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La Tavola Rotonda

Il giorno venerdì 10 ottobre 2008 l’emissione Giornata della Filatelia segna l’inizio di una nuovissima quanto incredibile avventura filatelica: il collezionismo dei francobolli con codice a barre. Di lì a poco è facile comprendere che da quella emissione in avanti la famosa bandella con il codice a barre stampigliato sopra, unitamente al numero di dieci cifre, la farà da padrone per gli anni a venire in tutto il mercato filatelico italiano (ed oggi oserei dire “non solo”). Dal quel fatidico 10 ottobre di tre anni fa di emissioni ne abbiamo avute tante, ma quella che ancora oggi lascia l’amaro in bocca, un vuoto incolmabile nella mente indagatrice di noi collezionisti, studiosi, analizzatori e ricercatori di Barre, è sicuramente l’emissione dell’8 novembre 2008 che porta alla luce un francobollo che saprà far parlare di sé nei mesi e sicuramente negli anni a venire. E’ chiaro a quale francobollo mi sto riferendo: “100 Anni del Corriere dei Piccoli”

Il cosiddetto “Corriere dei Piccoli” con codice a barre è stato in assoluto il primo valore della nostra collezione ad esaurirsi definitivamente e precisamente il 3 novembre del 2010, a soli due anni dalla sua prima emissione. La notizia, un po’ come a suo tempo capitò al famoso Gronchi Rosa, fece talmente scalpore che i prezzi, in asta, iniziarono a lievitare senza sosta, come una corsa continua verso cifre mai viste prima da un singolo francobollo così recente. In molti gridarono alla speculazione. Tanti altri erano certi che si trattasse di una moda asseggera, di un veloce colpo di fulmine che avrebbe lasciato basiti i più dopo poche settimane. E invece la ragione fu ancora una volta dalla nostra parte, vedendo il mercato dare ragione ancora una volta a chi ebbe l’arguzia di metterne gelosamente da parte qualcuno. Oggi sappiamo a quanto si è “temporaneamente” assestato il suo prezzo. Sappiamo anche che è assolutamente e categoricamente introvabile (mai dire mai … ;-)) presso uno qualunque dei 14.000 uffici postali dislocati sul territorio nazionale. Resta però un quesito che ancora oggi, a distanza di più di tre anni, ancora non ha avuto risposta: “Come mai proprio il Corriere dei Piccoli? Perché non il francobollo del Natale, oppure la Polizia Locale, o il Terremoto di Messina?”. Il caso dell’esaurirsi del Natale Laico autoadesivo del 2009 è ben diverso e tutti conosciamo il susseguirsi di concause che ne determinò il repentino esaurirsi, ma il primo caso resta quanto mai misterioso ed irrisolto. Tanto è vero che molti sono i collezionisti che a tutt’oggi cercano di dare una risposta (o un volto) a questo fatto. Chi per primo ha voluto sollevare ufficialmente la questione è il sig. Luciano Raimondi, ex Direttore Artistico della Fabbri Editori, oramai uno dei nostri più grandi fan e sempre interessato agli sviluppi di questa incredibile collezione. Il sig. Raimondi ci regala in esclusiva il suo nuovo articolo dal titolo “La Tavola Rotonda” immaginando attorno ad un tavolo quattro amici, quattro figure professionali ben distinte che assieme cercano di affrontare l’argomento, fornendo ipotesi plausibili sull’accaduto, ma – e qui viene il bello – lasciando la questione ancora una volta aperta a nuovi risvolti. Articolo come sempre piacevolissimo da legger, quanto mai originale e divertente, ma soprattutto capace di regalare momenti di riflessione con l’intento, tutti assieme, una volta per tutte, di risolvere il mistero della repentina scomparsa del Corriere dei Piccoli. Non mi dilungo oltre. Vi lascio a questa piacevole lettura che potete scaricare semplicemente cliccando sull’immagine del Corriere.

Le varietà vere si vendono a prezzi da record !!!

Buon giorno e buona domenica, cari lettori. Oggi sarò breve e non mi dilungherò molto. Ho intenzione di mettervi semplicemente al corrente di una vendita che si è conclusa in quel di Veronafil proprio lo scorso venerdì 28 ottobre. Si parla spesso di varietà vere, varietà che forse non sono davvero tali, e ancora varietà talvolta create ad-hoc da qualche furbacchione … quelle che personalmente ho sempre apprezzato di più nell’ambito del collezionismo dei francobolli con codice a barre sono quelle in cui parte dell’appendice va a cadere all’interno della vignetta del francobollo stesso, diventando il codice  a barre stesso vignetta, o viceversa. E tra tutte queste, la più sciccosa, la più esclusiva ed anche la più gettonata, oltre che rara, era quella in possesso proprio di uno dei fortunati commentatori del nostro portale, del quale ometterò il nome per non ledere la sua privacy.

L’astuto barrofilo, ben consapevole dell’alta richiesta di pezzi rari soprattutto in occasione di mostre e convegni a valenza nazionale ed altresì consapevole della rarità e del valore intrinseco dell’oggetto in suo possesso, dopo poche trattative riesce a piazzarlo privatamente a niente popo di meno che …

più di mille euro !!!

