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La crisi del Mercato Filatelico Italiano – possibili soluzioni CONCRETE.

Barre_1534_SXE’ noto a molti che il mercato filatelico italiano sia in forte crisi oramai da alcuni anni. Persone che a suo tempo, su consiglio di qualche agente di un noto commerciante filatelico, ha scelto di acquistare anche a scopo di investimento alcuni pezzi e serie di pregio corredate da rispettivi certificati, oggi si ritrovano in casa solamenter qualche bel francobollo e una manciata di spiccioli. Acquisti fatti a suo tempo in quanto articoli osannati come “bene rifugio”. Rabbrividisco leggendo su certi “foglietti” le cifre spese  solamente 10/15 anni or sono per un Gronchi Rosa o una Democratica: ottima centratura, gomma freschissima (nulla da ridire) … ma quattromilioni e cinquecentomila euro per un rettangolino rosa dentellato anche lontani dalla crisi mi sembrano una follia. Ma pazienza.

Si dice che bisogna guardare avanti senza piangere sul latte versato, pur facendo tesoro di tutte le esperienze, positive o negative che siano, allo scopo di migliorare se stessi e possibilmente anche il sistema. Oggi la forte crisi finanziaria ha trascinato con sé anche il mondo collezionistico ed in particolar modo quei settori del collezionismo in cui la componente speculativa tenuta calda da alcuni commercianti ha contribuito inevitabilmente a far allontanare “a gambe levate” tutti coloro che hanno prontamente scelto di spendere i propri soldi altrove e in altro modo.

Barre_1533_DXIl collezionismo è e deve restare un gioco – puro divertimento – per il piacere di portare avanti nel tempo le proprie raccolte, personalizzandole, migliorandole quantitativamente e qualitativamente. Nulla togliendo alla serietà del lavoro di ciascuno di noi. C’è chi colleziona per gioco e come semplice passatempo; chi lo fa con estrema serietà e impegno da decenni, apportando grossi contributi in tal modo anche alla comunità e regalando talvolta perle di saggezza e di sapere a chi, interessato, è ancora inesperto o alle prime armi. Poi c’è la componente meramente commerciale. Ciò che è in grado di far divertire davvero interessa molte persone. Pertanto la richiesta sarà direttamente proprorzionale al livello di mercato e di business di un certo settore. Oggi è palese che la filatelia non diverta più nessuno, o per lo meno ben pochi. Quanti amici e conoscenti ogni volta mi dicono di andare in posta ad acquistare le ultime emissioni solo ed esclusivamente per un “dovere” che pesa, tra le altre cose, e non più per il gusto e il piacere della scoperta, per la voglia di portare avanti la propria Repubblica. E quanti ho sentito che hanno intenzione di “chiudere” con il 2013: l’emissione Uccelli delle Alpi sarà l’ultima della collezione e poi si volta pagina o si cambia collezione! E come dar loro torto? Tirature ai massimi storici, francobolli autoadesivi pessimi da collezionare e che spesso neppure si separano correttamente dal foglio, vignette totalmente insignificanti … Ma quel che è peggio … la prospettiva che a breve e lungo termine le cose saranno sempre uguali, se non peggio!

Il collezionismo filatelico è come un’automobile e i componenti essenziali del suo motore sono l’entusiasmo e la gioia di chi colleziona, la materia prima (i francobolli per intenderci) interessante, varia ed anche curiosa, un mercato pulito, trasparente e REALE. Purtroppo, rileggendo tutte le parti di questo motore, ho come l’impressione che questa macchina farà parecchio fatica a rimettersi in moto. Volete una dimostrazione uguale e contraria? Ebbene, non a caso, pur rimanendo sempre nell’ambito della filatelia italiana, se non addirittura nella amata Repubblica, proviamo a rapportare il tutto ai soli francobolli con codice a barre. Il pochi mesi dall’inizio succede che un semplice francobollo dentellato (rigorosamente dentellato) riporta una novità autentica, originale e anche divertente: l’appendice con codice a barre. Molti la ignorano, igrandi e puritani la criticano e canzonano pubblicamente chi sceglie di collezionarli. Oggi, dopo soli 5 anni, guardate che cosa è successo! La macchina per così dire alimentata a francobolli con codice a barre che, per inciso, sono i medesimi francobolli che tanto hanno stancato, sfreccia veloce sulle piste e il rombo del suo motore si fa sentire lontano, anche in Europa! Ma la cosa che ancor più mi diverte oggi è che pur parlando di due collezioni assolutamente parallele e molto simili (appendice a parte) il trend dell’una è esattamente opposto al trend dell’altra (lascio a voiil divertimento di identificare “l’una o l’altra”).

In rete si legge degli “Stati Generali della Filatelia“. Sempre in rete si legge di un possibile accordo tra Poste Italiane e Associazione dei Tabaccai allo scopo di permettere a questi ultimi di trattare prodotti filatelici … e il mio primo pensiero è stato: “così finalmente potrò andare a comprarmi le sigarette, un paio di Gratta e Vinci (in verità non fumo e non gioco d’azzardo) e contemporaneamente un prodotto filatelico di pregio … come ad esempio … una bella lamina d’argento …”. Non aggiungo altro.

