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I Barre: appendici autentiche o riprodotte?

Buongiorno, amici collezionisti. Mi scuso per la prolungata assenza, ma sono stati mesi decisamente impegnati, se pur di estrema soddisfazione. Nell’attesa di pubblicare nuovi articoli approfonditi, voglio condividere con voi un pensiero di questa mattina relativamente al mondo dei Barre che tanto appassiona.

Immagino ricordiate il primo articolo sulle falsificazioni, uscito diversi mesi fa, che tanto fece scalpore. Allora si parlava di quartine non autentiche e create ad-hoc del famoso Natale Laico 2009 ad opera di esperti truffatori. Al contempo si era accennato al fatto che i falsi potessero interessare non solo gli elementi chiave della collezione, bensì anche pezzi più comuni, se pur costosi, come ad esempio le emissioni da € 0,60 formato piccolo del 2009 ed alcuni Barre del 2010. Si era notato un acquisto indiscriminato anche su portali alternativi (quindi non solamente eBay) di intere strisce bordo-foglio contenenti il solo Barre al centro e ai lati due valori con appendice bianca ( o anche i due valori ai lati con appendice senza Barre!). Acquisti talvolta addirittura ben al di sopra sia del facciale, sia del normale prezzo di mercato dello stesso Barre, se compreso. Tali acquisti, che peraltro conservo in un file (venditori, acquirenti … ecc.) a mio avviso potevano essere finalizzati ad un solo scopo, ossia riprodurre sulle appendici bianche l’immagine del Codice a Barre appartenente a tale emissione, ottenendo in questo modo altri 4 Barre al solo valore facciale o poco più. Tale operazione di stampa suppongo sia possibile attraverso l’impiego di stampanti a sublimazione, il cui risultato, per lo meno ad occhio nudo, appare assolutamente impeccabile. Scordiamoci pertanto certi Barre falsi con il codice sbavato o seghettato e visibilmente non autentico!

Non ho avuto ancora occasione di verificare di persona quanto asserito sopra, sebbene le notizie circolino, ma pare che sia una realtà più che concreta. Pertanto lo scopo di questo trafiletto è sondare il terreno e raccogliere informazioni da coloro che hanno maggiori e più precise informazioni a riguardo, o peggio sono incappati in incauti acquisti.

Barre_falsificazione

Entro breve, come segnalato sulla pagina Facebook dedicata ai Barre, provvederò ad aggiornare il famoso Database Barre, completo di immagini di ciascuna emissione e comprensivo anche degli interi postali.

Database Barre migliorato – ancora sulle falsificazioni – censimento delle varietà

Buona sera, cari collezionisti di Barre e non solo! Questa sera cercherò di essere breve, facendo il punto della situazione e regalandovi qualche chicca imparata strada facendo. Premetto che la settimana, lavorativamente parlando, è stata molto dura. Ma per fortuna nuovi personaggi, nuovi collezionisti piccoli e “decisamente meno piccoli” si sono affacciati alla mia finestra, permettendomi ancora una volta di allargare i miei orizzonti, offrendomi nuovi spunti e nuove idee. Resto appositamente sul generico perchè per ciascuna di queste idee potrei scrivere ben più di un articolo!

Veniamo a noi ed al Database Barre, ad oggi utilizzato (o meglio “scaricato”) da molte centinaia di collezionisti. Grazie ai suggerimenti di alcuni di voi ho apportato qualche lieve modifica, qualche piccola ottimizzazione per renderlo, a mio avviso, ancora più fruibile. Innanzitutto, come era d’obbligo, è stato completato fino all’emissione del 13 settembre 2011 “Consiglio di Stato” con tanto di immagini di ciascun francobollo. Alcuni valori si sono scambiati di posto, rispettando lo stesso ordine sequenziale proposto dal Catalogo Unificato 2012 stesso. Inoltre per tutte e quattro le annate, nella sezione stock (in giallo) ho aggiunto la possibilità di inserire i propri quantitativi per francobolli singoli, in terzina, in quartina, in sestina ed anche in fogli interi, facilitando in questo modo il calcolo totale del facciale del nostro magazzino. Certo le parole “stock” e “magazzino” di sicuro non sprizzano scintille collezionistiche, ma obiettivamente per chi come il sottoscritto ha scelto di investire in francobolli con codice a barre sono dati importanti. E’ fondamentale, a mio avviso, avere sempre sott’occhio la propria situazione e la propria disponibilità di Barre, sempre nel tentativo di completare giri completi di annate.

