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Tutta la verità sulla tessera filatelica “Veronafil 2015”

Le tessere filateliche sono card rigide e plastificate contenenti un francobollo, distribuite da Poste Italiane per i collezionisti a partire dal 1998. Sia la grafica, sia il testo riportati sulla card stessa arricchiscono e completano l’emissione e rendono tale oggetto un interessante articolo da collezione. Inoltre permette ai filatelici di poter maneggiare con più facilità e sicurezza il francobollo stesso. Da più di 18 anni i collezionisti di tessere filateliche aggiornano e arricchiscono la propria raccolta e in questo lungo periodo non sono mancati certamente episodi interessanti e singolari (vedi tessera “Canonizzazione di Padre Pio”, coppia di tessere “Sidney 2000”, i Kit …). Nonostante tutto, la raccolta è sempre proceduta in modo lineare e pressoché tranquilla … fino ad ora!

Venerdì 27 novembre 2015, in occasione dell’apertura della 125ª Veronafil, alle ore 9 è stata presentata da Poste Italiane la tessera filatelica commemorativa della manifestazione. Con grande stupore e anche una punta di sconcerto, la tessera è stata prodotta in soli 500 esemplari numerati da 001/500 a 500/500. Mediamente ciascuna emissione è distribuita nella misura di 4000/5000 pezzi, mentre nel caso specifico di Veronafil la tiratura è stata addirittura di un decimo rispetto all’ordinario. Ma ciò che ha reso in poche ore questa tessera un oggetto di rara importanza sia economica, sia collezionstica è stata proprio la distribuzione insolita della stessa a causa probabilmente di una svista da parte di alcuni operatori di Poste Italiane

  • Le prime cinquanta tessere sono state “riservate” a Poste Italiane, non so se a dipendenti, persone di spicco o cosa.
  • Un centinaio di pezzi (dalla n°051 alla n°150) sono stati consegnati ai membri del circolo Scaligero, distribuite nella misura di una o due tessere a socio. Ne restano solamente trecentocinquanta.
  • Dalla n°151 alla n°200 sono state distribuite ed esaurite tutte nel giro di pochissimi minuti allo sportello filatelico presso Veronafil all’apertura. Ne restano solo trecento.
  • Dalla n°201 alla n°350 sono state ritirate in blocco da un privato (fonte certa). Ne restano solamente 150 esemplari.
  • Dalla n°351 alla n°500 sono state acquistate da un commerciante noto. Tutte le tessere filateliche “Veronafil 2015” sono ufficialmente esaurite.

Ultimo passaggio chiave di questo meccanismo: il privato collezionista che è riuscito ad acquistare allo sportello le 150 tessere, ha poi trattato privatamente la mattina stessa con il commerciante, riuscendo così ad impossessarsi, dopo soli 30 minuti, delle cento tessere con numerazione compresa tra n°401 e n°500. Con una simile mossa astuta e geniale, tale privato oggi è il fortunatissimo possessore di più di 250 tessere “Veronafil 2015” con numerazione in sequenza. Questo lotto rappresenta in assoluto l’unico stock disponibile ad oggi in tutta Italia. L’importanza di una simile manovra rende inoltre costui non solo il fortunato possessore di oltre 250 tessere “Veronafil 2015” incluse le numerazioni speciali (200, 222, 300, 333, 350, 444, 500), ma  fa sì che questa persona sia oggi l’unico detentore in Italia dell’esclusiva assoluta di vendita per questo oggetto filatelico. E, detto fra noi, in ambito commerciale e collezionistico questa componente non ha prezzo.

E’ scontato aggiungere che sul portale e-Filatelia di Poste Italiane la tessera filatelica “Veronafil 2015”, se pur presente in elenco, non sia mai stata resa disponibile per l’acquisto per evidenti motivi.

Veronafil_efilatelia

Dopo l’uscita del primo catalogo delle cartoline filateliche è in produzione il nuovossimo catalogo delle Tessere Filateliche italiane, corredato da didascalie curate, informazioni e prezzi di ciascuna emissione. Mediamente quotate dai 4 ai 7 euro l’una, già a gennaio 2016 si ipotizzava un buon 120 euro di listino per la tessera Veronafil 2015; prezzo già da qualche tempo oramai inadeguato e decisamente sotto stimato per un oggetto filatelico di una tale rarità, viste alcune prime vendite già chiuse tra i 100 e i 130 euro a tessera.