  1. Ridurre drasticamente le tirature portendole da decine di miliardi di trilioni (forse ho un po’ esagerato) a poche decine di migliaia, in linea con la richiesta dei collezionisti.
    Essere in grado di realizzare vignette in linea con l’interesse attuale dei collezionisti o meglio delle persone tutte in generale, affidando il compito a veri artisti o persone capaci di cogliere l’interesse delle masse.
  2. Ridurre le emissioni su base annua, arricchendole però con serie lunghe e più complete, come le belle serie di un tempo, anche di 7, 10 o più valori tutti a tema.
  3. Limitare l’emissione di autoadesivi a solo scopo di affrancatura. Direi che Posta Ordinaria (la bella letterina che vola) sarebbe più che sufficiente, purché ovviamente i rispettivi facciali siano per lo meno in grado di soddisfare la richiesta di chi affranca (pare che neppure questo oggi funzioni più). E questi potete anche farli distribuire ai tabaccai!
  4. Magari anche una “ritoccatina” ai prezzi di Unificato e Sassone non guasterebbe, dal momento che oggi si vende sistematicamente al 20% di catalogo (un quinto di catalogo, non col 20% di sconto !!!). Non vi dico poi a che prezzi noi commercianti acquistiamo … sempre che abbiamo ancora intenzione di acquistare filatelia!
  5. Aggiungere sul territorio qualche Sportello Filatelico in più. Ufficio postale aggiornato e fornito di tutte le novità, gestito da personale competente, cortese e davvero preparato. (per mia fortuna Cremona ha uno splendido Ufficio Filatelico e per quanto mi riguarda sono servito e riverito … forse anche un po’ troppo viziato).
  6. Diffondere la cultura filatelica attraverso scuole, televisione e Internet. Diffondere sì, ma in modo giusto e soprattutto corretto, evitando stratagemmi tipo foglietti dei diciottenni utili solamente ad arricchire le tasche di qualche commerciante e di sicuro non per diffondere la cultura filatelica tra i giovani.

Ci sarebbero altre postille e migliorie minori, ma intanto vediamo di focalizzare l’attenzione su questi cinque punti che per tutto il resto c’è sempre tempo. Magari poi fra quattro o cinque anni, quando di nuovo ci saranno collezionisti davvero entusiasti e appassionati, potremo anche pensare di fare qualche Stato Generale, o Ambasciata Filatelica che sia … oppure ancora dare in mano ai supermercati le lamine d’argento, oro o di platino … ma per adesso pensiamo ad aspetti più concreti e soluzioni oggettive ad un problema che ogni anno che passa è sempre più grande.

Non mi stupisce scoprire ogni mese che ex collezionisti filatelici abbiano prima scelto di iniziare in parallelo anche la raccolta di serie di figurine Liebig, per poi abbandonare definitivamente la prima e cambiando le proprie raccolte filateliche con cromolitografie in lotti o parti di collezioni avanzate. Non mi stupisce oggi vendere figurine Liebig a normali percentuali di sconto rispetto ai listini ufficiali e dover letteralmente svendere intere collezioni e raccolte filateliche. Non so cosa altro aggiungere. Chiedo scusa per lo sfogo, ma talvolta la semplice lettura di taluni articoli da un lato mi infastidisce, dall’altro lato mi fa talmente incaz…. che l’unico modo per dare sfogo all’ira è scrivere (e andare a nuotare questa sera). Non sono un esperto di mercato filatelico, né tantomeno un famoso collezionista e conoscitore della materia. Quindi … io mi domando e dico … se certe cose le capisco io … se certi punti già da tempo sono stati “tirati fuori” proprio in questo portale da svariati mesi e diversi collezionisti … perchè chi di dovere non ci arriva? O forse (e spero tanto che non sia davvero così) il mercato filatelico italiano è un po’ come la politica italiana: in mano a pochi legati esclusivamente ai propri e meri interessi commerciali e non certo attenti alle esigenze vere del collezionista.

Grazie per il tempo che mi avete dedicato leggendo questo articolo scritto di botto oggi 7 febbraio 2014. Vado avanti a sistemare lo stock delle serie di figurine LIebig in edizione Fiamminga: è un lavoro lungo e abbastanza ripetitivo, ma alla fine mi regala ancora tanta soddisfazione in tutti i sensi. Buoa continuazione.

I Barre: appendici autentiche o riprodotte?

Buongiorno, amici collezionisti. Mi scuso per la prolungata assenza, ma sono stati mesi decisamente impegnati, se pur di estrema soddisfazione. Nell’attesa di pubblicare nuovi articoli approfonditi, voglio condividere con voi un pensiero di questa mattina relativamente al mondo dei Barre che tanto appassiona.

Immagino ricordiate il primo articolo sulle falsificazioni, uscito diversi mesi fa, che tanto fece scalpore. Allora si parlava di quartine non autentiche e create ad-hoc del famoso Natale Laico 2009 ad opera di esperti truffatori. Al contempo si era accennato al fatto che i falsi potessero interessare non solo gli elementi chiave della collezione, bensì anche pezzi più comuni, se pur costosi, come ad esempio le emissioni da € 0,60 formato piccolo del 2009 ed alcuni Barre del 2010. Si era notato un acquisto indiscriminato anche su portali alternativi (quindi non solamente eBay) di intere strisce bordo-foglio contenenti il solo Barre al centro e ai lati due valori con appendice bianca ( o anche i due valori ai lati con appendice senza Barre!). Acquisti talvolta addirittura ben al di sopra sia del facciale, sia del normale prezzo di mercato dello stesso Barre, se compreso. Tali acquisti, che peraltro conservo in un file (venditori, acquirenti … ecc.) a mio avviso potevano essere finalizzati ad un solo scopo, ossia riprodurre sulle appendici bianche l’immagine del Codice a Barre appartenente a tale emissione, ottenendo in questo modo altri 4 Barre al solo valore facciale o poco più. Tale operazione di stampa suppongo sia possibile attraverso l’impiego di stampanti a sublimazione, il cui risultato, per lo meno ad occhio nudo, appare assolutamente impeccabile. Scordiamoci pertanto certi Barre falsi con il codice sbavato o seghettato e visibilmente non autentico!

