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Bizzarra Storia Postale Moderna

Non ho mai nascosto la mia passione per la storia postale antica e in particolare relativamente ad oggetti inerenti l’Area Italiana: belle buste eleganti impreziosite da corollari di francobolli commemorativi possibilmente appartenenti alla medesima serie e annulli nitidi, autentici del periodo. Più e più volte ho scelto certe affrancature prettamente filateliche su buste viaggiate del Regno e della Prima Repubblica (fil. ruota alata) solo ed esclusivamente per la bellezza intrinseca dell’oggetto. Forse questo farà storcere un po’ il naso ai puritani … pazienza 🙂

Con l’avvento dei francobolli con codice a barre provvedetti subito a far viaggiare alcune buste affrancate proprio con questi valori postali assai interessanti e al tempo inusuali. Hobby poi trascurato per via del lavoro nello Store di eBay che di mese in mese (oramai siamo alla fine del terzo anno di attività!) non dà tregua (meglio così … s’intende).

Poi però ci sono occasioni ed episodi che non riesco proprio ad ignorare ed ecco che la vecchia passione ritorna in auge, galoppante più che mai e con nuove fantasie filateliche al seguito 🙂 E come sempre non posso fare a meno che condividere con voi … rendervi partecipi di questo gioco divertente e coinvolgervi nella giostra della Storia Postale Moderna.

Molti di voi sapranno che in data 1 dicembre 2014 Poste Italiane ha aumentato le tariffe di spedizione di Posta Raccomandata e Posta Prioritaria (Italiana ed Estera). Inoltre – fatto assai curioso e interessante (oltre che utile allo scopo) – a decorrere dal 26 novembre 2014 vengono stampate le TP-Label anche a valore zero, qualora, ad esempio, una Raccomandata sia affrancata con francobolli in tariffa filatelica completa. Innanzitutto abbiamo già evidenziato due date filateliche importanti:

  • lunedì 1 dicembre 2014 = primo giorno di validità della nuova tariffazione
  • sabato 29 novembre 2014 = ultimo giorno utile per poter usufruire delle vecchie tariffe postali

Inoltre, sempre il 1 dicembre sono stati emessi i due valori di posta ordinaria da 80 e 95 centesimi, autoadesivi. Pertanto il 1 dicembre risulta essere il primo giorno di emissione per questi due valori.

Quale migliore occasione se non il 29 novembre per spedirsi “qualche raccomandata” di primo porto (€ 3,60) decisamente speciale, rigorosamente in tariffa, regolarmente viaggiata, creata ad-hoc per l’occasione? E perchè non sfruttare anche la nuova opzione della TP-Label a valore zero a ulteriore garanzia di autenticità di questi oggetti? Ebbene, in un momento di massima ispirazione mistico-filatelica, ecco che cosa la mia mente ha saputo escogitare.

Per trovare l’ispirazione perfetta ho preso in esame questi elementi di base:

  1. siamo nel 2014, pertanto avrei dovuto impiegare valori appartenenti a quest’anno. Il francobollo dedicato alla Nutella è a mio avviso uno dei più simpatici e interessanti. Allo stesso modo la bella serie del Turismo la fa sempre da padrona. Inoltre – aspetto assolutamente da non trascurare – per le spedizioni del 1 dicembre mi sarebbero servite le nuovi emissioni da 80 e 95 cent. (quest’ultimo purtroppo è saltato).
  2. l’affrancatura avrebbe dovuto rispettare la tariffa piena (€ 0,80 per la prioritaria; € 3,6 e € 4,00 per la raccomandata; € 5,80 per l’assicurata).
  3. Il frontespizio di ciascuna busta avrebbe dovuto ospitare la nuova TP-Label a valore zero, a garanzia di autenticità dell’oggetto. In aggiunta, a riprova della regolarità di ciascuna busta, le ricevute di spedizione ed il tracking stesso verificabile online.
  4. La scelta delle numerazioni di ciascuna Raccomandata poteva anche essere casuale, ma perchè non scegliere numerazioni finali in sequenza? 🙂
  5. Inoltre, nel caso specifico del gruppo di dieci belle raccomandate spedite il 29 novembre 2014 con tariffazione a € 3,60 (primo porto) perchè non impreziosire ciascuna busta con un bel logo riproducente l’annullo originale dell’emissione “Nutella” e numerare le stesse buste da 1 a 10, quasi si trattasse di una “tiratura limitatissima”?