Si tratta certamente di una cifra importante, di una vendita importante, di un acquisto importante peraltro da parte di un commerciante che, molto probabilmente, già aveva l’acquirente giusto del caso a cui girare in poco tempo il prezioso oggetto da collezione. Riallacciandomi al discorso del precedente articolo, mi permetto di aggiungere che certe varietà per così dire spinte, che poi in fondo è alquanto difficile a mio avviso classificarle come tali, possono sicuramente susitare la curiosità di qualcuno, spingendolo a sborsare qualche euro in più per un possibile acquisto; le varietà, però, come quella riprodotta in fotografia qui sopra, signore e signori, sin vendono da sole, senza necessità di pubblicità alcuna e soprattutto facendo emergere l’interesse di collezionisti decisamente facoltosi e disposti a sborsare cifra davvero significative.

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Sempre parlando di varietà, in questi giorni mi sto dedicando, fra le varie cose, anche alla ricerca delle varietà nelle serie di figurine Liebig. Dopo aver concluso altri due grossi acquisti di materiale davvero molto bello e soprattutto interessante, ultimata la classificazione di tutte le serie Italiane, mi ritrovo in alcuni casi a possederne anche 80 per tipo. E qui scatta l’occhio esperto in grado di cogliere quel particolare che rende una certa figurina sostanzialmente diversa da altre sue simili. Un lavoro immane, lo ammetto (parliamo ad oggi di quasi ottomila serie fra italiane e traniere) ma che soddisfazione quando tra venti, trenta o più serie scopro di possedere proprio quella particolare figurina tanto conclamata sia sui cataloghi, sia in rete! So che chi oggi mi legge è principalmente un filatelista, o più specificatamente Barrofilo. Eppure, da collezionista quale sono io, non vi nascondo l’immenso interesse personale dietro la collezione Liebig, a tutti gli effetti antica e moderna, avanzata, sviluppatissima, studiata e al contempo per certi aspetti ancora tutta di scoprire, da inventare, da godere. Buona notte.

 

Database Barre migliorato – ancora sulle falsificazioni – censimento delle varietà

Buona sera, cari collezionisti di Barre e non solo! Questa sera cercherò di essere breve, facendo il punto della situazione e regalandovi qualche chicca imparata strada facendo. Premetto che la settimana, lavorativamente parlando, è stata molto dura. Ma per fortuna nuovi personaggi, nuovi collezionisti piccoli e “decisamente meno piccoli” si sono affacciati alla mia finestra, permettendomi ancora una volta di allargare i miei orizzonti, offrendomi nuovi spunti e nuove idee. Resto appositamente sul generico perchè per ciascuna di queste idee potrei scrivere ben più di un articolo!

Veniamo a noi ed al Database Barre, ad oggi utilizzato (o meglio “scaricato”) da molte centinaia di collezionisti. Grazie ai suggerimenti di alcuni di voi ho apportato qualche lieve modifica, qualche piccola ottimizzazione per renderlo, a mio avviso, ancora più fruibile. Innanzitutto, come era d’obbligo, è stato completato fino all’emissione del 13 settembre 2011 “Consiglio di Stato” con tanto di immagini di ciascun francobollo. Alcuni valori si sono scambiati di posto, rispettando lo stesso ordine sequenziale proposto dal Catalogo Unificato 2012 stesso. Inoltre per tutte e quattro le annate, nella sezione stock (in giallo) ho aggiunto la possibilità di inserire i propri quantitativi per francobolli singoli, in terzina, in quartina, in sestina ed anche in fogli interi, facilitando in questo modo il calcolo totale del facciale del nostro magazzino. Certo le parole “stock” e “magazzino” di sicuro non sprizzano scintille collezionistiche, ma obiettivamente per chi come il sottoscritto ha scelto di investire in francobolli con codice a barre sono dati importanti. E’ fondamentale, a mio avviso, avere sempre sott’occhio la propria situazione e la propria disponibilità di Barre, sempre nel tentativo di completare giri completi di annate.

Il Natale Laico e Corriere dei Piccoli sono praticamente introvabili! Ancora una volta mi sono messo a cercare tutti i Corrieri ed i Natali Laici disponibili per l’acquisto su eBay e Delcampe: ho trovato un solo Natale Laico (peraltro non perfetto) e qualche Corriere. Sono numeri che devono far riflettere non poco! Anche perchè allo stesso tempo ho trovato disponibilità per più di cinquanta Gronchi Rosa!