E’ un colpo grosso; un colpo da maestro che vede oggi per la prima volta in Italia un solo individuo privato (non commerciante) fortunato possessore di tale materiale. Come era prevedibile, alcuni commercianti si sono immediatamente fatti avanti nell’intento di accaparrarsi il prima possibile (e prima che i prezzi lievitassero) parte dello stock a prezzi importanti (ma non sufficienti).

Le possibilità che si prospettano sono due:

OPZIONE 1: cedere in blocco le oltre 250 tessere “Veronafil 2015” incluse le numerazioni speciali, unitamente all’esclusività della vendita, a grosso commerciante in grado di gestirne la vendita e la promozione nel migliore dei modi.

OPZIONE 2: vendere al dettaglio, o in piccoli lotti, attraverso canali sicuri e automatizzati, le tessere “Veronafil 2015” direttamente a ciascun privato collezionista che ne facesse richiesta, evitando ulteriori passaggi di mano e gestendo il prezzo in piena autonomia, in linea di giorno in giorno con la domanda.

Il caso è particolarmente caldo e vivo e allo stesso tempo l’interesse da parte sia di privati collezionisti, sia di commercianti filatelici è davvero altissimo. Tale stock ad oggi resta gelosamente custodito. Sono state prese in esame più opzioni, valutate diverse proposte e studiato in tutta calma un piano di vendita che possa garantire al fortunato possessore il massimo profitto e al contempo ai collezionisti la disponibilità di tessere “Veronafil 2015”.

Inutile nascondervi che ci sono ottimi presupposti perchè si prenda in esame l’opzione n°2. il sottoscritto in tutta questa operazione ricoprirà un ruolo fondamentale ed esclusivo, essendo ad oggi l’unico mandante in Italia per la vendita di questo stock di tessere filateliche “Veronafil 2015”. In questi giorni sto definendo assieme al proprietario gli ultimi accordi prima di iniziare ufficialmente la vendita sui principali canali in rete. Pertanto, come sempre, restate sintonizzati!

La tracciatura della posta1

Continua senza sosta l’avventura attorno al nuovissimo servizio di spedizione “posta1” al via il 1 ottobre 2015 e ad oggi, dopo 5 giorni, ancora con parecchi disservizi al seguito e non pochi aspetti da migliorare e ottimizzare. Primo fra questi il dotare tutti i portalettere del palmare che permetta loro di “sparare” l’apposita etichetta incollata dal mittente sulla busta, prima di imbucare quest’ultima nella cassetta delle lettere del destinatario. Così facendo, consultando il tracking online, si sarà informati sull’avvenuto recapito al civico. Nel precedente articolo ho sottolineato il fatto che l’utente finale non ha la possibilità di monitorare la tracciatura completa della busta spedita con servizio posta1, però – attenzione – la tracciatura completa (o quasi) esiste ed è verificabile dagli addetti di Poste Italiane. A proposito delle mie spedizioni del 1 ottobre fatte ad-hoc per inaugurare il nuovo servizio, qualunque addetto alle Poste, consultando il terminale, oggi può confermare l’accettazione presso l’ufficio postale di Gadesco P.D. (CR) avvenuta proprio il 1/10/2015 e anche la consegna delle stesse il 2/10/2015 da parte dell’ufficio postale di Vescovato al portalettere, pronte per essere recapitate lo stesso giorno al mio civico. Al momento manca, per l’appunto, quest’ultima fase dell’effettiva avvenuta consegna da parte del portalettere, ma pare che risolveranno nel giro di qualche giorno.

talloncino

Inoltre, fin da subito ci si è accorti di una “svista” a proposito delle etichette autoadesive che il cliente dovrebbe staccare ed apporre in piena autonomia sulla busta da spedire con servizio posta1. Pare una barzelletta, ma esattamente sotto la parte autoadesiva da staccare e incollare sulla busta troviamo la frase “non rimuovere l’etichetta” quasi fosse di pertinenza esclusiva dell’addetto postale. Ciò è assolutamente errato e fuorviante. Stiamo parlando di spedizione prioritaria. Ciò significa che il mittente, già provvisto a casa propria di francobolli ed etichette, può prepararsi in piena autonomia le proprie buste da spedire con posta1, quindi, senza neppure passare dall’ufficio postale e saltando la fila, imbucarle direttamente nella cassetta delle lettere. Terrà per sé come promemoria il talloncino privo di etichetta autoadesiva attraverso il quale poter leggere il codice e verificarlo eventualmente online. Tale talloncino NON è assolutamente una prova di avvenuta spedizione, ma solo ed esclusivamente un pezzetto di carta sul quale è riportato lo stesso codice che è stato posto sulla busta. Così come l’avvenuta consegna al civico NON è un’effettiva prova di avvenuta consegna, dal momento che il recapito della posta1 non prevede la consegna brevi mano, nè tantomeno la firma del destinatario.
Ecco, a proposito dell’effettiva avvenuta spedizione è importante che l’Ufficio Postale di partenza esegua l’accettazione a scanner di tutte le buste di tipo “posta1” sia che esse siano consegnate allo sportello dal mittente, sia che provengono dalla cassetta delle lettere. Così facendo esisterà una prova digitale di avvenuta spedizione, se pur accessibile esclusivamente dagli addetti postali, ma comunque sia fruibile in caso di necessità dal destinatario attraverso il servizio telefonico 803160, oppure direttamente a qualunque sportello postale.