Mi rendo conto che probabilmente alcuni di voi staranno cercando di capire quali sostanze io abbia assunto in quei giorni … e come darvi torto del resto. Però (c’è sempre un “però”) ora che tutte le pecorelle (anche quelle smarrite) sono giunte a destinazione, francamente ammetto di provare una certa soddisfazione nell’ammirare ciascuna di queste buste. Altissimo valore di catalogo? Prezzo di mercato pari a zero? Poco importa, amici. Il divertimento nel realizzarle, la soddisfazione nel farle davvero viaggiare, la solita immancabile ansia da smarrimento (leggi “furto”) e la gioia nel vedere recapitati anche gli ultimi pezzi … francamente è impagabile.

All’inizio tra le varie cose ho scritto che mi avrebbe fatto piacere coinvolgervi in tutto questo. So che alcuni di voi già da tempo realizzano Raccomandate e Prioritarie filateliche, per così dire “da collezione”. Ebbene l’idea di dare vita ad una nicchia filatelica rappresentata da tutti coloro che realizzano buste davvero speciali e soprattutto originali, oltre che esteticamente gradevoli e appaganti mi intriga parecchio. Tenuto conto di alcuni elementi chiave, io credo che oggetti simili a quelli fatti da me viaggiare, possano solleticare la curiosità di più di un collezionista, soprattutto dopo che una simile busta, vuoi perchè la data è oramai sfumata, vuoi perchè tale tariffa ha oramai perso la sua validità, non sarà mai più replicabile. Da qui l’importanza di tutto ciò che ne attesti l’autenticità: ricevute di spedizione, tracking online, TP-Label, annulli …

Al momento preferisco concentrarmi su spedizioni di tipo Registered (Raccomandate, Assicurate), nonostante l’importo più significativo di ciascuna affrancatura. La prioritaria, per sua natura, non è provvista di alcuni elementi a mio parere significativi ed è facilmente falsificabile. Nonostante ce ne scappi qualcuna ogni tanto, diciamo che per il momento faccio in modo di concentrare le mie energie e la mia inventiva sulla Posta Tracciabile e facilmente verificabile.

Per aggiornamenti, contatti, proposte e quant’altro … mi trovate un po’ dappertutto … un po’ come il prezzemolo 😉

PS le foto si vedono meglio su Facebook 😉

Ballonpost è divertente … registered è meglio

Buon giorno amici collezionisti. Continua imperterrita la mia mania ed ossessione verso i Ballonpost. Per chi ancora non lo sapesse, si tratta di storia postale viaggiata su mongolfiera o pallone sonda. Quasi due mesi fa ebbi la fortuna di ritirare quasi per caso un’importante raccolta di Ballonpost Austriaci Pro Juventute. Il primo impatto è stato più che positivo: il bordo colorato a segmenti tipico della posta aerea, gli annulli riportanti il nome dell’aerostato impiegato per il trasporto, la bella affrancatura a tema, altri annulli paralleli come ONU, FAO hanno fatto scoccare la scintilla ed è stato amore a prima vista. In tre settimane di lavoro sono stati tutti scansionati a dovere ed inseriti in negozio ovviamente a scopo di rivendita, con lo sforzo di riuscire ad indicare nel titolo dell’inserzione quanti più dati possibili possano interessare i collezionisti, nonostante le mie scarse competenze. Mi sono reso conto che su eBay, su scala Internazionale, le buste e le cartoline Ballonpost sono circa 2000 e di queste quasi mille oggi appartengono al sottoscritto 🙂 Nulla di gran valore, ma una piccola soddisfazione personale. Mai contento ed incapace di dire “basta”, volevo ancora di più. Ed ecco, questa volta cercato appositamente, un secondo lotto di Ballonpost e Luftschiff Post (dirigibile) appena entrato in magazzino. Si contano oltre 1600 tra buste e cartoline a tema. Collezione simile alla precedente, ma questa volta impreziosita da qualche centinaio di pezzi viaggiati a mezzo Raccomandata (Registered Ballonpost) e pertanto più rari e difficili da reperire sul mercato. Nel mentre che tento di combattere con tosse e raffreddore (pare che abbiano la meglio loro per adesso) ho dedicato la giornata di ieri a riordinare in modo sistematico (per data, quindi per tipologia) la montagna di buste e card che mi sono trovato a dover gestire. Lo confesso: dopo nove ore non ero più tanto lucido e la stanchezza, oltre che lo stress da riordino, mi ha portato cattivi pensieri al riguardo. Ma, battute a parte, a lavoro ultimato, ecco finalmente pronto il mega lotto. Ora sarà “sufficiente” scannerizzare ciascuna busta e cartolina, quindi preparare 1600 inserzioni ed infine caricarle in negozio.

