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Rollinz Star Wars Esselunga da centinaia di euro !!!

Buongiorno amici collezionisti di gadget e sorpresine! Il presente messaggio vuole portare la vostra attenzione su un aspetto di rilievo inerente la ricerca e la collezione di varietà e specializzazioni legate al mondo dei gadget e delle sorpresine. E’ oramai un dato certo che la prima edizione di Rollinz Star Wars distribuiti da Esselunga Italia abbia riscosso un successo ben oltre le più rosee aspettative! Tanto è vero che a distanza di un anno e mezzo Esselunga ha lanciato la nuova serie Rollinz 2.0

Questo articolo però descrive un fatto curioso e assai interessante legato alla primissima edizione 2016.
Pochi sanno che in origine i Rollinz erano destinati a tutt’altra azienda sempre Italiana. Ne fu richiesto dalla stessa un piccolo quantitativo direttamente dai realizzatori/bozzettisti i quali, definita la grafica di ciascuno dei 20 personaggi, ne inviarono un piccolo stock (circa cento esemplari) all’azienda Italiana che avrebbe dovuto poi acquistarne in quantità e ridistribuirli come sorpresine. Tali prototipi furono spediti NON ANCORA VERNICIATI. Il peso di ciascun Rollinz purtroppo eccedeva le specifiche richieste, pertanto – pare anche per difficoltà legate al copyright –  l’azienda fu costretta a rinunciare al progetto. E fu la fortuna di Esselunga Italia che in men che non si dica ottenne l’esclusiva su questi Gadget,  ch in poche settimane furono un vero successo!

Tornando a noi, di rado compaiono sui principali Marketplace personaggi che presentano difetti di verniciatura. La maggior parte dei collezionisti solitamente li scarta, eppure ci sono appassionati disposti a pagare cifre importanti nell’ordine di alcune decine di euro per un solo gadget per così dire “difettato”. Tali casi sono classificabili come VARIETA’ oppure SPECIALIZZAZIONI così come in filatelia e numismatica.

Così come in filatelia esistono campioni di prova (bozzetti) venduti solitamente a cifre astronomiche, allo stesso modo anche in ambito di gadget e sorpresine i prototipi o bozzetti sono ricercatissimi. Più unico che raro, un prototipo autentico e originale della prima edizione di Rollinz Star Wars 2016, potrebbe facilmente chiudere in asta anche ad alcune centinaia di euro! Il prezzo non è dato dal singolo personaggio di per sè, quanto da semplici leggi di mercato, ovvero da quanto un collezionista di varietà e specializzazioni è disposto a pagare per un simile pezzo raro!

Chiudo con una semplice riflessione personale: “dato il valore di un solo prototipo, chissà quanto potrebbe valere una intera collezione Rollinz Star Wars 2016 costituita da tutti e 20 i prototipi !!!”. Come sempre, restate sintonizzati.

 

Addio 2014! Era ora che te ne andassi …

Ringrazio pubblicamente l’amico Luciano Raimondi il quale ancora una volta sceglie di pubblicare attraverso il nostro portale un nuovo articolo, interessante ma allo stesso tempo tutt’altro che sereno. La difficile situazione economica di mese in mese grava sempre di più sulle teste dei collezionisti e in particolare sulla filatelia Italiana in generale; il tutto reso ancora più drammatico da una gestione pessima da parte di chi dovrebbe incentivare, stimolare, o per lo meno collaborare e invece a volte sembra quasi che stia remando contro (resto volutamente sul generico). Una veloce analisi della settima annata “Codice a Barre” conclusasi oramai da un mese: annata impegnativa per le tasche dei collezionisti e con qualche aspetto curioso e interessante da porre in evidenza. Il sig. Raimondi, ex Direttaore Artistico della Fabbri Editori in passato ha collaborato attivamente alla realizzazione di numerose opere il cui obiettivo era la diffusione della cultura filatelica in Italia e all’Estero. Conoscente e amico di personaggi importanti della Filatelia Italiana ed Europea, di commercianti di spicco e di collezionisti di alto livello, ha fin da subito saputo riconoscere nei Codici a Barre uno spiraglio di luce, una ventata di novità e di aria fresca per una filatelia Italiana che oramai da tempo (troppo tempo) era appassita, invecchiata e resa per nulla divertente da emissioni pacchiane e decisamente poco interessanti da collezionare. Ogni telefonata con il Sig. Raimondi è per me un momento di piacevole relax, regolarmente condito da racconti interessanti, fatti curiosi e … aimè … ultimamente anche notizie poco rassicuranti. Ma come lascia lui stesso intendere … “questa nostra appassionante storia è partita nel 1840 e certo è che guerre, conflitti, divisioni di Stati non ci hanno mai sconfitti e non ci riusciranno questi predatori a scalfire la nostra volontà e tanto meno quella dignità che non abbiamo mai perso”.

