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Tutta la verità sulla tessera filatelica “Veronafil 2015”

Le tessere filateliche sono card rigide e plastificate contenenti un francobollo, distribuite da Poste Italiane per i collezionisti a partire dal 1998. Sia la grafica, sia il testo riportati sulla card stessa arricchiscono e completano l’emissione e rendono tale oggetto un interessante articolo da collezione. Inoltre permette ai filatelici di poter maneggiare con più facilità e sicurezza il francobollo stesso. Da più di 18 anni i collezionisti di tessere filateliche aggiornano e arricchiscono la propria raccolta e in questo lungo periodo non sono mancati certamente episodi interessanti e singolari (vedi tessera “Canonizzazione di Padre Pio”, coppia di tessere “Sidney 2000”, i Kit …). Nonostante tutto, la raccolta è sempre proceduta in modo lineare e pressoché tranquilla … fino ad ora!

Venerdì 27 novembre 2015, in occasione dell’apertura della 125ª Veronafil, alle ore 9 è stata presentata da Poste Italiane la tessera filatelica commemorativa della manifestazione. Con grande stupore e anche una punta di sconcerto, la tessera è stata prodotta in soli 500 esemplari numerati da 001/500 a 500/500. Mediamente ciascuna emissione è distribuita nella misura di 4000/5000 pezzi, mentre nel caso specifico di Veronafil la tiratura è stata addirittura di un decimo rispetto all’ordinario. Ma ciò che ha reso in poche ore questa tessera un oggetto di rara importanza sia economica, sia collezionstica è stata proprio la distribuzione insolita della stessa a causa probabilmente di una svista da parte di alcuni operatori di Poste Italiane

  • Le prime cinquanta tessere sono state “riservate” a Poste Italiane, non so se a dipendenti, persone di spicco o cosa.
  • Un centinaio di pezzi (dalla n°051 alla n°150) sono stati consegnati ai membri del circolo Scaligero, distribuite nella misura di una o due tessere a socio. Ne restano solamente trecentocinquanta.
  • Dalla n°151 alla n°200 sono state distribuite ed esaurite tutte nel giro di pochissimi minuti allo sportello filatelico presso Veronafil all’apertura. Ne restano solo trecento.
  • Dalla n°201 alla n°350 sono state ritirate in blocco da un privato (fonte certa). Ne restano solamente 150 esemplari.
  • Dalla n°351 alla n°500 sono state acquistate da un commerciante noto. Tutte le tessere filateliche “Veronafil 2015” sono ufficialmente esaurite.

Ultimo passaggio chiave di questo meccanismo: il privato collezionista che è riuscito ad acquistare allo sportello le 150 tessere, ha poi trattato privatamente la mattina stessa con il commerciante, riuscendo così ad impossessarsi, dopo soli 30 minuti, delle cento tessere con numerazione compresa tra n°401 e n°500. Con una simile mossa astuta e geniale, tale privato oggi è il fortunatissimo possessore di più di 250 tessere “Veronafil 2015” con numerazione in sequenza. Questo lotto rappresenta in assoluto l’unico stock disponibile ad oggi in tutta Italia. L’importanza di una simile manovra rende inoltre costui non solo il fortunato possessore di oltre 250 tessere “Veronafil 2015” incluse le numerazioni speciali (200, 222, 300, 333, 350, 444, 500), ma  fa sì che questa persona sia oggi l’unico detentore in Italia dell’esclusiva assoluta di vendita per questo oggetto filatelico. E, detto fra noi, in ambito commerciale e collezionistico questa componente non ha prezzo.

E’ scontato aggiungere che sul portale e-Filatelia di Poste Italiane la tessera filatelica “Veronafil 2015”, se pur presente in elenco, non sia mai stata resa disponibile per l’acquisto per evidenti motivi.

Veronafil_efilatelia

Dopo l’uscita del primo catalogo delle cartoline filateliche è in produzione il nuovossimo catalogo delle Tessere Filateliche italiane, corredato da didascalie curate, informazioni e prezzi di ciascuna emissione. Mediamente quotate dai 4 ai 7 euro l’una, già a gennaio 2016 si ipotizzava un buon 120 euro di listino per la tessera Veronafil 2015; prezzo già da qualche tempo oramai inadeguato e decisamente sotto stimato per un oggetto filatelico di una tale rarità, viste alcune prime vendite già chiuse tra i 100 e i 130 euro a tessera.

E’ un colpo grosso; un colpo da maestro che vede oggi per la prima volta in Italia un solo individuo privato (non commerciante) fortunato possessore di tale materiale. Come era prevedibile, alcuni commercianti si sono immediatamente fatti avanti nell’intento di accaparrarsi il prima possibile (e prima che i prezzi lievitassero) parte dello stock a prezzi importanti (ma non sufficienti).

Le possibilità che si prospettano sono due:

OPZIONE 1: cedere in blocco le oltre 250 tessere “Veronafil 2015” incluse le numerazioni speciali, unitamente all’esclusività della vendita, a grosso commerciante in grado di gestirne la vendita e la promozione nel migliore dei modi.

OPZIONE 2: vendere al dettaglio, o in piccoli lotti, attraverso canali sicuri e automatizzati, le tessere “Veronafil 2015” direttamente a ciascun privato collezionista che ne facesse richiesta, evitando ulteriori passaggi di mano e gestendo il prezzo in piena autonomia, in linea di giorno in giorno con la domanda.

Il caso è particolarmente caldo e vivo e allo stesso tempo l’interesse da parte sia di privati collezionisti, sia di commercianti filatelici è davvero altissimo. Tale stock ad oggi resta gelosamente custodito. Sono state prese in esame più opzioni, valutate diverse proposte e studiato in tutta calma un piano di vendita che possa garantire al fortunato possessore il massimo profitto e al contempo ai collezionisti la disponibilità di tessere “Veronafil 2015”.

Inutile nascondervi che ci sono ottimi presupposti perchè si prenda in esame l’opzione n°2. il sottoscritto in tutta questa operazione ricoprirà un ruolo fondamentale ed esclusivo, essendo ad oggi l’unico mandante in Italia per la vendita di questo stock di tessere filateliche “Veronafil 2015”. In questi giorni sto definendo assieme al proprietario gli ultimi accordi prima di iniziare ufficialmente la vendita sui principali canali in rete. Pertanto, come sempre, restate sintonizzati!

Il fenomeno “Rollinz”

Rollinz_LatoChiaro

Lo scorso 16 dicembre 2015 tutte le sale cinematografiche in Italia hanno proiettato l’attesissimo film di J. J. Abrams “Il Risveglio della Forza” ovvero il settimo episodio della saga di Star Wars, e allo stesso tempo primo appuntamento della attesissima trilogia sequel della storica saga di George Lucas. Attorno a questo evento, come spesso accade, ecco comparire nuovi siti e blog sull’argomento, pagine facebook, spot pubblicitari, figurine collezionabili e quant’altro possa contribuire a direzionare l’attenzione delle masse verso l’evento “Star Wars”. Solitamente indifferente ai vari gadget e raccolte punti, la mia curiosità è stata prontamente rapita da un’operazione commerciale promossa da Esselunga a partire dallo scorso 14 gennaio: “… ogni 25 euro di spesa, o con 50 punti fragola, i clienti Esselunga riceveranno un Rollinz in omaggio …”. All’inizio nulla di inconsueto, salvo il fatto che, da appassionato di Star Wars quale sono, alcuni di questi pupazzetti hanno subito rapito il mio desiderio di possederli e quindi, da collezionista, di completare la raccolta. In particolare il Maestro Yoda, così come l’Imperatore, Jabba The Hutt, i robottini R2-D2 e C3-PO, Boba Fett e l’intramontabile Darth Fener mi hanno letteralmente conquistato, vuoi per la realizzazione abbastanza curata, vuoi per certe espressioni che hanno subito proiettato i miei pensieri in uno degli episodi in cui tali personaggi erano protagonisti.

 Rollinz_LatoScuro

I Rollinz sono piccoli pupazzetti collezionabili alti circa 35 millimetri, del peso di 12 grammi. Sono distribuiti da Esselunga singolarmente in bustine sigillate alle condizioni di cui sopra. Hanno una base sferica appensantita all’interno, in modo che restino sempre “in piedi”, indipendentemente dalla posizione che gli si fa assumere (richiamano un po’ i calciatori del subbuteo). Sono in tutto 20 personaggi collezionabili suddivisi nello specifico in 12 appartenenti al Lato Chiaro della Forza (base chiara – 6 umani e 6 non umani) e 8 appartenenti al Lato Oscuro della Forza (base scura). Di seguito l’elenco completo in ordine alfabetico:

  • Anakin Skywalker – Lato Chiaro
  • Ben Kenobi – Lato Chiaro
  • Boba Fett – Lato Oscuro
  • C3-PO – Lato Chiaro
  • Capo Java – Lato Chiaro
  • Chewbecca – Lato Chiaro
  • Darth Fener – Lato Oscuro
  • Darth Maul – Lato Oscuro
  • Ewok – Lato Chiaro
  • Han Solo – Lato Chiaro
  • Imperatore Palpatine – Lato Oscuro
  • Jabba The Hutt – Lato Oscuro
  • Principessa Leila – Lato Chiaro
  • Luke Skywalker – Lato Chiaro
  • Obi Wan Kenobi – Lato Chiaro
  • Pilota da Combattimento Tie – Lato Oscuro
  • R2-D2 – Lato Chiaro
  • Scout Trooper – Lato Oscuro
  • Storm Trooper – Lato Oscuro
  • Maestro Yoda – Lato Chiaro