Per concludere, le etichette e i talloncini per l’Italia (interno) e per l’Estero sono pressochè identici: forse Poste Italiane avrebbe potuto prevederli di colori differenti, così da poterli riconoscere e distinguere a colpo d’occhio 😉 C’è chi ventila già il ritiro di tutte le etichette e la sostituzione con una versione aggiornata. Diamo tempo al tempo e come sempre restiamo ad osservare!

Dove e come si timbra la posta1

Ancora sulla posta1, il nuovo servizio di Poste Italiane al via il 1 ottobre 2015 e che tanto sta facendo parlare di sé in questi giorni. Tra i molti dubbi, uno forse più pressante è quello che riguarda la timbratura delle buste spedite con servizio posta1 (italia e estero). Ricordiamo che questo nuovo servizio permette al mittente di essere informato sull’esito della consegna al civico della lettera, ovvero di quando il postino avrà letteralmente imbucato la busta nella cassetta delle lettere del destinatario, grazie all’apposizione sulla busta stessa di una apposita etichetta munita di codice a barre testuale e anche 2D (scansionabile). Precisiamo, per maggiore chiarezza, che la consegna NON prevede la firma del destinatario come per la raccomandata, bensì la semplice domiciliazione della busta. Questo perchè si tratta di una spedizione prioritaria e non raccomandata (né tantomeno assicurata). Il codice che andremo ad apporre sulla busta infatti non consente di monitorare il tracking del nostro plico tratta per tratta, bensì fornisce esclusivamente l’informazione di avvenuto recapito al civico (non alla persona), pertanto non si tratta di una prova oggettiva di avvenuta consegna (non è prevista alcuna firma).

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Ora, veniamo a noi e in particolare al problema della timbratura. Le buste spedite con servizio posta1, mi ripeto, NON sono raccomandate, bensì delle Prioritarie, tanto è vero che il mittente, disponendo già a casa sia delle etichette adesive, sia dei valori postali per l’affrancatura (serie Leonardesca, o qualsivoglia altro francobollo in euro o anche in lire), potrà preparare anticipatamente la spedizione ed imbucarla semplicemente in qualunque cassetta delle lettere, senza dover fare la fila in posta e senza doverla far registrare allo sportello spedizioni.

In quanto prioritaria, diversamente da quanto si legge sul sito del CIFO, l’ufficio postale accettante non è autorizzato alla timbratura, che sarà invece effettuata esclusivamente dal primo centro postale di smistamento (nel mio caso Milano Borromeo), esattamente come tutte le buste preccedentemente definite “prioritarie” e che oggi invece rientrano nel servizio denominato “posta4“. L’ufficio postale accettante oggi deve obliterare unicamente i francobolli in lire o in euro utilizzati dal mittente per il pagamento totale o parziale della tariffa di tutti quei servizi affrancabili che vanno obbligatoriamente accettati allo sportello, ovvero posta raccomandata, posta assicurata e pacco ordinario.

A dimostrazione di tutto questo alcuni esempi pratici:

