52 commenti su “La (vera) nascita della collezione dei codici a barre a cura di Sebastiano Cilio”

  1. Grazie per il suo intervento, pacato e sincero. Mi Chiamo Simone Cervati 37 anni di professione elettricista, nella bassa bresciana, ma con la passione per il collezionismo in genere.
    Colleziono francobolli da quando avevo 12 anni, sempre e solo nuovi, non linguellati posti in album con taschine e sempre a portata di mano per una rapida sfogliata terapeutica. Alle poste vi lavora mia zia che per anni mi ha accantonato tutti i francobolli che uscivano, magari timbrandone alcuni su busta lo stesso giorno che uscivano, proprio per poter leggere nelle immagini anche un pezzo di storia, un monumento oppure un avvenimento importante che accadeva nella nostra bella Italia. Proprio per questa passione, sempre attenta alle novità ma con un occhio al passato, acquistai nel 1998 da un noto commerciante di roma (ometto il nome per correttezza, ma se vuole lo scriverò) una bella serie democratica ottimamente centrata, non linguellata e Certificata Raybaudi Expert alla modica cifra di 1.800.000 lire con le dovute garanzie di un buon investimento da parte del commerciante. In quegli anni la stessa veniva venduta a 2.000.000 e più! Tutt’oggi la posseggo anche se oggi, per problemi economici, non ricaverei neppure 350 euro. Assieme alla democratica acquistai un pilastro portante di tutta la filatelia Italiana, sempre dallo stesso commerciante e sempre con certificato Raybaudi Expert  alla modica cifra di 1.800.000 lire, uno stupendo Gronchi Rosa nuovo, senza traccia di linguellatura o ingiallimento, sinonimo di grande iunvestimento e sicuro, riprendo le sue parole. Quindi l’investimento non deve essere per forza positivo ma, nel caso della filatelia, sarà sempre un accantonamento che nel momento nel quale tu deciderai di alienare il tuo piccolo o grande tesoro, ti saprà rendere parte, tutto o più del tuo capitale investito. Due anni fa mi son trovato nelle condizioni di dovermi separare da questi due pilastri della filatelia e, a malincuore, mi sono recato sia alla Milanofil che alla Veronafil, con la speranza di un rapido ritorno. Morale ho venduto il Gronchi Rosa ad un commerciante alla stratosferica cifra di 550 euro. Sicuro investimento o repentino calo di valore? Il commerciante che mi ha consigliato in che modo lo devo considerare: valido cosigliatore o disonesto venditore?
    Una domanda le pongo: a distanza di circa 6 mesi come si pone nei confronti delle appendici dei codici a barre falsi che da subito tanti di noi hanno gridato all-assurdo e fra i quali vi era il suo autorevole parere, come da commento n” 12 linkato di seguito?
    https://www.figurineliebig.it/?p=571
    Grazie  Ancora  Simone  Cervati 

  2. Buongiorno Sig. Simone,
    purtroppo la filatelia ha attraversato momenti difficili e i suoi acquisti sono stati “infelici” non per colpa di qualcuno, ma per la congiuntura economica. Consiglio proprio ora di acquistare perchè ritengo che i prezzi siano notevolmente bassi, ma ….fammi indovino e ti farò ricco! Il tempo sarà testimone dell’andamento futuro della filatelia. Vorrei consolarla dicendo che se avesse investito nel 1998 i circa quattromilioni di lire in azioni (bancarie per esempio) oggi si sarebbe trovato forse 400 euro! (sempre per esempio UBI da 18/20 euro a 2,20 euro e così via) se avesse acquistato oro invece…. Ma ripeto, fammi indovino e ti farò ricco! Consideri che innanzitutto il collezionista acquista per il proprio piacere e nel momento di vendere ricaverà comunque una certa cifra maggiore o minore dello speso. Se avesse acquistato il 7,70 per esempio avrebbe oggi raddoppiato i soldi. E così via. Pensi a quanta gente oggi perde dal 50 all’80% del proprio capitale investito in azioni! Se avesse acquistato “carte telefoniche” oggi avrebbe esattamente zero ecc. Per quanto riguarda i falsi purtroppo non vedo il commento che lei mi segnala e non posso risponderle puntualmente. Provo a interpretare. Come in tutto, bisogna stare molto attenti ai falsi (soprattutto dei codici stampati in solo nero!) e come consiglio di parte, le direi di acquistarli solo da persone di sua fiducia. Il problema verte su due francobolli, al momento, e le direi di non spaventarsi più di tanto. Potrei anche consigliarle di farli certificare, sempre un consiglio di parte, ma non mi allarmerei più di tanto. Dimneticavo il consiglio più importante; compri il Corriere dei Piccoli in trittico e sarà sicuro che non può essere falso. Spero di averla accontentata e la saluto.

  3. Scusi ma non avevo risposto all’ultima domanda:

    Il commerciante che mi ha consigliato in che modo lo devo considerare:valido cosigliatore o disonesto venditore 
    Nè l’uno nè l’altro.
    Nel momento in cui lei ha acquistato il prezzo di mercato era sicuramente quello che Lei ha scritto e sicuramente il prezzo era in linea col momento. Probabilmente lei si sarà minimamente informato e non penso abbia “strapagato”. Non vedo colpe di persone, ma congiuntura di mercato sicuramente non prevedibile e certo non consigliata in mala fede (perchè anche il commerciante non poteva essere un indovino). Conosciamo nel mercato collezionisti (certamente molto importanti e molto danarosi) che consigliati dagli stessi commercianti, hanno raddoppiato i soldi e parlano benissimo della filatelia sia come divertimento che come investimento. Anche nella finanza vi sono banca/persone/finanziarie ecc che hanno guadagnato e altre che hanno perso. Le ricordo per esempio i fortissimi investimenti nell’argento che hanno lasciato “in mutande” tantissimi personaggi anche importanti!