Esselunga ha reso inoltre disponibile per i collezionisti un contenitore di cartone e pvc a forma di astronave Millenium Falcon, acquistabile nei punti vendita della catena a 1 euro e 99 centesimi, nella quale poter inserire la propria raccolta Rollinz in modo ordinato.

raccoglitore

Fin dai primissimi giorni il Web è stato letteralmente preso d’assalto da inserzioni a tema Rollinz: richieste, scambi, doppioni, aste, vendite a prezzo fisso di singoli Rollinz, di lotti o di intere collezioni. Personalmente ho creduto si trattasse di un entusiasmo momentaneo, data l’oggettiva simpatia di alcuni di questi pupazzetti. Eppure con il passare dei giorni le inserzioni sono aumentate a dismisura, superando addirittura le 400 vendite in corso. A quel punto ho iniziato ad interessarmi più seriamente del fenomeno “Rollinz”, raccogliendo informazioni e dati di mercato (domanda – offerta) nell’arco di un’intera settimana. Tenuto conto anche dei costi di spedizione, non ammortizzati qualora un cliente scelga di acquistare un solo Rollinz, la vendita unitaria nediamente si settava tra i 4,5 e i 6 euro al pezzo, con alcune eccezioni nel caso specifico di alcuni personaggi, forse più ricercati di altri (vedi Darth Fener, Boba Fett, Yoda, R2-D2 …). Sebbene al momento io non credo che ci siano pezzi più o meno rari di altri, è indubbio che la gente oggi è disposta a pagare di più per alcuni personaggi. Inoltre, pur avendo stimato tali valori di media, si sono verificate vendite di punta nell’ordine addirittura di 12 se non addirittura 15 euro per singolo Rollinz: immagino il caso in cui appassionati collezionisti abbiano solo una o due mancanze al completamento della propria raccolta e pertanto siano disposti a spendere qualcosa in più pur di riempire le ultimissime celle vuote …

Un aRollinz_12bustineltro aspetto a mio parere importante è la richiesta di Rollinz anche dall’estero. Proprio così: da qualche giorno a questa parte io stesso sto registrando vendite in Europa di alcuni di questi personaggi. Clienti disposti a versare anche 15/20 euro (spedizione raccomandata inclusa) pur di ricevere uno o più di questi personaggi, al momento presenti solo in Italia. Ho notato che alcuni venditori più accorti hanno scelto e provato a vendere alcuni Rollinz anche su piattaforme estere: così facendo hanno sicuramente fatto conoscere la nostra collezione anche oltre i confini dell’Italia, garantendone una visibilità su scala internazionale, e allo stesso modo hanno contribuito a far lievitare i prezzi non di poco.

Per il momento mi fermo qui, ma continuo a monitorare il fenomeno Rollinz sulle principali piattaforme di vendita (ora presenti anche su Amazon). Da grande appassionato della saga Star Wars quale sono io, non potevo certamente passare indifferente a questo neonato fenomeno collezionistico. Se durerà a lungo, oppure se si concluderà con il termine dei giochi in Esselunga .. è difficile dire e sapere … Di sicuro, per come si stanno muovendo oggi le cose, molto meglio esserci, partecipare e allo stesso termpo divertirsi piuttosto che restare ad osservare passivamente.

Il fenomeno “Rollinz” rappresenta ad oggi la moda collezionistica del momento, per giovani e meno giovani. Una raccolta non difficile da completare, anche grazie a gruppi Facebook creati proprio allo scopo di scambiare gratuitamente personaggi, aiutandosi reciprocamente e a costo zero nel completamento della collezione. Allo stesso tempo “Rollinz” è anche un oggettivo fenomeno di mercato: il materiale a disposizione non è poco, ma la domanda in Italianè in continua crescita, così come le vendite e i prezzi sulle principali piattaforme di e-Commerce. I principali acquirenti oggi sono genitori desiderosi di completare la raccolta dei propri figli, ma anche collezionisti che necessitano di alcuni personaggi particolari, oppure coloro che, per motivi geografici, si trovano distanti da punti Esselunga e pertanto preferiscono spendere poche decine di euro (oggi) pur di portarsi a casa la collezione completa. A questi – ricordo – si stanno aggiungendo timidamente alcuni collezionisti esteri che, timidamente, acquistano singoli personaggi forse più per toccare con mano questo fenomeno che per il momento riguarda solo l’Italia.

Per come la vedo io, al momento si tratta di un grande e divertente gioco, ma allo stesso tempo un’opportunità per alcuni commercianti e un’occasione per certi collezionisti che, forse più lungimiranti di altri, hanno pensato bene di completare quanto prima la propria raccolta e – ove possibile – di metterne da parte anche qualcuna in più.

Che la forza sia con voi !!!

Accedi all’eBay Store

… sembrano Italiane … ma non lo sono !!!

Buongiorno a tutti voi, amici collezionisti di figurine Liebig. Oggi voglio portare la vostra attenzione su un piccolo gruppo di serie Liebig che talvolta passano inosservate, ma che sono assolutamente degne di nota e di attenzione. Mi riferisco alla serie di figurine Liebig in edizione Svizzera! Diversamente da altre edizioni (vedi ed. TED, FRA, FIA, OLA, SPA …), le figurine in edizione Svizzera sono tali e quali alle figurine in edizione Italiana: medesime vignette, testo interamente in lingua Italiana. Eppure in basso a tergo di quasi tutte le figurine in ed. SVI troviamo la scritta “PRODOTTI LIEBIG S.A. – BASILEA” che ne denota la provenienza dalla capitale Svizzera, per l’appunto. Sono 113 serie tutte presenti anche in ed. ITA ad eccezione della n°1405 e della n°1423; quest’ultima decisamente non comune e abbastanza costosa. Una piccola collezione a se stante il cui valore di catalogo si aggira attorno ai 1700 euro. Serie relativamente recenti e comuni che interessano l’arco temporale compreso tra il 1930 e il 1954. Fra tutte spicca la bella serie n°1377 “Storia del Giappone” costituita da ben 12 figurine e unica nel suo genere in quanto si distingue dalla medesima in ed. ITA per il fatto di avere i bordi di ciascuna figurina interamente dipinti in oro. Non mancano le varietà e le specializzazioni: ricordiamo la serie n°1492 “Funghi Commestibili II” nella sua variante con il n°3 che identifica la fig. 3 della serie parzialmente mancante; oppure il famoso Trittico dedicato all’Anno Santo (n°1473, 1474, 1475) nella variante di colore azzurro.

Serie Liebig n°1377 "Storia del Giappone" del 1938 in ed. Svizzera
Serie Liebig n°1377 “Storia del Giappone” del 1938 in ed. Svizzera

Un fatto curioso e interessante

Buona sera, amici e appassionati collezionisti di cromolitografie e non solo. Forse non tutti di voi sanno che il collezionismo delle serie di figurine Liebig ha avuto inizio subito pochi anni dopo la prima pubblicazione avvenuta nel lontanissimo 1872. Si parla delle primissime emissioni – vere opere d’arte – dal costo talvolta proibitivo, ma al contempo così ricche di dettagli, così intrise di storia, così autentiche! Il tempo scorre veloce e in men che non si dica il collezionismo delle cromolitografie Liebig interessa gran parte dell’Europa e in special modo Francia, Germania, Belgio, Olanda, Italia. Per oltre un secolo di storia la Liebig ha distribuito diverse serie sempre nuove, ogni volta originali, abile nel catturare l’interesse di tutti quanti grazie ad una varietà di tematiche che non ha eguali. Tanto è vero che se all’inizio la tiratura delle prime serie era alquanto limitata (non è dato di sapere quanto), già con i primi anni del ‘900 la distribuzione delle famose serie Liebig, in più edizioni e tradotte in molte lingue, in seguito ad una richiesta altissima, aumenta esponenzialmente. Infatti, sfogliando velocemente il Listino Prezzi Sanguinetti ci si rende conto di un generale abbassamento di prezzi già a partire dal 1905. Eppure ci fu un episodio durante la Prima Guerra Mondiale che segnò indelebilmente la storia delle amate Liebig. I bombardamenti a tappeto che interessLiebig_1089_BELarono tante città italiane e rasero al suolo le principali strutture logistiche (ma non solo) coinvolsero anche uno dei grandi depositi della Liebig in cui erano gelosamente stoccate moltissime serie Italiane e Svizzere (testo in Italiano ma a tergo in basso la dicitura “Basilea”) pronte per la distribuzione. Fu un vero disastro: migliaia di serie andarono completamente distrutte, tanto è vero che, se osservate i prezzi delle serie Italiane emesse negli anni compresi tra il 1914 e il 1923, noterete subito un importante aumento nelle quotazioni in lingua Italiana, pressochè anomalo dato il periodo di appartenenza. In particolare andarono perse quasi per intero le serie n°1088 “Costumi della Svevia”, n°1089 “Costumi e Vedute dell’Austria, n°1094 “Grandi Navigatori” (rarità assoluta: 8 serie note al mondo), n°1098 “In Palestina”, n°1105 “In Tunisia”, n°1114 “Il Compositore Gluck” e n°1123 “Il Mondo Antediluviano” in lingua Italiana. Oggi i prezzi di queste serie oscillano tra i 1000 e i 1500 euro, facendo eccezione la n°1094 quotata oltre trentamila euro. Sono prezzi altissimi, ma allo stesso tempo, qualora dovesse comparire una di queste rarissime serie in asta, non sperate di potervela aggiudicare. O meglio: io ve lo auguro! Però è bene che sappiate che sono ricercatissime in tutta Europa e qualora ne comparisse una in asta ad esempio su piattaforme come eBay o Delcampe sappiate che, diversamente dal mondo della filatelia, qui i prezzi di catalogo talvolta possono anche raddoppiare o triplicare in un battibaleno! Pensate che solamente qualche mese fa, intenzionato ad aggiudicarmi una bella serie Liebig in edition spagnola (le edizioni spagnole sono molto difficili da ottenere) quotata poco meno di 700 euro, decisi di lanciarmi, offrendo la ragguardevole cifra di 500 euro per la stessa. Ero pressoché certo di vincerla. Ebbene … l’asta si chiuse a oltre 2500 euro, ossia quasi quattro volte la sua quotazione! Questo per farvi capire che, se da un lato il Listino Prezzi Sanguinetti, unitamente alla sua numerazione, è l’unico riconosciuto in tutta Europa, allo stesso tempo nel mondo delle Liebig ci sono interessi e passioni così grandi che in certe occasioni grandi collezionisti sono disposti veramente a tutto pur di possedere una certa serie. E’ questo, signori miei, uno degli aspetti che tanto mi entusiasma e che allo stesso tempo mi ha fatto scegliere di dedicarmi anima e corpo a questo collezionismo che tanto di nicchia non è.

