Quelle cose che sanno di storia antica e vissuta

L’idea di questo articolo nasce da un commento in risposta all’amico Giuseppe da CT in coda al precedente. Succede talvolta di essere come investiti da un treno in corsa semplicemente “andando a sbattere” quasi per caso contro due grandi album, vecchi e logori, ma completamente incastonati di gioielli all’interno. Tempo addietro avevo tentato di condividere con voi attraverso un articolo l’emozione provata osservando antiche cartoline paesaggistiche Italiane, magari addirittura animate. Ne conservo gelosamente alcune di Cremona: poco valore commerciale, ma grande valore affettivo e la possibilità di vedere con i miei occhi la mia città com’era 50, 60 o 70 anni fa.

Poi, come spesso accade, ecco sopraggiungere la solita telefonata inaspettata di un signore, fortunato possessore di “due albumetti di cartoline molto vecchie e di sicuro interesse”. Da principio sono portato a ringraziare, salutando educatamente, ma poi la voce di questa persona inizia a cadere su particolari che suscitano il mio interesse. Dice il signore: “in alcune si vedono i treni … in altre addirittura carrozze e cavalli … su qualcuna sembra che la data sia 1894 …” La faccenda inizia ad intrigarmi e, data la sua non eccessiva lontananza, decido di fissare un incontro. Il Lago di Garda è sempre splendido, ancor più di mattina con il cielo limpido ed azzurro. Raggiungo rapidamente il posto e, dopo un gradito caffè, ecco che mi mostra ciò che al telefono aveva definito “due albumetti di cartoline”. In verità si tratta di due mattoni pesantissimi contenenti ciascuno quasi cinquecento cartoline. Due album davvero antichi, risalenti alla fine dell’800 / primissimi anni del ‘900 pieni zeppi di veri e propri gioielli tutti da scoprire e da ammirare estasiati. Ciascuna cartolina, tranne qualche rara eccezione, è viaggiata. La maggior parte di esse sono paesaggistiche Italiane e molte animate, con particolari da lasciare attoniti. Le più recenti credo risalgano agli anni ’30 ma la maggior parte risulta essere viaggiata nei primissimi anni del’900. Ho notato una certa presenza anche di cartoline straniere, per lo più di grandissime città (vedi Parigi, Lonfra, Francoforte). Di base non sono particolarmente interessato alle straniere … ma accidenti a me, quanto sono speciali anche le straniere!

Non sono affatto un esperto di cartoline: la mia attività ruota prevalentemente attorno al commercio delle serie di figurine Liebig in Italia e all’estero. Ignoro il valore reale della merce che ho avuto la fortuna di acquistare. Ma di una cosa sono certo: la soddisfazione provata nello sfogliare tutte le pagine di entrambi gli album è impagabile! A questo punto, la fase successiva, già iniziata, è quella di togliere con attenzione tutte le cartoline dagli album, iniziare a dividerle per tipologia o zona di appartenenza, dopodichè digitalizzarle una ad una, fronte-retro! Un lavoro impegnativo, ma che mi permetterà di proporle tutte quante in negozio e soprattutto di assemblare un unico file in formato pdf comprendente tutte le scansioni da condividere con voi. Un lavoro simile era già stato fatto in precedenza con le mie prime cartoline Italiane in formato piccolo: nulla di straordinario, ma sicuramente gradevole da sfogliare (al costo di soli due euro … scherzo ovviamente 🙂 è il solito vizio di voler fare il commerciante).