Il Natale Laico e Corriere dei Piccoli sono praticamente introvabili! Ancora una volta mi sono messo a cercare tutti i Corrieri ed i Natali Laici disponibili per l’acquisto su eBay e Delcampe: ho trovato un solo Natale Laico (peraltro non perfetto) e qualche Corriere. Sono numeri che devono far riflettere non poco! Anche perchè allo stesso tempo ho trovato disponibilità per più di cinquanta Gronchi Rosa!

La presenza di falsi è sempre dietro l’angolo, signori miei! Vi ricordate il clamore suscitato dal precedente articolo sulle falsificazioni dei Barre? Vorrei solamente ricordarvi l’importanza di acquistare da venditori di fiducia il proprio materiale, se non direttamente in Posta! Oggi non solo il Natale Laico ed il Corriere hanno raggiunto cifre importanti. Anche gli altri valori del 2008 e moltisismi del 2009 e del 2010, in particolare se venduti singolarmente, possono essere oggetto di falsificazioni fatte ad arte. In fondo l’operazione, una volta rodate le procedure, è pressochè automatica e veloce e permette di ottenere da una striscia ben 5 francobolli con codice a barre dei quali uno solo originale. E dimenticatevi anche i residui di polvere della ipotetica Laser impiegata per lo scopo, oppure le barre che, alla lente, risultano con leggerissime sbavature orizzontali … si ipotizza l’implementazione di stampanti a sublimazione che permettono di ottenere appendici assolutamente identiche all’originale! Discorso ovviamente ancora tutto da approfondire.

Francobolli in osservazione: di sicuro lo 0,20 del 2010, dichiarato esaurito sul portale e-Filatelia già da alcune settimane. Ma anche i tre valori del 2011 che fin da subito hanno attirato a sé l’attenzione dei collezionisti, ossia Abbazia di Cava de Tirreni, Compasso d’Oro ADI e Mastrogiurato. le loro basse tirature e, nel caso dell’Abbazia, anche un solo Barre per foglio, hanno fatto registrare fin da subito quotazioni a mio avviso decisamente alte, ora sicuramente più ridimensionate, ma sempre importanti per essere valori in circolazione da pochissimo tempo.

Varietà di Barre: è in realizzazione un bell’articolo dedicato a tutte le varietà finora scoperte. Sarà corredato ovviamente da fotografie con in didascalia il nome del fortunato possessore. Ho già raccolto un discreto numero di scansioni, ma vi pregherei di inviarle all’indirizzo email ilgiga@gmail.com in modo da permettermi di rendere il prossimo articolo il più completo possibile. Oviamente sono anche in attesa di una varietà di Barre capace di battere quella dell’amico Simone C. che potete ammirare ogni volta come avatar del suo account sul Portale! Credo se ne possano contare ben poche in tutta Italia. Come sempre grazie per la vostra preziosa collaborazione!

