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Una collezione antica e moderna

Le figurine Liebig Italiane del Dopoguerra

Tutti coloro che cominciano da zero a collezionare figurine Liebig partono dalle più recenti, spostandosi via via verso periodi più remoti. Questo sia per un motivo di costi, sia per un senso di ordine logico. Coloro i quali si appassioneranno davvero, scoprendo sempre più serie antiche e lontane, poco alla volta si scorderanno delle prime serie che sono entrate a far parte della loro collezione, concentrando tutte le proprie energie (come è giusto che sia) su periodi più remoti che richiedono maggiore impegno e attenzione. Oggi però vorrei portarvi a riflettere proprio su queste ultime serie della raccolta per diversi motivi, alcuni dei quali sono certamente da non sottovalutare.

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Parliamo delle ultime duecentotrentatre serie di figurine Liebig in edizione Italiana che vanno a chiudere la monumentale collezione e precisamente dalla n°1457 “L’Industria del Formaggio” emessa nel 1947 (la prima dopo la Seconda Guerra Mondiale) alla n°1866 “Il Regno Animale” del 1974. Non includo appositamente nell’elenco le ultimissime 5 serie “Brooke Bond Liebig” di cui si legga all’articolo precedente.

Queste 233 serie, nonostante siano facilmente reperibili, non devono assolutamente essere sottovalutate o peggio sottostimate. Per certi aspetti, infatti, sono e restano serie che, oltre ad essere interessanti e di piacevole lettura/osservazione, conservano una certa importanza.

  1. Si tratta delle ultime 233 serie Liebig ITA che interessano l’ultimo trentennio della collezione, dall’immediato dopoguerra alla metà degli anni ’70
  2. Tutte queste 233 serie sono in Edizione Italiana Unica: ciò significa che tutti i collezionisti di cromo Liebig d’Europa, volendo completare la propria raccolta, necessiteranno obbligatoriamente delle nostre serie in edizione Italiana se vorranno evitare “buchi” o mancanze negli album 😉
  3. Pur essendo relativamente recenti, sono state emesse in un periodo che oscilla tra i 40 e i 67 anni fa ed hanno un valore complessivo che si aggira attorno ai mille euro di catalogo.

Le serie Italiane di cui sopra sono state stampate dalla Compagnia Italiana Liebig di Milano, la quale già dalla serie n°1286 “Architettura Pre-Colombiana” del 1934 si occupò della produzione e distribuzione delle serie in edizione Ita all’interno del Paese, attraverso i rivenditori di prodotti a marchio Liebig i quali, a seconda degli acquisti, avevano facoltà di omaggiare al cliente una o più serie di figurine, date in comodato d’uso gratuito ai commercianti di beni alimentari a seconda del fatturato. Le stesse serie, pertanto, si possono trovare a volte corredate di fascetta originale “Liebig” (un plusvalore) sulla quale troveremo stampato un numero di serie che però differisce dalla numerazione ufficiale Sanguinetti. Tale numerazione, infatti, denominata C.I.L. è stata adottata in esclusiva dalla Compagnia dal momento in cui ha iniziato a prendersi carico della stampa/distribuzione delle serie Liebig in Italia. Pertanto, volendovi fare un esempio, la serie CIL n°1 corrisponderà alla serie Sanguinetti n°1286. Oppure ancora, trovando ad esempio una serie Liebig con fascetta riportante il numero 303 sapremo che si tratta della Sanguinetti n°1827. Allo scopo, metterò a disposizione un’utile tabella di conversione “CIL – Sanguinetti” in formato PDF.

Tornando a noi, vi rubo solamente qualche istante ancora, perchè i fatti degli ultimi mesi fanno sicuramente riflettere. Come sapete, la mia attività è rivolta in buona percentuale al commercio delle serie Liebig. E così è perchè funziona, perchè ci si diverte, perchè c’è un gran movimento 😉 Io stesso negli ultimi tempi mi sono concentrato soprattutto su serie antecedenti la Seconda Guerra Mondiale, o meglio ancora serie Liebig antiche di fine ‘800 e di difficile reperibilità. E’ un mercato in totale controtendenza rispetto al difficile mondo della filatelia che, soprattutto negli ultimi anni, sta facendo sospirare non pochi commercianti. Io tratto anche filatelia Area Italiana e obiettivamente la situazione a livello commerciale è tutt’altro che rosea. Completamente diverso invece il mondo Liebig, dove ogni giorno si registrano vendite su vendite, richieste continue, ordini piccoli, medi e grandi da gestire … e via discorrendo. L’aspetto interessante e curioso degli ultimi mesi però è dato da un crescente interesse da parte di collezionisti e commercianti esteri rivolto proprio e soprattutto verso queste 233 serie in edizione esclusivamente Italiana. Dealer Inglesi ed Europei in genere inviano richieste di acquisto per 3, 5 o anche dieci serie per tipo a evidente scopo di rivendita, perchè, tra le altre cose, pare proprio che all’estero quelle serie che da noi si cedono a un euro o poco più cadauna trovino modo di essere piazzate a cifre ben più alte! Devo proprio approfondire questo aspetto, dato che ci sono certi dealer che chiudono vendite anche a prezzi multipli del valore di catalogo Sanguinetti 2014! Ancora non mi capacito di questo, ma è un dato oggettivo verificabile. Credo che lavorino molto sulla descrizione di ciascuna figurina, raggiungendo, interessando e invogliando a comprare in questo modo anche i collezionisti più remoti che, volenti o nolenti, grazie proprio a tale descrizione si ritrovano a visitare esattamente quella data inserzione … alché non possono fare a meno di comprare, prima ancora id rendersi conto che, probabilmente, la stessa serie è venduta dal sottoscritto a un quarto di tale valore 🙂 Poco male.

Per concludere, ultima chicca della giornata sempre relativamente alla serie Liebig Italiane recenti: sappiate che negli ultimi mesi si sono registrati i primissimi ordini di cromolitografie Liebig dalla Cina e da qualche altro paese dell’Est. Ordini di basso valore … poche serie relativamente comuni, nulla di più. Eppure, l’aspetto più che importante è che anche la Cina parrebbe cominciare a muoversi e rivolgere poco alla volta la propria attenzione verso questo mondo a lei nuovo. Poche centinaia di euro fatturati … nulla di più … ma da commerciante calcolatore quale sono io … la prima cosa che mi è balzata alla mente è stata che se davvero la Cina dovesse scoprire questo pianeta Liebig … se davvero la Cina iniziasse ad interessarsi seriamente alla questione Liebig … se davvero la Cina cominciasse a comprare seriamente come solo lei sa fare … beh … signori miei … allora sì che si farebbe il botto!