Non vi voglio rubare altro tempo. Vi lascio alla gradevolissima lettura di questo articolo, scaricabile in formato PDF dal link sottostante. Buon proseguimento di giornata.

Addio 2014!

di Luciano Raimondi

Luciano_Raimondi

… sembrano Italiane … ma non lo sono !!!

Buongiorno a tutti voi, amici collezionisti di figurine Liebig. Oggi voglio portare la vostra attenzione su un piccolo gruppo di serie Liebig che talvolta passano inosservate, ma che sono assolutamente degne di nota e di attenzione. Mi riferisco alla serie di figurine Liebig in edizione Svizzera! Diversamente da altre edizioni (vedi ed. TED, FRA, FIA, OLA, SPA …), le figurine in edizione Svizzera sono tali e quali alle figurine in edizione Italiana: medesime vignette, testo interamente in lingua Italiana. Eppure in basso a tergo di quasi tutte le figurine in ed. SVI troviamo la scritta “PRODOTTI LIEBIG S.A. – BASILEA” che ne denota la provenienza dalla capitale Svizzera, per l’appunto. Sono 113 serie tutte presenti anche in ed. ITA ad eccezione della n°1405 e della n°1423; quest’ultima decisamente non comune e abbastanza costosa. Una piccola collezione a se stante il cui valore di catalogo si aggira attorno ai 1700 euro. Serie relativamente recenti e comuni che interessano l’arco temporale compreso tra il 1930 e il 1954. Fra tutte spicca la bella serie n°1377 “Storia del Giappone” costituita da ben 12 figurine e unica nel suo genere in quanto si distingue dalla medesima in ed. ITA per il fatto di avere i bordi di ciascuna figurina interamente dipinti in oro. Non mancano le varietà e le specializzazioni: ricordiamo la serie n°1492 “Funghi Commestibili II” nella sua variante con il n°3 che identifica la fig. 3 della serie parzialmente mancante; oppure il famoso Trittico dedicato all’Anno Santo (n°1473, 1474, 1475) nella variante di colore azzurro.

Serie Liebig n°1377 "Storia del Giappone" del 1938 in ed. Svizzera
Serie Liebig n°1377 “Storia del Giappone” del 1938 in ed. Svizzera

Dove la carta opaca vale più dell’oro

Barre_1418_DXAncora una volta il Sig. Luciano Raimondi sceglie di regalare in esclusiva al nostro portale un paio di articoli inerenti la nostra bella collezione. Questa volta l’argomento trattato è una varietà poco nota che interessa il francobollo “Manifesto Storico ENIT” emesso il 23 luglio 2011. Non voglio anticiparvi nulla e vi lascio alla piacevolissima lettura di questo primo articolo scaricabile cliccando l’icona sottostante. Un ringraziamento sincero al sig. Raimondi per la sua costante presenza e il suo prezioso contributo. Buona e piacevole lettura!

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Ancora su “La Fenice” di novembre 2013: ultime news

Cari amici collezionisti, ieri a Veronafil è stata una giornata come sempre costruttiva ed entusiasmante, anche se l’influenza non molla e per ora nell’epica battaglia contro i virus sembra che loro abbiano la meglio 🙂

Avrei voluto rispondere a ciascuno dei commenti al precedente articolo sulla Fenice di Venezia, ma credo che sia il caso di aggiornare tutta quanta la community con un breve trafiletto aggiuntivo.