  1. spediamo una busta semplice con servizio posta4 (la vecchia prioritaria – solo un po’ più lenta e un po’ più cara) e una busta con servizio posta1 entrambe regolarmente affrancate (€ 0,95 e € 2,80 – primo porto) evitando di farle timbrare dall’ufficio postale accettante (come è corretto che sia): quando la riceveremo, troveremo apposto su entrambe le buste il timbro del centro di smistamento accettante che si sarà occupato di annullare i valori postali dell’affrancatura. Si prevede già infatti presso i centri di smistamento che tali buste, spedite con tali servizi, debbano essere annullate (qualora siano affrancate) e infatti sono gestite nello stesso “canale”.
  2. spediamo una busta “posta4” e una busta “posta1” regolarmente affrancate e, a riprova, facciamole timbrare preventivamente dall’ufficio postale accettante: quando la riceveremo, troveremo apposto sulla busta anche il timbro del centro di smistamento che si andrà a sovrapporre al primo. Infatti il centro di smistamento, pur riconoscendo i francobolli, non si aspetta di trovare tali valori postali già obliterati e se ne occupa comunque, essendo un suo compito. Il tutto ovviamente avviene in modo completamente automatizzato, con timbri meccanici, lettori ottici e altri sistemi che ora tralascio.
  3. spediamo una raccomandata o un’assicurata in modo regolare: l’ufficio postale accettante andrà ad annullare con il proprio guller di zona tutti i valori postali impiegati per l’affrancatura ed inserirà le buste in apposite scatole per la spedizione massiva della posta al centro di smistamento; scatole ben distinte da quelle atte a contenere buste di tipo posta 1 e posta4 (queste ultime due assieme nel medesimo contenitore): riceveremo le nostre buste unicamente con annullo dell’ufficio del mittente, senza ulteriori timbri da parte dei centri di smistamento. Potremmo eventualmente trovare a tergo, ma anche a fronte, timbro guller dell’ufficio di destinazione (ma non sempre). Questo perchè i centri di smistamento NON si occupano di obliterare raccomandate, assicurate e pacchi ordinari, nè tantomeno sono attrezzati per farlo, nel “canale” che prevede la gestione di questi servizi.
  4. spediamo una raccomandata o un’assicurata evitando (per verifica del caso) che l’ufficio accettante non obliteri come dovrebbe i valori postali (ad esempio una dimenticanza): riceveremo la nostra busta non obliterata, a meno che l’ufficio di destinazione, accorgendosi della mancanza, si preoccupi di annullare i francobolli, supplendo alla mancanza dei colleghi (una svista più capitare). Per certo non troveremo mai i nostri francobolli annullati con timbro meccanico del centro di smistamento, per il motivo spiegato al punto III.

Quattro semplici esempi per chiarire un aspetto fondamentale della posta1: ossia che l’ufficio postale accettante non timbra i francobolli usati per l’affrancatura, ma gestisce la busta spedita con tale servizio al pari di una semplice lettera non raccomandata. L’ufficio accettante dovrà semplicemente inserire tutte le buste di tipo posta1 e posta4 nel medesimo contenitore e spedire al centro di smistamento, sia per l’obliterazione, sia per la conegna.

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Quindi, per concludere, le buste regolarmente viaggiate con servizio posta1 si riconoscono dall’annullo postale del centro di smistamento, solitamente meccanico e non fatto a mano con guller, oltre che dalla serie di barrette verticali generalmente presenti a fronte della busta in basso. Si potrebbero riconoscere anche verificando l’esito del recapito delle stesse al civico attraverso la verifica della consegna con il servizio di Tracking On Line di Poste Italiane: peccato che già dal giorno immediatamente successivo al lanco del nuovo servizio pare siano sorti grossi problemi e disservizi in tal senso: la maggior parte dei portalettere non è stata informata correttamente su come agire in tal senso e oggi quasi tutte le buste spedite il 1 ottobre con posta1 e puntualmente recapitate, non risultano ancora consegnate. Questo problema andrà risolto al più presto da parte delle Poste, sia per le nuove spedizioni, sia per quelle già avvenute, dato che il plusvalore pagato dai clienti proprio per poter usufruire di una tale verifica altrimenti sarebbe stato versato inutilmente. Ma noi siamo fiduciosi e attendiamo i primi giorni della prossima settimana e, come sempre, restiamo ad osservare 🙂

Tariffe vecchie e nuove e nuovi servizi postali

Eccoci di nuovo a un appuntamento imperdibile per chi, come il sottoscritto, si diletta a creare oggetti di storia postale moderna. Sarete certamente al corrente che ieri 1 ottobre è stata una giornata da non trascurare assolutamente. Proprio ieri la tariffa di primo porto della posta ordinaria (che prende il nome di servizio “posta4”) è passata da € 0,80 ad € 0,95 (secondo porto da € 2,1 a € 2,55 … ). Come lasciarsi sfuggire una simile opportunità di realizzare certe buste create ad-hoc per l’occasione? Colta la palla al balzo, ecco pronte alcune prioritarie con tanto di vignetta descrittiva sulla sinistra regolarmente affrancate con il nuovo valore della serie “Posta Italiana” da € 0,95 e viaggiate proprio il primo giorno d’uso della nuova tariffa. Non volendo trascurare neppure il secondo porto da € 2,55 abbiamo realizzato qualche busta affrancata per l’occasione con un valore da € 0,95 e due valori da € 0,80.