Ma veniamo a noi e cerchiamo con questo articolo di analizzare a fondo una busta-tipo Ballonpost, in modo da imparare a identificarne a colpo d’occhio gli elementi chiave.

Ballonpost_schema

Ad oggi, dopo aver fatto passare quasi tremila buste, diciamo che il materiale in mio possesso si può raggruppare in tre categorie, ed esattamente:

  1. Ballonpost Brief + Karte (buste + cartoline)
  2. Sonder Ballonpost Brief + Karte (buste + cartoline)
  3. Luftschiffpost (Posta Dirigibile)

Come già detto in precedenza, il termine Ballonpost indica la Mongolfiera come mezzo di trasporto, il termine Sonder Ballonpost il pallone sonda, mentre il termine Luftschiff Post il dirigibile.

Ad eccezione delle prime emissioni risalenti alla fine degli anni ’40, fino al 1959 circa, diciamo che dal 1960 in avanti prendendo in mano una qualunque busta Ballonpost sarà per noi facile riconoscerne lo schema tipo, come da immagine sopra riportata. Su quasi tutte le buste/cartoline infatti, oltre alla numerazione propria di questa collezione, si riconoscono il nome dell’aerostato impiegato per il trasporto della corrispondenza, la data di emissione (non sempre coindidente con la data effettiva del volo), i luoghi interessati, il fatto che si tratti di Busta (brief) o cartolina (Karte … double-karte) e possibili annulli commemorativi aggiuntivi (ONU, FAO …). E’ importante prestare attenzione al nome dell’aerostato, in quanto può capitare che due Ballonpost in apparenza uguali, riportino in verità nomi di differenti aerostati. Inoltre ho notato che medesimi Ballonpost sono ripetutamente affrancati con valori postali differenti, ma non scelti a caso. Aspetto interessante, ma ancora da approfondire. Infine, di notevole importanza i Ballonpost viaggiati Raccomandati (Registered), con conseguente incremento di tariffa postale (e francobolli), come mostrano i due esempi sottostanti.

E la frase “Pro Juventute” cosa centra in tutto questo? Semplice: la distribuzione e la vendita a scopo collezionistico dei Ballonpost era strettamente correlata all’Associazione Austriaca “Pro Juventute”, a tutt’oggi attiva sul territorio, allo scopo di ottenere proventi finalizzati a mantenere istituti di accoglienza ber bambini e ragazzi di età compresa fra i 3 e i 18 anni, orfani o con gravi problemi familiari. Famosi sono l’istituto Pro Juventute con sede a Salisburgo, ma non di meno l’istituto Pestalozzi di Rottenmann, già identificabile in alcune buste del lontano 1957.

CURIOSITA

  • La prima busta Ballonpost Pro Juventute risale all’11 novembre del 1948
  • La cartolina Ballonpost n°100 ha la sagoma di una mongolfiera
  • Alcune buste fanno sì che la collezione interessi anche il nostro Bel Paese (scopritele voi!)

PREZZI

Nonostante a mio avviso siano oggetti decisamente interessanti dal punto di vista storico postale, completi ed anche (perchè no) gradevoli alla vista, ad oggi, vuoi per la crisi, vuoi perchè ancora poco noti, i prezzi per un Ballonpost oscillano dai 3 ai 10 euro circa. Tre/quattro euro per buste e cartoline comuni appartenenti agli anni 80/90, qualche euro in più per periodi antecedenti e successivi. Si vendono ad un prezzo leggermente superiore i Ballonpost riportanti anche annulli aggiuntivi ONU. Ecominicamente meno abbordabili restano sicuramente i Registered Ballonpost (per Posta Raccomandata) ed alcune rare buste del primo periodo, alcune di esse con tiratura limitata e altre di grande formato.

In conclusione, non credo che possedendo tutta questa montagna di storia postale diventerò un uomo ricco, ma di sicuro la soddisfazione ottenuta dall’imparare e dallo scoprire cose nuove a riguardo è impagabile. Ricordo che, soprattutto all’inizio, ottenere informazioni più specifiche sui Ballonpost è stata impresa assai ardua. Ma io sono un martello e quando mi impunto solitamente ottengo. Oggi, grazie alla collaborazione di un collezionista Austriaco e di una commerciante tedesca finalmente ho le idee decisamente più chiare ed anche una discreta padronanza sulla materia. Certo, di cose da apprendere ce ne sono ancora un sacco ed ho ancora dubbi che mi assillano. Ma in fondo anche questo aspetto è positivo e mi stimola a continuare la ricerca. E poi c’è il negozio che, personalmente, non vedo tanto come fonte di arricchimento personale (pur essendo un’attività in piena regola), bensì come una vetrina tutta mia attraverso la quale poter proporre ad altri ciò che in primis ha e sta entusiasmando il sottoscritto.