  4. Credo che col senno di poi tutti saremmo bravissimi investitori ed azzeccheremmo per certo ogni acquisto e concluderemmo ogni volta ottimi affari! Fintantoché si parla di Collezionismo e passione per “certi oggetti a noi cari emotivamente”, allora eventuali andamenti di mercato, compresi crolli repentini di prezzo, in verità non credo ci tocchino più di tanto. In fondo noi eravamo disposti a spendere tot per poter avere un oggetto al quale tenevamo davvero molto e la semplice sua presenza sui nostri scaffali oppure nei nostri album è sufficiente a gratificarci. Diverso invece l’atteggiamento di chi, anche unitamente alla passione, sceglie di trasformare la propria collezione in un vero e proprio investimento. Qui sta all’arguzia del singolo saper leggere nel modo corretto i segnali positivi o negativi del mercato, pur consapevole che possono sempre subentrare episodi e fenomeni esterni imprevisti che potrebbero determinare un rapido, quanto inaspettato, cambio di rotta. Resto appositamente sul generico in quanto io stesso non ho la bacchetta magica. Vi ricordate quando il 3 novembre 2010 fu dichiarato esaurito il Corriere dei Piccoli da Poste Italiane? Ebbene, io (lo confesso) un po’ mi mangiai le mani perchè era un mese che volevo acquistare da e-Filatelia i fogli interi di suddetto francobollo. Ma poi, anche dopo il dichiarato esaurimento, per circa 2 settimane, prima del decollo incontrollato, i prezzi continuarono ad oscillare attorno ai 25/30 euro per il singolo … ed ancora una volta io stesso, per qualche sorta di timore prudenziale, scelsi di non acquistarli. Ebbene, col senno di poi, avrei investito 3.000 o più euro per cento o più fogli interi! Mi sarei accaparrato tutte le aste eBay e Delcampe disponibili .. col senno di poi (ripeto …) E chi non lo avrebbe fatto! Alla luce di fatti già accaduti, tutti saremmo bravissimi investitori 😉 Insomma, quello che ci tengo a sottolineare è che, in fondo, molti di noi hanno scelto di collezionare francobolli con codice a barre per il piacere di farlo, per il sano divertimento di cercare questi originali elementi filatelici. Altri hanno scelto anche di investirci parte del proprio denaro, peraltro con poco rischio, acquistando ai tempi molto materiale al facciale, certi che prima o poi questa nuova collezione sarebbe esplosa. E così è stato! Sebbene io stesso sia convinto che ancora oggi, nonostante i risultati già raggiunti, ne vedremo ancora delle belle, chi oggi sceglie di acquistare, ad esempio, Corriere e Natale Laico in volume a prezzi che oscillano tra i 180 ed i 250 euro cadauno fa una scelta ed un investimento con una certa componente di rischio: fra sei mesi forse entrambi i valori, a fronte della sempre più crescente domanda dall’estero, potrebbero addirittura superare i 500 euro cadauno. In questo caso triplichereste i vostri soldi in poco tempo. Oppure scendere (per qualche strano meccanismo di mercato) al di sotto dei 100 euro. Certo, chi ha avuto la fortuna di acquistare al facciale ha sicuramente fatto Bingo! Rischio zero e grandissime possibilità future. Chi si avvicina oggi al Mercato dei Barre deve valutare bene i propri acquisti, a meno che decida semplicemente di collezionarli per il solo e semplice gusto di completare la propria Repubblica con questa nuova ed entusiasmante specializzazione, peraltro ora ufficializzata dall’Unificato 2012.

    Il Dott. Cilio, che ringrazio ufficialmente sia per l’articolo, sia per la sua presenza ed il tempo dedicato al nostro Portale, ha detto bene: oggi è tempo di acquisti! La crisi economica è davvero pesantissima ed inevitabilmente ha colpito anche il settore del Collezionismo in genere, portando moltissmi collezionisti a monetizzare svendendo le proprie collezioni di pregio. Fortunato chi oggi ha ancora da parte capitali (piccoli o grandi che siano) da poter investire! Il mercato azionario, già crollato a suo tempo, ha scoperto “nuove profondità e nuovi modi per scendere ancora di più”! Oggi più che mai, io credo, è tempo di acquisti. Chi da tempo pensava di collezionare, ad esempio, San Marino e Vaticano, ora più che mai se lo potrà permettere senza troppi sacrifici, avendo raggiunto in particolare queste due collezioni prezzi che talvolta rasentano il ridicolo (se mi è permesso). Personalmente, pur avendo già acquistato le due precedenti, ho scelto di investire in altro (e non sono solo Barre!), anche perchè davvero i prezzi bassissimi di oggi non possono che invogliare all’acquisto. E detto fra noi, a questi prezzi (e credo che il dott. Cilio confermerà) non possiamo davvero che scegliere di acquistare e forse anche senza troppi rischi! Mi manca ancora il Gronchi Rosa e non per mancanza di fondi, ma perchè, come già ribadito nello scorso articolo, non mi va di “investire” oggi 500 euro in un francobollo che, con buona probabilità, potrebbe repentinamente scendere al di sotto dei 200 euro. E poi, detto fra noi, se mi capitasse il fortunato scambio tra Corriere e Gronchi, beh, avendo acquistato il primo al facciale, mi ritroverei con un Gronchi Rosa per soli 60 centesimi! 🙂

  5. grazie sigor cili per la sua veloce visione ai miei dubbi-domande, ora è presente anche il link per rileggere il suo commento sui possibili falsi delle appendici dei barre.
    sempre per completezza nel 1998 ho comprato anche buoni postali, azioni telecom ed enel, tutti con ottimi rendimenti.
    Il ragionamento del Gronchi invece sarà per le congiunture ma se vado oggi  ad acquistarlo non spendo meno di 700 euro e se lo vendo non prendo più di 500 euro.guadagnare si ma mi sembra un poco troppo non le sembra?grazie ancora per ora   Simone

    1. Mi sembra che da tutti gli altri investimenti si accetta tutto, dai francobolli si pretende il massimo!
      (ho anchio le enel e mi sembra che valgono circa la metà; penso abbiamo lo stesso titolo! ma lei guadagna e io perdo!!! Solita sfortuna del commerciante!)
      Non può comperare oggi a 700 e vendere oggi stesso o domani guadagnando per definizione. Come ho sempre scritto nei miei articoli nei francobolli si paga una “commissione d’ingresso” che è la differenza tra l’acquisto e la vendita del commerciante. Come già detto prima c’è il piacere di possedere un oggetto che si colleziona e si desidera poi c’è la somma che si ricaverà al momento della vendita. Purtoppo continuo a notare un accanimento verso i “veri francobolli classici” e una predilezione volutamente forzata verso i barre da chi ne ha acquistati e ne possiede molti. Attenzione che le frasi che si dicono sul Rosa presto si potrebbero dire anche sui barre! Non dimentichi il bordo con omino della Germania il cui grafico è stato pubblicato! Non facciamo finta di non vedere nei convegni privati con 1000/2000 euro di barre che girano per cercare di venderli e tornano a casa con il loro “buon” investimento. Comunque non ho assolutamente bisogno di convincere nessuno nè per i barre tantomeno per i Rosa; lei acquisti tranquillamente i Barre, cercando di non spendere troppo come dico sempre, e fra qualche anno si potrà rendere conto del risultato. Che spero per lei sia positivo; ma se sarà positivo stia certo che lo sarà anche per i “classici”. Qualsiasi settore “tiri” è comunque pubblicità, interesse, propaganda per la filatelia in generale! E tocchiamo ferro per TUTTO il futuro generale e filatelico che mi sembra ce ne sia molto bisogno.
      P.S.: continuate a sminuire il Rosa che prendiamo tutti ad esempio, ma non dimentichiamo che il mitico Gronchi Rosa è un francobollo unico al mondo che ha fatto in passato parlare della filatelia italiana e che comunque, con qualsiasi persona parli non filatelica, è il francobollo più conosciuto. Credetemi ha tantissimi meriti e un demerito comune a tutti i francobolli in questo periodo; è diminuito di prezzo. E proprio perchè oggi ha raggiunto il prezzo più basso degli ultimi anni potrebbe essere degno di un pensierino. Ma devo per completezza aggiungere che è il francobollo ancora più venduto anche in questo momento e la prova è che è il francobollo che io certifico di più in assoluto. E oggi se un commerciante vuole il certificato di un Rosa è solo perchè lo ha già venduto!