Considerazioni sulle serie di figurine Liebig antiche e uso del Negozio

Lo scorso settembre l’eBay Store “Figurineliebig” è diventato il più grande e più fornito negozio eBay d’Europa di Cromolitografie Liebig. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno costante e alla passione che dedico all’attività oramai da qualche anno. Sembra impresa da poco, ma il raggiungimento di questi obiettivi sopraggiunge dopo intere settimane, mesi, passati allo scanner, dopo centinaia di ore dedicate alla creazione di inserzioni ricche e dettagliate, in modo che il cliente possa gestire in piena autonomia i propri acquisti, scegliendo con cura le serie, consultando le sezioni dedicate alle varie edizioni … e via discorrendo. Il primo eBay Store in Europa a valore, il primo per numero di inserzioni (quasi cinquemila di sole Liebig), il primo per numero di serie in vendita (oltre dodicimila). Questa attività comporta il maneggiare spesso e volentieri grossi lotti di figurine recenti e meno recenti, in quanto tutto il materiale ritirato e acquistato viene sempre controllato, smistato, sistemato, ricatalogato ed infine archiviato ordinatamente. Negli ultimi tre anni credo che dalle mie mani siano passate più di sessantamila serie Liebig. Di sicuro una “certa esperienza” me la sono fatta 😉 Eppure, ogni volta che mi trovo a dover gestire lotti costituiti in prevalenza da figurine appartenenti al XIX secolo, nonostante la fatica, la meraviglia non manca mai di sopraffarmi. Se le serie emesse successivamente la seconda Guerra Mondiale sono e restano molto ben realizzate e interessanti anche solo da consultare, a mano a mano che ci avviciniamo ad inizio secolo i disegni, i dettagli delle singole scene, la ricchezza di colori, il tipo di stampa … assumono assieme connotazioni tali da rendere ciascuna figurin una piccola opera d’arte da collezionare (e conservare gelosamente). Mi fa sorridere quando un cliente mi chiama e già solo dalla sua voce si coglie lo stupore e la meraviglia nell’ammirare le serie adesso in suo possesso. E mi viene sempre da sorridere per il fatto che ciò che per loro (per voi) è una novità assoluta, per il sottoscritto è ordinaria amministrazione. Ma non è esattamente per questo motivo che sorrido … il vero motivo è che penso sempre tra me e me che se avete una simile reazione già di fronte a serie dei primi del ‘900 … che cosa farete quando la vostra collezione si amplierà a tal punto da interessare le serie appartenenti al XIX secolo?

Signore e signori, preparatevi ad incontrare dei veri e propri dipinti (o meglio cromolitografie) realizzati da artisti e bozzettist vissuti due secoli or sono! Dovete essere pronti ad “accogliere” nella vostra personale collezione ciò che io a fatica definisco “figurine” ma più propriamente arte in formato 7×11

Più si arretra con le emissioni e più ciascuna figurina diventa irrinunciabile e l’unico modo per separarsi da ciascuna di esse è per sostituirla con una seconda uguale per tipo ma meglio conservata! Certo è che le serie del XIX secolo sono alquanto difficili da repertire e al contempo ancora più difficili da trovare in buono/ottimo stato di conservazione. Stiamo prendendo in esame figurine di centovent’anni fa! Eppure è proprio la bellezza e la ricchezza dei soggetti illustrati che talvolta ci fa soprassedere a piccoli difetti marginali, pur di poter ammirare in prima persona la scena, il quadretto ritratto. Sapete, non è raro che certi personaggi acquistino una serie di figurine Liebig per incorniciarla ed esporla nel prorpio studio, o in un locale, o semplicemente in casa, in quanto il soggetto o l’argomento trattato ha una certa attinenza con la propria attività o i propri interessi. Poi magari questi personaggi non collezioneranno mai Liebig, ma farà loro piacere possedere proprio quella data serie ed ammirarla di tanto in tanto.

Una delle cose che ancora oggi mi stupisce delle serie Liebig antiche è il fatto che, osservata più volte una certa figurina, ogni volta ci regala dettagli, sfumature e particolari non scorti la volta precedente. Vuoi per una certa predisposizione mentale, vuoi per un particolare gioco di luci e ombre, ad ogni osservazione l’occhio è in grado di cogliere particolari, ma anche concetti e contenuti fino a quel momento celati. Credo sia proprio questo l’aspetto che ha reso la mia passione così grande e per certi aspetti irrinunciabile!

Solamente qualche settimana fa ero al telefono con il Sig. Sanguinetti e si parlava di prezzi, ma non nel senso che probabilmente state immaginando voi 🙂 Si accennava al fatto che sono davvero moltissime le serie Liebig antiche proposte ad un prezzo di Listino decisamente basso, nonostante l’epoca di appartenenza, l’effettiva rarità e la bellezza dei contenuti. Parliamo di serie a mio avviso meravigliose risalenti a più di un secolo fa e acquistabili a poco meno di dieci euro! Non sono mai stato un appassionato di calcio e ho amici e colleghi che lavorano a volume con le famose figurine Panini … ma vogliamo mettere una figurina del calcio degli anni sessanta, se pur rara e costosa, con una comolitografia autentica di fine ottocento? Questo concetto, a mio avviso molto importante, mi ha fatto riflettere e pensare che, forse, il fatto di possedere un certo numero di cromolitografie Liebig d’epoca ed anche di cambiare parte della filatelia in Liebig non è affatto male. Il periodo non è dei più facili, economicamente parlando, ma il possedere anche se in piccola misura alcuni oggetti autentici realizzati due secoli fa … non so bene … ma mi da soddisfazione e, al contrario della filatelia, un po’mi rassicura.

Concludo proponendo ai collezionisti che hanno iniziato da poco l’avventura del collezionismo Liebig di procedere sempre per gradi, a seconda del proprio interesse, della propria disponibilità economica e certamente delle proprie idee, cogliendo magari qualche spunto dagli articoli da me pubblicati negli ultimi anni sull’argomento. Però (c’è sempre un “però”) se e quando vi capita, provate ad acquistare anche una sola serie antecedente la n°1000, scegliendola indipendentemente dal livello di avanzamento della vostra collezione, ma semplicemente in base a ciò che più vi piace e più vi incuriosisce. Vi ricordo che, se dalla n°1000 alla n°1871 le serie Liebig in vendita nello Store sono ad inserzione multipla, a partire dalla n°999 del 1910 fino alla n°500 del 1897 ciascuna serie è scansionata individualmente, in modo da darvi la possibilità di vedere esattamente la serie che riceverete a casa, e pertanto di scegliere la migliore per stato di conservazione, oppure di risparmiare qualcosina, chiudendo un occhio di fronte a difetti marginali. Inoltre dalla n°1 del 1872 alla n°499 del 1896 tutte le serie sono scansionate individualmente, sia a fronte, sia a tergo! Ma in questo caso abbiamo sconfinato in un’area decisamente impegnativa, quanto rara e ancor più vestita di magia … argomento di un probabile articolo futuro.

Visita lo Store “figurineliebig”

Ciascuna serie di figurine Liebig è inserita in due sotto-categorie: cronologico/numerica (esempio dalla 1000 alla 1199 … oppure dalla 400 alla 499 …) e per edizione (Edizione Italiana, Edizione Tedesca … Francese … Svizzera …) per una più facile consultazione da parte del cliente.