A breve pubblicherò tutte le scansioni delle nuove buste e cartoline Ballonpost: spero che apprezzerete. Se qualcuno avesse informazioni preziose sui Ballonpost, sarei felice di riceverle e scambiare opinioni sull’argomento. E nel frattempo spero vogliate concedermi il link alla sezione del mio negozio dedicata proprio ai Ballonpost! Guardare è gratis 🙂

Visita il mio negozio

Fatele girare … le buste!

Buon giorno amici collezionisti di Barre, figurine e non solo! Spero abbiate trascorso una buona settimana. Vorrei sfruttare questo articolo un po’ per farmi pubblicità da solo (ho chiesto al proprietario del sito ed ha acconsentito!) e un po’ per … “far girare l’economia”. Ieri mattina presso lo sportello filatelico di Cremona Centro, oltre ai soliti chili di Barre (ormai mi servono con la bilancia, senza badare al facciale) ho fatto un grandissimo investimento tutto filatelico. Sto parlando di tre interi postali con codice a barre ed esattamente:

  • Posta Italiana – busta postale ordinaria del 1/9/2010
  • Anno Giubilare Somasco – busta postale del4/5/2012
  • Ferrovia Elettrica Rimini – San Marino – busta postale del 26/5/2012

Ho scelto di investire quasi duecento euro, portandomi a casa trecento interi postali con codice a barre. Come minimo qualcuno ha già messo in stand-by la lettura del presente articolo, correndo subito a controllare le vendite su eBay e Delcampe. Si tratta di un’assoluta rarita? Prezzi della singola busta che superano i trecento euro? Oppure è il caso di un celato errore di stampa sfuggito ai più che segnerà vertiginose impennate di prezzo nei prossimi giorni? Oppure no? Chi può dirlo … In verità, l’investimento è di tutt’altra natura e deriva da un semplice ragionamento. Una delle buste sopra menzionate, in quanto intero postale, integra prestampato un valore facciale di sessanta centesimi e la busta costa esattamente sessanta centesimi: in pratica la busta in sè e per sè è gratis! E’ vero che le buste bianche semplici che normalmente uso per le spedizioni costano poco, ma è altresì vero che, a fronte di un piccolo investimento iniziale, queste sono a costo zero. Ma quel che più conta è il messaggio seguente:

Fino ad esaurimento scorte, qualunque acquisto di francobolli con codice a barre o figurine (massimo 4 serie) verrà spedito al destinatario utilizzando proprio uno dei tre interi postali sopra descritti. La spedizione avviene sempre a mezzo Posta Raccomandata Tracciabile, pertanto verranno impiegati altri francobolli a completamento della tariffa. In questo modo, indipendentemente dall’importo acquistato, il cliente riceverà a casa non solo la merce richiesta, ma anche un bell’esemplare di busta viaggiata decisamente originale ed esteticamente interessante; un bell’oggetto di storia postale regolarmente viaggiato. Questo è quanto 🙂