Innanzitutto confermo e rimarco l’importanza di questa emissione ed in particolare dei pochissimi fogli stampati non fustellati. Mi permetto di evidenziare quest’ultima frase per il semplice fatto che per poter affermare ciò ci siamo informati e documentati sia presso i principali sportelli filatelici, sia presso la Filiale di Milano, oltre a ricevere la collaborazione di gente del mestiere. Da un’attenta analisi dei seriali, i fogli stampati erroneamente dal Poligrafico privi di fustellatura sono solamente 2000 contro i 100.000 (centomila) fogli distribuiti a tutte le filiali in Italia e precisamente compresi approssimativamente tra i seriali con finale 3900 e seriali con finale 5990. Tali fogli al 90% (ma probabilmente tutto il lotto) sono stati spediti a Milano da cui una certa percentuale (circa il 20%) è stata prontamente restituita al mittente per la distruzione. La rimanenza è stata distribuita principalmente in Milano Viale Cordusio, dove “pare” che ce ne siano depositati ancora parecchi, e ai soli sportelli filatelici della Lombardia (sicuramente a Cremona, Mantova e Bergamo). Di questo fatto non ne erano a conoscenza i commercianti (tranne qualcuno fortunato o molto sgamato che ha fatto incetta di fogli, per quanti ne avesse potuti trovare). Resta il fatto che in molti venditori sono a tutt’oggi a bocca asciutta, mentre troviamo i soliti privati abili cacciatori di Barre che prontamente si sono acaparrati chi due, chi tre, chi cinque fogli. E’ facile dedurre questo semplicemente osservando le vendite in corso su eBay anche in questo preciso istante: circa 50 inserzioni gestite anche a ripetizione sempre dai soliti 15/20 venditori. In questo momento le inserzioni di fogli interi sono solamente otto e qualcuno ha scelto prudenzialmente di posizionarne il prezzo a 380 euro. Al momento la situazione è assai delicata per il semplice fatto che i commercianti e gli speculatori di novità stanno facendo i salti mortali per accaparrarsi il più possibile. Una strategia adottata è proprio il far girare il messaggio che “la vera varietà sarà il foglio fustellato”: nulla di più infondato ed erroneo. Qualora tale foglio dovesse mancare (come spesso accade) in alcune arree, ciò sarà dovuto esclusivamente ad una mala distribuzione sul territorio o possibili ritardi, nulla di più. Diverso invece sarà l’epilogo del foglio non fustellato nelle prossime settimane. Per questo, a mio avviso, io consiglio al momento ai fortunati o abili possessori dello stesso di conservarlo: stiamo parlando di € 19,60 di facciale … le aste oggi chiudono già (mi riferisco alle aste autentiche, non quelle rialzate ad arte) dai 150 ai 200 euro circa. Ciò significa che le vendite immediate potrebbero assestarsi tranquillamente attorno ai 190/260 euro. Ma sono certo che la situazione evolverà in breve tempo. Diamo modo ai commercianti e ai segugi di far sparire anche l’ultimo francobollo non fustellato da tutti gli uffici setacciabili, dopodichè ancora una volta ci sarà da divertirsi e … di nuovo … fortunato chi già ora li possiede.

L’ultima soffiata è che un “noto commerciante” sin da prima di Veronafil abbia iniziato ad accaparrarsi tutti i fogli non fustellati che riuscisse a reperire, al costo anche di pagarli cifre non indifferenti. Prendete, per ora, questa notizia con le pinze … è ancora tutta da verificare, ma data la fonte, non da trascurare. Vi aggiorno.

Tutto questo è un gioco: certo qualcuno che ha avuto occasione di portarsi a casa 10 o più fogli probabilmente farà pure un discreto affare, ma io stesso non me la sento di parlare di investimento. E’ speculazione su un oggetto raro appena emesso, probabilmente neppure un oggetto tanto straordinario. Ma d’altro canto neppure il Gronchi lo era … eppure dopo solo due giorni si vendevano i fogli interi (i fogli!) a dieci volte il facciale! Non credo serva ricordarvi cosa poi è capitato a “quel francobollo” 🙂 Buon week-end e come sempre … restiamo ad osservare 😉

Dieci fogli dello 0,20 con Varietà del Poligrafico !!!

