). Tiratura che però va ricalcolata in sole 50.000 serie complete! Serie che scendono addirittura a 40.000 nel caso della Turistica e a ben 30.000 per il Compasso d’Oro ADI! E poi, sinceramente, dal momento in cui un impiegato delle poste ci propone un foglio intonso di Fogazzaro, sfido il collezionista di Barre a staccarne solamente uno e lasciare gli altri tre alle Poste 😉

Potrebbe essere interessante a questo punto integrare nel nostro Database a fianco del campo “tiratura” anche il numero di serie (fogli) disponibili. Questo perchè talvolta, come nel caso di Fogazzaro o delle Foreste in cui si hanno tirature abbastanza alte e quattro Barre per foglio, la conseguente alta disponibilità di Barre singoli potrebbe trarre in inganno e far sì che si sottovaluti invece l’effettiva potenzialità della serie completa.

Concludo con una postilla da non sottovalutare affatto: il numero di serie disponibili è proprizionalmente molto più bassa della disponibilità di Barre singoli. Infatti, se per i singoli esiste sempre la possibilità che alcuni di essi vadano danneggiati o semplicemente separati dalla propria appendice, per la serie completa, oltre ai due casi precedenti, si aggiunge il fatto che è sufficiente che un collezionista si appropri di uno solo dei Barre appartenenti al foglio per far “saltare” tutta quanta una serie! Per non parlare di tutte quelle inserzioni di Barre in vendita singolarmente, anche se ciascuno appartenente ad una posizione differente del foglio … Maggiori sono i Barre presenti in un foglio, meno probabilità ci sono di venire in possesso della serie completa.

Colgo l’occasione per ringraziare ufficialmente l’utente eBay gec65 che in più occasione mi ha fornito alcune delle immagini integrate nel Database Barre ed utilizzate anche in questo stesso articolo.

Per Simone: “perdonami … ma la tentazione era davvero troppa :-)”