  6. Purtroppo quando si parla di investimenti c’e sempre il rischio inqualsiasi campo che sia filatelico, finanziario, lavorativo, ma lo possiamo controllare a volte misurare sta’ a noi dove investire in un determinato momento certamente leggendo i grafici e se. Un settore ad esempio fa’ un aumento del 300 per cento in un anno certamente il prossimo anno non mi aspetterei lo stesso aumento andrei a fiutare altrove dove il rischio e’ di – certo se il corriere dei piccoli e’ salito così tanto il prossimo anno non mi aspetterei lo stesso aumento ma con laute saddisfazioni di interesse che man mano diventeranno sempre di – e pensando che sicuramente qualche Altro francobollo andrà ad esaurirsi opterei per quest’ultima scelta il rischio e’ di meno

  7. Eccomi, non demonizzo assolutamente e non voglio sembrare quello che fa l’untore, le azioni nel tempo vanno vendute ed acquistate e nel tempo hanno regalato belle sorprese, nel caso dei miei investimenti nei francobolli, il Gronchi mi ha sempre creato preoccupazione ed insicurezza fin dal giorno in cui ne son venuto in possesso.
    in 13 anni che l’ho tenuto è sempre e solamente sceso, spero che in futuro aumenti, anche se ho forti dubbi.
    Nel caso dei francobolli a barre ho notato una cosa. prima tutti i commercianti li snobbavano e ci prendevano in giro, oggi sono i principali che cercano i barre:  Come mai?
    Rapido investimento e rapido guadagno?
    Ne sta nascendo una cordiale ed esaustiva conversazione, in futuro, magari giovedi cercherò di fare la sua conoscenza al borsino, ci metto quasi 2 ore ad esser a Milano ma ne vale la pena. se sarà disponibile le porterò a far vedere 2 fogli in mio possesso di un francobollo prioritario certificato dal Perito Filatelico Cafaz come originale…vorrei un parere in merito.

  8. Le rispondo brevemente perchè sono fuori Milano.
    Non so come si comportino tutti i commercianti; naturalmente ancora la maggior parte li “snobba” come dice Lei, ma oserei dire che invece magari li conosce poco e non ha richieste da propri clienti. Credo che il commerciante, per sua natura, non snobbi niente a priori, soprattutto se pensa di guadagnare; è il suo mestiere. Sicuramente i commercianti che trattano quasi solo i francobolli antichi non sanno neanche cosa siano, ma del resto non conoscono neanche le novità e le emissioni recenti. Altro potrebbero essere quelli che volutamente non li trattano perchè non li condividono. E mille altri casi. Purtroppo devo sempre difendere il Rosa, ma penso che non ci capiamo. Non è il Rosa che è sceso, ma tutto il comparto. Da ora in poi, se uno lo crede, può investire anche nei settori che statisticamente sembra abbiano raggiunto delle cifre assai basse. Esattamente come in Borsa quando ti dicono che l’azione proposta è “AI MINIMI STORICI” e ti consigliano, sempre in buona fede, di acquistarla. Non bisogna demonizzare un bollo, ma rendersi conto che l’intero settore è diminuito di valore.  Credo che ancora la collezione che ho lanciato sia poco conosciuta; a noi sembra che ci siano migliaia di collezionisti, ma in realtà il campo è ristretto anche perchè i soldi circolanti sono pochi. Anche in questo sito, e anche per telefono e per lettera, vi sono poche persone e spesso sempre le stesse. Badi, non sto remando contro, ma le faccio notare, conoscendo bene i grandi numeri filatelici, che ancora il campo di azione è limitato. Se son rose fioriranno. La sua frase “prendono in giro” riferita da lei ad alcuni commercianti potrebbe scaturire da una non comprensione del fenomeno “barre” o a un loro personale scetticismo derivante dalla loro esperienza. Secondo me saranno pronti, nel caso, a cambiare idea proprio perchè sono “commercianti” e quando avranno le richieste adeguate e numerose si attrezzeranno. non disperi. Per quanto riguarda la Borsa Filatelica Nazionale, non è aperta al pubblico. Tuttavia possiamo prendere un appuntamento ed incontrarci e poi andare nei miei uffici che sono comunque vicini. Questo giovedì, però, sono impegnatissimo e appena finita la Borsa devo partire; potremo vederci il prossimo. Tenga conto che sarò al Convegno di Verona in ottobre con il mio solito stand.
    Credo di conoscere bene la vicenda dei prioritari che mi accenna, li vedo volentieri e credo che ci sia stato un errore. Veda questo potrebbe essere un caso tipo i commercianti di antichi che le citavo prima. Un perito che si intende di francobolli classici potrebbe avere poca conoscenza delle nuove e moderne tecniche di stampa. Ma vediamo prima il suo caso de visu.
    Apprezzo la sua pacatezza e mi creda cerco di tarttare questo e tutti gli altri argomenti con la massima obiettività che ha sempre caratterizzato la mia vita. Se ci sono da fare affari, i commercianti credo che siano pronti. Spero di essere stato chiaro e di avere risposto a tutte le sue domande. Tanti saluti.