Sempre nella categoria “Figurine Liebig” del negozio eBay trovate anche le sezioni “Accessori” per il collezionismo moderno e originale d’epoca delle figurine Liebig e “Lotti e Collezioni” per i più pretenziosi oppure per coloro che, volendo iniziare da zero questa avventura, scelgono di partire da un lotto di serie consistente, se non addirittura da una collezione più o meno avanzata (in questo modo si risparmia sempre non poco).

Inoltre, volendo cercare una serie in particolare, è sempre molto utile e immediato l’uso del campo “CERCA” in alto a sinistra, appena sotto il Logo: inserite, ad esempio, “Liebig 501” e vi compariranno tutte le serie Liebig n°501 nelle varie edizioni disponibili. Oppure, ovviamente, “1950 Italia al Lavoro” e vi compariranno le serie filateliche di Italia al Lavoro al momento disponibili nello Store (dal momento che sono trattate anche altre famiglie di prodotti.

Si è scelto di adottare uno schema unico per il titolo di ciascuna inserzione. Ad esempio …

“Chromo Liebig Sang. 501 ITA Alberi di differenti latitudini ANNO 1897”

  • “Chromo Liebig” = cromolitografie Liebig (originali d’epoca) all’estero conosciute in generale come “Chromo”
  • “Sang.” = sta per “Sanguinetti” e anticipa l’omonima numerazione della serie (unica riconosciuta in tutta Europa)
  • “501” = numero di serie (cat. Sanguinetti)
  • “ITA” = edizione Italiana (oppure BEL=Belga; FRA=Francese; TED=Tedesca; OLA=Olandese; ING=Inglese;SPA=Spagnola; FIA=Fiamminga; SVI=Svizzera …)
  • “Alberi di differenti latitudini” = titolo della serie (sempre in lingua italiana anche per ed. estere
  • “ANNO 1897” = anno di emissione della serie

Come sempre, sono a vostra completa disposizione, sia via email all’indirizzo figurineliebig@gmail.com, sia telefonicamente al numero 338/4056485 (orari ufficio da LUN a VEN 9-12 … 15-18), sia su Skype (account = ilgiga)

Buon divertimento e buona consultazione.

Le cinque serie Brooke Bond Liebig

Spesso in una collezione i pezzi più importandi e più rari sono i primi, i più datati. Lo stesso dicasi per la collezione di cromolitografie Liebig. Eppure, scorrendo velocemente oltre un secolo di emissioni, non è difficile incappare in serie di una certa rarità e di conseguenza di valore non indifferente anche a metà periodo. Basti pensare, ad esempio, alle serie emesse durante la Prima Guerra Mondiale, oppure alla n°1423 “Sports Invernali” del 1940, e via discorrendo. Ancora una volta però la Liebig si distingue da altre collezioni similari per il fatto che proprio le ultime 5 serie della collezione, emesse nell’anno 1975, sono di una certa importanza e curiosità.

  1. Serie n°1867 “Come Siamo Andati Sulla Luna I – Brooke Bond” – € 6.0 (ristampa della n°1847)
  2. Serie n°1868 “Gli Uccelli Protetti – Brooke Bond” – € 5.0 (ristampa della n°1804)
  3. Serie n°1869 “Uniformologia Antica I – Brooke Bond” – € 4.0 (ristampa della n°1831)
  4. Serie n°1870 “Come Siamo Andati Sulla Luna II – Brooke Bond” – € 24.0 (ristampa della n°1854)
  5. Serie n°1871 “Uniformologia Antica II – Brooke Bond” – € 28.0 (ristampa della n°1832)

Brooke_Bond_scritta

Ciò che distinque queste cinque serie dalle originali (1847, 1804, 1831, 1854, 1832) emesse nei rispettivi anni è la scritta “Brooke Bond Liebig Italiana S.p.A. – Milano” a fronte di ciascuna delle sei figurine, in basso, sotto il titolo. Tale scritta compare in sostituzione alle originali scritte pubblicitarie in seguito ad una joint venture avvenuta nel 1968 tra l’azienda Liebig e la multinazionale Brooke Bond, la quale acquistò numerosissimi ettari di terreno con relativi capi di bestiame anche a Fray Bentos in Uruguay dove sappiamo esserci una delle principali fabbriche produttrici del famoso estratto di carne Liebig, dall’omonimo inventore il Barone Justus Von Liebig. La Liebig si espanse a tal punto da avere diverse fabbriche produttrici di estratto di carne in tutto il mondo. Tanto è vero che soprattutto nell’ultimo ventennio di collezione compaiono su serie in edizione sia Italia (ITA), sia Belga (BEL), sia Fiamminga (FIA), Tedesca (TED)  e Olandese (OLA) le pubblicità proprietarie di differenti stabilimenti, fra cui i più noti Oxo, Fray Bentos, Lemco, Liebig and Viandox.

Brooke_Bond_serie

Tornando a noi e alla nostra amata collezione, come potete verificare anche dai prezzi di ciascuna serie (Listino Sanguinetti 2014) le più quotate e pertanto più ricercate tra le Brooke Bond Liebig sono proprio le ultime due serie della collezione, ossia la n°1870 e la n°1871. Questo è dato dal fatto che la loro diffusione non fu al pari delle altre tre. Probabilmente la tiratura più contenuta, forse una cattiva distribuzione delle stesse data dal fatto che la collezione era in procinto di terminare, fecero sì che queste due chicche fossero difficili da reperire anche per i collezionisti del tempo. Io stesso negli ultimi tre anni ho ritirato e acquistato circa 65 collezioni Liebig tra cui diverse avanzate e alcune oserei dire monumentali. Eppure, pur avendo trovato e dettagliato in negozio moltissime serie anche antiche e non comuni, ho trovato pochissimi pezzi di queste ultime due emissioni.

Trattandosi di serie recenti, non è raro trovare le Brooke Bond Liebig ancora pari al nuovo con fascetta originale, come da fotografia. Nel caso delle ultime due, è più facile trovarle prive di fascetta, se pur in buono/ottimo stato di conservazione. Qualora aveste la fortuna di acquistarle con fascetta Brooke Bond, non che sia un pezzo di inestimabile valore, ma vi suggerirei di conservare sia le figurine, sia la fascetta stessa.

… sembrano Italiane … ma non lo sono !!!