Accidenti a me … vaietà a dritta e a manca … varietà artefatte … varietà superlative … ma possibile che a Mr. Barre in persona non capiti mai un accidenti di niente? 🙂 Ebbene, signore e signori, questa mattina, dopo enormi fatiche, finalmente sono arrivati i tanto agognati 10 fogli dello 0,20 di Posta Ordinaria del 2010. Subito l’amico impiegato mi ha avvisato telefonicamente che purtroppo c’erano ben due problemi: intanto i fogli erano stati piegati a metà per la spedizione (un po’ lo temevo), però le quartine con il codice erano asoslutamente integre, salvo il fatto che “purtroppo (a detta sua) mostravano tutti e dieci un vistoso baffo di stampa proprio sul codice a barre. Mi ha tranquillizzato, dicendomi che li avrebbe rispediti al mittente il giorno successivo senza alcun problema. Mentre l’amico finiva di pronunciare la parola “baffo” Willy era già in macchina con le gomme ululanti, diretto come un fulmine all’ufficio … e credo proprio che ne sia valsa la pena 🙂 Ora mi ritrovo fortunato possessore di ben 10 fogli interi dello 0,20 con tutti e 10 un vistoso difetto del Poligrafico esattamente sul codice a barre! E non si tratta, signori miei, di qualcosa di artefatto. Come potete verificare voi stessi dalle fotografie allegate, la varietà è identica per tutti e dieci i fogli che, peraltro, sono in esatta sequenza numerica, dallo IA147601711 allo IA147601720. Mi permetto anche di aggiungere che di fogli ne sarebbero arrivati 20, non dieci, solo che gli altri dieci erano riservati per un secondo collezionista. La cosa interessante è che sono stati consegnati fogli dal seriale IA147601706 al seriale IA147601725 e solo questi dieci presentavano il difetto come da fotografia. Allego alla galleria le foto appena scattate dei dieci fogli assieme alla scansione nitida di una porzione di foglio. A questo punto sono curioso di sapere che cosa ne pensano gli esperti di varietà.

Le varietà vere si vendono a prezzi da record !!!

Buon giorno e buona domenica, cari lettori. Oggi sarò breve e non mi dilungherò molto. Ho intenzione di mettervi semplicemente al corrente di una vendita che si è conclusa in quel di Veronafil proprio lo scorso venerdì 28 ottobre. Si parla spesso di varietà vere, varietà che forse non sono davvero tali, e ancora varietà talvolta create ad-hoc da qualche furbacchione … quelle che personalmente ho sempre apprezzato di più nell’ambito del collezionismo dei francobolli con codice a barre sono quelle in cui parte dell’appendice va a cadere all’interno della vignetta del francobollo stesso, diventando il codice  a barre stesso vignetta, o viceversa. E tra tutte queste, la più sciccosa, la più esclusiva ed anche la più gettonata, oltre che rara, era quella in possesso proprio di uno dei fortunati commentatori del nostro portale, del quale ometterò il nome per non ledere la sua privacy.

L’astuto barrofilo, ben consapevole dell’alta richiesta di pezzi rari soprattutto in occasione di mostre e convegni a valenza nazionale ed altresì consapevole della rarità e del valore intrinseco dell’oggetto in suo possesso, dopo poche trattative riesce a piazzarlo privatamente a niente popo di meno che …

più di mille euro !!!

Si tratta certamente di una cifra importante, di una vendita importante, di un acquisto importante peraltro da parte di un commerciante che, molto probabilmente, già aveva l’acquirente giusto del caso a cui girare in poco tempo il prezioso oggetto da collezione. Riallacciandomi al discorso del precedente articolo, mi permetto di aggiungere che certe varietà per così dire spinte, che poi in fondo è alquanto difficile a mio avviso classificarle come tali, possono sicuramente susitare la curiosità di qualcuno, spingendolo a sborsare qualche euro in più per un possibile acquisto; le varietà, però, come quella riprodotta in fotografia qui sopra, signore e signori, sin vendono da sole, senza necessità di pubblicità alcuna e soprattutto facendo emergere l’interesse di collezionisti decisamente facoltosi e disposti a sborsare cifra davvero significative.