 

I difetti naturali nelle appendici di alcuni francobolli originali con codice a barre

Dopo tutto il polverone sollevato dalla possibile circolazione di francobolli con codice a barre falsi, credo che sia doveroso segnalare un fatto assai curioso, quanto fondamentale, onde evitare di sollevare inutili allarmismi. Il Barre più “vecchio” risale al 10 ottobre 2008, pertanto si tratta di prodotti assolutamente recenti ottenuti con tecniche di stampa più che moderne. Infatti possiamo notare che, osservando praticamente tutte le appendici, queste sono assolutamente definite, con barrette perfettamente lineari e ben separate le une dalle altre. E’ questo peraltro anche il modo migliore per poter distinguere a colpo d’occhio un falso da un originale: al momento non sono note falsificazioni così sofisticate da rendere indistinguibile all’occhio umano o eventualmente alla lente un falso da un originale. Del resto tale falsificazione richiederebbe probabilmente strumentazioni abbastanza sofisticate e costose, oltre che difficili da reperire. Un caso a parte ovviamente quello del Natale Laico del 2009 di cui all’articolo precedente. Confermo che sono stati rinvenuti dei Barre falsi (e per falsi intendo chiaramente francobollo originale con appendice non originale), ma tali elementi, con una semplice ed attenta osservazione, si possono facilmente riconoscere. E’ sempre in pentola l’articolo completo sulle falsificazioni che verrà reso pubblico spero il prima possibile, a tutela di noi tutti collezionisti di Barre.

Appendice originale di un francobollo con codice a barre. I primi tre che indovineranno a quale francobollo corrisponde vinceranno una copia originale ed autografata dell'importantissimo documento "I Francobolli con Codice a Barre" edito dal sottoscritto nel lontanissimo 30 ottobre 2010 🙂 Attenzione perchè pare che siano in circolazione copie contraffatte di tale documento dalla indubbia valenza storico-filatelica!

Tornando a noi, dicevamo che le appendici il più delle volte sono perfettamente stampate, nitide, con barrette verticali ben separate le une dalle altre. Eppure non è raro imbattersi in appendici tutt’altro che perfette, se pur assolutamente originali. Ho osservato attentamente il mio archivio personale che ad oggi ammonta a circa cinquemila pezzi ed ho notato un fatto assai curioso: dove il francobollo è stampato in monocromia e l’appendice ottenuta con il medesimo inchiostro, è frequente imbattersi in sbavature, macchie, difetti, in genere proprio nell’appendice stessa. Questo potrebbe dare adito ad inutili allarmismi. E’ il caso di Urbino del 2008, ma anche della Cattedrale di Rieti, delle Discipline Acquatiche, della Pinacoteca Ambrosiana, della Basilica della Madonna dei Miracoli, della Pallavolo Maschile e di Leonardo Sciascia. Onde condividere con tutti quanti voi questo aspetto curioso, riporto qui sotto le scansioni di alcuni elementi presi dal mio archivio, tutti rigorosamente originali. Noterete voi stessi, osservando le appendici con codice a barre, le imperfezioni di cui sopra. Cliccando sull’immagine di un francobollo vi si aprirà la stessa ad una risoluzione sufficiente a vedere il difetto. Diversamente, potete scaricare l’intero archivio zippato di circa 18 mega comprendente le scansioni a 600dpi dei francobolli sotto riportati cliccando qui.

Curioso anche il caso della serie Turistica del 2010 in cui le appendici dei due valori Courmayeur e Isole Tremiti risultano quasi sempre nitide, con barre pulite e ben distinte l’una dall’altra, mentre i valori Todi e Viggiano (in particolare Todi) mostrano quasi sempre il codice a barre come sfocato, con linee non ben definite. Per motivi di spazio all’interno di questo documento le scansioni sono state ridimensionate, ma potete prenderne visione ad una definizione decisamente superiore (600dpi) scaricando l’archivio completo dal Repository.