Buongiorno a tutti voi, amici collezionisti di figurine Liebig. Oggi voglio portare la vostra attenzione su un piccolo gruppo di serie Liebig che talvolta passano inosservate, ma che sono assolutamente degne di nota e di attenzione. Mi riferisco alla serie di figurine Liebig in edizione Svizzera! Diversamente da altre edizioni (vedi ed. TED, FRA, FIA, OLA, SPA …), le figurine in edizione Svizzera sono tali e quali alle figurine in edizione Italiana: medesime vignette, testo interamente in lingua Italiana. Eppure in basso a tergo di quasi tutte le figurine in ed. SVI troviamo la scritta “PRODOTTI LIEBIG S.A. – BASILEA” che ne denota la provenienza dalla capitale Svizzera, per l’appunto. Sono 113 serie tutte presenti anche in ed. ITA ad eccezione della n°1405 e della n°1423; quest’ultima decisamente non comune e abbastanza costosa. Una piccola collezione a se stante il cui valore di catalogo si aggira attorno ai 1700 euro. Serie relativamente recenti e comuni che interessano l’arco temporale compreso tra il 1930 e il 1954. Fra tutte spicca la bella serie n°1377 “Storia del Giappone” costituita da ben 12 figurine e unica nel suo genere in quanto si distingue dalla medesima in ed. ITA per il fatto di avere i bordi di ciascuna figurina interamente dipinti in oro. Non mancano le varietà e le specializzazioni: ricordiamo la serie n°1492 “Funghi Commestibili II” nella sua variante con il n°3 che identifica la fig. 3 della serie parzialmente mancante; oppure il famoso Trittico dedicato all’Anno Santo (n°1473, 1474, 1475) nella variante di colore azzurro.

Serie Liebig n°1377 "Storia del Giappone" del 1938 in ed. Svizzera
Serie Liebig n°1377 “Storia del Giappone” del 1938 in ed. Svizzera

Un fatto curioso e interessante

Buona sera, amici e appassionati collezionisti di cromolitografie e non solo. Forse non tutti di voi sanno che il collezionismo delle serie di figurine Liebig ha avuto inizio subito pochi anni dopo la prima pubblicazione avvenuta nel lontanissimo 1872. Si parla delle primissime emissioni – vere opere d’arte – dal costo talvolta proibitivo, ma al contempo così ricche di dettagli, così intrise di storia, così autentiche! Il tempo scorre veloce e in men che non si dica il collezionismo delle cromolitografie Liebig interessa gran parte dell’Europa e in special modo Francia, Germania, Belgio, Olanda, Italia. Per oltre un secolo di storia la Liebig ha distribuito diverse serie sempre nuove, ogni volta originali, abile nel catturare l’interesse di tutti quanti grazie ad una varietà di tematiche che non ha eguali. Tanto è vero che se all’inizio la tiratura delle prime serie era alquanto limitata (non è dato di sapere quanto), già con i primi anni del ‘900 la distribuzione delle famose serie Liebig, in più edizioni e tradotte in molte lingue, in seguito ad una richiesta altissima, aumenta esponenzialmente. Infatti, sfogliando velocemente il Listino Prezzi Sanguinetti ci si rende conto di un generale abbassamento di prezzi già a partire dal 1905. Eppure ci fu un episodio durante la Prima Guerra Mondiale che segnò indelebilmente la storia delle amate Liebig. I bombardamenti a tappeto che interessLiebig_1089_BELarono tante città italiane e rasero al suolo le principali strutture logistiche (ma non solo) coinvolsero anche uno dei grandi depositi della Liebig in cui erano gelosamente stoccate moltissime serie Italiane e Svizzere (testo in Italiano ma a tergo in basso la dicitura “Basilea”) pronte per la distribuzione. Fu un vero disastro: migliaia di serie andarono completamente distrutte, tanto è vero che, se osservate i prezzi delle serie Italiane emesse negli anni compresi tra il 1914 e il 1923, noterete subito un importante aumento nelle quotazioni in lingua Italiana, pressochè anomalo dato il periodo di appartenenza. In particolare andarono perse quasi per intero le serie n°1088 “Costumi della Svevia”, n°1089 “Costumi e Vedute dell’Austria, n°1094 “Grandi Navigatori” (rarità assoluta: 8 serie note al mondo), n°1098 “In Palestina”, n°1105 “In Tunisia”, n°1114 “Il Compositore Gluck” e n°1123 “Il Mondo Antediluviano” in lingua Italiana. Oggi i prezzi di queste serie oscillano tra i 1000 e i 1500 euro, facendo eccezione la n°1094 quotata oltre trentamila euro. Sono prezzi altissimi, ma allo stesso tempo, qualora dovesse comparire una di queste rarissime serie in asta, non sperate di potervela aggiudicare. O meglio: io ve lo auguro! Però è bene che sappiate che sono ricercatissime in tutta Europa e qualora ne comparisse una in asta ad esempio su piattaforme come eBay o Delcampe sappiate che, diversamente dal mondo della filatelia, qui i prezzi di catalogo talvolta possono anche raddoppiare o triplicare in un battibaleno! Pensate che solamente qualche mese fa, intenzionato ad aggiudicarmi una bella serie Liebig in edition spagnola (le edizioni spagnole sono molto difficili da ottenere) quotata poco meno di 700 euro, decisi di lanciarmi, offrendo la ragguardevole cifra di 500 euro per la stessa. Ero pressoché certo di vincerla. Ebbene … l’asta si chiuse a oltre 2500 euro, ossia quasi quattro volte la sua quotazione! Questo per farvi capire che, se da un lato il Listino Prezzi Sanguinetti, unitamente alla sua numerazione, è l’unico riconosciuto in tutta Europa, allo stesso tempo nel mondo delle Liebig ci sono interessi e passioni così grandi che in certe occasioni grandi collezionisti sono disposti veramente a tutto pur di possedere una certa serie. E’ questo, signori miei, uno degli aspetti che tanto mi entusiasma e che allo stesso tempo mi ha fatto scegliere di dedicarmi anima e corpo a questo collezionismo che tanto di nicchia non è.

Ma torniamo a noi e alle nostre sette serie. Si dice spesso che “non tutto il male vien per nuocere”. Nonostante il periodo relativamente recente, le sette serie appena menzionate contribuirono nel tempo ad accrescere l’interesse dei collezionisti Europei verso le serie in edizione Italiana. Tanto è vero che non è raro anche da parte mia ricevere richieste da paesi esteri per serie emesse nella nostra lingua, anche se presenti nella loro! Solitamente il collezionista acquista tali serie in edizione estera, costando molto meno (sebbene non siano affatto “regalate”) sperando un giorno di poterla affiancare alla rara in edizione Italiana. Inoltre è doveroso ricordare l’importanza anche di tutte le serie a partire dalla n° 1782 “Pittori del Risorgimento” fino ad arrivare all’ultima emessa n°1871 “Uniformologia Antica II – Brooke Bond”: stiamo parlando infatti delle ultimissime 91 serie emesse a completamento della collezione. Tali serie esistono solo e unicamente in edizione Italiana, pertanto qualunque collezionista Italiano o estero che volesse completare la propria raccolta ne avrà sempre e comunque bisogno! Il loro prezzo è sicuramente contenuto, se paragonato ad altre emissioni più datate. Inoltre sono quasi tutte relativamente facili da trovare. Ma non sottovalutatele. Piuttosto andatene orgogliosi e conseratele con cura, dato che stiamo parlando di un’edizione unica conosciuta in tutto il mondo.