La presenza di falsi è sempre dietro l’angolo, signori miei! Vi ricordate il clamore suscitato dal precedente articolo sulle falsificazioni dei Barre? Vorrei solamente ricordarvi l’importanza di acquistare da venditori di fiducia il proprio materiale, se non direttamente in Posta! Oggi non solo il Natale Laico ed il Corriere hanno raggiunto cifre importanti. Anche gli altri valori del 2008 e moltisismi del 2009 e del 2010, in particolare se venduti singolarmente, possono essere oggetto di falsificazioni fatte ad arte. In fondo l’operazione, una volta rodate le procedure, è pressochè automatica e veloce e permette di ottenere da una striscia ben 5 francobolli con codice a barre dei quali uno solo originale. E dimenticatevi anche i residui di polvere della ipotetica Laser impiegata per lo scopo, oppure le barre che, alla lente, risultano con leggerissime sbavature orizzontali … si ipotizza l’implementazione di stampanti a sublimazione che permettono di ottenere appendici assolutamente identiche all’originale! Discorso ovviamente ancora tutto da approfondire.

Francobolli in osservazione: di sicuro lo 0,20 del 2010, dichiarato esaurito sul portale e-Filatelia già da alcune settimane. Ma anche i tre valori del 2011 che fin da subito hanno attirato a sé l’attenzione dei collezionisti, ossia Abbazia di Cava de Tirreni, Compasso d’Oro ADI e Mastrogiurato. le loro basse tirature e, nel caso dell’Abbazia, anche un solo Barre per foglio, hanno fatto registrare fin da subito quotazioni a mio avviso decisamente alte, ora sicuramente più ridimensionate, ma sempre importanti per essere valori in circolazione da pochissimo tempo.

Varietà di Barre: è in realizzazione un bell’articolo dedicato a tutte le varietà finora scoperte. Sarà corredato ovviamente da fotografie con in didascalia il nome del fortunato possessore. Ho già raccolto un discreto numero di scansioni, ma vi pregherei di inviarle all’indirizzo email ilgiga@gmail.com in modo da permettermi di rendere il prossimo articolo il più completo possibile. Oviamente sono anche in attesa di una varietà di Barre capace di battere quella dell’amico Simone C. che potete ammirare ogni volta come avatar del suo account sul Portale! Credo se ne possano contare ben poche in tutta Italia. Come sempre grazie per la vostra preziosa collaborazione!

 

Gronchi Rosa vs Corriere dei Piccoli

Ogni volta che si parla di francobolli o di filatelia, in genere da una persona non propriamente “informata sui fatti” l’affermazione tipica che si coglie è sempre la stessa: ” ma tu ce l’hai il Gronchi Rosa?”. Del resto questo valore, emesso il 3 aprile 1961 ed immediatament ritirato da tutti gli uffici postali a causa di un errore di stampa nei confini del Perù, da quel momento ha saputo far parlare di sé per oltre cinquant’anni, divenendo l’emblema della filatelia della Repubblica Italiana. A chi volesse documentarsi approfonditamente sull’avventura del Gronchi Rosa, consiglio caldamente la lettura dell’articolo scritto magistralmente da Giandri: “Il Gronchi Rosa: nascita, vita e trasfigurazione di un francobollo“. I valori messi in circolazione in quelle poche ore di validità, teoricamente, ammonterebbero a 79625 esemplari: sicuramente in numero ridotto rispetto alle tirature degli altri francobolli del periodo. Eppure, come viene subito spontaneo puntualizzare, ottantamila valori in distribuzione sono un numero esattamente in linea con le tirature alle quali oramai noi collezionisti di francobolli con codice a barre siamo abituati a trattare. Anzi, oserei dire che quasi non ci stupiscono più di tanto, dal momento in cui diversi sono i valori postali con appendice al di sotto di tale soglia: i francobolli con codice a barre del 2008, ad esclusione di Val D’Orcia e Urbino, hanno tutti tiratura di 70.000 esemplari, così come diversi francobolli con appendice del 2009. I tre della “Giornata dello Sport” e della “Giornata della Musica” scendono addirittura a 60.000, esattamente come il francobollo Abbazia Benedettina di luglio 2011 e così via …
Di sicuro questo fattore, soprattutto all’inizio, ha influito parecchio ed ha contribuito a portare massivamente l’attenzione su questa nuova ed interessante collezione, sebbene pochi abbiano saputo vedere “oltre”, credendo ed investendo anche in grossi quantitativi, sicuri che ad un certo punto il collezionismo dei Barre avrebbe fatto la differenza nella filatelia in Italia. In un mio articolo di alcuni mesi fa accennavo alla possibilità da parte del Corriere dei Piccoli con codice a barre di avvicinarsi gradualmente ai valori raggiunti dallo stesso Gronchi Rosa, sia per alcune analogie (esaurito dopo un solo anno dall’emissione; tiratura addirittura inferiore, comparsa delle prime falsificazioni …), sia perchè ha destato fin da subito un certo interesse ed è diventato l’emblema del Collezionismo dei Francobolli con Codice a Barre in Italia.