  9.  
    ma’ chi compera i francobolli DI SICILIA I VECCHI GRANA LA BELLISSIMA SERIE I MAGNIFICI 7 cosi chiamati regalano quasi il 10 per cento annuo a differenza di altri francobolli che’ sono rimasti stabili o sono scesi naturalmente comperati con certificato o di provenienza certa

  10. Grazie Cilio, sempre disponibile a mettersi in gioco ed ad ascoltare le voci discordanti dalla sua.A presto  Simone

  11. Mi chiamo Nicodemo Lemma, ho 54 anni e vivo ad Aosta, colleziono francobolli per sola passione e non ho mai pensato di investire sistematicamente nella filatelia. Oggi quello che ho collezionato ha una piacevole quotazione e avrebbe potuto costituire un ottimo investimento,  ma non ho mai avuto sufficiente interesse ad accantonare in attesa di un possibile guadagno futuro. Non sono pentito di non aver investito in francobolli poiché ero e resto un semplice filatelico che ama il francobollo e quello che esso racconta del suo tempo. Avendo sempre acquistato un solo esemplare per ogni emissione, non mai pensato di collezionare anche quelli che hanno nel loro margine del foglio numeri, diciture, immagini e qualsivoglia. Solo di recente ho scoperto i codici a barre dal punto di vista collezionistico. Ha attirato la mia attenzione il fatto che al codice è unito un numero specifico per ogni emissione: trovo ciò molto interessante. 
    Per quanto riguarda il Sig. Cilio ho apprezzato le sue considerazioni ad ampio raggio.
    Al Sig. Verzellesi dico grazie che con il suo entusiasmo ci coinvolge tutti.
    Saluti, Lemma Nicodemo 

  12. Mister Nicodemo!concordo appieno con il suo modo di pensare! rispecchia proprio il mio pensiero riguardo la filatelia. Inoltre ringrazio anche io William e tutti e tutto ciò che ruota attorno a questo sito! 
    Solo una cosa vorrei aggiungere e mi pone non poche riflessioni..e cioè il fatto che quando sono difronte ad un foglio intero…non so che fare!..prendere il singolo..la terzina la quartina alta o bassa! cioè se per esempio allo sportello c’è solo 1 foglio…che fate! prendereste la terzina..ma poi allora bisogna andare alla ricerca del singolo o della quartina in un altro ufficio nella speranza che non sia esaurito anche li…ma forse il bello è proprio questo! Forse basterebbe il singolo…ma per soddisfare la propria collezione coi barre è diventata una bella sfida! Ciao a tutti a risentirci.Gaetano

    1. Sig. Gaetano grazie per la sua replica. Difronte ad un foglio intero io opterei per l’esemplare che caratterizza la mia collezione. Ad esempio, se io ho impostato la mia raccolta con un esemplare singolo dotato di CB, indipendentemente dalla posizione del codice, ne acquisterei primariamente uno qualsiasi per continuare in modo omogeneo e logico la collezione. Se sono interessato ad altri esemplari, mi riserverei di cercarli successivamente per rendere sempre stimolante il desiderio della “caccia”. Esemplari con codice a barre ne ho una trentina perché ho iniziato da pochissimo a raccoglierli. Me ne mancano moltissimi, ma non li acquisterei mai in blocco, anche potendolo fare, poiché questo mi toglierebbe il piacere dello studio e della ricerca. Non so se in questo modo riuscirò mai a completare la mia raccolta, ma questo non mi disturba per niente, anzi così mi diverto di più.
      L’altro giorno mi sono recato alle poste per spedire una raccomandata e ho notato che in una cartella aperta vi era un blocco di francobolli del 2009 dedicato a Don Luigi Sturzo con un esemplare che aveva il suo bel CB in bella mostra. Mi mancava e l’ho acquistato al costo di € 1,50. Ho provato una gioia e soddisfazione tale che se l’avessi acquistato come parte di una annata completa non avrei provato. Questa è la mia filosofia filatelica.
      Saluti a tutti 

  13. Buongiorno dott. Cilio, approfittando della sua attenzione a questo bellissimo forum, vorrei una delucidazione in merito al catalogo Unificato 2012.
    Sono un giovane avvocato di Bologna, collezionista di francobolli da 14 anni e, nell’ultimo periodo, “afflitto” dalla sindrome dei codici a barre.
    Già in passato ho sottolineato, tra i difetti del nuovo catalogo, la “strana valutazione” fatta nei confronti del francobollo del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Spero che lei potrà darmi conferma del fatto che la dicitura “varietà bandiere in movimento” non sia conciliabile con la tiratura di 180.000 esemplari. Inoltre si definisce varietà quella che è nei fatti la II tiratura. Le chiedo quindi: è sbagliata la definizione di “varietà” da intendersi come tiratura; oppure è errato il numero delle emissioni (visto che nelle altre 3 varietà catalogate esso non è riportato)? Sicuro di una sua risposta la ringrazio e la saluto cordialmente.
    Giuseppe Giovanditti 

    1. Le rispondo anche se in questo momento non ho sottomano il catalogo. Se non sarò sufficientemente esauriente me lo ricomunichi lunedì. 
      Le varietà sono dei francobolli di una tiratura che presentano delle diversità (varietà) dagli originali e posono essere occasionali (una striscia di colore, un punto di colore, ecc)  o ripetute in una stessa posizione del foglio (Giorgi, Candele accese, Orso Marsigano, ecc) o ancora ripetute solo per una parte della tiratura (dentellature spostate di molto tali da invertire le scritte, sbavatura costante di un colore, sdoppiatura di un colore, ecc).
      Nel caso della tirstura suppletiva del 150° Unità, non si tratta di varietà, ma proprio di una seconda ristampa che va ad accontentare una maggiore richiesta di francobolli da affrancatura adesivi (più comodi) per i tabaccai. In questo caso risultano delle leggere differenze che si notano in tutta la nuova tiratura tale da denominarla nel catalogo II TIRATURA e dargli una numerazione propria. La bandiera risulta sbavata e formata da più puntini neri nei colori e ci è sembrato simpatico definirla “bandiera in movimento” o “bandiera stropicciata” ecc. ma basta chiamarla II Tiratura. Tale francobollo va inserito, secondo la logica filatelica, nella propria collezione, la varietà solo se lo si desidera. Vorrei dire una cosa che mi sembra interessante anche se ovvia. Della collezione “tipo” si potrà sempre sapere se è completa e, se uno desidera e vuole spendere, completarla; diversamente, di una collezione di varietà non si saprà mai, nè si potrà mai dire, se è “completa”. Ogni giorno si potrebbe trovare una nuova variante o varietà in quanto non esiste un decreto di emissione come per i francobolli tipo.
      A NICODEMO e a GAETANO direi che siete nella giusta strada, o meglio normale, in quanto il collezionista “puro” acquista solo per diletto e per completare la propria collezione e non per investimento. Resta il fatto che tale collezione sarà sempre un “investimento” e/o un “accantonamento” che vedrà i frutti nel momento nel quale decidere di esitarla. Sicuramente vi rientrerà in tasca o parte o tutto o più del denaro speso.
      Tanti saluti a tutti

      1. Grazie Sig. Cilio per l’esortazione. Le assicuro che continuerò a seguirla per la sua competenza e serietà professionale. Continui a darci i suoi consigli e tiratine d’orecchie quando occorre, ne faremo tesoro.
        Saluti vivissimi. 