Listino Prezzi 2014 Figurine e Menù Liebig

E’ con grandissimo entusiasmo che annuncio l’attesissima nuova edizione 2014 del Listino Prezzi Figurine e Menù Liebig edito dalla Sanguinetti S.a.S. Sono trascorsi ben sei anni dalla precedente edizione 2008. Quasi 230 le quotazioni di serie Liebig Italiane rivisitate, alle quali si aggiungono gli aggiornamenti prezzi relativi alle serie in edizione straniera. La cololezione Liebig Italiana, nonostante la forte crisi che da quache anno sta interessando l’intero pianeta collezionistico, possono vantare un incremento complessivo di quasi 1200 euro. Significativo, quanto atteso, aumento per la serie n°1123 “Il Mondo Antediluviano” che passa dai precedenti 290 euro agli attuali 350 euro. Non da meno le serie in edizione Tedesca e diverse emissioni antiche, rare e di difficile reperibilità, per le quali si possono constatare aumenti di prezzo anche ragguardevoli. Strumento indispensabile sia per il collezionista, sia per il commerciante di cromolitografie Liebig, il Listino Prezzi 2014 rappresenta un valido strumento per la quotazione e il confronto fra serie. Di lettura e consultazione semplice, immediata e chiara, riporta quotazioni aggiornate di tutte le serie Liebig in edizione Italiana ed estera alle quali si accodano i prezzi di menù da tavola e segnaposto Liebig.

Listino Prezzi 2014 Figurine e Menù Liebig

Ricordo che il presente Listino Prezzi Liebig, così come la numerazione Sanguinetti, sono gli unici riconosciuti universalmente in tutta Europa: a questo Listino fanno riferimento da sempre i principali commercianti e collezionisti di tutto il mondo! In Italia la CiF da qualche anno ha scelto di iniziare la distribuzione del nuovo Catalogo Liebig edito dalla Unificato: ottimo strumento di lavoro e ricerca; peccato per la scelta a mio avviso poco felice di adottare come numerazione quella dell’oramai obsoleto catalogo Fada, creando non poca confusione nei collezionisti Italiani. Si raccomanda pertanto ai collezionisti di adottare come unica numerazione la Sanguinetti, accettata e riconosciuta in tutta Europa da sempre.

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Dopo la prima distribuzione e il successo riscontrato dalla precedente edizione, è con grande piacere che metto gratuitamente a disposizione di tutti i collezionisti il nuovo Listino Prezzi 2014 delle Figurine Lavazza aggiornato e studiato in base alla reperibilità, ai vecchi listini, ai prezzi di vendita attuali, alle richieste Italiane e estere, alla rarità di talune serie. I prezzi sono puramente indicativi e possono non rispecchiare le vendite in negozio oppue all’asta, ma costituiscono un chiaro riferimento al valore di ciascuna serie. Tale listino è uno strumento gratuito in formato digitale PDF scaricabile e stampabile da tutti i collezionisti, utile per orientarsi nell’affascinante mondo delle serie di Figurine Lavazza, permettendo di avere sempre a portata di mano l’elenco completo di tutte le figurine presenti, stabilendo un rapporto di costo e quindi di valore tra una data serie e un’altra.

Scarica il Listino Prezzi 2014 delle Figurine Lavazza

[ formato digitale PDF ]

Lo stato di conservazione di una figurina Liebig

La prima serie di sedici figurine Liebig fu emessa nel lontano 1872, ossia più di centoquarantanni fa, o, se preferite, quasi un secolo e mezzo fa! Certo è che per un monumento, oppure in rapporto alla facciata di una chiesa, sono bruscoline … ma per una figurina di carta, delicata, con inchiostri vivi (in particolare per le prime serie) è sicuramente un lasso di tempo decisamente molto grande. E’ altresì vero che il collezionismo delle Liebig ha avuto inizio poco dopo la loro comparsa e questo ha fatto sì che ancora oggi siano reperibili diversi (forse meglio scrivere “alcuni”) esemplari delle prime figurine emesse, ancora oggi in “perfetto stato di conservazione”. Ho scelto appositamente di mettere tra virgolette la frase “perfetto stato di conservazione” perchè proprio con questo articolo vorrei che si facesse chiarezza su un aspetto fondamentale per la collezione stessa.

Il giudizio dato in riferimento allo stato di conservazione di una certa figurina non potrà mai essere assoluto. Infatti, prima ancora di metterci ad osservare gli angoli, i bordi, il colore, il retro di una figurine, dobbiamo necessariamente poterla inquadrare. Innanzitutto è necessario identificarla, ossia capire a quale serie appartiene. In questo ci vengono in aiuto i cataloghi, ma prima ancora l’esperienza che fin da subito, anche se in modo approssimativo, ci aiuterà a collocarla in una data fascia temporale, facilitando quindi il compito di associarla poi ad una serie specifica. A questo punto, identificata la serie e quindi stabilito l’anno di appartenenza, inizieremo ad osservarla con occhi critici ed attenti al minimo dettaglio, ma con la consapevolezza della sua età ed importanza. Per l’osservazione non sono necessari strumenti particolari: abbiamo dinanzi un oggetto di dimensioni più che sufficienti perchè possa essere analizzato in dettaglio anche ad occhio nudo; un oggetto non particolarmente fragile, se pur delicato, che è possibile maneggiare con una certa facilità e sicurezza.

GLI STRUMENTI DEL MESTIERE

Una figurina Liebig solitamente ha una dimensione di 7 x 11 cm circa. Per questo motivo già un occhio attento sarà in grado di percepire anche il minimo difetto o imperfezione. Tuttavia l’ausilio di una lente d’ingrandimento, possibilmente di grande diametro (8 o 9 cm.) con impugnatura a manico, potrebbe tornarci utile negli studi più minuziosi. Anche un righello trasparente, millimetrico e con le linee indicanti i millimetri sottili ci permetterà di misurare con una certa precisione lunghezza e larghezza della nostra figurina e, in caso di serie pregiate, confrontare i dati con un catalogo ufficiale che ne riporti anche le dimensioni. Purtroppo in questo il catalogo Sanguinetti non ci è di grande ausilio, mentre il catalogo Unificato mette a disposizione maggiori dettagli e informazioni utili allo scopo. In aggiunta, mi permetto di indicare tra gli strumenti del mestiere le figurine stesse. Infatti, soprattutto per serie antiche, nulla è più indicato di una seconda figurina da utilizzarsi come elemento di confronto.

DIFETTI COMUNI E DIFETTI NASCOSTI

Volendo fare l’avvocato del diavolo, devo ammettere che i difetti possibili ed effettivamente riscontrabili in una figurina Liebig possono essere diversi e di diversa natura. Proverò ad elencarveli in modo che in futuro sappiate eventualmente identificarli prontamente. Questo perchè alcuni sono palesi, mentre altri più infidi e nascosti, pertanto difficilmente riscontrabili a colpo d’occhio.