Pensate (o sperate forse) che io stia per concludere, ma vi sbagliate di grosso! Infatti – e qui viene il bello – con così tanto materiale fra le mani è inevitabile il doversi informare su ipotetici prezzi di vendita e reale valore di mercato per ciascun articolo. Studio l’Unificato con i valori dei francobolli del Regno d’Italia non nuovi, linguellati o usati, ma per la prima volta su busta! Mi rendo conto, come era plausibile, che un certo francobollo nella sua sede originale acquisisce più valore piuttosto che lo stesso, annullato e tolto dalla carta con le debite precauzioni del caso, inserito in un classificatore. Questo perchè – come è ovvio che sia – unitamente alla busta o alla cartolina porta con sé una storia, un messaggio e rende lui stesso “tutto il pacchetto” interessante. Ma a questo punto io mi domando se busta, francobollo e annullo siano sufficienti per quotare una certa cartolina … la mia risposta è assolutamente no! No perchè a mio avviso è fondamentale la parte calligrafica, ossia ciò che il mittente a quel tempo ha voluto comunicare ad un certo destinatario, sia esso il padre, un amico, la fidanzata. Scopro certe buste con lettera e certe cartoline con un intero poema scritto a china con una calligrafia a dir poco pazzesca: lettere minscole, frasi cariche di significato e di sentimenti talvolta condivisi, altre volte respinti, messaggi di una tristezza sconvolgente; paragrafi pieni di gioia e di felicità vera se pur calati in contesti difficilissimi e talvolta drammatici … Vi posso giurare che tutto questo mi manda letteralmente fuori di testa. Forse si tratta di dipendenza … forse ho scoperto una nuova sostanza stupefaente … Oppure ho semplicemente la fortuna – o la maledizione – di riuscire ogni volta a calarmi in questo o quel messaggio con tutto me stesso. Spesso non serve neppure la parte figurativa di una cartolina. Le parole sono sufficienti ad attivare l’immaginazione, a proiettarmi con la fantasia e l’immaginazione in un’epoca così lontana, così tanto diversa da come siamo abituati noi oggi a vivere. Ricordo che Silvia quest’estate a Zanzibar mi disse: “spesso siamo noi stessi a crearci o inventarci dei bisogni e poi stiamo male perchè non riusciamo a soddisfarli” Come calzava bene questo messaggio a Zanzibar … e come lo capisco leggendo certi messaggi dal fronte, se raffrontati alla nostra quotidianità e a quelli che spesso siamo abituati a definire “problemi seri”. Capisci che ad un certo punto potresti non avere più nulla. Ti rendi conto che un semplice foglio e una matita sono così importanti per te. Una sola cartolina ancora tutta da inventare è sufficiente a riempirti la mente e a darti la forza e la voglia di andare avanti ancora per qualche giorno, fino alla prossima lettera … Pensate che un certo Dino provava piacere nello scrivere lettere a “tutte le gentili infermiere dello Spedale Civile di Verona”: persona divertente e piena di umorismo e di originalità, questo Dino … chissà come ha vissuto davvero … mi sarebbe piacuito conoscerlo, incontrarlo di persona e stringergli la mano, ringraziandolo per avermi permesso (anche se indirettamente) di partecipare a certe sue lettere, condividendo, anche se solo in piccolissima parte, il suo pensiero.

Anche questo è collezionismo.

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7 commenti su “Quelle cose che sanno di storia antica e vissuta”

  1. Dopo un breve periodo di relax in campagna in compagnia di consorte, cane e gatta….. Un saluto a Willy e a tutti i “fanatici” . L’articolo è intrigante ed è veramente sulla mia stessa lunghezza d’onda. Tutto a me pare degno di essere raccolto e collezionato ed è una malattia che non ha cura e rischia, nel mio caso, di farmi diventare invasivo del normale spazio di un appartamento. Il tuo riferimento alle buste viaggiate e all’importanza storica di certe corrispondenze al tempo spesso banali ma che si sono trasformate in preziosi aneddoti agli occhi nostri, è esattamente quello che penso sulla storia postale vera. Cioè quella priva di motivazioni furbesche. Sicuramente ne sei al corrente ma esiste un catalogo ( L’Unificato di Storia Postale) che a me ha aperto un vero e proprio mondo di conoscenza. Per esempio, non solo i fb sulla busta hanno un valore , anche economico, ma spesso anche i timbri di transito o di servizio incluse le etichette di raccomandazione nelle loro varie forme ed emissioni. Per non parlare delle censure in tempi di guerra. Io ho acquistato da un rigattiere una busta banale, nell’affrancatura del 1942 , censurata e tornata al mittente. Questi timbri mi hanno incuriosito e dopo leggendo la lettera acclusa ho capito il motivo della censura. Una compagna o moglie scriveva al soldato in zona di guerra, parlando del conflitto in maniera poco celebrativa per i tempi. Parole dure e scritte da persona molto intelligente e acculturata. Ai tempi non si poteva abbassare il morale dei militi che dovevano morire convinti di farlo per la patria. Beh quella lettera non credo che valga qualcosa se si esclude l’immenso valore umano e storico , appunto della vera storia postale….. altro che lamine !!!! Salutoni