  14. Salve Dr. Cilio mi Chiamo Giuseppe di Catania nonche’ appassionato dei FRANCOBORDI oltre che’ ho’ avuto il piacere di acquistare da’ lei tanto tempo fa’ qualche foglietto della fenice (San Marino) le’ le volevo chiedere  ritornando al post numero 17 in merito al francobollo adesivo dell’Unita’ d’Italia che’ se’ e’ giusto distinguere la prima tiratura ( verde scuro senza sbavature e colore compatto) mentre la seconda tiratura verde chiaro con tendenza del colore rosso sbavato nella parte di sopra, mi creda ancora non riesco a capire quello con tiratura + bassa ora nella mia foto allegata quello di sinistra l’ho preso in posta a fine gennaio mentre quello di destra ad Aprile, ora so’ che’ qualche commerciante vende in terzina il francobollo adesivo CON COLORAZIONE DELLA BANDIERA VERDE CHIARO E CLASSIFICATO COME PRIMA TIRATURA ALLEGO LINK:
    http://www.filateliadesimoni.it/shop/dettagli.php?id=4619&lingua=ita&ids=aa04f9b55bc29ca27d97a8f7562eb353
    non voglio fare pubblicita’ a qualcuno ma’ solamente a scopo totalmente informativo tanto per capire come distingure questo bellissimo francobollo.
    Certo e sicuro di una sua gradita risposta e nell’attesa si un suo riscontro colgo l’occasione per SalutarLa e complimentarmii per il suo lavoro svolto da’ Presidente della borsa filatelica.
     
     

    1. Mi sembra che sia il suo di destra che quello della filatelia citata siano I Tiratura.
      Quello di sinistra, con la stampa del verde e del rosso più liscia e senza sbavature è la seconda.
      Per non sbagliare nel confronto, basterebbe, se possibile, tenere un foglio della prima o della seconda  tiratura. Infatti sui fogli c’è un numero di serie con la prima lettera maiuscola. H per la I Tirature e I per la II.
      Comunque non mi sforzerei più di tanto. Le due tirature (anche la I) sono comunque ALTE sia per i singoli che per i codici a barre. Non mi sbatterei più di tanto. Mettetene in collezione due che a voi sembrano diversi e non avrete problemi. Purtroppo, e so di deludere molti in questo sito, penso che non avranno un gran futuro!!! <br>
      Saluti

  15. Nel ringraziare il Dr. Cilio per la celere ed esaustiva risposta e in merito a quando menzionato sopra dal Presidente della borsa filatelica   se’ cosi’ specificato risulta un errore madornale sul francobollo del 150 anniversario adesivo  nel database che’ ha’ creato Willy Verzellesi
     A questo punto e mio dovere informare Willy per modificare le tirature del francobollo ADESIVO nel database di Willy praticamente il verde scuro e’ della seconda tiratura!!!!!!
    Questo discorso interessa anche a Simone che sicuramente provvedera’ ad intervenire ma’ nell’attesa un augurio di buona e serena domenica

  16. Caro Giuseppe, ringraziandoti anticipatamente. ti confermo di aver appena indossato il cilicio come segno di pentimento per redimermi da tali nefandezze scritte nel database 🙂 Terminerò la “cura” con qualche frustatina ad-hoc ed un digiuno di sette giorni 🙂 Scherzo ovviamente … lascio ancora in sospeso il database anche perchè ho aggiunte da fare e qualche altra piccola correzione da apportare segnalatami via email da un altro amico qualche settimana fa.

  17. Verde scuro la seconda tiratura?
    Solamente pura esesia informatica, basta vedere i fogli interi che io posseggo per poter affermare, come nell’articolo sul 150° scritto da me e pubblicato sul sito, che:
    La prima tiratura ha Verde chiaro i primi stampati e Verde scuro i Secondi, lo si evince dalla numerazione HA sul foglio;
    La seconda tiratura ha solamente il verde chiaro, nessuno mai fino ad oggi mi ha mostrato un foglio intero con il verde scuro con numerazione IA…..
    ATTENDO SMENTITE….
    Visto che ci siamo mi prendevano come matto quando dichiaravo che il natale laico 2009  ha 2 Tirature ma nessun commerciante o perito lo vuole ammettere pur mostrando i fogli con le rispettive diversità…… 

  18. Non volevo intervenire, però lwggendo vari annunci in rete di singoli e quartine con l’assenza del numero di serie H o I, volevo dire la mia.
    Questo mio Post è rivolto a Quei collezionisti che ancora hanno l’incertezza al distinguere le due tirature dell’adesivo del 150 ann. Unita d’Italia. Oltre al numeri di serie “H” per la prima e “I” per la seconda, ALLA FACCIA DEL VERDE CHIARO E DEL VERDE SCURO, la prima tiratura ha il colore della carta supporto (RETRO) di colore BIANCO FREDDO invece la seconda tiratura ha un colore di bianco INGIALLITO. Questa affermazione la deduco dal semplice fatto che posseggo le due tirature con matricola H e I. Il riscontro l’ho avuto sul francobollo presente nel folder emesso il 7gennaio2011 quello con la pochette di seta, francobollo con il retro supporto BIANCO FREDDO, quindi, fate anche voi questo paragone. A più di qualcuno questa mia affermazione non piacerà, pazienza, chi se ne frega. Quindi prima di acquistare via web, fatevi dire la tonalità del colore bianco del retro supporto. Bella prova del nove: paragonare la tonalità del retro supporto del francobollo presente nel folder e del foglio “H” contro il retro del foglio “I”. Salve. 

  19. Lo so’ Simone io la penso come te’ guarda il post 19 e leggilo attentamente quella e’ una delle mie foto dove vi e’ riportato la prima tiratura e seconda tiratura ho’ anche postato un link dove vendono terzine verde chiaro per prima tiratura ora io non so’ cosa pensare viste le opinioni del Dr. Cilio e non so’ come fare a catalogare questo benedetto adesivo del 150 anniversario. Ma’ l’unica cosa che percepisco e che verdi scuri c’e’ ne sono pochi…..