Oggi i due valori, pur quotati entrambi cifre importanti, teoricamente (e sottolineo “teoricamente”) si distanziano ancora di alcune centinaia di euro. Prendendo per entrambi ad esame la piattaforma eBay, posti un Corriere ed un Gronchi Rosa in asta per 10 giorni a partire da un solo euro, avremo approssimativamente la prima inserzione che si concluderà attorno ai 200/250 euro, mentre la seconda tra i 550 ed i 750 euro. Ovviamente per esemplari nuovi, perfetti, privi di qualsivoglia difetto occulto. Il secondo possibilmente accompagnato da certificato peritale. Ebbene, ad oggi la realtà pare che stia cambiando repentinamente. Già rileggendo alcuni commenti al precedente articolo si evince che la piattaforma eBay, pur facendola da padrona nel mercato online della filatelia in Italia, non detta necessariamente legge in questo campo. Infatti moltissimi sono i rapporti diretti interpersonali, gli scambi di materiale brevi mano, gli accordi tra privati, magari usando come tramite una nota filatelia o anche una figura esperta del settore. E mi riferisco a movimenti di materiale di alto valore. Tutto questo per arrivare a segnalare un fatto alquanto sbalorditivo anche per il sottoscritto che, pur credendo fermamente nel potenziale dei francobolli con codice a barre, mai avrebbe immaginato che già nel terzo quarto del 2011 si potesse arrivare a simili baratti!
Noi ci conosciamo un po’ tutti e ciascuno di noi ha un certo quantitativo di Barre da parte, vuoi per futuri scambi, vuoi come investimento. Allo stesso tempo in Italia ci sono persone che dispongono di enormi quantitativi di materiale filatelico, probabilmente accumulato al tempo con i nostri stessi scopi, decine di anni or sono. Serie pregiate del Regno, Gronchi Rosa singoli e in quartine, intere collezioni della Prima Repubblica … Ebbene, grazie alla collaborazione di alcuni commercianti del Centro Italia, pare che si siano registrati i primi scambi alla pari tra un Gronchi Rosa ed un Corriere dei Piccoli! Sì, signori miei, io stesso non ci credevo, eppure pare che ci siano persone in Italia con una grande disponibilità di Gronchi che, volendo collezionare anche francobolli con codice a barre, piuttosto di investire altro denaro, preferiscono arrivare allo scambio diretto, con evidente guadagno da parte di chi ancora una volta i Barre li ha da cedere e non da comprare! E’ evidente che oggi è tutto interesse di chi posside un Corriere accettare lo scambio. Io stesso opterei per una messa all’asta dello stesso Gronchi, utilizzando poi il ricavato per l’acquisto del tanto bramato Barre … ma si tratta sempre di scelte e di persone che il più delle volte non bazzicano in rete e pertanto non hanno a disposizione i nostri stessi strumenti di compra-vendita e di scambio.
Tutto questo ancora una volta per farvi riflettere sulla potenzialità della nostra collezione e del reale potere di scambio che i nostri Barre stanno acquisendo oggi in Italia. Sono notizie forti. Io stesso incredulo, ma in fondo non più di tanto. Infatti, riflettendo a lungo sull’accaduto e controllando anche alcune inserzioni eBay e Delcampe, ci si rende subito conto della grande disponibilità di Gronchi Rosa, sempre e ovunque. Oggi il Gronchi Rosa è solo una questione di soldi: se io avessi infinite disponibilità economiche, potrei riempire in poco tempo e con poca fatica un intero classificatore di Gronchi Rosa originali e certificati: potrei acquistarne svariate decine su eBay e Delcampe, ne troverei a bizzeffe in ciascuna asta filatelica, sicuramente otterrei moltissimo materiale anche dalle Filatelie ed anche da diversi privati disposti a vendere e monetizzare … Lo stesso non si potrebbe fare con il Corriere dei Piccoli. Certo ne troverei diversi e probabilmente anche a costi inferiori, ma non sarebbe affatto facile riempire, come nel caso del Gronchi, un intero classificatore! E’ un esempio volutamente forzato, ma che credo renda bene l’idea.
A fronte di quanto scritto sopra, concluderei con una veloce analisi dell’investimento filatelico inteso come bene rifugio. Sempre in precedenti commenti è emerso che il Gronchi Rosa è un elemento importante della storia della filatelia Italiana e pertanto, molto probabilmente, elemento sicuro di investimento. Stiamo parlando di due cose ben distinte. Nel primo caso sono pienamente d’accordo. Io stesso ad oggi non ne possiedo uno, nonostante il prezzo sia tutt’altro che proibitivo. Eppure un po’ mi manca proprio perchè elemento chiave della collezione della Repubblica Italiana. Nonostante questo, come io ho scelto e scelgo tutt’ora di investire in francobolli con codice a barre, mai e poi pai investirei il mio denaro in un lotto di Gronchi Rosa, singoli o in quartine, a meno di acquistare il tutto a prezzi fortemente ribassati rispetto all’attuale valore di mercato (ma questa è un’altra storia). Ne esistono in circolazione quasi ottantamila esemplari. Moltissimi negozianti, case d’asta ed anche privati ne hanno a stock una grande quantità. Il prezzo di catalogo è a mio avviso completamente sballato, creato ad-hoc da pochi noti i quali, ancora oggi, a distanza di decenni, sono nelle condizioni di dettare legge sul prezzo di questo elemento. Volendolo allineare ad un Corriere dei Piccoli o ad un Natale Laico, oserei dire che un prezzo corretto di vendita, tenuto conto anche della storicità di tale valore postale, potrebbe aggirarsi attorno ai 150/200 euro, e forse addirittura meno! Investire in filatelia significa impegnare discrete somme di denaro in elementi postali di un certo tipo che possano garantirci o nel prossimo futuro, oppure a medio/lungo termine, un ritorno economico con buona (meglio se ottima) probabilità. I francobolli con codice a barre, secondo il mio modesto pensiero, hanno tutte le carte in regola per garantire ottimi ritorni economici a breve/medio termine. Io stesso, nonostante la passione, l’entusiasmo, la