Non ho avuto ancora occasione di verificare di persona quanto asserito sopra, sebbene le notizie circolino, ma pare che sia una realtà più che concreta. Pertanto lo scopo di questo trafiletto è sondare il terreno e raccogliere informazioni da coloro che hanno maggiori e più precise informazioni a riguardo, o peggio sono incappati in incauti acquisti.

Barre_falsificazione

Entro breve, come segnalato sulla pagina Facebook dedicata ai Barre, provvederò ad aggiornare il famoso Database Barre, completo di immagini di ciascuna emissione e comprensivo anche degli interi postali.

Forum Ufficiale dei Francobolli con Codice a Barre

E’ da un po’ che ci penso. Serve uno spazio tutto nostro in cui ciascuno possa pubblicare e gestire autonomamente discussioni a tema, richieste, suggerimenti. Un’area in cui pubblicare foto, video e quant’altro senza il rischio di intasare il server del portale. Uno spazio sicuro, ad oggi solamente abbozzato, ma già perfettamente funzionante e utilizzabile da chiunque voglia sfruttarlo. I recenti piccoli impedimenti nella pubblicazione di commenti mi hanno fatto riflettere. Poi altre volte persone avrebbero voluto continuare certe discussioni iniziate mesi fa e, per un fatto di sicurezza, chiuse automaticamente dal sistema. Oggi ho il piacere di annunciare l’apertura del primo forum ufficiale dedicato esclusivamente ai Francobolli con Codice a Barre:

barre.forumfree.it

Ho scelto il nome più breve e più semplice da ricordare. Ho scelto di appoggiarmi alla piattaforma Forumfree garantendo così la massima velocità sempre e la possibilità di upload di fotografie e video da parte degli utenti senza troppi problemi. Ho altresì scelto un’interfaccia semplice e pulita, anche se ancora tutta da studiare e ottimizzare (datemi tempo :)). Inoltre sono graditi i suggerimenti in merito alla struttura delle categorie, in modo da rendere l’ambiente il più vicino possibile alle esigenze di ciascuno e mantenere ordine nelle discussioni. A tal proposito, creo il primo post nella sezione Generale “Suggerimenti per il forum” al quale potrete partecipare attivamente con consigli, ragguagli e quant’altro possa tornarci utile.

Non aggiungo altro, per il momento, tranne che augurare a tutti quanti voi e ai vostri cari una Buona Pasqua!

Quest’anno è sempre … Carnevale !!!

Barre_1513_terzina_DX Barre_1513_terzina_SX

Buona sera, amici collezionisti. Dopo le ultime risse in posta, con clienti urlanti e protestanti, ecco che Poste Italiane ci regala la prima emissione con facciale da 70 centesimi. Stiamo parlando del bel francobollo appartenente alla serie “Il Folclore” questa volta dedicato al Carnevale Termitano. Al pari dell’emissione “Carnevale di Fano” dello scorso 12 gennaio, anche questa nuova uscita va rigorosamente conservata in terzina per i medesimi motivi di cui al precedente articolo. Questa volta però un meccanismo singolare desta la mia curiosità: ossia il fatto che si tratti proprio della prima emissione da € 0,70. Di per sé nulla di strano o di allarmistico. Eppure, come ben sapete, da gennaio Poste Italiane ha aumentato quasi tutte le tariffe postali e la spedizione base in Prioritaria è passata da € 0,60 ad € 0,70 L’aspetto divertente di tutta questa faccenda è dato dal fatto che di francobolli da 10 centesimi non se ne vedevano da mesi (anche a ordinarli) e al contempo la distribuzione di francobolli da € 0,70 (richiestissimi ovunque) è partita solamente il 4 febbraio scorso proprio con questa bella emissione. Ancora una volta la tiratura è alta (50.000 Barre per tipo), ma a differenza delle altre emissioni, ad esempio, lo sportello filatelico di Cremona Centro ne aveva disponibili solamente pochi esemplari. Quasi tutti i fogli sono stati prontamente acquistati da tabaccai e da uffici pubblici e privati, anche in volumi abbastanza importanti, spinti come non mai dalla fame degli gli zero e settanta, in molti con spedizioni arretrate di una o due settimane, noncuranti del fatto che si trattasse di una emissione non autoadesiva. Con questo messaggio non è mia intenzione fare scalpore, o attivare chissà quale corsa all’oro (non sia mai … temo i commenti pungenti di Marco sulla mia pellaccia come non mai … ) eppure è un dato di fatto che fin da subito la richiesta di fogli interi a scopo di affrancatura è stata altissima e molti fogli sono stati immediatamente rotti e “trasferiti” su decine di migliaia di buste pronte per la spedizione prioritaria. Esiste la TP Label, lo sappiamo bene, ma è anche vero che in molti preferiscono affrancare direttamente le centinaia di buste, per poi semplicemente consegnarle allo sportello evitando infiniti tempi di attesa dovuti all’affrancatura di ciascuna busta con la famigerata etichetta! E poi ci sono i tabaccai che, acquistando francobolli, ottengono uno sconto immediato del 5% sul facciale. Come sempre, restiamo ad osservare.

… e si riparte alla grande !!!