  20. Saluto cordialmente il Dott. Cilio, che ho seguito spesso su riviste specializzate e ho avuto modo di apprezzare la sua altissima professionalità.  E ne approfitto per salutare la banda dei barre, dalla quale mi sono assentato ( anche i vecchietti vanno in ferie) approfittando di decontaminarmi dal morbo del barcode. Almeno fino a stasera.  Apro il computer e leggo addirittura il Dott. Cilio, al quale vorrei rivolgermi .  In questo forum, spesso , mi sono comportato da “grillo parlante” ponendo e dichiarando le mie domande e perplessità .  E’ vero che la filatelia ha subito, per merito dei barre, uno scossone, che pare l’abbia risvegliata dal torpore ormai cronico, nel quale versava.   Io sono un collezionista di 57 anni al quale da subito i barre hanno suscitato interesse. Molto meno invece, il modo in cui, questo interesse sia stato da parecchie persone , convogliato quasi esclusivamente nel business e nella compra vendita immediata al triplo del valore o più.  La filatelia ho scritto , ha bisogno di tempi lunghi, ed è come un liquore che deve essere filtrato e maturato, per assaporarlo.  Sarò “antico” e testardo ma per me, acquistare a fogli , pensando non alla collezione, ma al profitto, porta inevitabilmente al disamore per la filatelia e al suo abbandono.  I nuovi collezionisti di barre, se sono motivati, esclusivamente dal valore raggiunto dai vari, Corriere e Laico, secondo il mio modesto avviso, partono già male.  Io da ragazzo ho sempre sognato di trovare in soffita, una collezione di Regno completa… ma i miei vecchi erano contadini e non certo filatelici.  Mi auguro che ciò che ho raccolto in 40 anni, possa essere il miraggio di qualcun altro, se non i mei figli, magari i miei nipoti, chissà.   E’ questa la storia e una specie di testimone, da lasciare a chi lo saprà cogliere. La saluto caramente.

    1. E’ esattamente quello che sto continuando a dire e a scrivere. Purtroppo quelli che hanno cominciato ad acquistare i codici a barre in quantità sono stati proprio i collezionisti che, fiutando l’affare, si sono improvvisati commercianti dicendo che scambiano i loro doppioni!!! Pazienza. il tempo darà la giusta collocazione a questa collezione. E’ anche vero che ha dato uno scossone, ma, mi creda, è molto limitato a un certo giro di persone che grazie alla moderna comunicazione via internet riceve una spinta e una visibilità moltiplicativa. Sulla base di ciò vi è un forte scambio di notizie e di “gasamenti” che rimane circoscritto a un numero limitato di collezionisti. Gli stessi acquistano e vendono con grande celerità a riprova che forse anche loro non credono al futuro di questa collezione nella lunga distanza. Certo che al momento è una realtà che trova il suo spazio e viene comunque considerata. Basta considerarla per quello che è! Saluti.

  21. La ringrazio per la sua gentile risposta, peraltro inaspettatamente rapida, essendo domenica.  Credo anch’io che la grande visibilità e velocità di comunicazione che ha fornito la rete, faccia la differenza fra la “vecchia” filatelia e le nuove tendenze.  Questo nel bene e nel male come tutte le innovazioni.  Cordiali saluti. 

  22. Sig. Cilio, vorrei un consiglio, cosa mi risponde per la possibilità di 2 tirature del natale Laico 2009?

    1. Tecnicamente devo dirle che una cosa è una seconda tiratura e una cosa è una partita della stessa tiratura che può presentare una leggera differenza, di carta, di stampa, di colore ecc…
      Come dicevo, per esempio, possiamo considerare una seconda tiratura, anche senza decreto o comunicazione ufficiale, l’ordinario da 60 cent con la busta oro anzichè grigia; questa differenza è causata dalla ristampa evidente di altri francobolli per esaurimento e questo è sempre stato possibile per gli ORDINARI dei quali se ne stampano svariati milioni di esemplari. Un commemorativo, per dichiarare ufficialmente che vi è una seconda tiratura deve avere una comunicazione ufficiale altrimenti, come spiegato in un mio intervento precedente, si tratta sempre di semplici o interessanti varietà.

  23. RIspondo a una domanda di William che può essere utile a tutti.
    L’aggiornamento dei prezzi dei 18 codice a barre mancanti dal Catalogo Unificato li trovate in:
    http://www.unificato.it alla voce “AGGIORNAMENTO PREZZI ED ERRATA CORRIGE”
    Troverete anche le rispettive tirature e i prezzi dei singoli e dei trittici (o quartine)

  24. Buona sera Dr. Cilio personalmente io ho’ iniziato la raccolta dei codici a barre grazie alla sua azienda e’ da’ quando mi’ e’ stato recapitato il suo opuscoletto che riportava la prima tabella di prezzi dei codici a barre e francamente sono rimasto sbalordito dalle quotazioni che avevano raggiunto alcuni francobolli sto’ parlando nel maggio 2010 ho’ chiamato la sua sede per la fornitura di alcuni pezzi tipo il natale laico all’epoca quotato 10-12 euro e diceva che non me’ li poteva spedire e da’ qui e’ nato l’imput di raccogliere tanti natali laici non me lo posso scordare ne ho’ raccolto una ventina e devo dire grazie a Lei che’ ha’ saputo anticipare quello che e’ il mercato in quel momento e rendendo partecipi i suoi clienti con l’opuscoletto che manda ogni mese Poi trovo solamente discordante il discorso dei francobolli adesivi del 150 anniversario in quando io ne ho’ un paio di quartine  verdi scuri (prima usciti)e senza sbavature  e regolarmente acquistati in posta nel mese di Gennaio Sempre i miei migliori saluti Giuseppe

    1. L’unica differenza che ho trovato sempre  tra le due tirature è il differente spessore delle righe nere del codice a barre.
      Nella prima tiratura sono più spesse e danno un codice a barre più scuro  di quelle della seconda tiratura.
      Basta mettere vicino i due codici delle due diverse tirature e la differenza è abbastanza evidente.
      Ho esaminato il retro con la lampada di Wood ed ho notato una fluorescenza solo nella prima tiratura mentre la seconda tiratura è sempre opaca; però ho trovato anche  nella prima tiratura che il retro di alcune quartine è opaco.
      Anche il difetto di fustellatura sul francobollo posizione 14 si trova solo sulla seconda tiratura ma non su tutte le quartine.
      Spero che questa mia analisi possa aiutare a definire i parametri per distinguere le due tirature senza ricorrere al codice del foglio.
      Un saluto.
       