E nel mentre che stampavo le vignette per le buste destinate a viaggiare il primo di ottobre, mi sono detto: “non possiamo certamente trascurare neppure l’ultimo giorno d’uso della vecchia tariffa da € 0,80” Ed ecco preparate e regolarmente viaggiate il 30 settembre 2015 un certo numero di prioritarie con affrancatura di primo porto per l’Italia.

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Tutto molto divertente. Oggetti interessanti sia dal punto di vista collezionistico, sia a testimonianza di un evento strettamente legato alla Storia Postale del nostro Paese. E vi devo ancora raccontare la vera chicca del giorno!

Poste Italiane ieri 1 ottobre 2015 ha presentato ufficialmente il nuovo servizio di spedizione denominato “Posta1“. Si tratta di una vera e propria novità postale sotto più aspetti. Da ieri è infatti possibile spedire lettere e oggetti con posta prioritaria al costo di € 2,80 (fino a 100 grammi – primo porto). Tale sovrapprezzo si giustifica nella possibilità di applicare una speciale targhetta sulla busta riportante un codice che permetterà al mittente di essere informato sull’avvenuta consegna al numero civico da parte del postino. Da non confondersi con la normale Raccomandata o Raccomandata1. Infatti tale etichetta/codice non consente una vera e propria tracciatura del plico, bensì fornisce solamente l’informazione di avvenuto recapito. Ciò significa che il postino non deve trovare necessariamente il destinatario di persona affinchè firmi e ritiri la busta: sarà sufficiente per il postino lasciare la busta nella cassetta delle lettere del destinatario, registrando con l’apposito scanner l’avvenuto recapito. E’ un po’ una via di mezzo tra una semplice prioritaria e una raccomandata: qualche garanzia in più rispetto alla posta semplice; decisamente molte meno garanzie rispetto a una raccomandata (che prevede la firma del destinatario e va pertanto consegnata alla persona fisica).
Sempre ieri primo ottobre Poste Italiane ha emesso 4 valori postali appartenenti alla bella serie “Leonardesca“. Per la prima volta tali francobolli non riportano il valore in euro, bensì una sigla che, oltre a corrispondere ad uno specifico importo, ne suggerisce l’uso (bada bene: non vincolante) per determinati servizi. Ed ecco infatti comparire il primo valore con sigla “A” di € 2,80 e pertanto indicato per affrancare lettere e plichi spediti con “Posta1” di primo porto. Con grande entusiasmo e frenesia, lavorando sul filo dei minuti, siamo riusciti a realizzare per tempo alcune buste davvero speciali affrancate con la Leonardesca A, applicando su ciascuna busta la nuova etichetta “posta1”, con descrittivo a tema sulla sinistra e … regolarmente viaggiate proprio in data 1 ottobre 2015, ovvero primo giorno di validità del nuovo servizio postale e allo stesso tempo primo giorno d’uso del suddetto francobollo!

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E’ un gioco; è divertente; è altresì emozionante quando poi ci si vedono recapitare con puntualità tutte (o quasi) le buste. A mio parere, tutte queste buste sono fin da oggi 2 ottobre oggetti di una certa importanza storico-postale in quanto regolarmente viaggiate in tariffa in una data importante, con timbro autentico del centro di smistamento di Milano Borromeo. Fra qualche anno acquisiranno valore oppure non interesseranno più a nessuno? Diverranno pezzi da museo, oppure finiranno in qualche albumetto assieme ad altri oggetti comuni, ignorate dai più? Chi lo sa … chi può dirlo … Di sicuro ancora una volta mi sono divertito un sacco, anche se a discapito di coloro che da ieri si sono ritrovati per l’ennesima volta le tariffe postali lievitate e non di poco!

Bizzarra Storia Postale Moderna

Non ho mai nascosto la mia passione per la storia postale antica e in particolare relativamente ad oggetti inerenti l’Area Italiana: belle buste eleganti impreziosite da corollari di francobolli commemorativi possibilmente appartenenti alla medesima serie e annulli nitidi, autentici del periodo. Più e più volte ho scelto certe affrancature prettamente filateliche su buste viaggiate del Regno e della Prima Repubblica (fil. ruota alata) solo ed esclusivamente per la bellezza intrinseca dell’oggetto. Forse questo farà storcere un po’ il naso ai puritani … pazienza 🙂

Con l’avvento dei francobolli con codice a barre provvedetti subito a far viaggiare alcune buste affrancate proprio con questi valori postali assai interessanti e al tempo inusuali. Hobby poi trascurato per via del lavoro nello Store di eBay che di mese in mese (oramai siamo alla fine del terzo anno di attività!) non dà tregua (meglio così … s’intende).