Ma torniamo a noi e alle nostre sette serie. Si dice spesso che “non tutto il male vien per nuocere”. Nonostante il periodo relativamente recente, le sette serie appena menzionate contribuirono nel tempo ad accrescere l’interesse dei collezionisti Europei verso le serie in edizione Italiana. Tanto è vero che non è raro anche da parte mia ricevere richieste da paesi esteri per serie emesse nella nostra lingua, anche se presenti nella loro! Solitamente il collezionista acquista tali serie in edizione estera, costando molto meno (sebbene non siano affatto “regalate”) sperando un giorno di poterla affiancare alla rara in edizione Italiana. Inoltre è doveroso ricordare l’importanza anche di tutte le serie a partire dalla n° 1782 “Pittori del Risorgimento” fino ad arrivare all’ultima emessa n°1871 “Uniformologia Antica II – Brooke Bond”: stiamo parlando infatti delle ultimissime 91 serie emesse a completamento della collezione. Tali serie esistono solo e unicamente in edizione Italiana, pertanto qualunque collezionista Italiano o estero che volesse completare la propria raccolta ne avrà sempre e comunque bisogno! Il loro prezzo è sicuramente contenuto, se paragonato ad altre emissioni più datate. Inoltre sono quasi tutte relativamente facili da trovare. Ma non sottovalutatele. Piuttosto andatene orgogliosi e conseratele con cura, dato che stiamo parlando di un’edizione unica conosciuta in tutto il mondo.

Listino Prezzi 2014 Figurine e Menù Liebig

E’ con grandissimo entusiasmo che annuncio l’attesissima nuova edizione 2014 del Listino Prezzi Figurine e Menù Liebig edito dalla Sanguinetti S.a.S. Sono trascorsi ben sei anni dalla precedente edizione 2008. Quasi 230 le quotazioni di serie Liebig Italiane rivisitate, alle quali si aggiungono gli aggiornamenti prezzi relativi alle serie in edizione straniera. La cololezione Liebig Italiana, nonostante la forte crisi che da quache anno sta interessando l’intero pianeta collezionistico, possono vantare un incremento complessivo di quasi 1200 euro. Significativo, quanto atteso, aumento per la serie n°1123 “Il Mondo Antediluviano” che passa dai precedenti 290 euro agli attuali 350 euro. Non da meno le serie in edizione Tedesca e diverse emissioni antiche, rare e di difficile reperibilità, per le quali si possono constatare aumenti di prezzo anche ragguardevoli. Strumento indispensabile sia per il collezionista, sia per il commerciante di cromolitografie Liebig, il Listino Prezzi 2014 rappresenta un valido strumento per la quotazione e il confronto fra serie. Di lettura e consultazione semplice, immediata e chiara, riporta quotazioni aggiornate di tutte le serie Liebig in edizione Italiana ed estera alle quali si accodano i prezzi di menù da tavola e segnaposto Liebig.

Listino Prezzi 2014 Figurine e Menù Liebig

Ricordo che il presente Listino Prezzi Liebig, così come la numerazione Sanguinetti, sono gli unici riconosciuti universalmente in tutta Europa: a questo Listino fanno riferimento da sempre i principali commercianti e collezionisti di tutto il mondo! In Italia la CiF da qualche anno ha scelto di iniziare la distribuzione del nuovo Catalogo Liebig edito dalla Unificato: ottimo strumento di lavoro e ricerca; peccato per la scelta a mio avviso poco felice di adottare come numerazione quella dell’oramai obsoleto catalogo Fada, creando non poca confusione nei collezionisti Italiani. Si raccomanda pertanto ai collezionisti di adottare come unica numerazione la Sanguinetti, accettata e riconosciuta in tutta Europa da sempre.

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Dopo la prima distribuzione e il successo riscontrato dalla precedente edizione, è con grande piacere che metto gratuitamente a disposizione di tutti i collezionisti il nuovo Listino Prezzi 2014 delle Figurine Lavazza aggiornato e studiato in base alla reperibilità, ai vecchi listini, ai prezzi di vendita attuali, alle richieste Italiane e estere, alla rarità di talune serie. I prezzi sono puramente indicativi e possono non rispecchiare le vendite in negozio oppue all’asta, ma costituiscono un chiaro riferimento al valore di ciascuna serie. Tale listino è uno strumento gratuito in formato digitale PDF scaricabile e stampabile da tutti i collezionisti, utile per orientarsi nell’affascinante mondo delle serie di Figurine Lavazza, permettendo di avere sempre a portata di mano l’elenco completo di tutte le figurine presenti, stabilendo un rapporto di costo e quindi di valore tra una data serie e un’altra.

Scarica il Listino Prezzi 2014 delle Figurine Lavazza

[ formato digitale PDF ]

La storia che si ripete!

Circa 25 anni fa mia madre tirò fuori da una madia un vecchio album di figurine Liebig, facendomelo ammirare da una prudenziale “certa distanza”. Quei pochi minuti sono bastati a segnare indelebilmente parte della mia vita, inculcandomi nella mente il fascino e la passione – sviluppatasi poi in un secondo momento – per le cromolitografie Liebig.

I genitori sono due e probabilmente anche mio padre, non volendo essere da meno, decise alcuni anni fa di regalarmi (o forse si è trattato di appropriazione indebita? – Poco male: oramai sicuramente prescritto) un certo albumetto di vecchie monete Italiane ed estere. Volendo essere sincero, le monete non hanno mai suscitato su di me un fascino particolare. In tutta franchezza non saprei darvi alcuna spiegazione razionale. Forse certe passioni cambiano, maturano e si sviluppano con gli anni e ad un certo punto può essere che siamo maturi a sufficienza per affrontare una nuova avventura! E’ un questo modo che mi piace leggere questo aspetto che ci porta un giorno ad essere appassionati collezionisti di francobolli ed un altro ancora incalliti ricercatori di figurine, per concludere (o forse no: chi può dirlo?) con acquisti e scambi di monete antiche, rare e preziose!

Oggi il collezionismo è per me un lavoro, non soltanto un hobby, una passione. D’altro canto, collezionisti a mio avviso si nasce ed io temo proprio di avere il gene segreto e misterioso che mi spinge ogni giorno a voler completare certe annate, a trovare la figurina mancante, a catalogare, ordinare, sistemare metodicamente un certo accumulo di materiale. Ossessione? Desideri maniacali? Certe volte ammetto che un po’ è difficile tenere a freno l’impulso che ci porta a voler possedere a tutti i costi un certo pezzo. Eppure ad oggi questa mia “condizione” se così la vogliamo definire non mi ha portato neit’altro che soddisfazioni, puro divertimento, passione vera e grande entusiasmo. Se poi si farcisce il tutto con una buona dose di conoscenze, di amicizie, di dialogo … la torta è pressoché completa con tanto di ciliegina, farcitura e abbellimenti vari: proprio una bella torta, a mio parere! Ma ecco che di nuovo sto divagando 🙂 Dicevo che oggi il collezionismo è per me un mestiere: già da tempo ho iniziato a dover fare delle scelte, limitando forzatamente il campo di attività, ad esempio, a una piccola parte della filatelia e alle cromolitografie Liebig e Lavazza (prossimamente su questi schermi). D’altro canto mi capita spesso di girare in auto alla ricerca di materiale da vendere. Non di rado, contrattando una certa collezione di figurine Liebig, può capitare di tornare a casa con anche un certo numero di Santini (quelli proprio non li digerisco … scusate) o di figurine Mira Lanza e, per finire, di monete.