Il Folclore: Carnevale di FanoBuon giorno, amici collezionisti di Barre, spero non vi siate riposati ed abbuffati eccessivamente durante le festività Natalizie! Il nuovo anno sembra voler partire davvero alla grande. E’ risaputo che nell’arco di un anno qualche emissione possa riservare piacevoli, quanto inaspettate sorprese. Diciamo che Poste Italiane probabilmente non ci ha voluto fare aspettare a lungo quest’anno! In data 12 gennaio 2013 infatti esce il primo francobollo della sesta annata di Barre: Il Folclore – Carnevale di Fano. Molto probabilmente l’ultimo valore da € 0,60 dato che dal 1 gennaio 2013 sono entrate in vigore le nuove tariffe postali che prevedono come tariffa minima i settanta centesimi. Tanto è vero che tutto quanto il Programma Filatelico 2013 è stato rivisitato. C’era da aspettarselo. Ma veniamo a noi e a questa gradevole sorpresa. Il suddetto francobollo, emesso in 2.500.000 esemplari e stampato in fogli da 50, presenta due appendici con codice a barre per foglio, rispettivamente sul lato sinistro e destro (2 Barre per foglio = 100.000 Barre). Ma la curiosità deriva dal fatto che anche i due francobolli adiacenti a quello con l’appendice presentano appendici singolari 🙂 Infatti, anziché essere lasciate vuote come solitamente accade, sono state decorate con disegni che richiamano il tema carnevalesco dell’emissione. Due stelle filanti di colore violetto (appendice superiore) e verde chiaro (appendice inferiore) abbelliscono le due appendici dei due francobolli adiacenti il Barre. Questo fa sì che – a mio avviso s’intende – tale emissione non possa che essere collezionata in terzina. Un buon inizio anno dato in primis da questa chicca filatelica, quindi dal fatto che proprio la prima emissione NON sia un francobollo autoadesivo (che a noi “piacciono davvero tanto” … :-))

Sembrava ieri quando ancora si cominciava a gridare alla rarità indicando il Corriere dei Piccoli del 2008 … in men che non si dica quattro anni son passati ed oggi la nostra bella collezione vanta alle spalle ben cinque annate complete, ognuna delle quali ha saputo regalarci momenti di frenesia, di puro divertimento, ed anche – lo confesso – di adrenalina pura 🙂 Cinque anni sono molti ed oggi più che mai il collezionismo dei francobolli con codice a barre è diffuso su scala nazionale. Mi permetto di sottolineare un aspetto importante: le aste NON fanno il mercato e soprattutto non costituiscono un indice di gradimento della nostra collezione. E’ risaputo che i prezzi di aggiudicazione all’asta siano calati, ma al contempo posso assicurarvi che la domanda è tutt’altro che affievolita, anzi! Dati personali di vendita alla mano, posso confermare che:

  • i valori singoli del 2008 si posizionano dai 15 ai 18 euro l’uno (mediamente oltre 25X facciale)
  • i valori singoli del 2009 si posizionano dai 7 ai 10 euro l’uno (da 10X a 15x facciale)
  • i valori singoli del 2010 si posizionano dai 4 agli 8 euro l’uno (da 7X a 12x facciale)
  • i valori singoli del 2011 si posizionano dai 3 ai 5 euro l’uno (da 5x a 7X facciale)
  • i valori singoli del 2012 si posizionano dai 2 ai 5 euro l’uno (da 3x a 5x facciale)

Fanno eccezione i valori di alto facciale ed i foglietti/libretti che hanno al momento una loro quotazione. Certo privatamente spesso si accordano anche prezzi di vendita inferiori, ma commercianti che non fanno dei barre la loro attività principale registrano tranquillamente valori di vendita come indicato sopra. Questo non tanto per gridare ancora una volta al Business, ma semplicemente per rassicurare tutti coloro che hanno un minimo di scorte di non svendere o peggio regalare al facciale la propria mercanzia in quanto talvolta le apparenza possono ingannare!

Ho dato una veloce occhiata al programma filatelico 2013 e se devo essere sincero sono quasi tramortito. Ho pensato di installare un piccolo campo base nei pressi del Filatelico di Cremona Centro dato che, da planning, quest’anno avremo circa un’emissione ogni quindici minuti !!! Battute a parte, è un programma decisamente farcito che credo ci terrà parecchio impegnati tutto l’anno, a partire dal prossimo mese di febbraio!

Grazie Maestà

reginaBuon giorno, cari amici e lettori. Ancora una volta il Sig. Luciano Raimondi ha scelto di regalarci uno splendido articolo interamente dedicato ai reali d’Inghiletta e alla filatelia Inglese. Ho avuto il privilegio di ascoltarlo anticipatamente per telefono, letto dall’autore. Articolo splendido, la cui lettura è consigliata anche a chi di filatelia non si occupa. L’aspetto tecnico per scelta è messo da parte lasciando ampio spazio al sogno e all’emozione che anche una semplice serie di francobolli, o meglio l’esperienza filatelica di una vita, sono in grado di regalare.

L’articolo, su gentile concessione dell’autore, è liberamente scaricabile dal link qui sotto:

 

Grazie Maestà

 

di Luciano Raimondi

Nonostante all’inizio possa sembrare che l’argomentazione sia distante dal collezionismo dei francobolli con codice a barre, ci si rende presto conto che l’autore, grande appassionato e sostenitore di Barre fin dai primordi della nostra bella collezione, non si lascia mai sfuggire una sola opportunità per “chiudere il cerchio”. Buona lettura.