La contraffazione dei Barre: come riconoscere un falso

IMPORTANTE: in questo articolo non si parla affatto di FALSIFICAZIONE DI FRANCOBOLLI. La contraffazione è limitata esclusivamente all’appendice con codice a barre o ad eventuali tecniche attraverso le quali si è riusciti ad ottenere, ad esempio, una quartina del Natale Laico 2009 con codice a barre non autentica, costituita dai 4 francobolli originali, ma riportati probabilmente su differente carta e con conseguente appendice stampata in seconda istanza. Inoltre aggiungo che quasi tutte le riproduzioni usate in questo articolo mostrano elementi originali e non contraffatti appartenenti alla mia collezione. Seguirà un articolo molto più dettagliato, completo, che non possa dare adito ad erronee interpretazioni.

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Ho avuto il piacere di conversare a lungo telefonicamente con un simpatico collezionista di Barre proprio ieri sera. In verità era qualche giorno che aspettavo impaziente la sua telefonata in quanto sapevo che doveva parlarmi in dettaglio di un fattaccio capitatogli personalmente alcuni giorni prima.

Il soggetto sceglie di acquistare qualche quartina del Natale Laico 2009 autoadesivo da un noto commerciante eBay di Barre. Prezzo concorrenziale, anche se decisamente non regalati. La trattativa è privata. Dopo aver effettuato il pagamento si vede recapitare a casa quanto ordinato: condizioni perfette, quartine prive di qualsivoglia difetto. Ma a colpo d’occhio qualcosa differisce da altri elementi del Natale Laico della sua collezione. Il nostro amico infatti era già un fortunato possessore di ben tre fogli interi del suddetto francobollo! Non essendo un esperto in materia, contatta immediatamente l’amico perito filatelico Sig. Francesco Scarparo di Taranto il quale gli chiede di fargli pervenire il materiale sospetto quanto prima. Dopo poche veloci analisi ed osservazioni al microscopio è evidente che siamo di fronte ad esemplari falsi!

Questo pomeriggio una seconda conversazione di oltre un’ora proprio con il Sig. Scarparo, persona peraltro gentilissima ed assolutamente disponibile, mi ha fatto chiarezza su ogni aspetto della spiacevole vicenda e spero che quanto sto per riportare possa in particolar modo prevenire ulteriori spiacevoli acquisti da parte di incauti acquirenti, ma anche allertare coloro che l’acquisto già lo hanno fatto.

Veniamo a noi ed all’analisi approfondita del beneamato Natale Laico autoadesivo, emesso come sappiamo in data 23 ottobre 2009 e dichiarato definitivamente esaurito il 3 gennaio 2011. Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che esistono due tirature del suddetto valore postale, che si distinguono per tre importanti elementi:

  • ELEMENTO 1 = cristallo di neve sulla palla di Natale, appena sopra il fiocco rosso
  • ELEMENTO 2 = le 8 stelline di misura intermedia presenti un po’ ovunque nella vignetta
  • ELEMENTO 3 = la banda con codice a barre presente lungo il bordo inferiore del foglio (non l’appendice)

Prima Tiratura

  1. Il cristallo di neve è di colore grigio chiaro e leggermente più piccolo rispetto alla seconda tiratura
  2. Le otto stelline sono di colore grigio con tanti puntini bianchi all’interno di ciascuna stellina
  3. La banda con codice a barre sul bordo inferiore del foglio si ferma sul terzultimo francobollo da destra

(scansione gentilmente fornita dal sig. Francesco Scarparo)

Seconda Tiratura

  1. Il cristallo di neve è di dimensione leggermente maggiore e di un grigio un po’ più scuro
  2. Le otto stelline sono di colore nero con sempre tanti puntini all’interno
  3. La banda con codice a barre termina come lunghezza circa a metà del penultimo francobollo

(scansione gentilmente fornita dal sig. Francesco Scarparo)

Inoltre aggiungo che il bordo inferiore di alcuni fogli appartenenti alla seconda tiratura, ad un confronto millimetrico, risulta più spesso di ben tre millimetri rispetto alla prima tiratura. Allego un’ultima scansione sempre gentilmente fornita dal Sig. Scarparo: immagine di raffronto tra le due emissioni e nello specifico la prima a destra e la seconda a sinistra. In entrambe si nota chiaramente la presenza di un trattino (il più delle volte più simile ad una crocetta) esattamente in corrispondenza del bordo destro del foglio ed a cavallo del tratteggio che separa i francobolli dal bordo: di questo segnetto apparentemente privo di importanza parleremo approfonditamente più avanti.