Poi però ci sono occasioni ed episodi che non riesco proprio ad ignorare ed ecco che la vecchia passione ritorna in auge, galoppante più che mai e con nuove fantasie filateliche al seguito 🙂 E come sempre non posso fare a meno che condividere con voi … rendervi partecipi di questo gioco divertente e coinvolgervi nella giostra della Storia Postale Moderna.

Molti di voi sapranno che in data 1 dicembre 2014 Poste Italiane ha aumentato le tariffe di spedizione di Posta Raccomandata e Posta Prioritaria (Italiana ed Estera). Inoltre – fatto assai curioso e interessante (oltre che utile allo scopo) – a decorrere dal 26 novembre 2014 vengono stampate le TP-Label anche a valore zero, qualora, ad esempio, una Raccomandata sia affrancata con francobolli in tariffa filatelica completa. Innanzitutto abbiamo già evidenziato due date filateliche importanti:

  • lunedì 1 dicembre 2014 = primo giorno di validità della nuova tariffazione
  • sabato 29 novembre 2014 = ultimo giorno utile per poter usufruire delle vecchie tariffe postali

Inoltre, sempre il 1 dicembre sono stati emessi i due valori di posta ordinaria da 80 e 95 centesimi, autoadesivi. Pertanto il 1 dicembre risulta essere il primo giorno di emissione per questi due valori.

Quale migliore occasione se non il 29 novembre per spedirsi “qualche raccomandata” di primo porto (€ 3,60) decisamente speciale, rigorosamente in tariffa, regolarmente viaggiata, creata ad-hoc per l’occasione? E perchè non sfruttare anche la nuova opzione della TP-Label a valore zero a ulteriore garanzia di autenticità di questi oggetti? Ebbene, in un momento di massima ispirazione mistico-filatelica, ecco che cosa la mia mente ha saputo escogitare.

Per trovare l’ispirazione perfetta ho preso in esame questi elementi di base:

  1. siamo nel 2014, pertanto avrei dovuto impiegare valori appartenenti a quest’anno. Il francobollo dedicato alla Nutella è a mio avviso uno dei più simpatici e interessanti. Allo stesso modo la bella serie del Turismo la fa sempre da padrona. Inoltre – aspetto assolutamente da non trascurare – per le spedizioni del 1 dicembre mi sarebbero servite le nuovi emissioni da 80 e 95 cent. (quest’ultimo purtroppo è saltato).
  2. l’affrancatura avrebbe dovuto rispettare la tariffa piena (€ 0,80 per la prioritaria; € 3,6 e € 4,00 per la raccomandata; € 5,80 per l’assicurata).
  3. Il frontespizio di ciascuna busta avrebbe dovuto ospitare la nuova TP-Label a valore zero, a garanzia di autenticità dell’oggetto. In aggiunta, a riprova della regolarità di ciascuna busta, le ricevute di spedizione ed il tracking stesso verificabile online.
  4. La scelta delle numerazioni di ciascuna Raccomandata poteva anche essere casuale, ma perchè non scegliere numerazioni finali in sequenza? 🙂
  5. Inoltre, nel caso specifico del gruppo di dieci belle raccomandate spedite il 29 novembre 2014 con tariffazione a € 3,60 (primo porto) perchè non impreziosire ciascuna busta con un bel logo riproducente l’annullo originale dell’emissione “Nutella” e numerare le stesse buste da 1 a 10, quasi si trattasse di una “tiratura limitatissima”?

Mi rendo conto che probabilmente alcuni di voi staranno cercando di capire quali sostanze io abbia assunto in quei giorni … e come darvi torto del resto. Però (c’è sempre un “però”) ora che tutte le pecorelle (anche quelle smarrite) sono giunte a destinazione, francamente ammetto di provare una certa soddisfazione nell’ammirare ciascuna di queste buste. Altissimo valore di catalogo? Prezzo di mercato pari a zero? Poco importa, amici. Il divertimento nel realizzarle, la soddisfazione nel farle davvero viaggiare, la solita immancabile ansia da smarrimento (leggi “furto”) e la gioia nel vedere recapitati anche gli ultimi pezzi … francamente è impagabile.