Tutti i nodi vengono al pettine. E’ stato proprio durante uno dei miei viaggetti recenti che mi sono imbattuto in due o tre raccolte di monete che, nonostante io sia tutt’altro che esperto, sono stato costretto ad acquistare. Giunto al magazzino, le ho riposte ordinatamente assieme ad altra merce, dopodiché sono tornato a casa. Eppure, qualcosa già era scattato nella mia mente. Sdraiato sul letto, un po’ soffrivo in quanto sentivo una sorta di desiderio irrefrenabile di sfogliare quelle due raccolte ed osservare con attenzione le monete Italiane più vecchie che fossi riuscito a trovare. Non mi interessava il loro valore, ma le incisioni, le raffigurazioni, l’anno di appartenenza … Davvero insolito, dato che mai mi ero interessato alle monete. Per soddisfare almeno in parte questa mia voglia decido di rispolverare l’albumetto del padre. Nulla di valore o di particolarmente raro e prezioso: un po’ di monetine del Regno, diverse della Prima Repubblica ed altre straniere. Ma ecco che, proprio all’ultima pagina, mi cade l’occhio su alcune strane monete che si riveleranno poi essere dei pesi monetari. A questo punto il meccanismo si è attivato: Catalogo Gigante acquistato, altre monete ritrovate, i primi pezzi autentici ed interessanti ritrovati … ed ecco che una nuova fase, tutta numismatica questa volta, si sta impadronendo del sottoscritto. Ma l’aspetto che più mi diverte è che riescono a coesistere in perfetta armonia più passioni contemporaneamente! L’orgoglio dato dalla mia personale collezione di romolitografie Liebig, sempre in continua evoluzione, lascia ora spazio e tempo anche ad una neonata pasisone per la quale sono totalmente privo di esperienza (oltre che di materiale). Ma, come dico sempre, tempo al tempo!

Veniamo ora a noi e ai molteplici consigli che voi, numismatici esperti e navigati, vorrete sicuramente regalare ad un novizio come me 🙂 Il catalogo l’ho preso, mi sono registrato al forum lamoneta.it … disponga già di un po’ di monete del Regno e della Repubblica (anche se non moltissime) … ciò che manca è un buon album classificatore dove iniziare ad inserirvi sistematicamente le monete che possiedo, per poi iniziare la ricerca dei pezzi mancanti. Essendo rivenditore MasterPhil, ho trovato sul nuovo catalogo 2013 il seguente Album “Lira Lusso” e mi domandavo quale fosse il vostro parere a riguardo. Inoltre mi domandavo altresì se ci fossero album predisposti alla catalogazione, ad esempio, della lira Italiana della Repubblica per tipologia. Per farvi un esempio pratico: un album in cui a pagina 5 ci fossero caselle ed eventuali didascalie per inserire tutte le monete da 10 lire Spiga dal 1951 al 2001. Al momento temo che l’album Lira Lusso non faccia al caso mio, anche se potrebbe essere un articolo interessante da proporre nella sezione Accessori del mio negozio: ho letto in giro che qualitativamente è ottimo (plastica, didascalie ricche …) ed il prezzo competitivo. Insomma … pensate di essere in grado di trasformare, almeno in parte, Mr. Barre in Mr. Coin ??? 🙂 Non vedo l’ora di leggervi, ma se volete il mio Skype è sempre attivo anche per una bella chiacchierata!

Concludo segnalandovi in galleria alcune monete in mio possesso che mi hanno incuriosito fin da subito: spero possiate trovarle interessanti e degne di nota 🙂 A proposito: ho acquistato una nuova macchina fotografica! Sapete che con il lavoro che faccio, fino a prima di partire per Zanzibar usavo ancora la mitica Canon Powershot A40 da 2 Mpixel? Ottime lenti … ma ragazzi che fatica! In attesa di essere davvero pronto per una Reflex, oggi sono il fortunato possessore di una Canon Powershot SX40HS. La sto ancora sperimentando, soprattutto per macro e foto ravvicinate, ma il risultato sembra alquanto soddisfacente. Buon proseguimento e a presto!

Figurine Liebig: ogni volta è come la prima volta

Buon giorno e buona domenica, cari lettori. Questa mattina mi sono svegliato con una bella tirata di orecchie da parte di una persona che certamente ha tutta la mia stima e la mia ammirazione. “Caro Willy” dice “che cosa mi combini? Non ti sarai scordato di scrivere sul portale, spero …”. Effettivamente un po’ l’estate, un po’ il lavoro, il tempo è sempre così poco e le settimane passano talmente in fretta … Insomma, bando alle ciance e vediamo di condividere con voi una delle mie più recenti esperienze.

Mi permetterei di definire la mia attività semplicemente entusiasmante e stimolante. Certo, nelle ultime tre settimane il mio lavoro è stato tutt’altro che emozionante: scansionare oltre duemila serie di cromolitografie Liebig, sistemare poi le 2000 immagini, preparare duemila inserzioni con Turbo Lister da caricare in negozio … tre settimane di lavoro ripetitivo e noioso, tanto è vero che sono riuscito a trovare il sistema (più che altro mentale, non tanto pratico) di scannerizzare figurine e al contempo guardarmi qualche (diversi) film sul monitor del PC 🙂 Eppure, anche in questa fase decisamente poco invidiata, c’è sempre da scovare qualche aspetto positivo. Per esempio, sono stato costretto a maneggiare per quasi un mese intero ed oltre otto ore al giorno moltissime figurine Liebig non recenti ed anche antiche, appartenenti al XIX secolo! Di sicuro le conosco bene le Liebig … probabilmente non a menadito come certi amici di Busto Arsizio di mia conoscenza, ma diciamo che me la cavo. Eppure – e questo particolare mi era già capitato di notarlo in passato – ogni volta che per rilassarmi decido di sfogliare uno degli album appartenenti alla mia collezione, ecco che sistematicamente l’occhio cade su una certa figurina. Osservandola con maggiore attenzione non è raro notare particolari, scenette, aspetti a dir poco unici, talvolta incredibili, mai notati in precedenza, quasi la stessimo osservando per la prima volta. E’ un po’ come quando si guarda un bel film, gustandoselo dall’inizio alla fine: crediamo di aver capito tutto, di aver colto ogni aspetto e particolare … eppure … avete mai provato a rivederlo, anche a distanza di qualche giorno? Noterete che la vostra mente vi aprirà la strada verso aspetti, particolari e combinazioni non colte durante la prima visione.

Ebbene, questo è uno degli aspetti per i quali le cromolitografie Liebig mi fanno letteralmente impazzire! Certo, il fascino che serie antecedenti la prima guerra mondiale (per intenderci, circa dalla n°1100) sono in grado di trasmettere è cosa ben differente rispetto a serie più recenti. Eppure non è raro incappare in figurine appartenenti agli ultimi vent’anni di collezione e restare come incantati ad osservare la vignetta, tanto è ricca di particolari.

Non ancora contenti, ecco che oltre alla vignetta “capita” talvolta di girare una certa figurina e scoprire a tergo diciture e didascalie scritte e preparate oltre cent’anni fa (oramai anche 130 o 140 anni!): scritte ed espressioni troppo diversi dal nostro abituale modo di parlare. Talvolta concetti espressi con frasi tanto distanti oramai anche dal nostro modo di pensare. In molti definiscono la collezione delle Liebig come una grande enciclopedia. Io stesso concordo con questo modo di identificarla, data l’estrema varietà dei temi trattati, delle didascalie approfondite a tergo della maggior parte delle figurine, delle raffigurazioni curate e particolareggiate. Eppure, associare le Liebig nel loro insieme ad una semplice enciclopedia, oggi, dopo anni di esperienza e soprattutto di passione, lo trovo alquanto riduttivo. Ogni serie Liebig, un po’ come certe cartoline paesaggistiche animate di cinquanta o cent’anni fa, sono un piccolo frammento di storia. La rappresentazione di una certa cosa è fatta come allora la vedevano o semplicemente la immaginavano. Le didascalie sono scritte con frasi, termini e modi tipici del periodo.

Vorrei farvi osservare per un momento la serie n°881 “Automobili” che mi ha sempre fatto sorridere. Le sei figurine rappresentano alcune vetture tipiche di certe epoche. L’aspetto divertente che la sesta figurina, in basso a destra, dovrebbe raffigurare una vettura moderna. E sarebbe davvero così, se non foss’altro che dalla realizzazione di questa serie da sei figurine è trascorso oramai più di un secolo! Il fatto di leggere sotto il disegno dell’Omnibus la dicitura “Omnibus automobile moderno” è alquanto divertente. Curioso anche il genere maschile del sostantivo “automobile”, seguito dall’aggettivo “moderno” e non “moderna” come avremmo scritto noi ai nostri tempi.

Ma questa è solamente una piccola cosa rispetto alle sorprese che serie Liebig ben più antiche sono in grado di riservarci!

Ridendo e scherzando, è trascorsa più di un’oretta da quando ho iniziato a scrivere: come spesso mi capita, scrivere sul portale non è un lavoro, ma un modo vero e proprio per conversare con voi, condividendo certe mie esperienze. E’ come se mentre scrivessi ci fose voi di fronte già pronti a leggere in diretta le frasi che man mano vado creando 🙂 E’ davvero una bella sensazione e rende ogni volta questa piccola esperienza di scrittura davvero radevole. Ora temo di avervi rubato tempo a sufficienza. Vi ringrazio come sempre per il tempo che trascorrete su figurineliebig.it e spero di sentirvi presto e numerosi.  Vi lascio e mi precipito a fare ammenda delle mie colpe, iniziando prima di subito uns econdo articolo su un argomento completamente differente, ma che negli ultimi giorni mi sta davvero interessando sempre di più (e non sono di sicuro le lamine d’argento :-))

Crisi reale e crisi fittizia

 Buon giorno, cari amici collezionisti. Sono davvero felice di essere nuovamente qui con voi a scrivere e a confrontarmi. Purtroppo è stato un periodo alquanto difficoltoso. Il nuovo lavoro mi riempie di entusiasmo, regala risultati a dir poco inaspettati, ma al contempo si prende (ancora una volta) tutto il tempo. Aggiungiamo qualche acciacco ed ecco che William si eclissa per qualche settimana, reduce però da un importante articolo sulle cromolitografie Liebig. Ho letto con interesse i vostri commenti a proposito del calo di interesse nei confronti dei Barre in Italia: non posso che confermare quanto da voi evidenziato, anche se, in tutta franchezza, lo stesso si può dire anche relativamente alla vendita di altri francobolli, figurine ed intere collezioni. Stiamo andando verso la stagione calda e allo stesso modo delle festività Natalizie è risaputo che la gente in questo periodo (voglio ben sperare!) abbia in mente sole, piscina, vacanze, svago …

La crisi è una realtà oggettiva e tangibile oggi più che mai anche se, come del resto avevo ipotizzato, non si fa sentire tanto su beni collezionabili, quanto (nella mia personale esperienza) sulla vendita di materiale nuovo per i collezionisti che, nonostante sconti e promozioni sembra riscuotere scarso interesse. Poco male: per mia fortuna occupa una parte marginale della mia attività che – lo ricordo – si sta orientando sempre di più verso le cromolitografie Liebig. Non tanto per un discorso di profitti, ma soprattutto per passione e per un entusiasmo che ogni settimana è sempre più grande e mi regala davvero soddisfazioni impareggiabili!