Bartali 2009 – uno strano meccanismo al seguito

Non è nuova in filatelia l’idea di accaparrarsi tutte le scorte di un dato francobollo allo scopo di farne poi lievitare il prezzo. Vi confesso che tanti anni fa, leggendo per la prima volta la vera storia del Gronchi Rosa, con tutti i suoi tramini al seguito, l’dea è balenata anche a me immediatamente. Poi, rendendomi conto che avrei dovuto affrontare investimenti milionari, portandomi a casa della gran carta e senza alcuna garanzia di successo, ho desistito dopo alcuni secondi 🙂

Pochi giorni fa si è creata una discussione un po’ più accesa del solito inerente alcune aste per così dire eccessive relative al francobollo con codice a barre “Bartali” del 2009. Francobollo sicuramente interessante, ma che a mio avviso dovrebbe oscillare (come è sempre stato) tra i 5 ed i nove euro di vendita, al pari degli altri valori da sessanta centesimi a bassa tiratura della medesiva annata. Eppure ecco che ad un certo momento in asta supera i 100 euro, poi una seconda asta supera i 40 euro. Mi sono preso qualche giorno per indagare a fondo nella faccenda, anche per il fatto che io stesso ho registrato alla volta del 20 ottobre una vendita in un sol colpo di 10 Bartali a 8 euro cadauno nel mio negozio eBay. Decisamente soddisfatto del realizzo, ma ignaro al momento di che cosa ci fosse sotto realmente.

Il fatto è questo: lo stesso utente che ha acquistato dal sottoscritto i 10 Barre di Bartali, ne ha poi acquistati molti altri sulla piattaforma eBay, ripulendo le inserzioni con modalita Compralo Subito dei principali venditori di Barre e partecipando serrato a tutte le aste in corso, aggiudicandosele anche a prezzi non indifferenti. Una premessa: non sto giudicando o puntando il dito contro nessuno, tanto è vero che tale mio cliente, scegliendo di acquistare da me, è stato gentilissimo, corretto ed ha pagato istantaneamente, rilasciando poi feedback positivo alla ricezione della merce. Inoltre premetto anche che chiunque è libero non solo di collezionare, ma anche di acquistare tutto ciò che gli aggrada e nelle quantità che preferisce, senza dover rendere conto a nessun altro. Mi sto limitando a descrivere i fatti in base a dati pubblici presi liberamente dalla piattaforma eBay. Tornando a noi, dopo alcuni giorni di acquisti serrati l’intera eBay è risultata completamente sprovvista di tale valore e, come le leggi del mercato insegnano, se la domanda è viva, ma tu detieni il monopolio assoluto sull’offerta, succede che tu sei nella condizione di dettare legge impostando il prezzo di vendita che vuoi, non temendo alcuna concorrenza. Anche Delcampe al momento risulta completamente sprovvisto di tale valore. Ecco pertanto sopraggiungere l’asta tanto discussa dell’amico Nacka168 che chiude a cifre decisamente alte, oltre i 100 euro. Peccato si trattasse di un’asta privata, non potendo così vedere, o meglio intuire, i partecipanti. Ma è possibile sempre intuire le transazioni avvenute attraverso la consultazione della sezione feedback, dove compare ancora una volta l’utente appassionato di Bartali. Una seconda asta si chiude ad oltre 40 euro. Nel frattempo qualche altro venditore che di scorte di Bartali ne ha ancora a iosa, indipendentemente dai forti acquisti verificatisi negli ultimi giorni su eBay e Delcampe, ripropone la rimanenza del medesimo oggetto sempre con modalità Compralo Subito, ma a prezzi decisamente rigonfiati, in linea con la chiusura delle due aste.

Scrivo queste cose assolutamente divertito ed intrigato, in quanto lo sto vivendo, nel mio piccolo, come un piccolo giallo sui Barre del 2009 😉 La falla del sistema a questo punto dove sta? Semplice: nel fatto che chi ha scelto di accaparrarsi tutti i Bartali presenti sulla piazza, ha semplicemente acquistato tutti gli oggetti in vendita sulla piattaforma, ma non si è neppure lontanamente accaparrato tutte le scorte effettive di Bartali! Tanto è vero che, per farvi un esempio, avendomi chiuso l’inserzione del negozio acquistando tutti i 10 Barre in vendita, non ha svuotato (ma neppure lontanamente) il mio classificatore. E vi dico soltanto che il sottoscritto non ne ha molti: ci sono altri venditori di mia conoscenza che possiedono oggi scorte di 2008, 2009 e 2010 (le annate chiave) che fanno paura! La situazione momentanea è questa: eBay è sprovvisto di Bartali e quei pochi che, per voglia o tempo, hanno deciso di rimetterlo in vendita, lo possono vendere oggi a prezzi decisamente rigonfiati. Se però, ad esempio, fra una settimana il sottoscritto, unitamente a tutti gli altri grossi venditori, decidesse di riproporlo a prezzo standard, nel giro di una sera eBay si ritroverebbe popolata di Bartali, senza alcuna difficoltà nel reperirlo e ai medesimi prezzi normali di un mese fa.

Per questo motivo, personalmente non correrei ad accaparrarmi questo francobollo ai prezzi attuali, ma aspetterei che la situazione si sgonfi, ritornando assolutamente normale, come i numeri dicono che è giusto che sia. Ci tenevo a scrivere questo articolo soprattutto con l’intento di evitare a pochi ignari e poco informati incauti acquisti. Sostengo sempre l’importanza delle prime tre annate chiave dei francobolli con codice a barre e credo fermamente in una loro forte rivalutazione futura, ma sicuramente non è questo né il caso, né tantomeno il momento.

Quanto scritto sopra è solamente frutto della mia fervida immaginazione, senza la benché minima intenzione di attaccare o accusare nessuno. Tanto è vero che l’intero teatrino da me costruito a scopo esclusivamente di gioco e divertimento potrebbe essere smontato in un secondo dall’ipotesi che l’acquirente necessitasse realmente di così tanti bartali del 2009 allo scopo di completare altrettante annate già in suo possesso. Per quanto riguarda i commenti al seguito, ricordo di essere sempre e comunque corretti, gentili e soprattutto rispettosi, evitando accuse dirette o peggio toni offensivi che verranno censurati immediatamente dal sotoscritto. Tutto questo è e deve rimanere un gioco, tanto più che, partendo proprio dallo spunto di questo articolo, se io stesso decidessi di acquistare tutti i francobolli Mille Miglia con codice a barre attualmente in commercio per essere poi l’unico a poterlo vendere su ebay e altrove, credo che l’operazione sarebbe assolutamente lecita: sicuramente dispendiosa, rischiosa e forse poco corretta nei confronti dei miei clienti, ma legalmente assolutamente lecita.