passione, non mi posso permettere di pronunciarmi oltre. Certo i miei pensieri, le mie analisi, i miei studi sono ben più profondi di quanto appena dichiarato, ma per il momento ritengo corretto non condividere proprio tutto, con il rischio di essere frainteso o di coinvolgere altre persone in certe mie scelte. Un commerciante che consiglia (anche per iscritto) ad un collezionista di investire il proprio denaro in una quartina bordo foglio del Gronchi Rosa, acquistabile, ad esempio, a 3500 euro, a mio avviso è un pessimo consulente. Può propormi la stessa quartina anche a 4000 euro come splendido elemento da collezione ed io scegliere a testa alta di acquistarla e conservarla per poi ammirarla con cura all’interno dei miei album: sarebbe un’ottima scelta, soprattutto se tale pezzo da collezione potesse regalarmi in futuro momenti di soddisfazione e di godimento filatelico. Ma questo è un fatto. Sfido però chiunque ad investire 3500/4000 euro in un oggetto il cui trend negli ultimi anni è stato tutt’altro che positivo ( mi riferisco al reale valore di mercato, non alle quotazioni dei Cataloghi che, sappiamo bene, sono ben lontane dal vero) e che non è in grado neppure di garantirmi, in caso di rivendita, il ritorno dell’intera cifra investita. Un titolo azionario, un etto d’oro, sono immediatamente rivendibili alla esatta quotazione di mercato di un dato momento, salvo eventuali costi di commissione, solitamente irrisori. Se oggi acquisto un Gronchi Rosa a 1850 euro (Unificato 2012) e, ad esempio, l’Unificato 2013 riportasse come quotazione 2250 euro, pensate forse di aver realmente guadagnato 400 euro? Provate voi stessi a proporre un Gronchi ad un commerciante, ad una stimata filatelia che consiglia di investire in francobolli … provate voi stessi a sentire quanto sarebbero disposti ad offrirvi. Ora immaginate di averlo proprio acquistato in precedenza … sfortunati voi se avrete la necessità di monetizzare entro un certo tempo .. sarà una grossa perdita assicurata!
Oggi i commercianti non cercano Gronchi o pregiate serie del Regno, se non a prezzi fortemente scontati, allo stesso modo in cui il sottoscritto potrebbe mettersi a cercare Gronchi Rosa a 200 euro cadauno. Se proponete loro la vostra collezione di Repubblica probabilmente storceranno il naso e vi offriranno qualche centinaio di euro per materiale quotato qualche migliaio. D’altro canto, provate a sventolare un foglio del Corriere o del Natale Laico, incominciate a dire loro di avere a disposizione grossi lotti di Barre, magari del 2009 e del 2010 … subito drizzeranno le antenne ed in men che non si dica avrete tutta la loro attenzione! Le offerte saranno all’inizio basse e poco interessanti, come del resto ogni bravo commerciante sa fare, ma poi vedrete che, soprattutto per gli elementi chiave, il tiro comincerà ad alzarsi rapidamente fino poi ad arrivare ad un accordo soddisfacente per entrambe le parti. Parlo di questa cosa non per consigliarvi di proporre il vostro materiale ad un negoziante, anzi! Vi faccia solo riflettere il fatto che, solitamente, ciò che un commerciante cerca insistentemente è ciò che probabilmente rappresenterà il fulcro del prossimo Mercato; ciò che tanti commercianti cercano sarà ciò che determinerà probabilmente una vera e propria svolta epocale nell’intero Mercato Filatelico Italiano! Questa volta però c’è un aspetto decisamente nuovo, una linea di demarcazione che segna una netta distinzione tra la storia commerciale del Gronchi Rosa e quella dei francobolli con codice a barre: a fare il mercato, sin dall’inizio, questa volta non sono stati i grandi commercianti, o come talvolta accade, “pochi eletti” della Filatelia Italiana (i nomi credo li conosciamo già). La collezione è nostra fin dal principio e con essa, unitamente a scorte, accumuli, quantitativi importanti di elementi chiave, tutti noi collezionisti di Barre siamo dentro al Mercato al 100% e niente affatto a livello marginale. Certo alcuni di noi si sono limitati a completare la propria collezione. Altri, però, hanno creduto nell’enorme potenziale di questo nuovo trend filatelico ed oggi si ritrovano circondati da negozianti, filatelie, commercianti che fanno la fila per ottenerne anche soltanto una parte! Troppo a lungo hanno aspettato, troppo a lungo in molti ci hanno snobbato ed anche deriso. Al tempo forse avrebbero potuto ancora acquisire quantità importanti di Barre da rivendere poi a cifre astronomiche (guardate oggi i listini prezzi di molti commercianti: altro che eBay!). Invece oggi si ritrovano immersi in un mercato già decollato ed affermato da mesi, in cui i collezionisti privati sono ben consapevoli del valore del materiale in loro possesso. E pertanto, pur seguitando ad acquistare, difficilmente oramai sono nella condizione di acquisire stock al facciale! Ed ecco anche perchè i loro stessi listini prezzi sono ancora una volta ben lontani dai nostri reali prezzi di mercato: d’altro canto, dovendo necessariamente marginare, partendo da acquisti alti non possono che alzare il tiro, sperando che tutto quanto il Mercato dei Barre possa allinearsi il prima possibile, attraverso ulteriori crescite ed impennate repentine, ai loro attuali (e fuori mercato) prezzi di vendita. Tornando al nostro Gronchi … anche questo valore ci ha messo un po’ a decollare, ma alla fine è volato fino alle stelle. Oggi il singolo è quotato esattamente 1850 euro (Unificato 2012), mentre la quartina 7600 euro. Immaginate un foglio intero! Oggi un Corriere dei Piccoli vale circa 200/250 euro, mentre il foglio ricordo che a gennaio 2011 aveva raggiunto in un’asta i 500 euro (un milione di lire!). Immaginate se fra qualche tempo questo nostro compagno di avventure subisse lo stesso trend del Gronchi Rosa … chi si azzarderebbe oggi, io mi domando, a cederne un intero foglio, perfetto, integro, completo in ogni sua parte, per poche centinaia di euro?