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Sempre parlando di varietà, in questi giorni mi sto dedicando, fra le varie cose, anche alla ricerca delle varietà nelle serie di figurine Liebig. Dopo aver concluso altri due grossi acquisti di materiale davvero molto bello e soprattutto interessante, ultimata la classificazione di tutte le serie Italiane, mi ritrovo in alcuni casi a possederne anche 80 per tipo. E qui scatta l’occhio esperto in grado di cogliere quel particolare che rende una certa figurina sostanzialmente diversa da altre sue simili. Un lavoro immane, lo ammetto (parliamo ad oggi di quasi ottomila serie fra italiane e traniere) ma che soddisfazione quando tra venti, trenta o più serie scopro di possedere proprio quella particolare figurina tanto conclamata sia sui cataloghi, sia in rete! So che chi oggi mi legge è principalmente un filatelista, o più specificatamente Barrofilo. Eppure, da collezionista quale sono io, non vi nascondo l’immenso interesse personale dietro la collezione Liebig, a tutti gli effetti antica e moderna, avanzata, sviluppatissima, studiata e al contempo per certi aspetti ancora tutta di scoprire, da inventare, da godere. Buona notte.

 

Database Barre migliorato – ancora sulle falsificazioni – censimento delle varietà

Buona sera, cari collezionisti di Barre e non solo! Questa sera cercherò di essere breve, facendo il punto della situazione e regalandovi qualche chicca imparata strada facendo. Premetto che la settimana, lavorativamente parlando, è stata molto dura. Ma per fortuna nuovi personaggi, nuovi collezionisti piccoli e “decisamente meno piccoli” si sono affacciati alla mia finestra, permettendomi ancora una volta di allargare i miei orizzonti, offrendomi nuovi spunti e nuove idee. Resto appositamente sul generico perchè per ciascuna di queste idee potrei scrivere ben più di un articolo!

Veniamo a noi ed al Database Barre, ad oggi utilizzato (o meglio “scaricato”) da molte centinaia di collezionisti. Grazie ai suggerimenti di alcuni di voi ho apportato qualche lieve modifica, qualche piccola ottimizzazione per renderlo, a mio avviso, ancora più fruibile. Innanzitutto, come era d’obbligo, è stato completato fino all’emissione del 13 settembre 2011 “Consiglio di Stato” con tanto di immagini di ciascun francobollo. Alcuni valori si sono scambiati di posto, rispettando lo stesso ordine sequenziale proposto dal Catalogo Unificato 2012 stesso. Inoltre per tutte e quattro le annate, nella sezione stock (in giallo) ho aggiunto la possibilità di inserire i propri quantitativi per francobolli singoli, in terzina, in quartina, in sestina ed anche in fogli interi, facilitando in questo modo il calcolo totale del facciale del nostro magazzino. Certo le parole “stock” e “magazzino” di sicuro non sprizzano scintille collezionistiche, ma obiettivamente per chi come il sottoscritto ha scelto di investire in francobolli con codice a barre sono dati importanti. E’ fondamentale, a mio avviso, avere sempre sott’occhio la propria situazione e la propria disponibilità di Barre, sempre nel tentativo di completare giri completi di annate.

Il Natale Laico e Corriere dei Piccoli sono praticamente introvabili! Ancora una volta mi sono messo a cercare tutti i Corrieri ed i Natali Laici disponibili per l’acquisto su eBay e Delcampe: ho trovato un solo Natale Laico (peraltro non perfetto) e qualche Corriere. Sono numeri che devono far riflettere non poco! Anche perchè allo stesso tempo ho trovato disponibilità per più di cinquanta Gronchi Rosa!

La presenza di falsi è sempre dietro l’angolo, signori miei! Vi ricordate il clamore suscitato dal precedente articolo sulle falsificazioni dei Barre? Vorrei solamente ricordarvi l’importanza di acquistare da venditori di fiducia il proprio materiale, se non direttamente in Posta! Oggi non solo il Natale Laico ed il Corriere hanno raggiunto cifre importanti. Anche gli altri valori del 2008 e moltisismi del 2009 e del 2010, in particolare se venduti singolarmente, possono essere oggetto di falsificazioni fatte ad arte. In fondo l’operazione, una volta rodate le procedure, è pressochè automatica e veloce e permette di ottenere da una striscia ben 5 francobolli con codice a barre dei quali uno solo originale. E dimenticatevi anche i residui di polvere della ipotetica Laser impiegata per lo scopo, oppure le barre che, alla lente, risultano con leggerissime sbavature orizzontali … si ipotizza l’implementazione di stampanti a sublimazione che permettono di ottenere appendici assolutamente identiche all’originale! Discorso ovviamente ancora tutto da approfondire.