Di seguito i principali link alle aste e ai Compralo Subito trovati su eBay che hanno interessato questo fatto curioso:

COMPRALO SUBITO

http://www.ebay.it/itm/150922294334 – 20 ottobre – un pezzo venduto a 4,75

http://www.ebay.it/itm/310412600844 – 20 ottobre – 3 pezzi venduti a 7 euro

http://www.ebay.it/itm/400337580524 – 8 novembre – un pezzo venduto a euro 5.90

http://www.ebay.it/itm/150922294331 – 20 ottobre – un pezzo venduto a euro 5.75

http://www.ebay.it/itm/300553084985 – Chiusura Anticipata Inserzione – 3 pezzi

http://www.ebay.it/itm/110936814939 – 20 ottobre – 10 pezzi venduti a euro 7,99

http://www.ebay.it/itm/270835298240 – 20 ottobre – 1 sestina venduta a euro 15

ASTE

http://www.ebay.it/itm/271092051195 7 novembre chiusasi a 101 euro

http://www.ebay.it/itm/271099147229 17 novembre chiusasi a euro 40,50

Barre 2012 – un gioiello per il nostro album

Buona sera, cari amici collezionisti. Sono due o tre giorni che vivo sommerso da francobolli con codice a barre. Ero rimasto un po’ indietro con le ultime emissioni e Poste Italiane non ha assolutamente avuto pietà di me: penso che la prossima volta che andrò a fare rifornimento porterò una carriola! Però, adesso che sono tutti perfettamente ordinati all’interno dei classificatori devo ammettere che sono proprio bellini 🙂 Certo le vignette non fanno mai impazzire, eppure nell’insieme a me personalmente risultano assai gradevoli. Forse non tutti sanno che l’annata 2012, se pur relativamente semplice e lineare (anche se ben farcita di emissioni – e non sono ancora finite!) comprende due vere chicche che abbelliranno non poco i nostri album. Non parlo di investimenti, corse all’accaparramento o quant’altro. Semplicemente mi sto riferendo alle due emissioni “Giornata della Filatelia” e “Arte della Ceramica” rispettivamente del 12 e 14 ottobre 2012. La distribuzione di differenti francobolli e codici a barre sui rispettivi fogli fa sì che le appendici questa volta non siano semplicemente in corrispondenza di un francobollo o di una coppiola (vedi emissione “Corte dei Conti”) bensì di una intera striscia costituita da cinque differenti francobolli. Nel caso della prima emissione “Giornata della Filatelia” abbiamo due codici a barre al centro del lato sinistro  e destro del foglio e i cinque differenti francobolli distribuiti in sequenza cromatica da sinistra a destra, ripetendosi dal sesto (immagino che una scansione sarebbe stata più esplicativa ;-)) Pertanto, data la lunghezza non indifferente della striscia da 10 francobolli, difficilmente adattabile a qualunque album, ed anche per un certo gusto estetico, immagino che potremmo conservare le due distinte strisce da 5 esemplari rispettivamente con codice a barre a sinistra e codice a barre a destra, come da fotografie sottostanti.

La striscia misura circa 16,7 cm ed è facilmente inseribile nelle nuove pagine d’album 2012 dei francobolli con codice a barre (in uscita a breve). Ma la vera chicca, ossia il nuovo originalissimo tassello della nostra bella collezione, è rappresentato a mio avviso dalla striscia completa e finita ottenuta dal foglio “Arte della Ceramica”

Innanzitutto questo nuovissimo Barre è costituito da una striscia di cinque francobolli tutti differenti. Graficamente è ben realizzato e la distribuzione delle composizioni, se pur differenti fra loro, rendono bene il concetto di simmetria. Ma soprattutto, caso unico in cinque anni di collezionismo, comprende ben due appendici con codice a barre, posizionate rispettivamente a sinistra e a destra della stessa. Nonostante il periodo decisamente frenetico (entusiasmante … ma davvero intenso!) ho voluto pubblicare quanto prima questo articolo innanzitutto per mostrare anche a coloro che non sono aggiornati questi due nuovi oggetti decisamente curiosi, ma soprattutto per raccogliere quanti più suggerimenti possibili inerenti proprio la collocazione in album degli oggetti qui descritti. Il 2013 è oramai alle porte e di conseguenza anche i nuovi fogli d’album 2012 staranno per entrare in produzione (l’ultima emissione dovrebbe essere datata 7 dicembre 2012). Di conseguenza, dal momento che i produttori dovrebbero soprattutto rispecchiare i desideri e le scelte del collezionista, è importante prendere in esame questo aspetto per tempo, in modo che le varie aziende riescano a venire incontro il più possibile alle nostre esigenze.

Concludo ricordandovi che a breve pubblicherò l’aggiornamento del Database Barre che richiederà di sicuro un certo impegno, date le numerosissime emissioni degli ultimi mesi. M lo faccio davvero volentieri, anche perchè è un file semplice, ma davvero utile e soprattutto scaricatissimo fin dalle prime edizioni. E questo non può che farmi enormemente piacere. Buona discussione 🙂

I francobolli con codice a barre viaggiati su busta

Buona sera, cari amici collezionisti. Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un argomento a mio avviso estremamente interessante ed attuale; un argomento che potrebbe dare vita ad un nuovo fermento tanto entusiasmante quanto la ricerca dei primi Barre uno o due anni fa. Ho intenzione di approfondire l’argomento “Storia Postale” aggiungendo al suo vastissimo mondo un tassello tanto affascinante, quanto divertente e interessante: i francobolli con codice a barre viaggiati su Busta.