L’avventura di una settimana di Mister X

Il bello di questo Blog è che è davvero vivo: ricevo in continuazione email, sms, squilli di persone che semplicemente vogliono scambiare due chiacchiere, oppure altre che fremono per la voglia di mettermi al corrente di una nuovissima e misteriosa varietà … è davvero tutto molto bello e gratificante. Grazie di cuore a tutti quanti voi per questa bella esperienza filatelica – unica nel suo genere – che mi state regalando 🙂

Oggi vi racconterò l’avventura durata un’intera settimana di un mio caro amico e collezionista di Barre. Filatelista vero e tutto d’un pezzo, con al seguito moltissime annate complete e tutte quante sudatissime! Uno di quei personaggi che non si arrende mai … che trascorre parte del suo tempo libero cercando e cercando in moltissimi uffici postali vicini e meno vicini, sperando sempre nella cortesia di chi ci lavora e nella disponibilità di qualche bravo direttore. La tenacia è il suo forte. Lui non demorde. Lui non si arrende mai! Tutto ha avuto inizio qualche settimana fa. Mi chiama e come al solito mi farcisce come un panzerotto con un sacco di news interessanti e fresche sul mondo del collezionismo dei Barre. Ma tra una chiacchiera e l’altra decide, in fiducia, e probabilmente certo che tanto il mio lavoro mai mi avrebbe permesso tanta disponibilità di tempo, di confidarmi un segreto. Sono alcuni giorni che gli frulla per la testa una strana idea, più che altro la sensazione, che da qualche parte, che ne so, sperduto in qualche ufficietto postale lontano lontano, lo stia aspettando uno splendido foglio intero del Corriere dei Piccoli. Intonso, immacolato, ancora assolutamente illibato. E’ convinto che da qualche parte, magari sperduto fra i monti e le alpi, un minuscolo ufficio postale “dimenticato da Dio e dagli uomini” (citazione da sms appena ricevuto) lo stia aspettando per consegnargli proprio il tanto ambito “premio”. Ed è proprio con questa ferma convinzione che Mister X (preferisce restare anonimo) parte con la sua utilitaria per un viaggio che durerà una intera settimana. Non voglio immaginare quanti chilometri, quanti tornanti, e soprattutto quanta pazienza deve avere racimolato in questi giorni. Ha deciso infatti di spingersi oltre, fin là dove nessun uomo è mai giunto prima. Regolarmente un sms, un trillo mi aggiornano sulle difficili ricerche, su questa avvincente caccia al tesoro che, lo confesso, riesce a coinvolgermi appieno nonostante la distanza ed il mio restare comodamente seduto alla scrivania. Ogni giorno una chicca, una sorpresa: qualche sestina rara del 2009 … alcune splendide triplette del 2008 … addirittura alcuni Pinocchio e Cavour per il sottoscritto (sapeva che me ne mancavano alcuni per completare certi giri di annate …). I due Natali del 2008 e del 2009 restano assolutamente introvabili, per non parlare del Corriere dei Piccoli, del quale neppure l’ombra di un francobollo anche senza appendice! Una intera settimana è passata e l’amico X, provato dai molti chilometri e dall’estenuante ricerca, si accinge a tornare a casa … comoda … confortevole, dolce casa … Ma è proprio oggi 7 aprile 2011, ultimo giorno della sua avventura di una settimana, che gli capita di visitare quello stano ufficio postale situato in un posto esattamente come se lo immaginava. Sperduto, abbandonato da tutti, piccolo … ma con una direttrice tanto brava quanto gentile e disponibile che, quasi a compenso della tenacia e delle indiscutibili fatiche, gli porge con gioia ed un pizzico di entusiasmo un intero foglio del Corriere dei Piccoli! E’ davvero incredibilie, ma quel foglio che ha cercato per mare e per monti adesso è lì proprio davanti ai suoi occhi! Sembra quasi surreale … quasi brillare di luce propria … Versa prontamente i trenta euro dovuti, ringrazia cortesemente, risale in macchina e si accinge a tornare verso casa in compagnia proprio di quel tesoro che a tanto lo ha spinto. I suoi occhi adesso brillano di una luce nuova. Il denaro è l’ultimo dei suoi pensieri: facili guadagni … realizzi in asta … No! Ha vissuto una vera avventura in prima persona e dopo metodiche e sistematiche ricerche, seguendo percorsi ad-hoc  attraverso una mappa da lui realizzata di tutti gli uffici postali più difficili e sperduti, quasi viaggiando con in pugno una mappa del tesoro, lui ha vinto ed ora è il fortunato possessore di uno splendido foglio intero del Corriere dei Piccoli! Provo una grande gioia per il mio amico e sono così felice che proprio l’ultimo giorno la fortuna gli abbia sorriso, regalandogli il massimo tra tutti i premi desiderati! Tantissime felicitazioni, caro Mister X 🙂 Sono sicuro che da ora in avanti quando guarderai quello splendido foglio di sicuro ti torneranno alla memoria tutte le emozioni provate in questa settimana decisamente originale!