Andando a ritirare in posta gli ultimi aggiornamenti Barre del 2012 non è la prima volta che mi sfiora la mente l’idea che probabilmente il fatto di collezionare tutte le posizioni dei Barre stia un po’ scemando. Mi spiego meglio. Ricordando i bei quartetti di Fogazzaro e della Giornata Internazionale della Donna, lì si che il conservare tutte e quattro le posizioni poteva avere un motivo, vuoi estetico, vuoi di completezza. Oggi io stesso mi ritrovo a ritirare e a mettere in vendita, ad esempio,  la posizione SX e DX di uno stesso Barre del 2012 che poi, osservato attentamente, differisce solamente per una minuscola ed impercettibile crocetta/segnetto su di un lato … Non so, ma se io stesso ero sostenitore (e tutt’ora la penso così) dei bei quartetti del 2011, o anche delle coppie di Barre realmente differenti, oggi sto un attimino rivedendo la mia posizione in tal senso, e lo scrivo qui proprio per confrontarmi con voi e sapere cosa ne pensate a riguardo.

Proprio ieri, sfogliando piacevolmetne la mia collezione di Barre dall’inizio, ancora una volta ho avuto la netta impressione che tutti assieme abbiamo portato avanti una collezione veramente bella ed unica, indipendentemente dal suo valore di mercato attuale o futuro. Una collezione spesso frutto di sacrifici e di ricerche continue. Una collezione che oggi vanta più di quattro annate al seguito e soprattutto episodi che hanno lasciato il segno e hanno saputo farci divertire tutti quanti! Sarò un po’ sentimentale in tutto questo, ma gli ultimi due anni sono davvero volati ed il lavoro spesso non lascia tempo o energie a certe riflessioni. Accidenti … abbiamo portato avanti con passione e grande entusiasmo una cosa unica che definirei tutta nostra; una raccolta che ancora oggi desta interesse e curiosità in molti. In tutta franchezza, pur possedendo alcune collezioni di Repubblica, di San Marino e del Vaticano, queste ultime oggi non sono in grado di regalarmi le stesse emozioni che scaturiscono dal semplice sfogliare alcune belle pagine d’album di Barre, dal 2008 ad oggi.

Per quanto riguarda il mercato, come già sottolineato prima, il periodo vuole necessariamente una sensibile contrazione data dal periodo ed anche dalla stagionalità, ma con conseguente ripresa alla volta di settembre in concomitanza della fine delle vacanze (per alcuni: a me adesso sembra di essere sempre in vacanza :-)) e la ripresa delle normali attività. Nonostante il trend per mia scelta mantengo invariati i prezzi di vendita, dedicandomi ad altro (Liebig e Lavazza) ed aspettando tempi più maturi, come alcuni esperti e saggi mi hanno voluto consigliare. Ricordo che se da un lato il mercato dei Barre è fermo, al contempo il mercato dei semplici francobolli di Repubblica, San Marino, Vaticano ed anche Regno sono letteralmente in caduta libera! Basti osservare la chiusura di molte aste su internet, se non addirittura prezzi finiti sempre più al ribasso di serie anche di pregio ed intere collezioni. Quindi non stupitevi se ora l’impressione è di una generale staticità: noi con i Barre abbiamo saputo creare l’eccezione e ci siamo saputi distinguere grazie alla freschezza, all’originalità, alla novità dela nostra collezione. Ed ancora una volta tutto questo mi fa riflettere e capire che il segreto del collezionismo non sono tanto i prezzi o la rarita di un certo elemento. Tutto ruota attorno all’entusiasmo ed al coinvolgimento delle persone. Sì perchè collezionare è un gioco; collezionare è passione; collezionare deve saper far divertire. Se queste componenti vengono a mancare, come ad esempio in una piatta collezione di Repubblica portata avanti quasi per inerzia, allora il divertimento dove sta? E soprattutto chi ce lo fa fare? I Barre – è innegabile – ci hanno fatto divertire un sacco, ci hanno fatto conoscere. I Barre hanno permesso la nascita di questo simpatico gruppetto di collezionsti sempre pronti a scrivere, commentare, arrabbiarsi, bisticciare … Il portale www.figurineliebig.it vi posso assicurare che è stata una delle mie soddisfazioni più grandi degli ultimi anni e non tanto per prezzi, leggi di mercato o quant’altro, ma esclusivamente per la vostra presenza e la vostra partecipazione.

Concludo – questa volta davvero – ricordandovi che la stesura di un articolo importante da pubblicare su questo portale è un invito rivolto assolutamente a tutti quanti voi! In più di un anno abbiamo avuto la partecipazione del Dott. Cilio, del Sig. Raimondi, del sig. Scarparo, dell’amico Simone … che ringrazio per i preziosi contributi. Ora però (e mi riallaccio al commento di Peppe da Roma), resto in attesa anche di vostri preziosi contributi che saranno visionati molto volentieri e pubblicati a vostro nome proprio qui, alla mercé dei più spietati ed agguerriti commentatodi del sito (scherzo). Quindi, forza e coraggio: vi aspetto! Dico anche a te, caro Marco … ricordi l’articolo che ci avevi promesso sui fogliaroli? Non vedo l’ora di leggerlo e di scoprire come sono andati davvero i fatti in quel tempo! E poi, sempre caro Marco, credo che tu abbia un bagaglio di informazioni e di esperienza tali che non pioi davvero non condividerlo con noi tutti, regalandoci storie (anche semplici storielle) per noi nuove e sicuramente piacevoli da leggere. Credo che come me la pensino anche molti altri … ed altri ancora avranno cose da raccontare al pari di Marco … insomma … cosa devo fare per spronarvi a scrivere? La fatica di solito è cominciare, come per me questa mattina, come sempre succede … un trafiletto e stop … e poi la ruota comincia a girare … e chi ci ferma più 😉 Buona domenica, amici!

Come iniziare una nuova collezione di figurine Liebig

In questi venti anni di collezionismo di cromolitografie Liebig ho avuto il piacere ed il privilegio di conoscere persone davvero esperte, persone la cui passione vera li ha portati in molti anni di ricerche, acquisti, scambi e studi a realizzare collezioni davvero importanti ed affascinanti, oltre che di pregio. Solamente pochi anni fa ricordo che andavo così orgoglioso delle mie 150 serie di figurine Liebig Italiane: qualcuna con piccoli difetti, altre addirittura di più di conquant’anni fa! Per me era un vero successo e motivo di grande entusiasmo, oltre che di orgoglio. Ricordo che sognavo di completare tutto il periodo delle italiane dalla Seconda Guerra Mondiale in avanti. Certo si parlava di circa 240 serie italiane in tutto, ma per me era un obiettivo da raggiungere. Avevo già acquistato da tempo il Catalogo Sanguinetti e solo timidamente retrocedevo con la fantasia fino ai primi del ‘900 sognando di poter ammirare a casa, prima o poi, una di quelle serie ai miei occhi tanto antiche! Appassionato quale ero di natura e di scienza, mi colpivano particolarmente le serie a tema, come la 1476 “Coleotteri Terrestri” con splendide riproduzioni di scarabei e necrofori, oppure la 1457 “Industria del formaggio” con tutte le fasi di lavorazione descritte minuziosamente; per non parlare della 1492 e della 1493 dedicate ai funghi velenosi e commestibili. E pensare che di sole serie italiane ce ne erano oltre milletrecento! Sicuramente numerazioni basse, come ad esempio la 959 del 1909 dedicata alle ferrovie, oppure ancora la 760 del 1904 dedicata alla produzione del burro e via discorrendo sarebbero rimaste una realtà solamente nei miei sogni … Pensate che esistevano serie di figurine Liebig addirittura antecedenti il 1900! Incredibile pensare di poter sfogliare figurine stampate con tecniche cromolitografiche oltre 120 anni fa! Eppure, il tempo scorre in fretta e spesso la passione e la voglia di fare sono un motore così potente che, senza neppure accorgercene, eccoci qua a sfogliare una splendida collezione di figurine Liebig sia Italiane che straniere in grado di spaziare dal lontano 1873 fino ad arrivare al 1974. Oltre un secolo di figurine, quasi cent’anni di storia e di scoperte… mi vengono i brividi alla sola idea!