All’inizio tra le varie cose ho scritto che mi avrebbe fatto piacere coinvolgervi in tutto questo. So che alcuni di voi già da tempo realizzano Raccomandate e Prioritarie filateliche, per così dire “da collezione”. Ebbene l’idea di dare vita ad una nicchia filatelica rappresentata da tutti coloro che realizzano buste davvero speciali e soprattutto originali, oltre che esteticamente gradevoli e appaganti mi intriga parecchio. Tenuto conto di alcuni elementi chiave, io credo che oggetti simili a quelli fatti da me viaggiare, possano solleticare la curiosità di più di un collezionista, soprattutto dopo che una simile busta, vuoi perchè la data è oramai sfumata, vuoi perchè tale tariffa ha oramai perso la sua validità, non sarà mai più replicabile. Da qui l’importanza di tutto ciò che ne attesti l’autenticità: ricevute di spedizione, tracking online, TP-Label, annulli …

Al momento preferisco concentrarmi su spedizioni di tipo Registered (Raccomandate, Assicurate), nonostante l’importo più significativo di ciascuna affrancatura. La prioritaria, per sua natura, non è provvista di alcuni elementi a mio parere significativi ed è facilmente falsificabile. Nonostante ce ne scappi qualcuna ogni tanto, diciamo che per il momento faccio in modo di concentrare le mie energie e la mia inventiva sulla Posta Tracciabile e facilmente verificabile.

Per aggiornamenti, contatti, proposte e quant’altro … mi trovate un po’ dappertutto … un po’ come il prezzemolo 😉

PS le foto si vedono meglio su Facebook 😉

Tracking online delle spedizioni: utilissimo Gadget per Desktop

Sono le sette di mattina e prima di andare al lavoro volevo regalarvi questo simpatico gadget per desktop compatibile sia con Windows Vista, sia con Windows 7 (32-bit e 64-bit). E’ davvero essenziale, ma strumento indispensabile per tenere traccia di tutte le spedizioni di Poste Italiane monitorabili su Internet, evitando ogni volta di accedere alla sua specifica sezione online “Dove Quando”. Lo potete scaricare semplicemente cliccando sull’immagine qui a sinistra. L’installazione è semplicissima: una volta salvato sul desktop del vostro PC, è sufficiente fare doppio click sul file DoveQuando.gadget ed automaticamente vi comparirà, per l’appunto, l’appricativo pronto per essere usato ogni volta che lo vorrete.

Potete scegliere vari metodi di spedizione, tra cui la Posta Raccomandata, l’Assicurata, il Pacco Celere … Una volta selezionato dal menù a tendina il metodo di spedizione ed inserito il codice per il tracking, è sufficiente premere il tasto “Cerca” e subito vi apparirà alla sinistra del gadget una seconda finestra con il dettaglio della spedizione. Un semplice suggerimento: normalmente io spedisco e ricevo tramite posta Raccomandata o Raccomandata 1. Ricordo che per il tracking di una Raccomandata non serve assolutamente indicare la data esatta di spedizione, ma semplicemente una data qualsiasi antecedente la spedizione. Questo è utile dal momento in cui dobbiamo tenere traccia di più racomandate contemporaneamente. Infatti sarà sufficiente indicare una data antecedente a tutte quante le Raccomandate spedite, quindi di volta in volta andare a modificare semplicemente il numero (o gli ultimi numeri finali) del codice per il tracking 😉 Inoltre (ultimissimo consiglio) l’opzione per il tracking della Raccomandata è valido anche per la Raccomandata 1 (non vale il contrario). Se spedite una Raccomandata 1 e la monitorate con la sua opzione specifica, vedrete nella finestrella del Tracking tutti gli step del percorso. Sceglendo invece l’opzione “Raccomandata” anziché “Raccomandata 1” visualizzerete solamente gli ultimi step della spedizione, che poi in fondo sono quelli che ci interessa davvero 🙂

Spero che questo simpatico omaggio, realizzato da un programmatore in gamba ancora da identificare, possa tornarvi davvero utile. Io lo uso spessissimo ed oramai è diventato per me strumento indispensabile per il monitoraggio delle spedizioni online!

Come acquistare fogli interi sul portale e-Filatelia di Poste Italiane

Acquistare fogli interi di francobolli sul portale e-Filatelia è molto semplice. Ipotizziamo di voler comprare 4 fogli del francobollo “Polizia Locale” emesso il 23 ottobre 2008.

Innanzitutto occorre essere registrati sul sito www.poste.it. La registrazione è semplice e veloce e da anche diritto ad una casella di posta elettronica certificata solitamente del tipo nome.cognome@poste.it

1) Digitiamo l’indirizzo http://e-filatelia.poste.it nel nostro browser web.

2) Clicchiamo in alto a sinistra sulla voce di menù “Francobolli” poi sulla voce “Francobolli 2008” nell’elenco che compare al centro della pagina. Ci appare l’elenco di tutte le emissioni del 2008 in ordine cronologico decrescente, dal più recente al meno recente.