Cari amici e lettori, si tratta di una storia verissima appena capitata! Ho ancora davanti, incredulo, l’sms lungo un chilometro del mio caro amico che, sapendomi al lavoro, ha fatto di tutto per esprimermi via messaggio quello che stava provando in quel dato momento. Mi ha anche pregato di pubblicare sul Blog semplicemente che proprio oggi “qualcuno” in Italia è stato in grado di trovare un intero foglio del Corriere dei Piccoli al facciale! E magari chiedendo “in giro” se altri di recente hanno avuto la sua stessa fortuna. Diciamo che limitarsi a pubblicare una simile notizia, consapevole di quello che aveva vissuto in questa settimana, mi è sembrato decisamente riduttivo. Così, con qualche pizzico di magia ed una briciola di colore eccovi regalata una veloce storiella che spero possa divertirvi e che possiate apprezzare. Una breve avventura di poche righe che a me ha saputo regalare emozioni vere e tanto, tanto entusiasmo per questa fantastica collezione. Una storia forse ordinaria vissuta da un uomo comune … ma una storia vissuta davvero! La filatelia è anche questo! Ora potremmo cercare su eBay e Delcampe qualcuno disposto a venderci il foglio del Corriere ad un prezzo accettabile (lo dubito fortemente …) ma a parte la differenza di costo … volete mettere la valenza di quel ritrovamento? Fantastico … davvero fantastico!

Il Corriere dei Piccoli sta raggiungendo cifre da capogiro !!!

In data 8 novembre 2008 abbiamo avuto l’emissione del francobollo commemorativo dedicato ai “Cento Anni del Corriere dei Piccoli”. Oggi primo marzo 2011, a poco più di due soli anni di distanza, assistiamo ad un fenomeno che ha a dir poco dell’incredibile. Il valore singolo con codice a barre, in continuo aumento, ha superato i 200 euro di vendita all’asta. Proprio questa sera eBay ci ha regalato alcune aste emozionanti; aste che hanno visto raggiungere vere e proprie cifre record da capogiro! Potete cliccare sulla didascalia appena sotto l’immagine per essere reindirizzati all’inserzione appena scaduta su eBay:

Striscia di cinque valori con codice a barre = euro 187

Striscia di dieci valori con codice a barre = euro 196

La vera chicca l’ha offerta l’inserzione di boston.george92 che ha visto il suo foglio intero del Corriere dei Piccoli raggiungere in asta l’importo di ben trecentottantadue euro! Un’asta seguitissima con oltre 40 offerte e forti rialzi soprattutto gli ultimi minuti.

Foglio intero del Corriere dei Piccoli = euro 382 !!!

Colgo ancora una volta l’occasione per ricordare che il medesimo esito toccherà anche agli altri sei valori del 2008  (Urbino e Val D’Orcia sono al momento esclusi avendo una tiratura doppia rispetto agli altri sei valori) qualora venissero dichiarati esauriti sul portale e-Filatelia di Poste Italiane. Al momento esiste ancora la possibilità di accaparrarsi qualche foglio intero del 2008 al facciale. Lo stesso foglio del Corriere dei Piccoli solamente due anni fa si acquistava a 30 euro cadauno (al facciale, appunto). Il 3 novembre 2010 tale valore è stato dichiarato definitivamente esaurito. Oggi, a soli quattro mesi di distanza, il francobollo con codice a barre da sessanta centesimi si vende a 200 euro all’asta su eBay, mentre il foglio intero ha raggiunto quasi i 400 euro! Chi ha orecchie per intendere, intenda …

Buona serata.