Francobolli in osservazione: di sicuro lo 0,20 del 2010, dichiarato esaurito sul portale e-Filatelia già da alcune settimane. Ma anche i tre valori del 2011 che fin da subito hanno attirato a sé l’attenzione dei collezionisti, ossia Abbazia di Cava de Tirreni, Compasso d’Oro ADI e Mastrogiurato. le loro basse tirature e, nel caso dell’Abbazia, anche un solo Barre per foglio, hanno fatto registrare fin da subito quotazioni a mio avviso decisamente alte, ora sicuramente più ridimensionate, ma sempre importanti per essere valori in circolazione da pochissimo tempo.

Varietà di Barre: è in realizzazione un bell’articolo dedicato a tutte le varietà finora scoperte. Sarà corredato ovviamente da fotografie con in didascalia il nome del fortunato possessore. Ho già raccolto un discreto numero di scansioni, ma vi pregherei di inviarle all’indirizzo email ilgiga@gmail.com in modo da permettermi di rendere il prossimo articolo il più completo possibile. Oviamente sono anche in attesa di una varietà di Barre capace di battere quella dell’amico Simone C. che potete ammirare ogni volta come avatar del suo account sul Portale! Credo se ne possano contare ben poche in tutta Italia. Come sempre grazie per la vostra preziosa collaborazione!

 

Varietà singolari, a mio avviso da periziare.

Questa sera sarò breve e conciso. Ringrazio tutti coloro che in questi due giorni mi hanno tenuto costantemente aggiornato su Veronafil. Purtroppo la convalescenza mi ha impedito di parteciparvi, accidenti a me, proprio questa volta in cui avevo così tanti amici da incontrare personalmente! Beh avremo certamente nuove occasioni, mi auguro!
Il “mercato dei barre” serpeggiava un po’ ovunque in fiera: diversi fogli del Corriere dei Piccoli scambiati e venduti a prezzi decisamente alti. Pochissimi fogli interi del Natale Laico disponibili per traffici e scambi. La oramai consueta ressa agli uffici postali: la gente che si accalca oramai per chiedere una ed una sola cosa … Codici a Barre! Ma oramai la cosa non ci sorprende più. Peraltro stiamo per entrare appieno nella fase di beata tranquillità, periodo in cui (si spera) la gente pensi ad altro che ad acquistare o vendere francobolli o qualsivoglia bene … l’estate è oramai alle porte e tutto quanto il mercato filatelico (e non solo, s’intende) sta per andare in una sorta di stand-by temporaneo. Poco male … lo si sapeva da tempo …
In compenso proprio questa sera si sono concluse un paio di aste che hanno visto il Corriere dei Piccoli ancora una volta farla da padrone: il singolo piazzato a quasi 150 euro, mentre il foglio intero a quasi 250 euro! Decisamente un ottimo risultato!

Mi soffermerei solamente per un attimo su di una inserzione che mi ha alquanto incuriosito. Alle ore 21:53 del 21 maggio 2011 si conclude l’asta del venditore salvatorer2505: una varietà del francobollo con codice a barre “Tribuni della Plebe” del 2008. Sinceramente è la prima volta che mi capita di vedere una simile variante cromatica in un francobollo e per questo ho deciso di sottoporla alla vostra attenzione:

Il francobollo a sinistra è standard, mentre quello di destra presenta un vistoso scolorimento nel nero. L’aspetto decisamente insolito è dato dal fatto che solo la parte dei due corpi al di sotto delle due teste presentano tale scolorimento, mentre sia le teste, sia le scritte in alto ed il codice a barre stesso risultano assolutamente perfetti. Mi domando come una tale casistica possa verificarsi in fase di stampa. Sono proprio curioso. In passato mi sono capitati francobolli con sostanziali differenze cromatiche, oppure uniformemente scoloriti … ma sinceramente mai in questo modo! Agli esperti l’ardua sentenza …

Vi lascio questa chicca e vi auguro sia una buona notte, sia una splendida domenica! 🙂