       
       

  25. Ho iniziato la mia collezione all’età di 12 anni , ricordo sempre con piacere le visite alla zia che aveva una ricca corrispondenza con i parenti in argentina  e che insieme a i  nonni sono stati i primi a procurami i francobolli esteri , del regno , insieme a quelli della repubblica. Quando iniziai a lavorare avendo dei soldi sicuri decisi di proseguire la collezione  con francobolli nuovi. Mi affidai per circa 8 anni ad un commerciante che  mi garantiva tutte le emissioni di Italia – Vaticano- e San Marino con un sovraprezzo del 2% , ovviamente compravo tutti i fogli di aggiornamento ,  mi recavo 2 volte all’anno  versavo la mia quota  e ritiravo i fr. gli accumulavo  nella busta pergamino e solo dopo mesi  trovavo il tempo e la voglia di sistemarli nei fogli di aggiornamento. I primi anni del 2000 dopo aver trascorso un decennio lontano dal mondo filatelico ho trovato  nuova linfa filatelica con l’acquisto dei primi folder e tessere  di poste italiane. Ho Accumulato  in questi anni centinaia  di folder filatelici  altrettanti  di tessere , la svolta è arrivata nel 2009 con i francobolli con il codice a barre , un ritorno alle origini e una ricerca presso gli uffici Postali condotta in prima persona, e il pensiero sempre presente che tra le tue mani avevi un francobollo con una tiratura più bassa del Gronchi Rosa, una ricerca che ha  rinvigorito tutti i mie interessi  filatelici e che mi ha portato a pubblicare online  una parte della mia collezione filatelica  e creare i primi e unici cataloghi online con le immagini in alta risoluzione delle tessere, e dei folder , dei  francobolli con le barre e fornire insieme  le informazioni minime : la  tiratura(quando disponibile), le caratteristiche , e il valore reale di mercato (nel caso dei barre un range ), che possa essere di riferimento a chi deve vendere o acquistare  quel prodotto filatelico. Un impegno che continua  quasi giornalmente, per aggiornare  i cataloghi con le nuove emissioni (acquisto alle poste , riproduzione delle immagini, impaginazione, pubblicazione nel sito e uno sguardo alle aste online per interpretare l’andamento del mercato). Nel mio intervento (Gronchi vs Corriere dei piccoli n 34 – 8 sett. ) Ho  scritto “ questa giovane collezione allo stato attuale è sostenuta da qualche centinaio di venditori/collezionisti e da qualche migliaio di soli collezionisti che acquistano anche a cifre elevate, sono numeri veramente piccoli , che hanno bisogno a mio avviso di crescere in modo esponenziale e in tempi brevi” .Concordo come espresso in modo autorevole da sig. Cilio che i limiti di questa collezione sono il piccolo numero di collezionisti che li ruotano intorno ,  tuttavia  ritengo che ci siano tutti gli ingredienti per farla diventare popolare , mi auguro che  tutti i  prossimi neo collezionisti non potranno fare a meno dei barre , e che  quella che viene oggi definita come una specializzazione  diventi una pietra miliare per la filatelia Italiana.
    Maria.

  26. scusi, sig Cilio, se insisto per approfondire e capire meglio:se mi trovo confrontando i numeri GA del foglio una netta diversità  dei colori sia nelle scritte che nelle immagini e un netto spostamento della codifica GA distante 4 o 6 centimetri costanti nel foglio, tanto che se accosto i due fogli lo posso notare indistintamente….come devo considerarli?questo giovedi non riesco ma il prossimo mi riprometto di venir a milano per mostrarle il tutto….se potrà dedicarmi un pò del suo tempo la ringrazio.  

    1. Mi ha scritto mentre scrivevo l’ultimo commento e leggo solo ora la sua domanda.
      Scusi Simone, ma non ho capito a quali fogli si riferisce (avevamo parlato di più casistiche nel corso del forum). Comunque fisseremo un appuntamento a Milano e ne riparleremo di persona con gli oggetti di fronte.

  27. Termino la mia partecipazione al forum per mancanza del tempo che bisogna dedicare a questo “lavoro” di risposte che devono essere pronte ed esaudienti per accontentare tutti voi. Non posso seguire tutti i giorni i vostri dibattiti; seguirli parzialmente o saltuariamente potrebbe sembrare uno sfuggire a qualche domanda alla quale non potrei magari dare una risposta tempestiva e ciò non è nel mio stile.
    Spero di avere chiarito i dubbi che mi sono stati sottoposti, di avere spiegato la posizione del Catalogo Unificato e di avervi trasmesso la posizione che nel mercato ha questa neonata collezione. Due ultime risposte/considerazioni. Per quanto riguarda le due tirature del 150° vi consiglio di operare come faccio io; acquistate un foglio o blocco da 20 della seconda tiratura investendo 12 euro e tenetelo di confronto dopo esservi accertati che la sigla sul bordo sia la H. Questo perchè ho letto spesso di acquisti dove il collezionista insiste sulla data di acquisto, convinto che ciò sia importante per decifrare la tiratura; le Poste sono abbastanza caotiche e spesso merce stampata dopo viene distribuita prima e viceversa. Il giorno d’acquisto conta poco. Badate solo alla sigla che sancisce sia l’anno di stampa che la sequenza della tiratura.
    Poi vorrei dire un’ultima cosa sul sempre ricorrente confronto tra la tiratura del Gronchi Rosa e la “tiratura” dei barre (vedi per ultimo la sig.ra Maria). E’ un confronto che viene spesso fatto ma che non ha nessun valore in quanto si confrontano due realtà COMPLETAMENTE diverse. Una è una tiratura totale di un francobollo che “deve” essere collezionato da tutti quelli che collezionano la Repubblica dal 1960 in poi, compatibilmente con le loro tasche, e sarà sempre una meta, un traguardo, un completare la propria collezione. Le altre tirature sono “parziali” di una tiratura più elevata e non sono o saranno collezionati necessariamente da tutti in quanto fanno parte di una categoria che possiamo equiparare alle “curiosità”, “varietà”, “specializzazioni”, “personalizzazioni” e tutto quanto uno desidera affiancare alla propria collezione principale e canonica. Nessuno ha mai pensato alle tirature dei “blocchi angolari” dei “gutter pairs” dei “numerini” in termini di confronto con la tiratura del Gronchi Rosa, per esempio. E parliamo di francobolli degli anni 50/60 con un uso postale massiccio e quindi con rimanenze sul mercato di poche centinaia/migliaia di pezzi! Se un codice a barre deve valere 200 euro un angolare del 1950 con tiratura di 25000 pezzi di cui almeno 20000 usati e distrutti cosa dovrebbe valere? Come vedete i confronti non reggono tra situazioni completamente diverse. Continuate tranquillamente a raccogliere ciò che vi piace (calcolando che siete anche fortunati ad acquistare oggi il 98% dei codici a barre al facciale in posta) senza pensare a speculazioni o alla costruzione di un tesoro! Avrete meno problemi e forse delusioni e vi divertirete di più appagando il vostro occhio. E al momento di vendere, come già detto per il Gronchi Rosa, vedrete il ricavato che sarà comunque sempre un ritorno di denaro nelle vostre tasche. Vi sarete comunque divertiti. Non dimenticate che ci sono anche gli altri francobolli (come dice Marco) e che le speculazioni, soprattutto moderne, in filatelia sono tutte durate poco.
    Un saluto e un arrivederci a tutti.
    P.S.: resta valido l’invito a scrivere alla mia email per qualsiaisi domanda sulla filatelia; in tempi ristretti cercherò sempre di rispondere a tutti.