Corriere sì … Natale no …

Sono giorni difficili. Giorni in cui purtroppo il lavoro sembra non dare tregua. Ma è proprio in questi momenti strani che, non appena mi è possibile, mi rifugio negli hobby, o anche solo in qualche riflessione fugace. Pensavo al Corriere dei Piccoli e al fatto di essere oggi un fortunato possessore di diversi esemplari di questo francobollo. Solo l’assenza della sestina ancora mi turba un poco … ma cerchiamo di tirare avanti 🙂 Un francobollo emesso solamente poco più di due anni fa e già così famoso, già così raro e tanto ricercato. Mi domando io stesso come mai dei nove francobolli con codice a barre costituenti l’annata 2008 solamente il Corriere sia definitivamente esaurito. Certo, una eccezione la fanno i due valori dell’Unesco – Val D’Orcia e Urbino – stampati in fogli da soli 25 esemplari e pertanto con una tiratura di 160.000 francobolli. Ma “Giornata della Filatelia” oppure “Terremoto di Messina” oppure ancora Il Natale … perchè questi valori, di tiratura pari al Corriere, ancora oggi sono ordinabili in fogli interi attraverso il portale e-Filatelia di Poste Italiane? Allo stesso modo oggi incontriamo valori commemorativi sia del 2009, sia del 2010 di difficile reperibiltà. Conferenza sulle Droghe, Mille Miglia, Lancieri di Montebello … oppure Provincia di Milano, Suore Ministre, Vigili del Fuoco … è un dato di fatto che in molte parti d’Italia ci siano alcuni francobolli disponibili in grande quantità, mentre altri sono pressoché introvabili ovunque . Sebbene le tirature siano sostanzialmente le stesse, è come se Poste Italiane avesse scelto di limitare la distribuzione dei fogli di alcuni valori presso gli Uffici Postali, rendendoli comunque disponibili sempre attraverso il suo sito di e-Commerce filatelico. Certo, per chi colleziona francobolli singoli non è affatto un problema. Ma per chi come noi ha scelto la strada più difficile ed emozionante di collezionare francobolli con codice a barre la situazione si complica non poco. Sarebbe opportuno aggiungere al “Database Barre” una sorta di indice di rarità di tutti i valori. Inoltre in questa occasione utilissimi ed apprezzati saranno i commenti di coloro che sono in possesso di informazioni a noi ignote. Notizie ed info che contribuiranno a chiarirci le idee sul perchè alcuni francobolli con codice a barre del 2009 e del 2010 siano di facile reperibilità, diversamente da altri oramai introvabili.

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Creare un indice di rarità dei singoli francobolli con codice a barre non è semplice. Potrei basarmi sulla mia sola esperienza, su quanto sono riuscito a trovare, su quelli che possiedo e quelli che ancora mi mancano … ma sarebbe certamente riduttivo. Più interessante invece sarebbe crearla assieme, coinvolgendo tutti coloro che cercano, commerciano e collezionano Barre. Bisogna mettere in piedi una sorta di sondaggio al quale tutti saremo invitati a partecipare. A fronte di un certo quantitativo di dati si potrebbe azzardare addirittura un listino-prezzi universalmente riconosciuto, anche se soggetto a variazioni. Ci devo pensare un po’ su … ma ogni consiglio è prezioso, e soprattutto non scordiamoci che due o più teste sono meglio di una! E da queste parti pare che oramai bazzichino almeno un ceninaio di “teste” al giorno! Consigli di carattere tecnico-organizzativo, idee su come eventualmente implementare il sondaggio direttamente nel Blog …

H E L P !!!

Corriere dei Piccoli: un nuovo record !!!

Sissignori, questa sera il Correre dei Piccoli ha chiuso in asta a ben centosettantun euro! Sapevo per certo che sarebbe aumentato, ma mai avrei immaginato ad un simile salto in così poco tempo. Continua a balenarmi in testa l’idea che se ad un certo punto le Poste Italiane esaurissero definitivamente tutte le scorte di Barre (fogli interi) del 2008 … meglio non pensarci per adesso …

Il Corriere dei Piccoli è esaurito !!!

Signore e signori, oggi 2 novembre 2010 il francobollo Corriere dei Piccoli, emesso in data 8 novembre 2008, è definitivamente esaurito !!! Grazie al forte interesse che la collezione dei Barre ha iniziato a suscitare in molti collezionisti, sono addirittura esauritii tutti i 70.000 fogli interi resi disponibili da Poste Italiane. Da questo momento sono certo che il prezzo del francobollo con codice a barre “Corriere dei Piccoli” salirà rapidamente, arrivando forse a sfiorare entro poche settimane i 100 euro di vendita all’asta su eBay e Delcampe! Qualcuno per l’ennesima volta mi rivolge pesanti critiche, ma io lascio correre … il tempo a qualcuno vorrà darà ragione …