Di per sé l’argomento non è affatto nuovo. Infatti, se ricordate bene, già nel lontano 17 febbraio 2011 pubblicai un trafiletto con una bella foto di una busta affrancata con Barre ed annullo addirittura anticipato di 4 giorni. Fu poi la volta del 30 settembre 2011 in cui già iniziai ad affrontare l’argomento “Storia Postale con Barre” per arrivare poi alla pazzia pura del 17 novembre 2011 in cui, probabilmente sopraffatto dai fumi dell’alcool, decisi di spedirmi certe raccomandate in tariffa con buste affrancate con la bella serie Turistica e strane combinazioni di data – ora – TP-Label … DATA 11/11/11 ORA 11:11 TP-LABEL 11 cent. …

Tutto questo è stato ovviamente un gioco ed anche divertente e spassoso. Un gioco che ho deciso inspegabilmente di ripetere qualche giorno fa con certe Raccomandate affrancate sempre con Barre e – ovviamente – sempre una sorta di motivazione alle spalle.

Il 21 settembre 2009 fu emesso il bel francobollo monocromatico dedicato alla Biblioteca Pinacoteca Accademia Ambrosiana di Milano. Il giorno di spedizione di queste tre belle raccomandata era esattamente il terzo anniversario di tale data 🙂 Nulla di particolarmente rilevante, ma sicuramente un po’ originale, sempre se visto nel contesto del divertimento. Allo stesso modo ho intenzione di spedire qualche altra raccomandata in date scelte sempre con il medesimo criterio.

Veniamo ora a noi, invece, e alla Storia Postale con la “S” maiuscola. Qualche giorno fa e anche prima di iniziare la stesura di questo articolo, come spesso faccio, ho scandagliato il web (eBay, Delcampe, siti di annunci …) alla ricerca di buste viaggiate affrancate con francobolli con codice a barre. Inutile dire che la ricerca in questo caso regala sempre magri risultati. Fa eccezione qualche utente eBay tra i quali mi permetto di segnalare coce62, persona squisita e gentilissima la quale mi ha permesso di aggiudicarmi all’asta alcuni oggetti decisamente interessanti ed unici (qualcosa ho lasciato anche a voi :-)) e l’utente loscos64 con una Raccomandata causa di discussione nella sezione di Facebook per via di un dubbio sulla sua autenticità. Dubbio causato da malfunzionamenti dellla sezione Tracking di Poste Italiane e risoltosi poi a favore del venditore, che si ritrova fortunato possessore di una bella raccomandata regolarmente viaggiata. Dicevamo che la Storia Postale legata al collezionismo dei francobolli con codice a barre è e sarà sempre più oggetto di grande interesse da parte di molti, ma (c’è sempre un “ma”) purtroppo temo che sia un po’ tardi, dato che l’impresa che andremo tutti noi a compiere sarà alquanto ardua. Infatti, come già segnalato in precedenti articoli, tutti oggi possono spedirsi lettere prioritarie o raccomandate affrancate con Barre, ed anche con Barre appartenenti ad annate precedenti (vedi 2008, 2009 e 2010). Ma … oramai è tardi! Infatti a divenire di grande interesse (e probabilmente valore) saranno buste che rispetteranno tutte e tre le seguenti condizioni:

  1. La busta dovrà essere affrancata con francobolli con codice a barre appartenenti alle prime annate
  2. La busta dovrà riportare annulli autentici dello stesso anno di emissione dei francobolli
  3. La busta, prioritaria, raccomandata o assicurata (o pacco ordinario) dovrà essere regolarmente viaggiata

In pratica, una bella raccomandata regolarmente viaggiata nel 2012 ed affrancata con rari Barre del 2009 (vedi le mie tre) avrà sicuramente molta meno importanza di una semplice prioritaria affrancata proprio con il medesimo francobollo Pinacoteca Ambrosiana, ma viaggiata proprio nel 2009! Ancora più interessanti sarebbero state le mie tre raccomandate se viaggiate proprio il 21 settembre 2009, ossia il primo giorno di emissione del francobollo Pinacoteca Ambrosiana! Per non citare quelle con annullo anticipato! Ma ahimè temo che tali oggetti di storia postale saranno alquanto difficili da reperire. Pensate all’inizio della collezione, quando ancora il SOLO BARRE PER FOGLIO ci faceva tutti un po’ sognare … ricordate il valore delle prime tirature, addirittura più basse rispetto alla tiratura del Gronchi Rosa … diamo inoltre per scontato che molte appendici siano purtroppo state cestinate. Pertanto che ipotesi di diffusione potremmo fare di buste regolarmente viaggiate, ad esempio, nel 2008 o nel 2009, affrancate proprio con francobolli con codice a barre di quel periodo, quando allora di Barre quasi non si sentiva neppure parlare?