Ma veniamo a noi. L’affascinante mondo delle figurine Liebig è definibile, a mio avviso, una collezione antica e moderna: antica perchè, come ben sapete, ha avuto inizio nel lontanissimo 1872 in Francia (e a voler essere pignoli, anche molto prima); moderna in quanto sfogliando un album di figurine Liebig, la varietà dei temi trattati e la vastità degli argomenti in esse contenuti la rendono tutt’oggi una collezione affascinante, divertente e capace di entusiasmare grandi e piccini. Talvolta ricevo telefonate da persone desiderose di iniziare da zero a collezionare serie di figurine Liebig, ma si trovano dinanzi un mondo talmente vasto da rimanerne talvolta disorientati. A mio avviso, proprio grazie alla complessità di questa raccolta, i modi per iniziare da principio una collezione potrebbero essere equiparati ad una collezione di francobolli. Catalogo e numerazione Sanguinetti alla mano, si potrebbe iniziare ad acquistare qua e là serie poco costose, cercando poi, poco alla volta, di chiudere le mancanze e via discorrendo. Oppure, prediligendo una tematica, ad esempio la storia oppure la natura, si potrebbe iniziare la raccolta di tutte le serie inerenti certi argomenti. Resta il fatto che, imboccando all’inizio una strada o l’altra, arriveremo prima o poi al medesimo punto, ossia al desiderio di completare, almeno parzialmente, la nostra collezione, aggiungendo le serie mancanti.

Per quanto mi riguarda, e proponendo allo stesso tempo quella che (in parte) è stata la mia esperienza, ecco cosa mi sento di suggerire a chi ha il desiderio oggi di iniziare a collezionare Liebig. Si tratta, a mio avviso, di affrontare più fasi: tutte egualmente entusiasmanti, anche se per certi aspetti differenti fra loro.

FASE 1: l’inizio

Per cominciare dobbiamo documentarci un minimo sulla storia e sullo sviluppo delle figurine Liebig. Non si tratta di leggere e studiare testi impegnativi. Sarà sufficiente una scorsa veloce a Wikipedia oppure al precedente articolo da me scritto su questo portale (che poi sono la medesima cosa :-)) L’acquisto di un catalogo a mio avviso è pressoché indispensabile. Il Sanguinetti, grazie alla numerazione riconosciuta in tutta Europa, resta in assoluto un must in questo settore. Anche l’Unificato è ben realizzato e presenta elementi aggiuntivi importanti; peccato però che la numerazione non coincida con il Sanguinetti (e per questo resta un po’ snobbato). Unitamnte al catalogo Sanguinetti va acquistato anche l’ultimo Listino Prezzi Sanguinetti, proprio per incominciare a farci un’idea dei prezzi di catalogo di ciascuna serie. Tenete a mente che tali prezzi sono puramente indicativi. Una serie di figurine può costare 1 solo euro, come può chiudersi a un’asta a oltre mille euro e non è detto che si tratti di una serie antica! Ma non voglio confondervi: di questo parleremo più avanti. Il miglior modo per conservare le figurine Liebig non è affatto negli album originali d’epoca: si tratta di oggetti decisamente affascinanti e ottimamente realizzati, ma che purtroppo hanno il brutto vizio di impressionare a lungo andare gli angolini di ciascuna figurina. La soluzione migliore è offerta dalle note cartelle a ganci unitamente ai fogli mobili trasparenti, con orientamento orizzontale o verticale, dipendentemente dalla serie che vi andremo ad inserire. Ricapitolando: ci siamo informati e documentati, abbiamo acquistato il catalogo ed il listino prezzi Sanguinetti, siamo venuti in possesso di una o più cartelle con i rispettivi fogli trasparenti … A questo punto non manca altro che concludere il nostro primo acquisto di figurine Liebig! Un consiglio? Partite dal fondo e concentratevi solo sulle Italiane per il momento. Sì, iniziate ad acquistare serie Liebig ITA a partire dalla n°1871 del 1974 via via retrocedendo, vuoi per annate, vuoi per gruppi. Tenete presente che le ultime serie sono anche le più comuni e di conseguenza le meno care! Questo significa che con poca spesa fin da subito potrete entrare in possesso di cento o anche duecento serie di figurine Liebig tutte italiane e montare, in men che non si dica, una bella collezione costituita già da 3, 4 o 5 cartelle da 40 serie ciascuna. Una bella soddisfazione per chi inizia da zero. In questo modo, salvo alcune eccezioni, potrete risalire fin circa agli anni ’30 con diverse centinaia di serie italiane. Ad un certo punto, però vi renderete voi stessi conto di due aspetti che, inevitabilmente, inizieranno a farsi sentire e, anche, a pesare un po’. Innanzitutto la proporzione tra soldi spesi e numero di serie acquistate, man mano che ci si allontana dalla fine, tenderà sempre più a sbilanciarsi verso la prima voce: in pratica, con la stessa cifra spesa otterrete sempre meno serie di fugurine, in quanto più costose. Il secondo aspetto riguarda la reperibilità: sebbene non siamo ancora entrati in una zona off-limit per i profani del collezionismo di Liebig, vi renderete conto che certe serie non sono poi così facili da trovare rispetto ad altre. Non pensate però che questo possa essere motivo di frustrazione. Tutt’altro! La ricerca e, talvolta, il ritrovamento di una serie mancante, o il completamento di una serie antica, sapranno regalarvi massime soddisfazioni. Certo, soddisfazioni che solo un vero collezionista sa apprezzare. Direi che la nostra gavetta ce la siamo fatta e siamo pronti per entrare nella seconda fase.

FASE 2: il completamento

Siamo già in posssesso di una bella collezione di serie di figurine Italiane, ad esempio dalla n°1412 “Abitazioni Preistoriche Fortificate” del 1940 fino alla n°1871 “Uniformologia Antica II” del 1974. Possediamo circa 250 serie Italiane: sono praticamente tutte, ad eccezione di quelle più care e delle straniere che, per il momento, abbiamo scelto di trascurare. In questa seconda fase potremmo scegliere di completare tutte le numerazioni rimanenti, aggiungendo, sempre con poca spesa, tutte le straniere ove l’edizione Italiana non esiste. Io stesso, all’inizio, pensavo di potermi dedicare esclusivamente alle Italiane, non conoscendo il francese ed il tedesco. Eppure io stesso mi sono reso conto che, ad esempio, era troppa la curiosità di poter sfogliare anche le serie dalla n°1544 alla n°1551, presenti solamente in edizione Belga e Fiamminga. Oppure, appassionato come sono di natura, era troppa la curiosità anche solo di sfogliare le serie numero 1620 1621 e 1622 dedicate rispettivamente agli Orsi, ai Pappagalli e alle Dune. Inoltre, consultare le pagine di una delle mie cartelle e dover saltare dalla 1700 alla 1706 senza sapere cosa ci potesse essere in mezzo aveva iniziato a darmi la strana impressione di aver realizzato una collezione per certi aspetti “monca”. Senza voler arrivare agli eccessi maniacali di alcuni collezionisti di Liebig (ne conosco qualcuno :-)) che hanno scelto di collezionare tutte le serie in tutte le edizioni possibili (una vita forse non sarà sufficiente … ma si fa quel che si può) una valida opzione sarebbe quella di portare avanti, per gradi, le Italiane, andando a completare, ove l’edizione Italiana è inesistente, con una Francese, una Belga, una Tedesca, una Fiamminga, un’Olandese oppure una Svizzera (solitamente la più economica) in modo da creare continuità alla succesione numerica e quindi cronologica delle serie. Come la prima fase, anche questa seconda tranche prevede sicuramente spese decisamente contenute. Infatti quasi tutte le serie Belghe e Fiamminghe utili al completamento delle annate più recenti hanno costi davvero bassi, forse anche meno rispetto alle Italiane dello stesso periodo. Quindi, ancora una volta, con poca spesa avremo la possibilità di arricchire la nostra raccolta con numerose serie nuove.