Imparare a riconoscere e a distinguere le due tirature è importante perchè sono state rinvenute quartine o sestine del Natale Laico con francobolli appartenenti palesemente alla seconda tiratura, ma con la banda di lunghezza associabile alla prima tiratura. Al momento sull’argomento non mi è permesso aggiungere altro. Sempre a tutela dell’acquirente, aggiungo un’ulteriore scansione gentilmente offerta dal Perito dove, ache ad occhio nudo, si può notare facilmente che il francobollo non combacia perfettamente con la sua sede, quasi vi fosse stato riposto una seconda volta. Tale “imperfezione” (se così la vogliamo definire) è facilmente riconoscibile osservando attentamente il francobollo in controluce tenendolo leggermente obliquo. Inoltre, qualora decidessimo di toglierci qualsivoglia dubbio in proposito, con l’ausilio di una pinzetta sarebbe sufficiente sollevarne un lembo per notare, probabilmente, la presenza di polvere o pelucchi tra il foglio e la parte adesiva del francobollo.

(diversamente dai francobolli appartenenti al foglio sullo sfondo, si nota anche a colpo d’occhio che il lato sinistro e l’angolo superiore destro del singolo non combaciano perfettamente)

Ma ora veniamo a noi e all’elemento che, forse, più ha caratterizzato un certo lotto di Natali Laici assolutamente falsi in circolazione. In tutti i fogli del Natale Laico è sempre presente un minuscolo trattino, a prima vista trascurabile, che in verità indica la fine della porzione di foglio contenente i valori postali e l’inizio del bordo. L’assenza di tale trattino/crocetta indica con una certa probabilità la presenza di un falso, ma ciò non esclude la possibilità di originali privi all’origine di tale segno distintivo (informazioni corrette su direttiva del Sig. Sebastiano Cilio). Eccovi la scansione di una delle quartine originali in mio possesso ed un bel particolare dal quale si nota chiaramente la presenza di tale trattino (meno male!).

(Una delle quartine originali in mio possesso)

(Particolare di un’altra mia quartina originale)

Come già detto in passato, falsificare la vignetta di un francobollo non è cosa da tutti e richiede esperienza, capacità, attrezzature di un certo livello. Stampare il codice a barre unitamente al numero di dieci cifre, nero su bianco, richiede solamente un po’ di pratica, pazienza, qualche trucchetto ed una buona stampante laser. Ed il risultato difficilmente è riconoscibile ad occhio umano. Talvolta anche un’attenta osservazione con la lente d’ingrandimento rende difficoltoso distinguere un’appendice vera da una falsa. E’ però altrettanto chiaro che un perito non avrà alcuna difficoltà nell’identificare un’appendice successivamente stampata ad arte, sia attraverso l’analisi della stessa con l’ausilio di strumenti specifici, sia analizzando eventuali micro-residui di polvere inevitabilmente lasciati sul foglio dalla stampante. A noi restano solamente un paio di opzioni per riconoscere un’appendice falsa da una originale:

  • sbavature o imperfezioni tra le barre verticali, sebbene si conoscano esemplari del 2008 e del 2009 assolutamente originali, ma con presenza di tali difetti (se non ricordo male tale peculiarità era propria di alcuni francobolli specifici come, ad esempio, Urbino, Cattedrale di S.Maria, Pinacoteca Ambrosiana …)
  • Codice a barre e numero a 10 cifre leggermente disassati rispetto alla vignetta del francobollo, anche con una leggerissima rotazione di pochi gradi.