  2. Carissimo Marco, non ti dico il piacere e la soddisfazione nel leggere questo tuo commento. Pensa che proprio in questi giorni la mia curiosità è tentatissima da due dei tre volumi dell’Unificato dedicati alla Storia Postale (nella mia ignoranza non ho capito l’argomento trattato dal primo). Divertito soprattutto dal tuo immancabile finale, totalmente imprevisto, ma incredibilmente puntuale 🙂 Tornando a noi, ti confesso che non mi dispiacerebbe affatto poter leggere la lettera di cui parli nel tuo commento. Ultimamente mi sono capitati fra le mani diversi oggetti a mio avviso interessanti e degni di nota, tanto che mi sarebbe piaciuto scrivere un articolo, o anche solo un trafiletto, su di loro. Però ho anche pensato che sarebbe bello avere un sito dedicato semplicemente a ritrovamenti, scoperte, anche di singoli oggetti da collezione. Potrebbe essere il caso della tua bella lettera, oppure di una cartolina viaggiata e con annullo interessante … o una lamina d’argento il cui ossido un giorno le conferirà disegni e sfumature di colore unici! Battute a parte sull’oro e sull’argento (tra l’altro l’oro sta volando alle stelle!) questo mio progettino non è più solamente un’dea, ma ci sto già lavorando. Non so se creare da zero un sito parallelo a figurineliebig.it simile per struttura, oppure una volta per tutte mettere in piedi un piccolo forum indipendente in cui ciascuno abbia la possibilità di pubblicare un post e dare vita ad una discussione legata proprio alla sua iniziativa. Allo stesso tempo, in parallelo, altri utenti potranno fare lo stesso … L’idea di un forum mi è sempre piaciuta, ma non vorrei che diventasse troppo dispersivo … ci penso ancora un po’ e poi vi dico. Intanto grazie ancora Marco di essere dei nostri e buona notte!

  3. Ciao Willy e grazie della tua risposta. Se mi posso permettere di consigliarti, io non caricherei troppo questo sito che già vive e cresce bene.
    Se ho capito il tuo progetto , che condivido, nel blog troverebbero asilo tutti i generi di collezionismo e soprattutto di ritrovamenti “storici” di oggetti non solo filatelici. Ambizioso progetto e molto difficile da ” tenere a freno” e non farlo disperdere in mille e mille rivoli. Tutto dipende dalla qualità degli interventi e da quella degli oggetti presentati e per qualità non intendo assolutamente valore economico. Anzi, secondo me , dovrebbero essere le storie degli oggetti il punto di forza. Poi se qualcuno intenderà utilizzare il blog per vendere o comprare, potrà farlo in privato, ma non dovrebbe essere una vetrina di antiquariato . Comunque è un bel discorso che merita tempo e la tua capacità organizzativa. Ti saluto

  4. Grazie dei consigli. Non ho capito però cosa intendi dire con “non caricherei troppo questo sito che già vive e cresce bene”. Intendi appoggiare quindi la mia tesi secondo la quale verremmo a creare un secondo sito parallelo con articoli più mirati al singolo oggetto o al singolo ritrovamento? Un nuovo blog parallelo a questo con, ad esempio, un articolo breve su di una cartolina con un annullo nuovo e mai visto, oppure una collezione originale di francobolli … In verità non pensavo alla vendita … ho intenzione di concentrare le vendite su eBay perchè, anche se ci sono tariffe da pagare, gli strumenti offerti e la visibilità ripagano di gran lunga la spesa. E un forum semplice, sempre parallelo (esterno) a questo sito? Dove ciascuno potrebbe aprire un suo post e, ad esempio, chiedere delucidazioni in merito ad un certo suo ritrovamento … Non voglio una vetrina di compra vendita, sia chiaro … ma un sito bello farcito di oggetti simpatici, originali, speciali, magari unici … mah … questa sera ci penso su ancora un po’ nell’attesa di un tuo terzo commento e magari da parte anche di altri … mi servono idee! 🙂