Veniamo ora a noi e alle novità dell’ultima ora. Nei commenti relativi al precedente articolo si è discusso a proposito del francobollo con codice a barre Bartali del 2009. Sicuramente un oggetto interessante in quanto Barre appartenente alle prime tre annate chiave, ma ne più, ne meno che un “SMS Venice” o un “Mille Miglia” … ossia i famosi valori da € 0,60 di cui già a suo tempo vi parlai. Poi invece, volendo affrontare assieme il discorso “Aste eBay” e senza voler menzionare venditori onesti e meno onesti, vi posso semplicemente dire che io, di base, scelgo di NON partecipare a tutte quelle aste in cui l’ID dell’offerente è nascosto. E non mi riferisco al fatto che da mesi ciascun ID è “camuffato” da eBay allo scopo di impedire a terzi di contattarli indirettamente e magari proporre vendite al di fuori dell’asta in corso o al di fuori della piattaforma. Mi riferisco alla scelta che un venditore può adottare di rendere un’asta PRIVATA, ossia di oscurare completamente agli offerenti qualunque informazione relativa agli altri concorrenti. A mio avviso è solo sinonimo di mala-fede, dato dal fatto che almeno nel primo caso, sebbene non sia possibile vedere per intero il nome degli altri offerenti, è sempre lecito cliccare sul nome di ciascun partecipante e verificare, cronologicamente, se questi magari nell’ultimo periodo ha fatto offerte solamente su aste del medesimo venditore 😉 Chi ha orecchie per intendere, intenda. Inoltre, detto fra noi, purtroppo le aste, anche quelle oneste e trasparenti, non sono più divertenti come un tempo. Tutti aspettano l’ultimo secondo per fare la propria puntata, così che un’asta di 7 giorni resti a valori bassissimi fino all’ultimo per poi schizzare in alto (se va bene) all’ultimo. Questo cosa comporta semplicemente il fatto che molti venditori scelgono di chiudere anticipatamente l’inserzione in quanto intimoriti dal prezzo eccessivamente basso raggiunto. Una soluzione che caldeggio fortemente sarebbe, ad esempio, prolungare di ulteriori 30 o 60 secondi l’asta in corso, qualora eBay registrasse anche solo una puntata negli ultimi 10 secondi dalla fine! Credo che questa opzione sia già possibile su Delcampe: se eBay decidesse di adottarla sono certo che segnerebbe il ritorno in auge delle aste online. Fino ad allora io preferisco lavorare in tranquillità con il mio bel negozio eBay che fin dall’inizio mi sta regalando davvero grandissime soddisfazioni. Scelgo di adottare il formato Asta OnLine solamente per tipologie di merce che non tratto di solito, oppure per grossi lotti di materiale filatelico, come il seguente: http://www.ebay.it/itm/400338375299 🙂

Coppiola “Corte dei Conti” con codice a barre

In moltissimi ne parlano e la tiratura effettivamente è bassa. Qualcuno la vuole vedere come un secondo “Natale Laico”. Forse quest’ultima è un po’ una forzatura, anche se la bassissima tiratura, la mala-distribuzione sul territorio ed il solito intervento dei tabaccai fa riflettere. Potrebbe trattarsi di un valore interessante, come d’altro canto lo sono, a mio avviso, il Mastrogiurato di Lanciano e l’Abbazia di Cava dei Tirreni del 2011. Preferisco non pronunciarmi ed osservare distaccato gli eventi. Magari nei prossimi giorni metterò una coppiola all’asta per vedere cosa succede e vi prometto che l’asta non sarà nascosta ed eviterò di farne arrivare il valore “artificialmente” a cinquecento euro 🙂 Sto scherzando, ovviamente … Buon week-end a tutti. Vi aspetto numerosi a popolare la sezione “commenti” di questo articolo: direi che da discutere ce n’è 😉

I francobolli con codice a barre viaggiati su busta

Buona sera, cari amici collezionisti. Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un argomento a mio avviso estremamente interessante ed attuale; un argomento che potrebbe dare vita ad un nuovo fermento tanto entusiasmante quanto la ricerca dei primi Barre uno o due anni fa. Ho intenzione di approfondire l’argomento “Storia Postale” aggiungendo al suo vastissimo mondo un tassello tanto affascinante, quanto divertente e interessante: i francobolli con codice a barre viaggiati su Busta.

Di per sé l’argomento non è affatto nuovo. Infatti, se ricordate bene, già nel lontano 17 febbraio 2011 pubblicai un trafiletto con una bella foto di una busta affrancata con Barre ed annullo addirittura anticipato di 4 giorni. Fu poi la volta del 30 settembre 2011 in cui già iniziai ad affrontare l’argomento “Storia Postale con Barre” per arrivare poi alla pazzia pura del 17 novembre 2011 in cui, probabilmente sopraffatto dai fumi dell’alcool, decisi di spedirmi certe raccomandate in tariffa con buste affrancate con la bella serie Turistica e strane combinazioni di data – ora – TP-Label … DATA 11/11/11 ORA 11:11 TP-LABEL 11 cent. …

Tutto questo è stato ovviamente un gioco ed anche divertente e spassoso. Un gioco che ho deciso inspegabilmente di ripetere qualche giorno fa con certe Raccomandate affrancate sempre con Barre e – ovviamente – sempre una sorta di motivazione alle spalle.

