Da alcuni giorni è possibile acquistare il Catalogo Bolaffi sui Francobolli con Codice a Barre presso la maggior parte degli uffici postali al costo di soli 5 euro, evitando inutili spese di spedizione. L’ho acquistato proprio questa mattina dopo essere stato avvisato del suo arrivo da una gentilissima e simpatica impiegata delle Poste (fossero tutti come lei …). Ho iniziato a sfogliarlo con attenzione, riportando immediatamente le quotazioni Bolaffi anche nel nostro Database Barre che ho appena aggiornato. La soddisfazione di vedere questo piccolo libercolo ufficialmente in circolazione è tanta, anche se non esattamente per il suo contenuto. In fondo (penso io) si tratta di un ulteriore tassello che va a rafforzare la sempre più imperante ufficialità della nostra splendida ed appassionante collezione. Superata la prima fase di euforia generale, purtroppo devo un attimino ricredermi sui contenuti e, quel che è più grave, sulle quotazioni, a mio avviso decisamente discutibili. Il collezionismo dei francobolli con codice a barre, sebbene oramai stia imperando in tutta la penisola, ad oggi conta solamente meno di 150 elementi. Realizzare un catalogo per così poche referenze, con qualche piccolo sforzo in più, poteva sicuramente portare ad un’opera ben più ricca di informazioni e di didascalie per ciascun valore. Se però vogliamo accontentarci delle poche informazioni basilari offerte, l‘impaginazione resta comunque semplice, ordinata e chiara. A mio avviso, si sarebbe potuto indicare per lo meno quali tra i Barre in elenco fossero autoadesivi, e per il 2011 quante appendici con codice a barre fossero presenti su ciascun foglio. Detto un po’ fuori dai denti, il nostro Database Barre ad oggi resta il catalogo, o database, o elenco (chiamatelo un po’ come volete …) più dettagliato e completo, comprensivo anche di seconde tirature e specializzazioni.
Ora purtroppo arriviamo alle quotazioni Bolaffi 2011. Sebbene la stessa Casa Editrice nell’introduzione sottolinei che si tratta di una prima edizione, “in attesa che il mercato si consolidi”, dopo oltre un anno di mercato vivo ed intenso c’erano già da tempo le basi e tutti gli strumenti per stabilire con buona approssimazione un listino prezzi decisamente più vicino al vero. E badate che non mi sto riferendo a quotazioni troppo alte o troppo pompate. I valori del 2008, ad esclusione del Corriere dei Piccoli, quotato ben 250 euro, si aggirano attorno ai 25/30 euro cadauno; i Barre del 2009 attorno ai 12 euro cadauno (circa 20 volte il facciale – Natale laico a 275 euro); i Barre del 2010 circa dieci volte il facciale e quelli del 2011 per ora cinque volte il facciale. Prezzi stimati abbastanza vicini al vero, già in previsione di quanto succederà alla volta di settembre/ottobre 2011. Fin qui tutto bene, anche se molto approssimativo e poco studiato, diversamente dall’immane lavoro di raccolta ed analisi di centinaia e centinaia di dati portato a termine dal sottoscritto a marzo 2011 con lo scopo di realizzare in Italia il primo Listino Prezzi Ufficiale di Francobolli con Codice a Barre. Quello che mi infastidisce sono i prezzi messi a mio avviso un po’ a caso senza alcun criterio logico. Prendiamo ad esempio l’annata 2008: abbiamo una Giornata della Filatelia a 30 euro, un Natale a 25 euro ed un Urbino a 30 euro? Perchè? Urbino ha una tiratura doppia rispetto ai precedenti, inoltre il facciale da 2,8 euro sicuramente ne avrà limitato la distribuzione, tanto è vero che è ancora possibile trovarne al facciale (o quasi). Passiamo ora al 2009: alla stregua dell’esempio precedente, Darwin a 12,5 euro e Unesco – Valle Camonica a ventuno? Oppure il Prosciutto di San Daniere allo stesso prezzo delle Mille Miglia o del Giro d’Italia? Inutile anche la frasetta sotto il Natale laico 2009 “Attenzione ai Falsi”. Sì, è vero, bisogna fare attenzione ai falsi. Infatti se non ricordo male ne abbiamo parlato e soprattutto discusso approfonditamente proprio su questo portale alcuni mesi fa … ma solo nel caso del Natale Laico (mi domando) bisogna fare attenzione ai falsi? O forse tale frasetta è conseguenza proprio del nostro super articolo sul Natale laico autoadesivo del 2009 che ha visto tra i commentatori personaggi di un certo peso come il perito Sig. Scarparo, il Dott. Cilio … importanti commercianti di Milano … Se fossi in voi oggi io presterei più attenzione alle appendici di francobolli come il Corriere dei Piccoli, i Tribuni della Plebe, il Terremoto di Messina del 2008, oppure a tutti i valori da sessanta centesimi del 2009 con tirature al di sotto degli 80.000 esemplari 😉 Torniamo alle annate. Il 2010 non è da meno. Per motivi di tempo non sono riusciti a riquotare il 20 centesimi autoadesivo esaurito da oramai oltre un mese. Ma che mi mettano un Perlasca, un Pannunzio, un’Ostensione della Sindone … un Pinocchio! allo stesso prezzo del Berlucchi … mah … quasi quasi avrei apprezzato di più lo stesso catalogo senza quotazioni così bizzarre e fantasiose. Nelle ultime pagine una mini sezione dedicata ai foglietti del 2009 ed ai due libretti appartenenti alla collezione, con questa volta un occhio di riguardo al prezzo del libretto Montecitorio 2011, quotato ben 15 euro (nuovo, senza annullo originale della Camera dei Deputati). Un’altra grossa pecca, il fatto di non aver neppure menzionato la coppiola da sessanta centesimi di posta ordinaria con letterina dorata. L’ultimo Barre menzionato è quello emesso in data 29 aprile 2011 “Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II” e qui si ferma.
Concludendo, nonostante le critiche pesantine, sono ben felice che esista in circolazione questo primo catalogo ufficiale sui francobolli con codice a barre, in attesa delle nuove edizioni dell’Unificato 2012 in distribuzione solitamente dal 1 settembre. Credo che Bolaffi si sarebbe potuta impegnare un pochettino di più, magari anche chiedendo parere al nostro stesso portale, dal momento che è il sito sui Barre in assoluto più seguito in Italia. Peccato. Cerchiamo di prenderci nel frattempo quel che di bello Bolaffi ci offre e restiamo in attesa di tempi migliori, oppure di una seconda edizione più soddisfacente. A questo punto resto in trepidante attesa di leggere i vostri commenti a riguardo, in particolare da parte di coloro che, come me, hanno già avuto la possibilità di acquistarlo e di sfogliarlo personalmente.
P.S. forse sono stato un po’ cattivello, ma del resto era mia intenzione offrire una critica reale e costruttiva su di un prodotto acquistabile pubblicamente. Ringrazio sinceramente la Casa Editrice Bolaffi perchè come spesso accade e diversamente da altri, è sempre attenta alle novità del mercato e del collezionismo filatelico (e non solo), disposta a mettersi in gioco in prima persona con pubblicazioni che, molto probabilmente, andranno contro dla filosofia di moltissimi vetusti e poco flessibili collezionisti e commercianti di francobolli. Tanto di cappello. Come sempre guardiamo avanti. Mi rendo personalmente disponibile a collaborare, offrendo gratuitamente il mio contributo, al fine di realizzare quanto prima un’eventuale seconda edizione, che dovrà rigorosamente essere attenta alle esigenze, nonché alle aspettative di noi collezionisti di Barre!