Concludo riportando in breve la discussione avvenuta tra ieri e oggi su Facebook relativamente alla raccomandata di Fabio. E’ sorta subito una questione davvero importante che va affrontata ed approfondita: in che modo poter verificare l’autenticità di una certa busta viaggiata? In che modo possiamo essere sicuri che una certa prioritaria o una raccomandata siano davvero viaggiate e non create ad-hoc come oggetto da mostrare o peggio da vendere spacciandolo come autentico? Oggi le prioritarie viaggiate (non so se per tutte è cosi e se vale anche per le cartoline) oltre all’annullo riportano delle righette verticali lungo tutto il bordo inferiore. Ma lo stesso non vale per le Raccomandate, che vengono solitamente timbrate all’atto dell’accettazione e così arrivano a destinazione. Per le Raccomandate è possibile utilizzare il servizio di Tracking online di Poste Italiane dove, inserendo codice e data di spedizione, possiamo verificare se tale busta ha davvero viaggiato. Ma pare che dopo un certo tempo tale verifica non sia più attuabile. Lascio questo punto aperto a dibattiti, discussioni, ma soprattutto contributi da parte di chi è più informato del sottoscritto. Una soluzione, nel caso di raccomandata autospedite, sarebbe conservare la ricevuta di spedizione. Ma qualora ci capitasse di trovare un oggetto un po’ datato, autentico e viaggiato, difficilmente avremo tale possibilità.

Non so voi, ma credo che questa ricerca potrebbe riservarci grandissime sorprese, oltre che soddisfazioni. D’altro canto il ritrovamento di un oggetto che rispecchi le tre sopra citate condizioni sarebbe oggetto di grandissimo interesse. Oserei dire che potrebbe quasi venire classificato come Raro. Vi aspetto numerosi nello spazio dedicato ai commenti a questo articolo: primo perchè l’argomento mi intriga davvero un sacco; secondo perchè sono proprio curioso di sapere che cosa pensate a riguardo. Non ho neppure il tempo di rileggere: vi lascio in balia di errorini vari di grammatica e di sintssi che correggerò domani con comodo … vado a cena! Buona lettura e buona discussione a tutti!

AGGIUNTA (28/09/2012 ore 19:00)

Ho riletto, correggendo errorini qua e la, come sono solito fare. Mi sono accorto di aver omesso una parte importante, ossia il ruolo della TP-Label! Parliamo di Raccomandate fatte da noi ed autospediteci. Possiamo sempre conservare le ricevute di spedizione come prova che la busta è stata regolarmente spedita. Ma possiamo anche semplicemente non completare la tariffa con i Barre o altri francobolli, lasciando anche un minimo margine alla TP-Label: così facendo, avremo comunque una Raccomandata in tariffa, ma soprattutto – direttamente appiccicata alla busta – la prova inconfutabile della sua autenticità. Mi domando solo se, a livello collezionistico, sia preferibile, ad esempio, un’affrancatura da euro 3,30 ottenuta con 3 Barre da € 0,60 + 2 Barre da € 0,75 oppure formata da 5 Barre da € 0,60 + TP-Label da € 0.30 … lascio ovviamente aperta la questione.

Tra Vino e Barbanera è una vera cuccagna!

Ecco che dopo alcune settimane di stasi la giostra delle nuove emissioni ha ripreso a girare. Infatti, dopo l’emissione del 4 gennaio 2012 dedicata a Giulio Onesti, abbiamo dovuto aspettare fino al 24 marzo, giorno ufficiale dell’emissione del bel foglietto dedicato al Vino DOCG che grande interesse sta suscitando tra i collezionisti sia di Barre, sia non. Poi il 31 marzo con Le Fracchie di cui al precedente articolo, il 6 aprile con una emissione dedicata a Giovanni Pascoli ed oggi 11 aprile  con ben due emissioni (entrambe autoadesive) dal titolo rispettivamente “Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio ACRI” (grafica orribile) e “Il Lunario Barbanera di Foligno” dalla vignetta divertente e a mio avviso apprezzabile. Proprio su quest’ultimo mi soffermerei, segnalando qualche difficoltà nello staccare il Barre dal resto del foglio, con la possibilità di piccoli danneggiamenti ai bordi, anche prestando attenzione, forse causato da una colla differente rispetto a quella impiegata in fogli di altre emissioni. Lo stesso difetto in effetti non l’ho notato nello stesso ACRI in uscita lo stesso giorno (oggi) del Lunario Barbanera.

Particolare interesse ed entusiasmo fra i collezionisti di Barre e non solo sta riscuotendo il foglietto dedicato al Vino DOCG. Presentato ufficialmente ed in esclusiva a MilanoFil, è poi andato in distribuzione nel resto d’Italia, ma con modalità tutt’altro che omogenee. In tutta la provincia di Cremona non è stato consegnato in nessun ufficio postale ad eccezione dello sportello filatelico di Cremona Centro. Forse lo stesso può dirsi anche di altre provincie: resto in curiosa attesa dei vostri commenti. A livello di vendite al momento si assesta attorno ai 15 euro, ma dato il costante volume di richieste sono possibili aumenti, anche per il fatto che, a completamento della nostra collezione, viene proposto non solamente il foglietto intero, ma anche il singolo presente in basso a sinistra del foglietto stesso, unico valore di riferimento con appendice. E questo fatto comporta una drastica riduzione della tiratura, nonostante sia di un milione di esemplari.

Vorrei concludere con una considerazione a proposito dei famigerati autoadesivi che, oramai, come del resto c’era da aspettarselo, la stanno facendo da padroni in tutte le emissioni (fa eccezione il francobollo Le Fracchie). Devo ammettere di essermi per così dire abituato a questa nuova tipologia di francobolli, staccandoli velocemente dal foglio, magari con l’ausilio di un paio di forbici. Con un buon classificatore, però, restano ordinatamente distribuiti all’interno delle pagine, senza collassare o crollare in basso e, forse aspetto positivo, si possono tranquillamente prendere in mano senza rischio di danneggiarne la gomma. Certo è che l’emissione delle Fracchie di pochi giorni fa, per il solo fatto di non essere autoadesiva, ha suscitato in me un po’ di nostalgia per la bella collezione di un tempo che, temo, non incontreremo più.