Il 21 settembre 2009 fu emesso il bel francobollo monocromatico dedicato alla Biblioteca Pinacoteca Accademia Ambrosiana di Milano. Il giorno di spedizione di queste tre belle raccomandata era esattamente il terzo anniversario di tale data 🙂 Nulla di particolarmente rilevante, ma sicuramente un po’ originale, sempre se visto nel contesto del divertimento. Allo stesso modo ho intenzione di spedire qualche altra raccomandata in date scelte sempre con il medesimo criterio.

Veniamo ora a noi, invece, e alla Storia Postale con la “S” maiuscola. Qualche giorno fa e anche prima di iniziare la stesura di questo articolo, come spesso faccio, ho scandagliato il web (eBay, Delcampe, siti di annunci …) alla ricerca di buste viaggiate affrancate con francobolli con codice a barre. Inutile dire che la ricerca in questo caso regala sempre magri risultati. Fa eccezione qualche utente eBay tra i quali mi permetto di segnalare coce62, persona squisita e gentilissima la quale mi ha permesso di aggiudicarmi all’asta alcuni oggetti decisamente interessanti ed unici (qualcosa ho lasciato anche a voi :-)) e l’utente loscos64 con una Raccomandata causa di discussione nella sezione di Facebook per via di un dubbio sulla sua autenticità. Dubbio causato da malfunzionamenti dellla sezione Tracking di Poste Italiane e risoltosi poi a favore del venditore, che si ritrova fortunato possessore di una bella raccomandata regolarmente viaggiata. Dicevamo che la Storia Postale legata al collezionismo dei francobolli con codice a barre è e sarà sempre più oggetto di grande interesse da parte di molti, ma (c’è sempre un “ma”) purtroppo temo che sia un po’ tardi, dato che l’impresa che andremo tutti noi a compiere sarà alquanto ardua. Infatti, come già segnalato in precedenti articoli, tutti oggi possono spedirsi lettere prioritarie o raccomandate affrancate con Barre, ed anche con Barre appartenenti ad annate precedenti (vedi 2008, 2009 e 2010). Ma … oramai è tardi! Infatti a divenire di grande interesse (e probabilmente valore) saranno buste che rispetteranno tutte e tre le seguenti condizioni:

  1. La busta dovrà essere affrancata con francobolli con codice a barre appartenenti alle prime annate
  2. La busta dovrà riportare annulli autentici dello stesso anno di emissione dei francobolli
  3. La busta, prioritaria, raccomandata o assicurata (o pacco ordinario) dovrà essere regolarmente viaggiata

In pratica, una bella raccomandata regolarmente viaggiata nel 2012 ed affrancata con rari Barre del 2009 (vedi le mie tre) avrà sicuramente molta meno importanza di una semplice prioritaria affrancata proprio con il medesimo francobollo Pinacoteca Ambrosiana, ma viaggiata proprio nel 2009! Ancora più interessanti sarebbero state le mie tre raccomandate se viaggiate proprio il 21 settembre 2009, ossia il primo giorno di emissione del francobollo Pinacoteca Ambrosiana! Per non citare quelle con annullo anticipato! Ma ahimè temo che tali oggetti di storia postale saranno alquanto difficili da reperire. Pensate all’inizio della collezione, quando ancora il SOLO BARRE PER FOGLIO ci faceva tutti un po’ sognare … ricordate il valore delle prime tirature, addirittura più basse rispetto alla tiratura del Gronchi Rosa … diamo inoltre per scontato che molte appendici siano purtroppo state cestinate. Pertanto che ipotesi di diffusione potremmo fare di buste regolarmente viaggiate, ad esempio, nel 2008 o nel 2009, affrancate proprio con francobolli con codice a barre di quel periodo, quando allora di Barre quasi non si sentiva neppure parlare?

Concludo riportando in breve la discussione avvenuta tra ieri e oggi su Facebook relativamente alla raccomandata di Fabio. E’ sorta subito una questione davvero importante che va affrontata ed approfondita: in che modo poter verificare l’autenticità di una certa busta viaggiata? In che modo possiamo essere sicuri che una certa prioritaria o una raccomandata siano davvero viaggiate e non create ad-hoc come oggetto da mostrare o peggio da vendere spacciandolo come autentico? Oggi le prioritarie viaggiate (non so se per tutte è cosi e se vale anche per le cartoline) oltre all’annullo riportano delle righette verticali lungo tutto il bordo inferiore. Ma lo stesso non vale per le Raccomandate, che vengono solitamente timbrate all’atto dell’accettazione e così arrivano a destinazione. Per le Raccomandate è possibile utilizzare il servizio di Tracking online di Poste Italiane dove, inserendo codice e data di spedizione, possiamo verificare se tale busta ha davvero viaggiato. Ma pare che dopo un certo tempo tale verifica non sia più attuabile. Lascio questo punto aperto a dibattiti, discussioni, ma soprattutto contributi da parte di chi è più informato del sottoscritto. Una soluzione, nel caso di raccomandata autospedite, sarebbe conservare la ricevuta di spedizione. Ma qualora ci capitasse di trovare un oggetto un po’ datato, autentico e viaggiato, difficilmente avremo tale possibilità.