FASE 3: lo sviluppo

Oramai possiamo definirci dei giovani esperti di figurine Liebig. Siamo in possesso di molte serie Italiane e straniere. Iniziamo addirittura a riconoscerne alcune. In alcuni casi sappiamo associare una certa numerazione ad una data immagine. Le prime due fasi possono considerarsi pressochè completate e se per caso qualche numero manca ancora all’appello, non sarà un problema trovarlo ed inserirlo al proprio posto all’interno di una delle nostre cartelle. Da questo momento in poi il nostro obiettivo sarà cercare di sviluppare quanto più possibile la nostra collezione. Gli ostacoli che incontreremo saranno principalmente due: il denaro e il tempo. Man mano che ci avviciniamo ai primi del ‘900 i costi di ciascuna serie iniziano a salire in modo significativo. Non stiamo parlando di centinaia di euro per una sola serie (non ancora – a parte qualche eccezione) ma se prima con 100 euro (ad esempio) eravamo abituati a portarci a casa 50 o più serie di figurine, a questo punto può essere che con la stessa cifra se ne possano acquistare 10 o 20 soltanto. D’altro canto – mia opinione personale – nonostante tutte le figurine Liebig siano curate nei dettagli ed ottimamente realizzate, il fascino di una serie del 1970 è ben altra cosa rispetto a certe figurine prodotte negli anni ’30 o prima! Le stesse didascalie a tergo, man mano che andiamo indietro nel tempo, assumono toni e modi di esprimersi tipici dell’epoca in cui sono state realizzate! L’aspetto denaro è importante. Una persona con grandi disponibilità economiche sarà sicuramente più agevolata in questa fase. Eppure ci tengo a sottolineare un aspetto importante: se da un lato è vero che retrocedendo nel tempo in media il prezzo unitario di ciascuna serie aumenta, è altresì vero che non tutte le serie hanno lo stesso costo! Sviluppo significa espansione della nostra collezione. Significa iniziare a mettere mano a serie anche di cent’anni fa e oltre. Proprio per il fatto che in media il prezzo unitario è aumentato, non è più una buona scelta, a mio avviso, continuare ad acquistare per moduli, o per annate. Sentiamoci liberi di spaziare con la fantasia e con la curiosità. Il catalogo ed il listino prezzi ci saranno di grande utilità in questa fase. Sappiate infatti che se la serie 1422 “Lo Sci II” del 1942 costa 40 euro, allo stesso tempo la serie 1014 “L’Uso delle Campane” del 1911 è quotata solamente nove euro. E ancora la serie 932 “La Produzione del Fuoco” costa solamente cinque euro! Sappiate che esistono addirittura serie splendide di fine 800 che si possono acquistare anche a meno di dieci euro l’una! Tutto questo a che scopo? L’obiettivo è dare un senso ed anche maggiore importanza alla nostra collezione. Sviluppo significa impreziosire, arricchire con elementi non necessariamente rari e costosi, ma sicuramente antichi, di una certa fattura, capaci di meravigliarci, di stupirci e allo stesso tempo di non impoverirci eccessivamente! Significa anche rendere la propria raccolta il più personale possibile, aggiungendo ad essa proprio quelle serie che riescono a suscitare in noi maggiore interesse. Non scoraggiatevi se la vostra collezione in questa terza fase avrà salti, buchi e mancanze: è assolutamente normale, date le condizioni che ci vengono imposte. Vedrete che, nonostante vi manchi ancora la 1360A “900 metri sotto il mare” oppure le numero 1088, 1089 e 1098 (dati i costi spropositati, nonostante il periodo di appartenenza) tutto questo non vi turberà più di tanto, in quanto la vostra raccolta avrà già le sembianze di una importante collezione di cromolitografie Liebig che non in molti hanno la possibilità e la fortuna di sfogliare, garantendovi la presenza anche di serie antiche, che sanno di antico e di storia a 360 gradi.

FASE 4: il tamponamento

Nelle ultime righe del precedente paragrafo mi sono permesso di segnalarvi alcune serie dai prezzi decisamente spropositati, se confrontati con il costo di altre serie appartenenti al medesimo periodo. Siamo negli anni 1914/1920 e durante la Prima Guerra Mondiale alcuni fatti capitati hanno reso pressoché introvabili alcune serie del periodo proprio in edizione Italiana. E’ il caso della 1088 “Costumi della Svevia” (€ 1.150), della 1089 “Costumi e Vedute dell’Austria”(€ 1.350), della 1098 “In Palestina” (€ 1.000), della 1105 “In Tunisia” (rara – R1), della 1114 “Il Compositore Gluck” (€ 680). Ho volutamente lasciato indietro due serie sempre del medesimo periodo in quanto degne di nota. Mi riferisco sicuramente alla 1094 “Grandi Navigatori” in assoluto la più rara ed introvabile in lingua Italiana. Nonostante l’apparenza, non esiste in edizione Italiana, bensì trattasi di edizione Svizzera (con scritte in Italiano). L’edizione Francese della medesima serie ha un indice di rarità R1, quindi più basso rispetto all’edizione Svizzera, ma pur sempre difficilissima da reperire. L’ultima degna di nota la 1123 “Il Mondo Antediluviano”. L’ultima quotazione Sanguinetti la porta quasi alla soglia dei 300 euro ma, caso singolare, è l’unica serie relativamente recente che spesso si vende a più del valore di catalogo, in quanto sulla soglia del primo indice di rarità R1. Tutto questo per arrivare ad un concetto fondamentale, quanto ovvio. Così come nella fase 2 siamo andati ad acquistare serie in edizione straniera allo scopo di completare la collezione e riempire i vuoti lasciati dalla reale mancanza dell’edizione Italiana, allo stesso tempo è più che lecito scegliere di acquistare, ad esempio, la n°1089 “Costumi e Vedute dell’Austria” in edizione Belga o Tedesca, quotate circa 100 euro, piuttosto che affrontare una spesa di 1350 euro pur di possedere l’edizione Italiana della medesima serie. Questa operazione si definisce “tamponamento” in quanto stiamo letteralmente “tamponando” la mancanza di una serie presente in edizione Italiana ma che al momento non possiamo permetterci di acquistare (oppure semplicemente perchè ancora non ci è capitata l’occasione giusta per averla!). Solitamente si applica questa strategia con tutte le serie di fine ‘800 in quanto per la maggior parte caratterizzate da prezzi di listino decisamente sostenuti in un’edizione piutosto che in un’altra. In questo modo, sempre per gradi e secondo le disponibilità economiche di ciascuno, inizieremo a riempire e completare certi periodi antichi con serie in edizioni differenti, a seconda dell’occasione, del momento, o di altri fattori, riservandoci in futuro l’opzione, ove possibile, di sostituire certe serie con la stessa, ma proprio nella nostra lingua madre. Lo stesso dicasi per l’acquisto di serie di un certo valore, magari non in perfetto stato. La quotazione di catalogo è da intendersi per figurine in ottimo stato di conservazione, anche se questo concetto è strettamente legato al periodo di appartenenza. Infatti, una figurina di fine ‘800 definibile “in ottimo stato” si presenterà comunque in modo differente rispetto ad una figurina sempre “in ottimo stato” ma appartenente agli anni ’50. Così, è possibile che sceglieremo di acquistare la rara serie 1360A con qualche piccolo difetto o imperfezione, ma ad un prezzo decisamente competitivo, pur di averla in edizione Italiana, piuttosto che inserire nella nostra racolta la medesima in lingua straniera. Ci vorranno mesi o forse anni, ma ogni ocasione sarà buona per aggiungere un tassello alla collezione, oppure per migliorarla e ottimizzarla secondo le nostre esigenze e i nostri desideri.

FASE 5: l’ottimizzazione

Un amico collezionista un tempo mi disse: “Caro William, ricordati che è meglio avere una figurina brutta, piuttosto che non averla”. Parole sante! Ad un certo punto arriverete a voler acquistare serie antiche, serie anche di valore importante. Ebbene, sappiate che il prezzo di listino per la maggior parte delle serie antiche appartenenti al XIX secolo è puramente indicativo. Non esistono informazioni relative alla tiratura di una data serie ed alcune di esse sono davvero difficili da trovare ed ancor più difficilissime in ottimo stato di conservazione, con angolini perfetti, retri bianchi, bordi lisci, vignetta brillante … Non è insolito seguire un’asta di una certa serie di fine ‘800 e scoprire che termina con un valore anche superiore alla quotazione stessa di catalogo. Probabilmente molti filatelisti a questo punto potrebbero sgranare gli occhi, abituati come sono a prezzi di catalogo decisamente pompati e sempre assai lontani dal reale prezzo di mercato. Non fraintendetemi: anche per le Liebig capitano spesso ottime occasioni di acquisto, ma a mio avviso sono decisamente meno frequenti e, soprattutto, più improbabili se la serie interessata risale a più di cent’anni fa e si trova in ottimo stato. Allo stesso modo, serie quotate una certa cifra, ma in stato di conservazione discreto, oppure con lievi difetti, saranno probabilmente acquistabili a prezzi ben più bassi del catalogo. In questo modo, anche se con qualche piccolo compromesso, nella precedente fase probabilmente saremo venuti in possesso di una bella serie antica, abbastanza rara e di valore elevato, quindi difficile da reperire, anche se magari con angolini leggermente arrotondati, o una pieghettina leggera. Soprattutto per le serie antiche e rare non è insolito trovare in vendita le singole figurine, piuttosto che l’intera serie, quotate ciascuna proporzionalmente. Avendo magari acquistato una bella serie n°1123 rara in buono stato, ma ad un ottimo prezzo a causa di una piega vistosa nella figurina 5, in questo modo, andando ad acquistare la sola figurina da sostituire, di nuovo con poca spesa avremo una bella serie 1123 con tutte e sei le figurine in buono stato!

FASE 6: la ricerca

Abiamo fra le mani una delle collezioni di figurine Liebig probabilmente più importanti della nostra città. Amici e collezionisti anche facoltosi non possono che ammirarla e, forse, anche un poco invidiarcela. Ma d’altro canto collezionare Liebig non è solamente una questione di soldi. Collezionare Liebig è impegno, studio, passione, costanza e ricerca continua. Non pensate neppure per un istante di riuscire ad ultimare la vostra collezione di serie Liebig! E’ letteralmente una storia infinita, e non solo per il fatto che certe serie, con indici di rarità di quarto livello (R4) probabilmente neppure le vedremo mai dal vivo. Il collezionismo delle Liebig è vivo per il semplice fatto che, nonostante i suoi 140 anni è in buona parte ancora tutto da scoprire. Pensate che ancora oggi è possibile trovare serie in edizioni fino all’anno scorso ignorate. Oppure, se volessimo prendere in esame le varietà, ci si spalancherebbe una nuova finestra verso un mondo davvero ancora tutto da scoprire e da studiare. Come per i francobolli, così anche per le figurine Liebig esistono errori documentati, differenze, varietà per l’appunto. Ed in taluni casi queste stesse varietà determinano un aumento vertiginoso del prezzo di una serie. E non mi sto riferendo a serie rare ed introvabili. Pensate, per farvi un esempio, alla recente serie n°1728 “Celebri Benefattrici Italiane”: è quotata due soli euro dal listino Sanguinetti 2008. Eppure relativamente proprio a questa serie esiste una varietà documentata tale per cui le vignette delle figurine 4 e 6 risultano invertite. La versione interessata da questa particolarità è quotata ben 60 euro, ossia trenta volte tanto!