  5. Infatti, intendo un sito parallelo,anche perchè il taglio sarebbe tutto diverso a mio avviso.  Ti faccio un esempio… Nel caso di buste o lettere , dovranno essere interessanti i contenuti o i nomi dei mittenti e riceventi, oppure particolari lettere pubblicitarie…. e qui c’è un mondo a parte ( dagli alberghi con il loro proprio bollo d’affrancatura, a commercianti che spedivano vere e proprie recalmes di più pagine delle loro merci ecc…. Ma anche oggetti i più disparati soprattutto collegati a qualche fatto o ritrovati in maniera casuale e fortunata non solo dal robivecchi.  E’ chiaro che più si allarga il campo e più diventa difficile come ho già scritto, tenere in ordine il blog .  Si potrebbe evitare un moderatore che selezioni gli oggetti, inserendo una sorta di valutazione del gradimento da parte degli utenti, che alla fine fungerebbero da moderatori di se stessi….. Ti piace l’idea ?    Io per esempio, come ti ho un tempo scritto, mi occupo di restauro di chitarre e senza trasformare il blog in uno specifico di liuteria che già esistono , se l’oggetto ha una sua particolare importanza storica potrebbe essere “raccontato” anche con varie foto del suo stato al ritrovamento e poi allo stato finale.  Questo vale per tutti gli oggetti.   Potrebbero essere orologi o particolari bilance o radio…. secondo me non è l’oggetto l’importante ma la sua storia che non sempre è facile raccontare senza falsificarla o interpretarla a capoccia !!.   Non so quanto possa essere realizzabile il progetto ma sarebbe originale e interessante provare a realizzarlo.    Se ti sono utile, resto a tua disposizione  anche con email dirette :   barberism_1954@libero.it       Ciao

  6. Ho letto questo tuo commento esattamente poche ore dopo che tu lo avevi pubblicato e lo approvo in pieno
    . Una persona preposta a figura di moderatore non mi è però mai piaciuta (salvo moderazioni d’obbigo per scorrettezze ecc.) in quanto la cernita di oggetti interessanti o meno, a tema oppure no … credo sia a discrezione di ciascuno di noi. Non so se hai notato, ma da qualche mese già in questo portale, nella sezione commenti, c’è la possibilità di dare un voto a ciascun commento di ciascun commentatore, cliccando semplicemente a destra del nome sul “+” verde o sul “-” rosso. Ovviamente, scrivendo tu solo “fregnacce” io mi sono regolarmente premurato di cliccare più volte sul meno di ciascuno dei tuoi commenti 🙂 Scherzo ovviamente: sai bene che apprezzo davvero molto quanto scrivi e spesso trovo i tuoi interventi non solo interessanti, ma utili ed istruttivi. Il portale parallelo, sempre tempo permettendo, nascerà … e una volta partito troveremo assieme il modo giusto per portarlo avanti. Ancora devo immaginarlo chiaramente questo sito parallelo … è solo un’idea per il momento, anche se un’idea che mi intriga … anche tu hai la mia email …. e quando volessi scrivermi sei sempre il benvenuto, anche se in pubblico si condividono i messaggi con il resto della community. Sicuramente ho divagato un po’ … ma d’altro canto sono le 8 di mattina (praticamente l’alba!) 🙂

  7. Ciao Willy,  fregnaccia più fregnaccia meno mi era venuto veramente il dubbio di aver compreso male il tuo discorso e senza accorgermene di aver troppo dilatato i campi di azione, parlando a 360° di tutto il collezionabile.  Ma d’altro canto la filatelia ha già qui, lo spazio che merita e quindi una nuova proposta e un nuovo forum, potrebbe occuparsi di tutto un pò. Sempre vincolando gli oggetti alla loro storia e al loro utilizzo.   Una interessante collezione che io non seguo, ma che potrebbe benissimo coabitare con la filatelia, è quella relativa alle bilance postali antiche, per esempio.  Oppure vecchi timbri ad uso postale ( a volte capitano su ebay) ancora con il loro tampone inchiostrato ecc….  Questo per dirne una, ma è chiaro che il campo d’azione potrebbe essere tanto vasto da sfuggire di mano. Per questo ho menzionato la figura del moderatore, anche se non è il massimo della democrazia !!!.   Ma in altri forum ai quali partecipo ( liuteria e modellismo) sembrano funzionare adeguatamente, per evitare il caos.
    Ti saluto. 

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