Non so voi, ma credo che questa ricerca potrebbe riservarci grandissime sorprese, oltre che soddisfazioni. D’altro canto il ritrovamento di un oggetto che rispecchi le tre sopra citate condizioni sarebbe oggetto di grandissimo interesse. Oserei dire che potrebbe quasi venire classificato come Raro. Vi aspetto numerosi nello spazio dedicato ai commenti a questo articolo: primo perchè l’argomento mi intriga davvero un sacco; secondo perchè sono proprio curioso di sapere che cosa pensate a riguardo. Non ho neppure il tempo di rileggere: vi lascio in balia di errorini vari di grammatica e di sintssi che correggerò domani con comodo … vado a cena! Buona lettura e buona discussione a tutti!

AGGIUNTA (28/09/2012 ore 19:00)

Ho riletto, correggendo errorini qua e la, come sono solito fare. Mi sono accorto di aver omesso una parte importante, ossia il ruolo della TP-Label! Parliamo di Raccomandate fatte da noi ed autospediteci. Possiamo sempre conservare le ricevute di spedizione come prova che la busta è stata regolarmente spedita. Ma possiamo anche semplicemente non completare la tariffa con i Barre o altri francobolli, lasciando anche un minimo margine alla TP-Label: così facendo, avremo comunque una Raccomandata in tariffa, ma soprattutto – direttamente appiccicata alla busta – la prova inconfutabile della sua autenticità. Mi domando solo se, a livello collezionistico, sia preferibile, ad esempio, un’affrancatura da euro 3,30 ottenuta con 3 Barre da € 0,60 + 2 Barre da € 0,75 oppure formata da 5 Barre da € 0,60 + TP-Label da € 0.30 … lascio ovviamente aperta la questione.

Quelle cose che sanno di storia antica e vissuta

L’idea di questo articolo nasce da un commento in risposta all’amico Giuseppe da CT in coda al precedente. Succede talvolta di essere come investiti da un treno in corsa semplicemente “andando a sbattere” quasi per caso contro due grandi album, vecchi e logori, ma completamente incastonati di gioielli all’interno. Tempo addietro avevo tentato di condividere con voi attraverso un articolo l’emozione provata osservando antiche cartoline paesaggistiche Italiane, magari addirittura animate. Ne conservo gelosamente alcune di Cremona: poco valore commerciale, ma grande valore affettivo e la possibilità di vedere con i miei occhi la mia città com’era 50, 60 o 70 anni fa.

Poi, come spesso accade, ecco sopraggiungere la solita telefonata inaspettata di un signore, fortunato possessore di “due albumetti di cartoline molto vecchie e di sicuro interesse”. Da principio sono portato a ringraziare, salutando educatamente, ma poi la voce di questa persona inizia a cadere su particolari che suscitano il mio interesse. Dice il signore: “in alcune si vedono i treni … in altre addirittura carrozze e cavalli … su qualcuna sembra che la data sia 1894 …” La faccenda inizia ad intrigarmi e, data la sua non eccessiva lontananza, decido di fissare un incontro. Il Lago di Garda è sempre splendido, ancor più di mattina con il cielo limpido ed azzurro. Raggiungo rapidamente il posto e, dopo un gradito caffè, ecco che mi mostra ciò che al telefono aveva definito “due albumetti di cartoline”. In verità si tratta di due mattoni pesantissimi contenenti ciascuno quasi cinquecento cartoline. Due album davvero antichi, risalenti alla fine dell’800 / primissimi anni del ‘900 pieni zeppi di veri e propri gioielli tutti da scoprire e da ammirare estasiati. Ciascuna cartolina, tranne qualche rara eccezione, è viaggiata. La maggior parte di esse sono paesaggistiche Italiane e molte animate, con particolari da lasciare attoniti. Le più recenti credo risalgano agli anni ’30 ma la maggior parte risulta essere viaggiata nei primissimi anni del’900. Ho notato una certa presenza anche di cartoline straniere, per lo più di grandissime città (vedi Parigi, Lonfra, Francoforte). Di base non sono particolarmente interessato alle straniere … ma accidenti a me, quanto sono speciali anche le straniere!