  • angoli schiacciati: i quattro angoli di una figurina, se pur integri e a punta, presentano come una specie di gradino, o avvallamento, dovuto alla permanenza prolungata di tale figurina nei vecchi album d’epoca di cartone.
  • angoli stondati: a causa di una errata conservazione, o di maneggiamenti poco attenti, alcune figurine o intere serie possono presentare angoli non più appuntiti, ma stondati, arrotondati. Sappiate che all’origine tutte le figurine Liebig hanno angoli a 90° perfettamente appuntiti.
  • bordi rovinati: difetto dovuto il più delle volte a molteplici inserimenti e rimozioni di una certa figurina in vari album, e in particolare in quelli d’poca dove l’inserimento, più ancora che la rimozione può facilmente danneggiare la figurina.
  • pieghe: uno dei difetti più comuni, spesso causato dalla noncuranza o peggio dalla maldestria. Sebbene le figurine Liebig non siano delicate come francobolli, restano pur sempre fragili cromolitografie di carta. Se non maneggiate con attenzione è facile causare inavvertitamente pieghe soprattutto agli angoli. Una piega abbastanza comune è riscontrabile anche lungo il lato superiore per serie con orientamento verticale, oppure lungo uno dei lati sinistro o destro per serie orizzontali. Succede quando si cerca di inserire la figurina negli appositi fogli trasparenti e questa incontra un minimo di resistenza: mai spingere, mai forzare la mano.
  • residui di colla a tergo: purtroppo anni fa c’era chi sceglieva di incollare le figurine su album di cartone, noncurante del fatto che così le avrebbe irreparabilmente danneggiate. Certe serie antiche sono state recuperate, ma presentano a tergo una o più macchie residue della colla impiegata al tempo. Nei casi più gravi è possibile che con la colla se ne siano andate anche parti della carta a tergo e con essa parte delle descrizioni e didascalie.
  • segni di elastico: esiste qualcuno che per tenere raggruppate le sei figurine appartenenti a una data serie sceglie di utilizzare gli elastici. Anche se morbidi e in apparenza sembrano non danneggiare le figurine, sono assolutamente da evitare. La gomma dell’elastico con gli anni si deteriora e il più delle volte aderisce alla carta in modo irreparabile. Mi è capitato di maneggiare serie in cui una figurina presentava il segno lasciato da un elastico. Nel 90% dei casi, scorrendo fronte/retro anche le altre figurine, ne troveremo sicuramente un’altra della stessa serie con il medesimo difetto.
  • la rifilatura: ci sono figurine che all’origine presentano bordi bianchi decisamente più ampi rispetto ad altre, oppure figurine di misure non standard che è impossibile inserire negli appositi album a fogli trasparenti. Se non siamo a conoscenza della loro misura esatta, è possibile incappare in figurine rifilate, solitamente con l’ausilio di una buona taglierina. I bordi e gli angoli appariranno in ottimo stato, ma in seguito ad un intervento artificioso, che avrà alterato irrimediabilmente la figurina stessa.
  • inchiostro che “suda”: figurine con più di un secolo di vita ed in particolare con presenza di color oro, con gli anni subiscono una sorta di trasudazione dell’inchiostro stesso dalla carta. Tale difetto non era riscontrabile quando le figurine venivano conservate negli album d’epoca. Inserite però in fogli trasparenti di PVC capita talvolta che l’inchiostro di una o più figurine si attacchi alla plastica, rendendone in seguito difficile la rimozione. Nei casi più gravi, facendo scivolare la figurina per estrarla può capitare che parte della vignetta resti attaccata al PVC danneggiando irreparabilmente l’immagine. Sono casi fortuiti che il più delle volte si evitano agendo in modo corretto prima della rimozione.
  • umidità: l’umidità per le figurine Liebig è davvero deleteria, soprattutto qualora album d’epoca con annesse serie siano rimaste per anni in ambienti umidi e poco areati. Quel che è peggio è che spesso, in apparenza, la figurina è integra e perfetta. Eppure, prendendola in mano, notiamo subito una certa morbidezza ed eccessiva flessuosità della carta. I rischi sono due: o a lungo andare tale figurina di sfoglierà, oppure, avendo assorbito umidità, se conservata in fogli trasparenti la muffa potrebbe prendere il sopravvento danneggiandola irreparabilmente.
  • segni e scritte a tergo: fino al 1934 le serie di figurine Liebig non riportano alcuna numerazione, tanto è vero che esistono diversi cataloghi in Europa con numerazioni differenti. Noi stessi in Italia abbiamo la numerazione Sanguinetti (unica riconosciuta universalmente) e la numerazione Unificato/Fada. Era pertanto consuetudine riportare a tergo di una o tutte le figurine di una serie la relativa numerazione, solitamente in matita. Se non deturpante, o meglio in matita, si tratta il più delle volte di segni acettabili.
  • timbri dei commercianti a tergo: diverso il discorso sui timbri apposti a tergo dai commercianti d’epoca: in questo caso l’argomento è degno di studi e approfondimenti, in quanto c’è chi reputa tali timbri come una sorta di firma che arantisce per l’autenticità della figurina stessa, talvolta aumentandone addirittura il valore. Se si tratta di un timbro non deturpante, al momento consiglio di conservare gelosamente tale figurina.
  • le falsificazioni: non propriamente un difetto, quanto il tentativo fraudolento di riprodurre una cromolitografia di valore non indifferente a scopo di lucro. Argomento che ad oggi non sembra interessare il collezionismo delle Liebig. Ho avuto occasione di acquistare alcuni “falsi d’epoca” se così vogliamo definirli a scopo di studio e di confronto. Posso assicurarvi che tali falsi si discostano di molto dalla serie originale: consistenza e scivolosità della carta, tipi di inchiostri, i dettagli stessi sono ben lungi dall’avvicinarsi da un originale di fine ‘800.

Per poter valutare correttamente lo stato di conservazione di una figurina Liebig, una volta identificata, dovremo tenere conto di tre elementi essenziali: l’epoca di appartenenza, la rarità o difficoltà d reperimento, le sue catratteristiche intrinseche (tipo di stampa, dimensioni – per alcune serie antiche e rare dove la rifilatua, ad esempio, è plausibile). Serie recenti e comuni, per nulla difficili da reperire, si potranno trovare facilmente in condizioni pari al nuovo, o addirittura ancora provviste di fascetta originale (mai inserite in album). Serie di 70/100 anni fa con bordi ed angoli perfetti, carta bianca a tergo priva di ingiallimenti o macchie, saranno già ben più difficili da trovare e nel caso saranno sicuramente un ottimo pezzo da collezione. Serie appartenenti al XIX secolo, emesse prima del 1900, difficilmente si presenteranno al pari di una serie degli anni ’50: angoli leggermente stondati, carta al tergo con qualche segno del tempo sono caratteristiche pressoché comuni e più che accettabili e tali figurine saranno considerate comunque sia ottimi pezzi da collezione. Con questo non intendo die che tutte le figurine antecedenti il 1900 debbano essere in mediocri condizioni di conservazione. Ci sono collezionisti che conservano gelosamente serie antiche ancora oggi in perfetto stato. Questo significa che la qualità, se pur rara e difficile, è possibile sempre, ma il più delle volte si fa pagare e anche profumatamente! Una serie Liebig, ad esempio, di fine ‘800 con angoli appuntiti, retri bianchi privi di macchie o abrasioni, a mio avviso rappresenta un tassello importante nella nostra collezione, indipendentemente dal suo valore di catalogo. Iniziare a collezionare da zero le Liebig è davvero divertente e anche semplice data la grande disponibilità di materiale in perfetto stato e a basso costo. Quando però la nostra collezione comincerà ad assumere dimensioni ragguardevoli, la nostra attenzione si sposterà sempre di più verso le serie antiche. Ed è proprio qui che lo stato di conservazione assume un ruolo fondamentale, tanto è vero che il completare la collezione passerà in un secondo piano, prendendo il sopravvento proprio il desiderio di migliorare qualitativamente la collezione stessa, con sostituzioni, cambi, migliorie.