  28. Naturalmente la diversità è nel francobollo.
    Grazie dei suoi consigli, ci sentiremo tramite sua email.
    Simone Cervati

  29. Ringrazio S. Cilio per la disponibilità. Continuerò nella mia collezione di singoli barre d’angolo e di terzine per quelli in posizioni centrali. Il mio rapporto con i francobolli era quello che ha descritto Maria, anzi io ormai lasciavo a mio suocero la collocazione dei francobolli negli album. Era ormai una attività monotona ed priva di particolare interesse. Se mi chiedevano gli interessi personali, non citavo più i francobolli. Ora è davvero un’altra cosa. Vado in posta il giorno di emissione o quanto prima;seguo quotidianamente questo forum; con orgoglio in vacanza dicevo ad amici di collezionare fb, parlavo di questa particolarità dei barre e mi allontanavo qualche ora per curiosare in qualche piccolo ufficio postale per trovare qualche chicca o la nuova emissione che non potevo perdermi. Tengo da parte qualche barre in più e non me ne vergogno affatto, potrebbe rappresentare qualche bella sorpresa futura o essere merce di scambio per le emissioni che prima o poi mi perderò. Aver accantonato dei barre da vendere in futuro non mi ha fatto allontanare dall’esser collezionista. Sull’onda di questo secondo amore per i fb sto procedendo a spron battuto in una nuova collezione, Europa Cept – Posteurop. Bella, bella e affascinante.
    Ho visto diverse mode ma i barre sembrano avere una marcia in più. I commercianti hanno dovuto ricredersi ed inseguire; sempre più numerosi inseriscono i barre nei loro listini. Quale moda ha avuto nello stesso anno spazio sui due Unificato e ben due cataloghi dedicati?
    Mi sto davvero divertendo e, come pensa Willy, conto di vederne ancora delle belle.

  30. Ma il mercato si è fermato?
    è un pò che non seguo più le aste per problemi di connessione e oggi guardando un pò ho visto che non ci sono offerte in molti articoli così ho curiosato i due top:

    http://shop.ebay.it/i.html?_nkw=barre+corriere+dei+piccoli&_sacat=0&_odkw=corriere+dei+piccoli&_osacat=0&_trksid=p3286.c0.m270.l1313
    http://shop.ebay.it/i.html?_nkw=barre+natale+2009&_sacat=0&_dmpt=Francobolli_Italia&_odkw=barre+corriere+dei+piccoli&_osacat=0&_trksid=p3286.c0.m270.l1313

    corriere e natale..

    ad ora.. zero offerte..

    è la crisi? o le trattative le fanno altrove?

    1. he he he … guarda … ti posso garantire che il mercato è tutt’altro che fermo! Anzi! Io sono riuscito ad acquistare qualcosina ancora abbastanza bene in rete. Ora però si è innescato un processo nuovo ed abbastanza singolare che cercherò di espletare quanto prima. Io stesso sto monitorando un po’ ovunque. Per farla breve a mio avviso la situazione attuale la paragonerei alla forte risacca che si crea sulla spiaggia pochi minuti prima dell’arrivo dello Tsunami … questa ovviamente è una mia impressione pura e semplice … stanno entrando in gioco componenti aggiuntivi decisamente importanti … ma … tempo al tempo …

  31. …Non dimentichiamoci che a quasi 4 anni di mercato molti collezionisti (io in primis) hanno sviluppato rapporti personali (richiesta-fornitura-prezzo di favore) con quelli che un tempo erano “venditori pubblici”. A me capita sia da acquirente che da venditore.. Ma non penso di essere l’unico qui….
     

    1. Caro Simone non dimenticarmi e inviami qualche nuova scansione di varietà  …. le tue sono in bella mostra sul sito.

  32. Dai Dai!wow quando arrivano questi “componenti aggiuntivi importanti”??siam curiosiii… quando arriva questo tsunami??
    Nel frattempo qualcuno sa dirmi quanti codici ci sono nel foglio dell’anno internazionale della chimica?!spero 1! Grazie 

    1. Direi che più chiari di così si muore 🙂 Grazie Maria per questa bella scansione! Mi fa venire in mente ben due cose:

      1) devo assolutamente acquistare uno scanner formato A3
      2) nel nuovo database online dei Barre vorrei proprio integrare, oltre che la scansione del singolo, proprio anche l’immagine del foglio intero, permettendo così di identificarne la/le varie posizoni sul foglio stesso

      Tutto sta a vedere chi ha disponibilità dei fogli interi, o anche solo delle scansioni fatte bene, di ciascun foglio dal 2008 ad oggi!

  33. Grazie Maria..certo bello è bello ma 63 eurini!urca..con tutto rispetto però, quelli da 15 euros con 1 su foglio sono più belli !:-))inoltre piacciono di più al mio portafoglio..PS:@Willy : cava de tirreni ce l’ho..1 scansione in meno!Ciao Grande! 

  34. WILLIAM CHE DELUSIONE OGGI IN POSTA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
     TUTTO IL PRIMO SEMESTRE DEL 2009 OLTRE A PAVAROTTI E REITANO FOGLI CON IL BUCO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ALMENO 10 -15 PER EMISSIONE E PENSARE CHE 20 GIONI FA ERANO A DISPOSIZIONE. MALEDETTO TEMPO DISPONIBILE!!!!!! SPERO ALMENO NEL MINIFOGLIO DEL FEDERACCIAI UN PO DI SODDISFAZIONE .INVIERO’ UNA FOTO A SIMONE PER CONOSCENZA

  35. Che palle!!! E’ la seconda  volta che ordino dei fogli da Poste Italiane  e per la seconda volta arrivano con l’angolo danneggiato. Rovinati un foglio della giornata filatelia 2008 e due minifogli federacciai 2010. Già successo un mese fa. Mettono i fogli vengono soltanto appoggiati e non fissati allo spesso cartoncino; i fogli si spostano verso un angolo, la busta prende un colpo e voilà.. tutto rovinato. Ed ora mi tocca fare un’altra restituzione.
    Vorrei sapere se succede anche a voi.

  36. Sicuramente il servizio di imballaggio di Poste Italiane è meno efficiente di quello di altre nazioni. Perfetto e velocissimo quello delle Poste svizzere, che usano sempre un doppio catoncino più grande della massima dimensione dei pezzi ordinati. Poste Italiane invece mette un cartoncino da un solo lato dell’imballo e sia le buste trasparenti sia i cartoncini sono più piccoli delle dimensioni dei fogli più grandi. Finora ho ricevuto senza danni ma mi rendo conto che la spedizione non è certo sicura.

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