Non sono affatto un esperto di cartoline: la mia attività ruota prevalentemente attorno al commercio delle serie di figurine Liebig in Italia e all’estero. Ignoro il valore reale della merce che ho avuto la fortuna di acquistare. Ma di una cosa sono certo: la soddisfazione provata nello sfogliare tutte le pagine di entrambi gli album è impagabile! A questo punto, la fase successiva, già iniziata, è quella di togliere con attenzione tutte le cartoline dagli album, iniziare a dividerle per tipologia o zona di appartenenza, dopodichè digitalizzarle una ad una, fronte-retro! Un lavoro impegnativo, ma che mi permetterà di proporle tutte quante in negozio e soprattutto di assemblare un unico file in formato pdf comprendente tutte le scansioni da condividere con voi. Un lavoro simile era già stato fatto in precedenza con le mie prime cartoline Italiane in formato piccolo: nulla di straordinario, ma sicuramente gradevole da sfogliare (al costo di soli due euro … scherzo ovviamente 🙂 è il solito vizio di voler fare il commerciante).

Pensate (o sperate forse) che io stia per concludere, ma vi sbagliate di grosso! Infatti – e qui viene il bello – con così tanto materiale fra le mani è inevitabile il doversi informare su ipotetici prezzi di vendita e reale valore di mercato per ciascun articolo. Studio l’Unificato con i valori dei francobolli del Regno d’Italia non nuovi, linguellati o usati, ma per la prima volta su busta! Mi rendo conto, come era plausibile, che un certo francobollo nella sua sede originale acquisisce più valore piuttosto che lo stesso, annullato e tolto dalla carta con le debite precauzioni del caso, inserito in un classificatore. Questo perchè – come è ovvio che sia – unitamente alla busta o alla cartolina porta con sé una storia, un messaggio e rende lui stesso “tutto il pacchetto” interessante. Ma a questo punto io mi domando se busta, francobollo e annullo siano sufficienti per quotare una certa cartolina … la mia risposta è assolutamente no! No perchè a mio avviso è fondamentale la parte calligrafica, ossia ciò che il mittente a quel tempo ha voluto comunicare ad un certo destinatario, sia esso il padre, un amico, la fidanzata. Scopro certe buste con lettera e certe cartoline con un intero poema scritto a china con una calligrafia a dir poco pazzesca: lettere minscole, frasi cariche di significato e di sentimenti talvolta condivisi, altre volte respinti, messaggi di una tristezza sconvolgente; paragrafi pieni di gioia e di felicità vera se pur calati in contesti difficilissimi e talvolta drammatici … Vi posso giurare che tutto questo mi manda letteralmente fuori di testa. Forse si tratta di dipendenza … forse ho scoperto una nuova sostanza stupefaente … Oppure ho semplicemente la fortuna – o la maledizione – di riuscire ogni volta a calarmi in questo o quel messaggio con tutto me stesso. Spesso non serve neppure la parte figurativa di una cartolina. Le parole sono sufficienti ad attivare l’immaginazione, a proiettarmi con la fantasia e l’immaginazione in un’epoca così lontana, così tanto diversa da come siamo abituati noi oggi a vivere. Ricordo che Silvia quest’estate a Zanzibar mi disse: “spesso siamo noi stessi a crearci o inventarci dei bisogni e poi stiamo male perchè non riusciamo a soddisfarli” Come calzava bene questo messaggio a Zanzibar … e come lo capisco leggendo certi messaggi dal fronte, se raffrontati alla nostra quotidianità e a quelli che spesso siamo abituati a definire “problemi seri”. Capisci che ad un certo punto potresti non avere più nulla. Ti rendi conto che un semplice foglio e una matita sono così importanti per te. Una sola cartolina ancora tutta da inventare è sufficiente a riempirti la mente e a darti la forza e la voglia di andare avanti ancora per qualche giorno, fino alla prossima lettera … Pensate che un certo Dino provava piacere nello scrivere lettere a “tutte le gentili infermiere dello Spedale Civile di Verona”: persona divertente e piena di umorismo e di originalità, questo Dino … chissà come ha vissuto davvero … mi sarebbe piacuito conoscerlo, incontrarlo di persona e stringergli la mano, ringraziandolo per avermi permesso (anche se indirettamente) di partecipare a certe sue lettere, condividendo, anche se solo in piccolissima parte, il suo pensiero.

Anche questo è collezionismo.