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Questo articolo è molto importante in quanto non solo vuole offrire a tutti i collezionisti di francobolli con codice a barre gli strumenti per poter riconoscere un eventuale falso, ma soprattutto perchè segna l’inizio di una vera e propria crociata contro chi, approfittando sia della buona fede, sia dell’ingenuità di molti ignari acquirenti, si è arricchito e si arricchisce  tutt’ora alle loro spalle, contribuendo altresì a rendere un po’ meno pulita la nostra amata collezione di Barre. Questo articolo ha voluto focalizzarsi in particolare sul Natale Laico proprio perchè, anche secondo una mia personale convinzione, era il francobollo più difficilmente falsificabile della collezione (tutto fatalmente smentito, purtroppo). Dopo tutte le cose che vi ho scritto, aggiungo solamente che diversi sono i Barre del Corriere dei Piccoli falsi in circolazione, ma talmente ben realizzati che anche un esperto difficilmente potrebbe distinguerli dagli originali. Inoltre – cosa ancor più allarmante – allo stesso modo del Corriere e del Natale Laico sono sicuramente in circolazione molti esemplari falsi di tutti quei valori chiave di cui abbiamo già parlato solamente alcuni giorni or sono. Mi riferisco a Darwin, Carabinieri, Droghe, Giro D’Italia, Mazzolari, Montanelli, Mille Miglia, Bartali … ma anche Perlasca, Flaiano, Cavour, Pinocchio!

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Colgo ancora l’occasione per ringraziare ancora il sig Francesco S. Scarparo, Perito Filatelico di Taranto che mi ha dedicato buona parte del suo tempo facendomi chiarezza sull’argomento e mettendo in luce aspetti e particolari che difficilmente da solo avrei scoperto. Lo ringrazio anche per il materiale che mi ha prontamente fornito via email. Lui stesso, visibilmente infastidito dal comportamento di “certi personaggi alquanto truffaldini”, si rende disponibile a collaborare affinchè anche il Mercato dei Barre possa essere un Mercato onesto, pulito e soprattutto legale!

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Riconoscere le false appendici con codice a barre

Dal momento in cui certi francobolli, antichi o recenti che siano, raggiungono quotazioni di mercato importanti è nell’interesse di molti falsari e truffatori attrezzarzi al fine di realizzare in serie copie di tale francobollo non propriamente originali, ma da piazzare sul mercato al medesimo prezzo dell’originale, con un notevole realizzo. Nel caso dei francobolli con codice a barre l’operazione di falsificazione è resa ancora più semplice dal fatto che non si dovrà clonare, per così dire, il francobollo, ma semplicemente la sua appendice con codice a barre. Nel caso, ad esempio, del Corriere dei Piccoli del 2008, avendo a disposizione la striscia di 5 esemplari comprendente al centro l’unico in corrispondenza della bandella col barre, si dovrà solamente trovare il modo di “stampare” lo stesso codice a barre anche sulle altre 4 bandelle ai lati. Certo una normale stampante home non credo sia sufficiente, ma di sicuro una tipografia non incontrerà grosse difficoltà nell’ottenere una simile stampa o sovrastampa …
Come fare pertanto a riconoscere se un codice a barre è originale oppure no? Un metodo potrebbe essere sfiorare con un cotton fioc imbevuto di benzina bianca o alcool etilico a 95° sulla bandella con codice a barre: solitamente gli inchiostri standard creano una scia o una sbavatura, mentre le bandelle originali con codice a barre non subiranno alcuna alterazione. Non lasciamoci però ingannare da eventuali bandelle con sbavature: infatti è risaputo che esistono alcuni valori, se non erro appartenenti al 2009, il cui codice a barre presenta naturali irregolarità. Sarebbe interessante approfondire questo argomento nell’apposita sezione del forum dedicata alle falsificazioni. Ogni contributo da parte vostra è prezioso, mi raccomando!