Con quest’ultima fase si conclude questo percorso scritto con l’intento di aiutare e indirizzare un potenziale giovane collezionista di Liebig desideroso di affrontare nel migliore dei modi una nuova raccolta. Non credo che esista una fase 7. O forse qualche attento lettore e collezionista scrupoloso troverà lui stesso nuove fasi di sviluppo per la sua personale collezione. In verità credo sia più probabile che le ultime tre fasi caratterizzeranno tutta quanta la nostra esperienza di collezionisti di figurine Liebig. E d’altro canto saranno proprio il desiderio di ottimizzazione e la contina ricerca di elementi nuovi a regalarci ogni volta piacevoli soddisfazioni e momenti appaganti. Ogni collezione è a se stante ed il più delle volte ricalca l’animo del collezionista che la comincia e la sviluppa man mano. Ogni collezione Liebig è differente: certo l’ordine numerico e sequenziale proposto dai cataloghi, alcuni suggerimenti del sottoscritto, i consigli di amici ed esperti porteranno quasi sicuramente tutti verso direzioni simili, ma le strade che ciascuno di noi percorrerà saranno sempre diverse. Non è tanto il risultato finale, quanto proprio questa strada che ci ritroveremo a percorrere, forse assieme, ad entusiasmarci e a farci vivere ciascuno in modo unico la propria personale collezione

Mercato filatelico dei Barre: segnali forti.

Anche oggi un’ottima mezza giornata di riposo, se di riposo si può effettivamente parlare 🙂 Ma passiamo oltre e vediamo di approfondire quanto prima l’argomento grazie agli indispensabili vostri contributi. Dopo aver ultimato di riordinare le ultime 600 serie di figurine Liebig (da domani si parte con le Lavazza) eccomi qua a rilassarmi, godendomi in santa pace i vostri commenti, uno più interessante ed azzeccato dell’altro. Il primo pensiero è che il nostro portale stimola la sana e reciproca conversazione, indipendentemente dal fatto che la pensiamo tutti allo stesso modo, oppure che abbiamo opinioni discordanti. L’importante è trarre tutti quanti pillole di saggezza, consigli utili, idee nuove ed originali.

Come sempre gli interventi di Lino non si possono perdere. Caro Lino, la tua analisi costante delle vendite di Barre è oramai un must in questo gruppo. Quindi grazie da parte di tutti quanti noi 🙂 Complimenti anche a Giuseppe da CT ed al ritrovamento di ben 9 fogli del Corriere dei Piccoli. Ho saputo che hai intenzione di donarli in beneficienza a favore del Portale. Nel qual caso ti ricordo che il sottoscritto ne è il proprietario, pertanto seguirà indirizzo fisico a cui spedirli, senza complimenti s’intende 🙂 Concluderei con un ringraziamento particolare a Marco perchè con i suoi commenti regala sempre un tocco di vivacità al seguito delle conversazioni 🙂 E mi allaccerei proprio agli ultimi interventi del precedente articolo (commenti dal n°35 al n°40 circa) per condividere con voi l’ultimo mio pensiero legato proprio al mercato dei francobolli con codice a barre in Italia e ad un certo fenomeno che si sta verificando in maniera massiva. E’ vero che in fondo siamo tutti noi a fare il mercato dei Barre: noi con un certo articolo, o con una serie di discussioni legate ad un certo valore, oppure ancora con aste eBay e Delcampe ricche di descrizioni dettagliate. Eppure … una vocina mi dice che non è proprio più così oramai! Se anche solo otto mesi fa c’erano semplicemente collezionisti, stocker di Barre ed accumulatori, oggi la realtà è cambiata. Ci sono commercianti, professionisti, gente che di mercato filatelico la sa lunga e non poco, che stanno mettendo da parte nei propri mammuth centinaia e centinaia di Barre per singolo valore! Singoli, in terzina, in sestine … qualcuno sta accumulando anche fogli del 2008 e di alcuni valori chiave del 2009 e del 2010! Un bell’investimento, anche solo al facciale! Stiamo parlando di decine e decine di migliaia di euro in francobolli con codice a barre! Ci sono commercianti che oggi sono disposti a pagare fior fior di soldoni per fogli interi del Corriere dei Piccoli e del Natale Laico. Gli stessi privati, fortunati possessori di un foglio intero del Natale Laico, ad esempio, in un primo tempo intenzionati a conservarlo per tempi più redditizi, difficilmente resistono alle offerte dei commercianti. E pensare che solitamente un negoziante è disposto ad acquistare a prezzi decisamente al di sotto del reale valore di mercato, altrimenti dove sta il suo guadagno? Io non sono nessuno, sono l’ultimo arrivato, l’ultima ruota del carro … ma loro? Posso prevedere che domani il mercato triplicherà, o quadruplicherà il valore dei Barre: posso azzeccarci e posso toppare alla grande. Solo mi domando se tutti questi commercianti, con l’esperienza, l’occhio ed anche le abilità commerciali che possiedono davvero stanno toppando tutti alla grande oppure, diversamente dalla maggior parte di noi, si stanno portando avanti, si stanno preparando la “pensione” per il prossimo futuro? In che modo noi tutti oggi monitoriamo il mercato dei Barre in Italia? Quali strumenti abbiamo? Ebbene, solamente le aste online ed i Compralo Subito di eBay e Delcampe. Ma se tutto questo fosse oramai troppo riduttivo, se non fosse più in grado di offrirci il quadro completo e reale della situazione? E se così facendo travisassimo il vero trend del mercato collezionistico dei francobolli con codice a barre? Tempo addietro vi accennai di aver riscontrato un’anomalia nelle visite al portale, con una forte incidenza da parte di utenti esteri ed anche provenienti dagli Stati Uniti. Se vi chiedessi oggi a quanto vendereste un’annata 2008 completa costituita dai nove valori singoli, probabilmente le risposte oscillerebbero tra i 250 ed i 320 euro. E se vi dicessi che ci sono negozianti che proprio oggi vendono la medesima annata a collezionisti esteri a quasi seicento euro? Io quello che scrivo, faccio. Alcuni mesi fa scelsi di conservare i miei Barre in attesa di un periodo più redditizio, e così ho fatto. Certo il rischio che tutto quanto potesse svanire nel giro di qualche mese c’era sempre. Del resto nulla è certo in questo mondo. Eppure, in particolare oggi, sono davvero troppi e troppo forti i segnali che preannunciano qualcosa di veramente clamoroso e dirompente. La filatelia ha i suoi tempi, tutto vero. Ma è anche vero che i Barre hanno segnato un’epoca in cui domanda ed offerta hanno vissuto accelerazioni spaventose nel giro di pochissimo tempo e mai un ritorno, se non un livellamento temporaneo, per poi ritrasformarsi in una seconda accelerazione. I vostri contributi sono davvero indispensabili. Le lunghe conversazioni telefoniche con amici e soprattutto con commercianti ed investitori veri di giorno in giorno mi stanno facendo chiarezza su quello che potrebbe essere, a questo punto, il trend non del prossimo mese, ma addirittura degli anni futuri! Vedo qualcosa di grandioso all’orizzonte, qualcosa di entusiasmante, di esagerato nel futuro prossimo collezionistico che ci attende. Siamo in piena crisi economica e nonostante questo le nostre collezioni vanno avanti dirompenti, spaccando e superando soglie di mercato come non si vedeva da anni! Un fenomeno passeggero? Sarà … ma oggi 2 settembre 2011 saremmo a quasi tre anni dall’emissione del primo Barre … e non mi sembra di percepire, neppure lontanamente, segnali di rallentamento. E voi?

IL NOSTRO PORTALE

  • Il mese di agosto 2011 ha registrato due nuovi record: be 8200 visitatori totali ed un picco di addirittura trecentosessantatre visitatori in data 30 agosto 2011! Quasi quattrocento visite di quattocento persone diverse in un solo giorno!
  • Sempre nel mese di agosto 2011 quasi 800 americani hanno visitato il nostro sito: dato da analizzare e discorso sicuramente da approfondire.
  • I Feed RSS: ho acquistato e letteralmente mangiato il libro “La Torre di Adsense” dal portale www.autostima.net Tra le tonnellate di informazioni che ho assorbito come una spugna, ho finalmente scoperto l’importanza dei Feed RSS che, da emerito ignorante, ancora non conoscevo. In pratica, i Feed RSS permettono di essere sempre aggiornati, ovunque e con qualunque mezzo si possieda, su tutte le news, gli articoli, iccomenti di questo portale. E sufficiente cliccare sull’apposito link http://feeds.feedburner.com/figurineliebig e registrarlo sul proprio lettore di Feed che potrebbe essere o il programma stesso di posta Outlook, o l’iPhone, l’iPad, il proprio smartphone. Esiste anche, per chi utilizza Windows Vista o Windows 7 un apposito  Gadget gratuito installabile direttamente su desktop: cliccate con il tasto destro del mouse sul desktop, quindi scegliete Gadget ed aggiungete Titoli RSS.
  • Google Analytics: su consiglio di Maria ho registrato il nostro portale anche su Google Analytics per tenere traccia di quanti più dati possibili. E’ davvero interessantissimo, anche se ancora tutto da scoprire.