CONCLUSIONI

Spero vivamente che questo articolo possa servire ad affinare la capacità di valutazione di una certa serie Liebig che magari stiamo per acquistare. Allo stesso modo ricordo che prima di un qualunque acquisto le figurine vanno sempre e categoricamente visionate: non fidiamoci mai del giudizio di terzi: quante volte mi sono sentito dire al telefono che un certo lotto era costituito da figurine in perfetto stato. Dopodiché, presa visione dello stesso, già a colpo d’occhio si capiva che le condizioni erano a dir poco pessime! Senza voler essere in mala fede, un conto è il giudizio obiettivo (e talvolta pignolo) del collezionsta esperto; un conto l’opinione di chi riesce fin da subito a cogliere la bellezza di quste figurine, ma senza aver mai avuto la fortuna di confrontarle con altri elementi di paragone. il giudizio e la stima sono fattori assolutamente personali e totalmente soggettivi e possono anche differire non di poco dai nostri. Dal momento in cui certi acquisti si concludono online, non scordiamoci di chiedere sempre scansioni fronte – retro delle serie importanti, perchè alcuni limitano il proprio giudizio alla vignetta e non prendono neppure in considerazione la figurina a tergo con la relativa didascalia. Talvolta omettono difetti al retro che ne deturpano le scritte rendendole magari illeggibili (con conseguente abbattimento del valore). A mio avviso una figurina Liebig va presa sempre nel suo insieme, ossia vignetta + didascalia a tergo. Per come la vedo io, se la vignetta è perfetta, ma la parte descrittiva è sciupata ed illeggibile, la figurina non mi interessa, in quanto incompleta. In verità ancora oggi non transigo su certi elementi, però mi sono reso conto io stesso che è meglio avere una figurina Liebig un po’ sciupata, oppure con qualche difetto anche vistoso, piuttosto che non averla! In fondo a sostituirla siamo sempre in tempo! L’importante è averla pagata il giusto e non come una dello stesso tipo ma “in perfetto stato di conservazione”.

Figurine Liebig: ogni volta è come la prima volta

Buon giorno e buona domenica, cari lettori. Questa mattina mi sono svegliato con una bella tirata di orecchie da parte di una persona che certamente ha tutta la mia stima e la mia ammirazione. “Caro Willy” dice “che cosa mi combini? Non ti sarai scordato di scrivere sul portale, spero …”. Effettivamente un po’ l’estate, un po’ il lavoro, il tempo è sempre così poco e le settimane passano talmente in fretta … Insomma, bando alle ciance e vediamo di condividere con voi una delle mie più recenti esperienze.

Mi permetterei di definire la mia attività semplicemente entusiasmante e stimolante. Certo, nelle ultime tre settimane il mio lavoro è stato tutt’altro che emozionante: scansionare oltre duemila serie di cromolitografie Liebig, sistemare poi le 2000 immagini, preparare duemila inserzioni con Turbo Lister da caricare in negozio … tre settimane di lavoro ripetitivo e noioso, tanto è vero che sono riuscito a trovare il sistema (più che altro mentale, non tanto pratico) di scannerizzare figurine e al contempo guardarmi qualche (diversi) film sul monitor del PC 🙂 Eppure, anche in questa fase decisamente poco invidiata, c’è sempre da scovare qualche aspetto positivo. Per esempio, sono stato costretto a maneggiare per quasi un mese intero ed oltre otto ore al giorno moltissime figurine Liebig non recenti ed anche antiche, appartenenti al XIX secolo! Di sicuro le conosco bene le Liebig … probabilmente non a menadito come certi amici di Busto Arsizio di mia conoscenza, ma diciamo che me la cavo. Eppure – e questo particolare mi era già capitato di notarlo in passato – ogni volta che per rilassarmi decido di sfogliare uno degli album appartenenti alla mia collezione, ecco che sistematicamente l’occhio cade su una certa figurina. Osservandola con maggiore attenzione non è raro notare particolari, scenette, aspetti a dir poco unici, talvolta incredibili, mai notati in precedenza, quasi la stessimo osservando per la prima volta. E’ un po’ come quando si guarda un bel film, gustandoselo dall’inizio alla fine: crediamo di aver capito tutto, di aver colto ogni aspetto e particolare … eppure … avete mai provato a rivederlo, anche a distanza di qualche giorno? Noterete che la vostra mente vi aprirà la strada verso aspetti, particolari e combinazioni non colte durante la prima visione.

Ebbene, questo è uno degli aspetti per i quali le cromolitografie Liebig mi fanno letteralmente impazzire! Certo, il fascino che serie antecedenti la prima guerra mondiale (per intenderci, circa dalla n°1100) sono in grado di trasmettere è cosa ben differente rispetto a serie più recenti. Eppure non è raro incappare in figurine appartenenti agli ultimi vent’anni di collezione e restare come incantati ad osservare la vignetta, tanto è ricca di particolari.

Non ancora contenti, ecco che oltre alla vignetta “capita” talvolta di girare una certa figurina e scoprire a tergo diciture e didascalie scritte e preparate oltre cent’anni fa (oramai anche 130 o 140 anni!): scritte ed espressioni troppo diversi dal nostro abituale modo di parlare. Talvolta concetti espressi con frasi tanto distanti oramai anche dal nostro modo di pensare. In molti definiscono la collezione delle Liebig come una grande enciclopedia. Io stesso concordo con questo modo di identificarla, data l’estrema varietà dei temi trattati, delle didascalie approfondite a tergo della maggior parte delle figurine, delle raffigurazioni curate e particolareggiate. Eppure, associare le Liebig nel loro insieme ad una semplice enciclopedia, oggi, dopo anni di esperienza e soprattutto di passione, lo trovo alquanto riduttivo. Ogni serie Liebig, un po’ come certe cartoline paesaggistiche animate di cinquanta o cent’anni fa, sono un piccolo frammento di storia. La rappresentazione di una certa cosa è fatta come allora la vedevano o semplicemente la immaginavano. Le didascalie sono scritte con frasi, termini e modi tipici del periodo.

