Il giorno venerdì 10 ottobre 2008 l’emissione Giornata della Filatelia segna l’inizio di una nuovissima quanto incredibile avventura filatelica: il collezionismo dei francobolli con codice a barre. Di lì a poco è facile comprendere che da quella emissione in avanti la famosa bandella con il codice a barre stampigliato sopra, unitamente al numero di dieci cifre, la farà da padrone per gli anni a venire in tutto il mercato filatelico italiano (ed oggi oserei dire “non solo”). Dal quel fatidico 10 ottobre di tre anni fa di emissioni ne abbiamo avute tante, ma quella che ancora oggi lascia l’amaro in bocca, un vuoto incolmabile nella mente indagatrice di noi collezionisti, studiosi, analizzatori e ricercatori di Barre, è sicuramente l’emissione dell’8 novembre 2008 che porta alla luce un francobollo che saprà far parlare di sé nei mesi e sicuramente negli anni a venire. E’ chiaro a quale francobollo mi sto riferendo: “100 Anni del Corriere dei Piccoli”
Il cosiddetto “Corriere dei Piccoli” con codice a barre è stato in assoluto il primo valore della nostra collezione ad esaurirsi definitivamente e precisamente il 3 novembre del 2010, a soli due anni dalla sua prima emissione. La notizia, un po’ come a suo tempo capitò al famoso Gronchi Rosa, fece talmente scalpore che i prezzi, in asta, iniziarono a lievitare senza sosta, come una corsa continua verso cifre mai viste prima da un singolo francobollo così recente. In molti gridarono alla speculazione. Tanti altri erano certi che si trattasse di una moda asseggera, di un veloce colpo di fulmine che avrebbe lasciato basiti i più dopo poche settimane. E invece la ragione fu ancora una volta dalla nostra parte, vedendo il mercato dare ragione ancora una volta a chi ebbe l’arguzia di metterne gelosamente da parte qualcuno. Oggi sappiamo a quanto si è “temporaneamente” assestato il suo prezzo. Sappiamo anche che è assolutamente e categoricamente introvabile (mai dire mai … ;-)) presso uno qualunque dei 14.000 uffici postali dislocati sul territorio nazionale. Resta però un quesito che ancora oggi, a distanza di più di tre anni, ancora non ha avuto risposta: “Come mai proprio il Corriere dei Piccoli? Perché non il francobollo del Natale, oppure la Polizia Locale, o il Terremoto di Messina?”. Il caso dell’esaurirsi del Natale Laico autoadesivo del 2009 è ben diverso e tutti conosciamo il susseguirsi di concause che ne determinò il repentino esaurirsi, ma il primo caso resta quanto mai misterioso ed irrisolto. Tanto è vero che molti sono i collezionisti che a tutt’oggi cercano di dare una risposta (o un volto) a questo fatto. Chi per primo ha voluto sollevare ufficialmente la questione è il sig. Luciano Raimondi, ex Direttore Artistico della Fabbri Editori, oramai uno dei nostri più grandi fan e sempre interessato agli sviluppi di questa incredibile collezione. Il sig. Raimondi ci regala in esclusiva il suo nuovo articolo dal titolo “La Tavola Rotonda” immaginando attorno ad un tavolo quattro amici, quattro figure professionali ben distinte che assieme cercano di affrontare l’argomento, fornendo ipotesi plausibili sull’accaduto, ma – e qui viene il bello – lasciando la questione ancora una volta aperta a nuovi risvolti. Articolo come sempre piacevolissimo da legger, quanto mai originale e divertente, ma soprattutto capace di regalare momenti di riflessione con l’intento, tutti assieme, una volta per tutte, di risolvere il mistero della repentina scomparsa del Corriere dei Piccoli. Non mi dilungo oltre. Vi lascio a questa piacevole lettura che potete scaricare semplicemente cliccando sull’immagine del Corriere.