3) Troviamo il francobollo del quale vogliamo acquistare uno o più fogli e clicchiamo sull’icona raffigurante il carrello della spesa alla sua destra.

4) Se non siamo ancora loggati, a questo punto il portale ci chiederà di inserire username e password. Una volta effettuato il login ci troveremo di fronte ad una finestra simile a questa:

5) Volendo acquistare 4 fogli interi, nella riga “Foglio” impostiamo “4” nella casella “Quantità” e premiamo sul tasto “Inserisci nel carrello”. Automaticamente il programma ci sposta direttamente all’interno del nostro carrello della spesa, dove possiamo vedere tutti gli articoli aggiunti e pronti per essere acquistati.

6) Per ciascun articolo il carrello mostra varie informazioni tra cui il costo unitario, il peso, il costo totale … possiamo in ogni momento modificarne la quantità cliccando sull’icona di modifica, oppure scegliere di rimuovere un certo prodotto dall’elenco perchè non abbiamo più intenzione di acquistarlo, cliccando sull’icona del cestino. Se vogliamo aggiungere altri fogli, ad esempio, di altri valori, allora premiamo il tasto “Indietro” in basso a destra e ricominciamo dal punto “3”. Diversamente, se abbiamo concluso lo shopping e vogliamo procedere all’invio dell’ordine, allora clicchiamo sul tasto “Procedi all’acquisto”.

7) Condizioni di vendita di Poste Italiane: non dobbiamo fare altro che mettere la spunta sull’opzione “Si” e premere ancora una volta il tasto “Procedi all’acquisto”.

8) Il programma ci cliede di inserire l’indirizzo dove recapitare la merce che stiamo per acquistare. Importante: il destinatario della consegna può essere diverso dai dati di chi sta effettuando il pagamento! Questo aspetto è importante, oltre che utile. Infatti bisogna ricordare che Poste Italiane permette a noi privati di acquistare al massimo e in assoluto (per sempre!) fino ad un massimo di 200 francobolli per tipo. Un foglio intero del francobollo “Polizia Locale” del 2008, ad esempio, è costituito da ben 50 francobolli. Pertanto saremo abilitati all’acquisto di un massimo di 4 fogli pro capite. Pensando per un attimo al francobollo autoadesivo dell’Unità d’Italia del 2011, i fogli sono da ben 70 esemplari ciascuno, quindi purtroppo saremo abilitati all’acquisto di soli 2 fogli!  Tornando a noi, inseriamo quindi il nostro indirizzo e scegliamo in che modo pagare la merce. Io consiglio vivamente il metodo tramite Carta Postepay oppure con Bancoposta online, se siete titolari come me di conto Bancoposta. Potete anche scegliere di pagare con Carta di Credto o in contrassegno alla ricezione della merce.

Come potete constatare voi stessi, si tratta di passaggi molto semplici e alla portata di tutti. Una volta confermato il pagamento riceverete tramite posta elettronica sia la fattura di acquisto (dopo alcuni giorni, una volta che l’ordine è stato confermato), sia il codice della Raccomandata per il tracking online della stessa. Le tempistiche non sono delle più veloci … mediamente aspettatevi di ricevere il plico dopo circa due settimane dall’avvenuto pagamento. Il confezionamento è però molto accurato ed anche quando si tratta di fogli interi e pertanto facilmente danneggiabili, la merce arriva sana e salva a destinazione.

Se decidete di acquistare una decina di fogli dello stesso francobollo “Polizia Locale”, ad esempio, il trucco è semplicemente eseguire tutta la procedura di cui sopra ed il pagamento a nome di un’altra persona, scegliendo semplicemente come “destinatario” il nostro indirizzo fisico 😉

Vi ricordo che per ordini superiori ai 150 euro la spedizione Raccomandata è completamente gratis!

Spero che questi passaggi possano essere utili a coloro che, alle prime armi, si trovano spiazzati di fronte ad un sito di e-Commerce quale e-Filatelia. In verità scoprirete voi stessi che la consultazione e l’acquisto tramite questo negozio online sono operazione davvero semplicissime.

Nuova mossa da parte di Poste Italiane

Le Filiali di Poste Italiane mandano comunicazione a tutti gli uffici locali di non richiedere più fogli interi dei valori del 2008 emessi dal 10 ottobre al 31 dicembre (quelli con codice a barre, per intenderci). Moltissime sono le persone che fanno incetta di questi valori con appendice in tutti gli uffici di zona … fanno chilometri ogni giorno con la propria vettura e svuotano letteralmente ogni ufficio postale di qualsivoglia barre possa esistere all’interno delle sue mura.