Vorrei farvi osservare per un momento la serie n°881 “Automobili” che mi ha sempre fatto sorridere. Le sei figurine rappresentano alcune vetture tipiche di certe epoche. L’aspetto divertente che la sesta figurina, in basso a destra, dovrebbe raffigurare una vettura moderna. E sarebbe davvero così, se non foss’altro che dalla realizzazione di questa serie da sei figurine è trascorso oramai più di un secolo! Il fatto di leggere sotto il disegno dell’Omnibus la dicitura “Omnibus automobile moderno” è alquanto divertente. Curioso anche il genere maschile del sostantivo “automobile”, seguito dall’aggettivo “moderno” e non “moderna” come avremmo scritto noi ai nostri tempi.

Ma questa è solamente una piccola cosa rispetto alle sorprese che serie Liebig ben più antiche sono in grado di riservarci!

Ridendo e scherzando, è trascorsa più di un’oretta da quando ho iniziato a scrivere: come spesso mi capita, scrivere sul portale non è un lavoro, ma un modo vero e proprio per conversare con voi, condividendo certe mie esperienze. E’ come se mentre scrivessi ci fose voi di fronte già pronti a leggere in diretta le frasi che man mano vado creando 🙂 E’ davvero una bella sensazione e rende ogni volta questa piccola esperienza di scrittura davvero radevole. Ora temo di avervi rubato tempo a sufficienza. Vi ringrazio come sempre per il tempo che trascorrete su figurineliebig.it e spero di sentirvi presto e numerosi.  Vi lascio e mi precipito a fare ammenda delle mie colpe, iniziando prima di subito uns econdo articolo su un argomento completamente differente, ma che negli ultimi giorni mi sta davvero interessando sempre di più (e non sono di sicuro le lamine d’argento :-))

Database Barre aggiornato … e Buona Estate !!!

Buon giorno, amici collezionisti. L’estate oramai incalza e le priorità già cambiano. Io stesso, per scelta, ho chiuso anticipatamente il negozio, desideroso di recuperare alcune estati passate e concentrandomi soprattutto su piscina, sole, mare e quant’altro possa rigenerarmi 🙂

Codice a Barre

Nonostante gli “innumerevoli impegni vacanzieri” eccomi qui ad aggiornare il famoso, quanto scaricato ed utilizzato, Database Barre all’ultima emissione del 2 luglio 2012.

L’annata in corso, al momento, sembraalquanto tranquilla e rilassata, priva di colpi di scena, suspance e giravolte. Sebbene il mercato appaia statico (il periodo lo richiede) grandissime soddisfazioni iniziano a regalare i valori delle annate precedenti ed in particolare 2008, 2009 e 2010. Tali francobolli infatti non sono più reperibili in alcun ufficio postale, né tantomeno sul portale e-Filatelia di POste Italiane (per la maggior parte). Ed è per questo motivo che, nonostante i prezzi decisamente alti (anche 15/20 volte il facciale – e non mi riferisco ai valori chiave) ecco che le vendite non tardano a farsi sentire. Ancora una volta, fortunato chi ha saputo fare tesoro e scote di tali valori 😉

Il 2012 ci regala un nuovo valore NON autoadesivo dedicato alla Cattedrale di Trani: nulla di particolarmente raro ed introvabile … ma che nostalgia! Allo stesso tempo fanno la loro comparsa due interi postali: una cartolina dedicata al Giubileo dei Chierici Somaschi ed una Busta dedicata alla Ferrovia Elettrica Rimini – San Marino.

Sempre richiesti il singolo ed i foglietti del Vino DOCG e del 150° di POste Italiane.

A mio avviso di grande interesse il Folder della Lira Italiana contenente l’edizione speciale del foglietto su lamina d’argento: sebbene sia al momento disponibile, resta un articolo particolarmente interessante per il connubbio lamina d’argento – tema trattato. Da conservare gelosamente.

Figurine Liebig

E’ oramai noto ai più che la mia attività entro breve verterà proprio sulle cromolitografie Liebig: una collezione di grandissima soddisfazione capace di suscitare forti interessi anche in chi si avvicina ad essa per la prima volta. Soprattutto chi sceglie di acquistare, come inizio, spezzoni di collezioni, in modo da avere fin da subito un certo quantitativo di materiale su cui lavorare, si rende conto immediatamente della bellezza delle cromolitografie Liebig. Pian piano poi che inizia a spostarsi indietro negli anni, l’interesse ed il fascino aumentano esponenzialmente fino ad estasiare completamente di fronte alla bellezza unica di una collezione anche solo discretamente avanzata! I temi trattati, i disegni, le frasi scritte a tergo con gergo d’epoca … Sto lavorando assiduamente allo scopo di poter fornire con settembre un servizio ancora migliore sotto l’aspetto della fornitura, dei tempi di consegna, dell’imballaggio e dei costi di spedizione, oltre che della comunicazione immediata. Questi primi cinque mesi di attività mi hanno regalato soddisfazioni a dir poco inaspettate e non mi riferisco solo all’aspetto economico della questione, peraltro importante. Il rapporto con i clienti, le piacevoli conversazioni verbali e scritte … tutto così divertente ed entusiasmante … Bello fare del proprio gioco una professione!

Figurine Lavazza

Parlo spesso delle figurine Lavazza eppure nel negozio non sono mai comparse, salvo qualche accessorio sporadico … Cari collezionisti ed appassionati, per voi graditissime sorprese, sempre entro fine agosto / primissimi di settembre! Le 283 serie di Figurine Lavazza completano una collezione di cromolitografie tutta Italiana. Dal costo relativamente contenuto e di non difficilissima reperibilità, al pari delle Liebig garantiscono una colelzione variegata ed estremamente interessante, che affronta in modo grafico e testuale tutti i temi. Poco conosciuta, sempre attraverso questo portale farò in modo di presentarla in modo chiaro, completo ed esaustivo.

Concludendo, mi auguro che questa bella estete regali a tutti quanti noi riposo, energie nuove e soprattutto nuove idee e nuovi interessanti progetti. Per quanto mi riguarda, ho finalmente acquistato una nuova macchina fotografica che mi permetterà non solo di regalarvi fotografie più grandi, nitide e particolareggiate, ma anche filmati in alta definizione: ho già aperto un canale su Youtube ed è mia intenzione iniziare ad utilizzare seriamente anche i video nel nostro settore, dato che, a mio avviso, rendono questa avventura ancora più coinvolgente ed ancora più viva! A questo punto non mi resta che augurare a tutti quanti voi una piacevolissima estate. La mia email figurineliebig@gmail.com è sempre a vostra completa disposizione per comunicazioni importanti, gossip, soffiate last-minute! Solo nel prossimo mese non garantirò risposte pronte ed immediate, dato che dalla piscina, dalla spiaggia e dal mare (almeno per ora) faccio un po’ fatica a rispondere. Ma mi sto attrezzando anche in tal senso 🙂

Ciao a tutti e Buona Estate !!!

William