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Tra Vino e Barbanera è una vera cuccagna!

Ecco che dopo alcune settimane di stasi la giostra delle nuove emissioni ha ripreso a girare. Infatti, dopo l’emissione del 4 gennaio 2012 dedicata a Giulio Onesti, abbiamo dovuto aspettare fino al 24 marzo, giorno ufficiale dell’emissione del bel foglietto dedicato al Vino DOCG che grande interesse sta suscitando tra i collezionisti sia di Barre, sia non. Poi il 31 marzo con Le Fracchie di cui al precedente articolo, il 6 aprile con una emissione dedicata a Giovanni Pascoli ed oggi 11 aprile  con ben due emissioni (entrambe autoadesive) dal titolo rispettivamente “Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio ACRI” (grafica orribile) e “Il Lunario Barbanera di Foligno” dalla vignetta divertente e a mio avviso apprezzabile. Proprio su quest’ultimo mi soffermerei, segnalando qualche difficoltà nello staccare il Barre dal resto del foglio, con la possibilità di piccoli danneggiamenti ai bordi, anche prestando attenzione, forse causato da una colla differente rispetto a quella impiegata in fogli di altre emissioni. Lo stesso difetto in effetti non l’ho notato nello stesso ACRI in uscita lo stesso giorno (oggi) del Lunario Barbanera.

Particolare interesse ed entusiasmo fra i collezionisti di Barre e non solo sta riscuotendo il foglietto dedicato al Vino DOCG. Presentato ufficialmente ed in esclusiva a MilanoFil, è poi andato in distribuzione nel resto d’Italia, ma con modalità tutt’altro che omogenee. In tutta la provincia di Cremona non è stato consegnato in nessun ufficio postale ad eccezione dello sportello filatelico di Cremona Centro. Forse lo stesso può dirsi anche di altre provincie: resto in curiosa attesa dei vostri commenti. A livello di vendite al momento si assesta attorno ai 15 euro, ma dato il costante volume di richieste sono possibili aumenti, anche per il fatto che, a completamento della nostra collezione, viene proposto non solamente il foglietto intero, ma anche il singolo presente in basso a sinistra del foglietto stesso, unico valore di riferimento con appendice. E questo fatto comporta una drastica riduzione della tiratura, nonostante sia di un milione di esemplari.

Vorrei concludere con una considerazione a proposito dei famigerati autoadesivi che, oramai, come del resto c’era da aspettarselo, la stanno facendo da padroni in tutte le emissioni (fa eccezione il francobollo Le Fracchie). Devo ammettere di essermi per così dire abituato a questa nuova tipologia di francobolli, staccandoli velocemente dal foglio, magari con l’ausilio di un paio di forbici. Con un buon classificatore, però, restano ordinatamente distribuiti all’interno delle pagine, senza collassare o crollare in basso e, forse aspetto positivo, si possono tranquillamente prendere in mano senza rischio di danneggiarne la gomma. Certo è che l’emissione delle Fracchie di pochi giorni fa, per il solo fatto di non essere autoadesiva, ha suscitato in me un po’ di nostalgia per la bella collezione di un tempo che, temo, non incontreremo più.